Non è Carnevale senza le frittelle ripiene di crema chantilly (o pasticcera)!
Questa ricetta utilizza com base una pastella simile alla pasta choux, molto leggera, che si gonfia bene e permette una farcitura facile ed abbondante.
Caratteristica non da poco, in frittura – se si seguono le indicazioni – assorbono pochissimo olio e questo permette loro di essere più digeribili e di conservarsi meglio… così si possono centellinare in più giorni o se ne possono mangiare un pochino di più.
Semel in anno licet insanire. Sed semel…
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C’è la mamma in cucina
Che prepara la pastella
Latte uova farina
Mentre canta la padella…
L’olio sfrigola, fuma
L’aria intorno si profuma
Scende ben lievitata
Una prima cucchiaiata…
Già si gonfia s’indora
Come un piccolo gioiello
Cosa c’è di più semplice
O di allegro così bello?
Le frittelle le frittelle
Sono buone sono belle
Rotondette profumate
E dorate come il sol…
D. e S. Tuminelli – Le frittelle
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- DifficoltàDifficile
- CostoMedio
- Tempo di preparazione20 Minuti
- Tempo di cottura1 Ora
- Porzioni8
- Metodo di cotturaFrittura
- CucinaItaliana
- StagionalitàCarnevale
Ingredienti
- Energia 503,22 (Kcal)
- Carboidrati 24,15 (g) di cui Zuccheri 10,90 (g)
- Proteine 6,72 (g)
- Grassi 42,90 (g) di cui saturi 9,11 (g)di cui insaturi 22,88 (g)
- Fibre 0,41 (g)
- Sodio 50,22 (mg)
Valori indicativi per una porzione di 135 g elaborati in modo automatizzato a partire dalle informazioni nutrizionali disponibili sui database CREA* e FoodData Central**. Non è un consiglio alimentare e/o nutrizionale.
* CREA Centro di ricerca Alimenti e Nutrizione: https://www.crea.gov.it/alimenti-e-nutrizione https://www.alimentinutrizione.it ** U.S. Department of Agriculture, Agricultural Research Service. FoodData Central, 2019. https://fdc.nal.usda.gov
Strumenti
Passaggi
Montare la panna e mescolarla la crema pasticcera fatta ben soda, per ottenere una crema chantilly; mettere in frigorifero coperta da pellicola in modo che non veli.
In una pentola dal fondo spesso, mettere sul fuoco l’acqua e il latte con il burro, lo zucchero e un pizzico di sale; quando giunge a bollore aggiungervi l’estratto di vaniglia e la farina, precedentemente setacciata, tutta in una volta. Mescolare l’impasto con vigore sul fuoco al minimo, fino a che la farina si amalgama bene. Non intimorirsi se all’inizio l’impasto sembra indomabile e grumoso, alla fine si avrà una palla liscia e uniforme e che si stacca dalla pentola
Togliere dal fuoco e far intiepidire.
Trasferire l’impasto in una ciotola (o in quella del food processor, se preferite) e, lavorandolo con la fusta a gancio, aggiungervi un uovo alla volta aspettando che sia ben amalgamato prima di aggiungere il successivo. Alla fine si ottiene un impasto morbido e omogeneo, simile a quello di un pane molto idratato.
Mettere sul fuoco una pentola. Ho detto pentola, non una padella! L’ideale è una pentola da 20 cm di diametro alta almeno 5 cm. Riempirla d’olio per un altezza di almeno tre dita.
Una volta portato l’olio a temperatura (circa 150°-160° – se non avete il termometro immergetevi il manico di un mestolo di legno e quando fa le bollicine intorno è al punto giusto), prelevare con un cucchiaino delle quantità di impasto pari a una piccola noce. Se riesce, modellarlo sommariamente come delle quenelle (questo eviterà code e punte bruciacchiate) e friggerne poco per volta.
Tenere il fuoco basso: è importante perché le frittelle aumentino bene di volume. Deve essere all’intensità minima affinchè l’olio sfrigoli leggermente intorno alla frittella, ma non la faccia brunire troppo velocemente. Per qualche minuto, l’impasto sembrerà inerte, ma poi comincerà a gonfiarsi fino a quintuplicare di volume. Per questo regolarsi nel non mettere troppe frittelle tutte in una volta (al massimo sei o sette) altrimenti si scontreranno e oltretutto la temperatura dell’olio scenderà troppo.
Quando sono cotte (saranno uniformemente dorate) sgocciolare le frittelle con il ragno e metterle ad asciugare su carta assorbente. Una volta fritte tutte (ne verranno 30 o 40, dipende dalle dimensioni) mettere la crema chantilly su una sac à poche o una siringa da pasticceria e con l’apposito beccuccio (a siringa) farcirle.
Cospargerle di zucchero a velo e servire queste golose frittelle ripiene di crema.
Se conservate al fresco (non in frigo, però), sono ottime anche il giorno successivo.
Chiaramente la crema chantilly può essere sostituita da zabaione, crema pasticcera semplice o al cioccolato, o quello che suggerisce la fantasia.
Dosi variate per porzioni
manca la quantità di farina
Corretto.
Grazie della segnalazione.