Chiacchiere di Carnevale

È stato faticoso scegliere il titolo giusto: chiacchiere è probabilmente il nome più comune con cui si chiamano questi semplici dolci di carnevale; ma ogni luogo ha il suo modo di chiamarli.

Tanto per dire, qui in Veneto, ce ne sono almeno tre: cróstoli (gróstoli, con una prima “o” molto stretta tanto da divenire spesso grustoli) nell’area nord ed ovest; galàni – cioè nastri – nell’area veneziana; carfói nell’ampezzano…

Nel torinese, dove sono nata, si chiamano bugie…

Ci aggiungiamo anche lattughe, cenci, frappe…?

Chiamateli come volete tutti amano lo scrocchiare di queste strisce di pasta fritta, così semplici eppure così intriganti… Non sono neppure complesse: poco tempo, un po’ di manualità e un pizzico di pazienza per friggerle e sono pronte.

E… non vale la pena, secondo me, farle al forno (non ripassarle, tanto cambia poco); non saranno mai altrettanto scrocchiarelle e tentatrici. Si fanno solo a Carnevale: semel in anno licet insanire e mangiare fritti.

 

🖋️

Par che ognun di Carnevale

a suo modo possa far;

par che ora non sia male

anche pazzo diventar.

Viva dunque il Carnevale,

che diletti ci suol dar.

Carneval che tanto vale,

che fa i cuori giubilar. 

C. Goldoni – Omaggio al Carnevale di Venezia

 

🔎 Per altri dolci di Carnevale, vedere la racolta

  • DifficoltàFacile
  • CostoEconomico
  • Tempo di preparazione20 Minuti
  • Tempo di riposo1 Ora
  • Tempo di cottura30 Minuti
  • Porzioni6
  • Metodo di cotturaFrittura
  • CucinaItaliana
  • StagionalitàCarnevale

Ingredienti

200 g farina 00
20 g burro
1 uovo
q.b. vino bianco (possibilmente profumato e aromatico)
q.b. olio di arachide (per friggere)
q.b. zucchero a velo

388,78 Kcal
calorie per porzione
Info Chiudi
  • Energia 388,78 (Kcal)
  • Carboidrati 28,06 (g) di cui Zuccheri 4,68 (g)
  • Proteine 4,93 (g)
  • Grassi 28,88 (g) di cui saturi 6,43 (g)di cui insaturi 21,01 (g)
  • Fibre 0,73 (g)
  • Sodio 15,35 (mg)

Valori indicativi per una porzione di 60 g elaborati in modo automatizzato a partire dalle informazioni nutrizionali disponibili sui database CREA* e FoodData Central**. Non è un consiglio alimentare e/o nutrizionale.

* CREA Centro di ricerca Alimenti e Nutrizione: https://www.crea.gov.it/alimenti-e-nutrizione https://www.alimentinutrizione.it ** U.S. Department of Agriculture, Agricultural Research Service. FoodData Central, 2019. https://fdc.nal.usda.gov

Strumenti

Macchina per pasta
oppure Mattarello
Padella per friggere

Passaggi

Lasciare il burro a temperatura ambiente affinchè si ammorbidisca.

Impastarlo con la farina, l’uovo e circa un terzo di bicchiere di vino bianco (la quantità dipende dall’umidità della farina e dalla grandezza dell’uovo), fino ad ottenere una palla liscia e omogenea. Avvolgerla nella peliccola e lasciarla riposare in frigo circa un’ora.

Stenderla con il matterello o con la macchina per la pasta in sfoglia sottile e ritagliarvi strisce larghe tre dita e lunghe poco più del doppio. Mettere a scaldare una piccola padella abbastanza alta piena di olio e quando sarà a temperatura friggervi le chiacchiere poco alla volta.

Toglierle appena indorano, metterle a sgocciolare e quindi cospargerle di zucchero a velo e servire.

In questo impasto non c’è zucchero, perché altrimenti quando si friggono, brunisce e diventa amaro. Meglio abbondare eventualmente con lo zucchero a velo.

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