Brunch per San Valentino: stuzzichiamo qualcosa insieme al nostro compagno, all’insegna della pigrizia e della spensieratezza?
Come già vi ho raccontato tempo fa, la parola Brunch è una fusione tra la parola Breakfast (colazione) e Lunch (pranzo) e sta appunto ad indicare quel pasto che si consuma in tarda mattinata, di solito la domenica e preferibilmente tra le 11 e le 13.
Di origine anglosassone, il termine fu coniato da Guy Beringer, scrittore inglese e appassionato di caccia, nel 1895.
Scriveva così, su Hunter’s weekly, una rivista per gli amanti della caccia: «Invece della cena domenicale, ordalia dopo la sacra messa di piatti pesanti e torte saporite, – scriveva Beringer – perché non proporre un nuovo pasto, da servire verso mezzogiorno, che cominci con the o caffè? Eliminando il bisogno di alzarsi presto la domenica, il brunch renderebbe la vita più brillante per i bevitori notturni».
Così ho pensato di proporvi qualche ricetta da preparare anche in anticipo in modo da poter godere della festa degli innamorati con calma e relax, per un Brunch di San Valentino assolutamente non convenzionale!
Comincerei con dei bocconcini del vostro formaggio preferito serviti con la marmellata di cipolla rossa. Proseguirei con delle uova in salsa al pomodoro per poi immergervi nella dolcezza con dei biscotti croccanti da intingere nella cioccolata calda, per finire con un rinfrescante ghiacciolo allo yogurt e ribes rossi. Non fatevi mancare la frutta e tante coccole!


