BLOG TOUR MASSA CARRARA
Ovvero, tre megagalattici giorni, in compagnia di amiche, cibo e posti meravigliosi.
Sono iscritta ad AIFB da soli due anni, e ho avuto il privilegio di essere scelta a partecipare al blog tour Massa Carrara, tra tantissime ragazze che si erano offerta, e il tutto per un colpo di fortuna dato che mi sono offerta davvero all’ultimo minuto non pensando di poter saltare un giorno di lavoro.
Grazie a Stefania Pigoni del blog “Dolcissima Stefy” abbiamo avuto accesso a posti meravigliosi, a cibo favoloso, e abbiamo toccato con mano la cultura, la poesia e l’architettura di Massa e di Carrara.
Il Blog tour Massa Carrara si è svolto il 13, 14 e 15 Ottobre 2017, le altre food blogger presenti erano:
praticamente il Blog Tour ha unito blogger da tutta Italia, con foodblog completamente diversi, modi di cucinare e gusti condizionati da tradizioni culture differenti.
Il primo giorno sono partita da casa con un entusiasmo unico, e piuttosto fondato visti i 3 favolosi giorni che ci hanno organizzato; la prima persona che ho visto è stata Stefania, con la quale ho aspettato le altre ragazze in stazione, dopo aver bevuto un delizioso caffè.
Avevo già conosciuto Stefania in altre occasioni ed è la persona più dolce che esista, sempre sorridente e positiva, a differenza di me che sono piuttosto distaccata e difficilmente do confidenza.
L’inizio è stato col botto, non solo il Comune ha messo a nostra disposizione un pulmino, proprio come le squadre di calcio, ma la prima tappa è stata all’Hotel…. e che Hotel, il Villa Undulna – Terme delle Versilia; non sapendo dove avremmo pernottato, giusto qualche giorno prima ho fatto una pessima figura chiedendo nella chat di whatsapp creata a doc, se mi sarei dovuta portare gli asciugamani da casa dato che mi immaginavo un B&B normalissimo, con stanza condivisa, invece all’Undulna ci hanno riservato non stanze ma suite, che avremmo tranquillamente potuto condividere viste le dimensioni più grandi degli appartamenti di molte di noi, ma no! Ognuna aveva la sua, con tanto di terrazza megagalattica, e cadeaux di benvenuto fatto dallo chef. Da quel momento ho preso consapevolezza che saremmo state coccolate e viziate per 3 giorni.
In cambio del trattamento da regine, abbiamo avuto ritmi piuttosto serrati, un po’ come quando William e Kate vanno ad incontrare i Primi Ministri degli altri paesi, perchè le meraviglie da scoprire nella provincia di Massa e Carrara sono davvero tantissime, architettoniche, culturali, paesaggistiche ma anche il cibo ha avuto la sua notevole importanza; nonostante l’aver fatto impazzire la povera Stefy, che sembrava una maestra alla scuola elementari che doveva richiamarci “alla marcia” perché ci si perdeva a guardar qualsiasi piccola cosa, non siamo riuscite a veder tutto quello che il territorio voleva offrici (pertanto ci auguriamo un secondo Blog Tour 🙂 ).
Dopo il tour della camera, i saluti dal balcone e le presentazioni alla reception è stata l’ora di partire alla scoperta dell’ Istituto Alberghiero Giuseppe Minuto un meraviglioso edificio storico del 900, nel siamo state accolte dalla rivoluzionaria Preside che ci ha rilasciato un’avvincente intervista nella quale ha esposto la sua idea circa il nuovo ruolo dello chef, sia dal punto di vista tecnologico che comunicativo, il tutto nel suo ufficio con tanto di favolosa vista sul mare e tavola rotonda, per un attimo ci siamo sentite i Cavalieri della tavola rotonda, per lo meno fino a quando lo stomaco ha iniziato a reclamare cibo; fortunatamente lo chef ci ha accompagnate nelle cucine dove abbiamo visto mani esperte al lavoro, ascoltato la storia dei piatti tipici che ci hanno fatto assaggiare e avuto modo di vedere l’approccio delle giovani leve nei confronti della cucina.
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I piatti tradizionali che ci hanno fatto assaggiare nella loro sala perfettamente apparecchiata sono stati:
- le Cozze ripiene
- la Cucina Massese
- il Baccalà marinato
- la polenta ficca
- le Lasagne stordellate
- la torta di riso
- millefoglie con farina di castagne
L’istituto ha anche il giornalino della scuola per il quale abbiamo rilasciato un’intervista. (Spero di aggiungere presto l’articolo)
Con la pancia piena, prima di rimetterci in marcia, siamo andati a respirare un po’ di profumo di mare dove abbiamo anche visto i bilanciatori di pietre all’opera.
Per smaltire l’abbondante pasto, la nostra caposquadra ci ha portate al Castello Malaspina al quale si accede solo facendo una bella salita, per poi ritrovarsi di fronte ad un paesaggio meraviglioso, perché questa rocca è stata costruita sopra la città, ed infine passando per una porticina minuscola.
Si narra che in queste mura vi sia un fantasma, quello di Bianca Maria, la quale è stata murata viva proprio in queste mura perché in nessun modo la sua famiglia è riuscita a far desistere la fanciulla, innamorata follemente di uno stalliere, nemmeno il convento, nel quale si è rifiutata di prendere i voti.
Il blog tour Massa Carrara continua e ci porta nella piazza degli aranci, con visita al Palazzo Ducale e al Nettuno, monumento che mi è piaciuto particolarmente sia perché non si tratta di una singola statua, ma di una vera e propria stanza riccamente scolpita, all’interno della quale in qualsiasi minuscolo dettaglio è intrinseco un gran significato, sia per la sua maestosità.
Il primo giorno non è ancora finito…
Nonostante la maggior parte di noi si sia alzata ad orari indicibili che manco ai tempi delle superiori, un buon aperitivo come si deve non ce lo toglie nessuno, e quale posto migliore se non un birrificio? Ma non uno qualsiasi, il Birrificio Apuano
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Marco ci ha accolte in modo esuberante, catturando la nostra attenzione, sia sul procedimento della creazione della birra artigianale, spiegata in modo favoloso, che sulla degustazione durante la quale ci ha fatto assaggiare 4 birre di verse, la Brezza, la Lupus, la Grunt e la Buia.
A me sono piaciute così poco che ho portato a casa una bottiglia di ogni tipo al tennista, per la Sua gioia; la ma vera mascotte del Blog Tour Massa Carrara è diventata a furor di popolo la Cazzi Amari.
Con ancora addosso l’entusiasmo della gioventù siamo andate a cena all’Hotel Nedy Versilia, a questo punto il trattamento da regine, con cibi squisiti, spiegazioni, intrattenimento e ottima compagnia era un mix favoloso che ti faceva completamente perdere il senso della stanchezza.
La cena era così composta:
- Mix di salumi e formaggi, io ho adorato la finocchiona
- le panzanelle
- le cozze ripiene
- farro della Lunigiana
- i Tordelli
- i taglierini nei fagioli
- frittura di pesce
- tiramisù con cantuccini e vin santo
… ora tutte a nanna…
Il secondo giorno ha inizio e da un Hotel favoloso come l’Undulna non potevamo aspettarci niente di meno di una colazione megagalattica; quando sono in ferie amo le colazioni negli hotel, partiamo dal presupposto che tutto è già pronto ma hai solo l’imbarazzo della scelta tra dolce e salata, poi è tutto così buono e comodo.. questo sì che è un gran modo per iniziare la giornata!
Il pulmino e la puntualissima Stefy ci aspettano, e noi corriamo non sapendo di aver un’altra giornata ricchissima di emozioni alla scoperta di cos’ha preparato per noi l’associazione italiana food blogger con il gran tour Massa Carrara; prima tappa la cava di marmo di Fantiscritti.
Il nome Fantiscritti deriva da una piccola edicola scolpita con 3 piccoli personaggi, i cavatori che andavano a lavorare vedendoli li chiamavo Fanti che vuol dire bambini, mentre scritti perchè i maggiori esponenti della scultura che si sono recati alle cave hanno lasciato la loro firma sull’edicola scolpendola.
Come ci dice Walter Danesi, durante visita guidata del museo delle cave di Fantiscritti fondato nel 1987 da suo Nonno, è proprio da questa cava che viene preso il blocco di marmo dal quale prenderà forma il monolite di Mussolini (cliccate QUI per vedere il video storico).
Non voglio spiegarvi che “aria si respira” durante la visita con Walter, mi limito a mettervi il video, un po’ lungo ma vi consiglio di guardarlo fino alla fine, perché è stata un’esperienza meravigliosa, e ancora oggi, riguardandolo, mi viene la pelle d’oca.
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Oltre all’emozionante visita, ci siamo crogiolate a guardare la bellissima mamma di Walter fare il pesto con il mortaio fatto di Marmo di Carrara.
In questo blog tour Massa Carrara le sorprese e le emozioni non sono mancate, anzi! Walter e il suo papà ci hanno fatto dei mortai per il pesto con incisi i nostri nomi, un regalo davvero prezioso, non solo economicamente, ma che scalda il cuore.
Dopo lo show cooking, tutte in jeep, munite di gilet alta visibilità e tanto di elmetto per guardare dal vivo le cave!
Dopo la merenda fatta con la schiaccia con la mondiola offertoci dall’ Antico Mulino Pandolfo, ci siamo spostate a Colonnata, famosa ovunque per il lardo; qui ci hanno accolte tre diverse larderie: Il poggio, Sanguinetti e La Stazione; tutte e 3 fanno il lardo di colonnata secondo il disciplinare IGP, ma siamo stati a contatto con tre realtà molto diverse che producono tre prodotti finiti completamente diversi, anche se sono tutti e 3 favolosi.
Il lardo di Colonnata viene fatto con ritagli presi dal dorso del maiale, devono essere tranci di più di 3 cm; si devono lavorare obbligatoriamente con il sale marino, il pepe nero, il rosmarino e l’aglio, in più ogni larderia può personalizzare il prodotto aggiungendo altre spezie. Il lardo di Colonnata deve stagionare all’interno di vasche di marmo.
Sempre qui a colonnata abbiamo fatto il pranzo dei cavatori, con cibo semplice ma meglio di un nostro integratore e con tanto di vista spettacolare sulle cave.
A bordo del nostro pulmino bianco il viaggio continua, per far tappa all’Antico Mulino Pandolfo, dove ci viene donato il LI-CO-LI, questo forno ha le pareti che profumano di pane, di buono e genuino. Il panificio è in un antichissimo edificio di proprietà di un vecchio amico di Michelangelo.
Come avrete capito, anche la storia deve avere la sua parte in questo blog tour, e dopo aver ascoltato quella del Castello dei Malaspina oggi, per par condicio si va alla scoperta di Carrara.
Guidate e ammaliate dal professore Daniele Canali, abbiamo vagato per il centro, ascoltandolo estasiate e pendendo dalle sue labbra.
Avremmo passato il pomeriggio ad ascoltare tutti i retroscena storici, perché lui sa le cose che i libri di scuola non scrivono, perché ha un rarissimo pregio, quello di saper catturare l’attenzione di chi lo ascolta, se anche i miei professori di storia fossero stati solo bravi la metà di lui forse avrei avuto la media più alta.
Ma Stefania ci richiama all’appello e noi, dopo essercelo fatto ripetere solo 22 volte, finalmente le diamo retta.
Chi soffre di mal di macchina o di vertigini, si leghi la cintura stretta stretta e non guardi fuori.. perché é ora di scoprire i Colli Apuani, in particolar modo nella proprietà dell’Azienda agricola Calevro; abbiamo avuto modo di assaggiare i loro diversi vini, e sono a dir poco avvolgenti, ne producono tipi diversi, quindi troverete sicuramente quello che farà più al caso vostro.
Abbiamo avuto l’onore di essere loro ospiti per la cena, durante la quale ci siamo fatte coccolare dal loro vino, dal loro cibo, delizioso ed impiattato divinamente ma anche dal loro olio, corposo come piace a me.
La cena di questa sera me la ricorderò per parecchio tempo, per il particolare accostamento di sapori e per il tripudio di sapori:
- tagliere di salumi con crostini caldi (per il tagliere ci saremmo azzannate se non fosse che solo una di noi l’ha ottenuto)
- passatina di fagioli e patate con polpo
- totano ripieno di ricotta e pesce persico con spinacino saltato
- crostone con baccalà e pomodoro con cipolla massese agrodolce
- testarori con scampi e zucchine
- baccalà con patate e funghi al forno
- tris di dolci: crostata di fichi, torta di riso e crema di mascarpone
Tutte a nanna nel nostro soffice lettone dell’Hotel Undulna per ricaricare le batterie, degli smarphone, delle reflex, delle mirrorless, ma anche nostre.
Super colazione americana all’Undulna, poi tutte in camera a chiudere le valigie prima del tour dell’Hotel; un meraviglioso parco, con campo da tennis, avvolge l’hotel, con piscina termale, alberi meravigliosi e con tanto di zona bar esterna; andando nelle segrete accediamo alla lussuosissima SPA, centro termale con acqua sulfurea, il posto ideale per il relax di coppia o anche per chi si vuol far coccolare.
Ora tutte a vedere le pecore all’ “Azienda Agricola il Caprile” dove siamo state accolte da Elena, una favolosa mumtobe, raggiante come non mai.
Al di là del fatto che io non sia né amante né intenditrice di formaggi, mi ha fatto impressione sentirla parlare delle sue capre, le vengono gli occhi a cuore come vengono a me quando parlo di Happy e Lucky, le coccola e le accudisce con un amore esagerato; per una ventina di minuti ci siamo sentite come Heidi, a dar da mangiare alla caprette che litigavano tra di loro e si scornavano per prendere dalle nostre mani i fili d’erba più teneri.
Una donna non esce mai di casa per poi tornare senza qualche borsina di sano shopping, così siamo andate nel fantamondo di Cucinando, dove io ho comprato solo due sportine di oggetti uno più bello ed indispensabile dell’altro, sul loro sito http://www.cucinandoweb.it/ potete anche acquistare direttamente e vedere le meraviglie che ci hanno tentate per un paio di ore!
Nella meravigliosa cucina di cucinando, Serena, sotto l’attenta guida di Stefania ci ha preparato i bollenti, fatti con la farina di castagne, una farina a dir poco favolosa.
Per non farci affrontare un luuuuungo viaggio a stomaco vuoto, ci siamo fermati al ristorante la No’ di Montignoso.
Ovviamente non ci siamo assolutamente tirate indietro, nonostante fossimo reduci da 3 giorni di porzioni da “a pranzo dalla Nonna”; lo Chef Lorenzetti è venuto al nostro tavolo per spiegarci la storia del favoloso pane marocco, che viene preparato solamente da 3 persone, le quali conoscono la ricetta originale.
Per pranzo ci siamo abbuffate divinamente con:
- Focaccia di Grani Antichi
- Fagioli all’uccelletto con salsiccia di Adò
- il biroldo e la mortadella nostrana
- cozze ripiene
- crostino toscanao
- mini burger di Chianina con porcini
- minestra di farro
- la rosticciana
- frittelle di mele con crema di vaniglia, che ancora mi sogno la notte
- torta di castagne
Dopo un super pranzo è arrivato il momento di lasciarci, un po’ carota un po’ bastone, che era il secondo motto del blog Tour Massa Carrara, solo dopo Ciao Poveri!