zucchero

10 regole per un plumcake perfetto

Plumcake con glassa al dulce de leche
Plumcake con glassa al dulce de leche

10 regole per un plumcake perfetto

Il plumcake è uno dei dolci della cucina inglese più diffuso nel nostro Paese: una soffice torta di forma rettangolare, preparato con pochi ingredienti di base (uova, zucchero, farina, burro e lievito) ma che si presta a numerose varianti: al cioccolato, farcito con frutta secca, aromi, creme, ecc.

Tuttavia, se all’apparenza può sembrare  un dolce di facile realizzazione, ci sono alcune linee guida da seguire per ottenere un plumcake soffice, morbido e umido: ecco a voi, le 10 regole per un plumcake perfetto!

Plumcake vegano
Plumcake vegano

 

10 regole per un plumcake perfetto

 

1) Scelta della farina

Molti chef sostengono che il segreto per ottenere dolci soffici e morbidi sia l’utilizzo della farina di riso, molto più leggera e digeribile rispetto alle farine tradizionali, e soprattutto in grado di assorbire meglio l’acqua e favorire la lievitazione.

Io, solitamente, nelle ricette dei dolci uso 3/4 di farina di grano tenero e 1/4 di farina di riso.

2) Burro o olio??

Per ottenere un plumcake morbido e soffice, dovrete obbligatoriamente usare il burro nell’impasto.

Il burro deve essere sciolto in un pentolino a bagnomaria (o nel forno a microonde) e poi viene aggiunto nella ciotola dove sono state precedentemente sbattute le uova con lo zucchero.

Una volta amalgamati i tre ingredienti, si aggiungono la farina setacciata e il lievito in polvere per dolci.

3) Uova o yogurt?

La ricetta originale del plumcake richiede l’uso di uova fresche e biologiche; alcuni pasticceri, per  ottenere un risultato finale più morbido, usano solo i tuorli, mentre altri usano sia i tuorli sia gli albumi montati a neve e poi incorporati all’impasto.

A voi la scelta!

Tuttavia, in molte ricette, per ottenere un risultato finale più leggero e digeribile, è previsto l’uso di yogurt (bianco, greco, alla frutta) o di qualche cucchiaio di latte.

 

4) Miele o zucchero?

Il miele è noto per conferire all’impasto del plumcake morbidezza, trattenendone l’umidità.

Tuttavia, esso non può di certo sostituire totalmente la quantità di zucchero prevista nell’impasto.

Per cui, dovrete bilanciare un 75% di zucchero (di canna o semolato) e 25% di miele millefiori.

5) Lievito

E’ bene non esagerare con la dose di lievito usata nell’impasto del plumcake: una dose eccessiva conferisce al dolce un risultato amaro, mentre una dose ridotta minaccia la lievitazione del dolce stesso durante la cottura.

La dose perfetta è pari a 20 gr di lievito in polvere per 1 kg di farina.

6) Varianti

La ricetta classica del plumcake (farina, burro, uova, zucchero, lievito) si presta bene a numerose varianti: ad esempio, per un plumcake al cioccolato sarà sufficiente aggiungere qualche cucchiaio di cacao amaro all’impasto.

In alternativa, potete arricchire l’impasto del vostro plumcake con altri ingredienti, come le gocce di cioccolato fondente, frutta secca (es. mandorle pelate, noci sgusciate), frutti congelati (es. i mirtilli o i frutti di bosco), aromi (es. vaniglia, cannella, arancia, limone), frutta fresca (ad esempio, una mela grattugiata, purea di   frutta, ecc.) e frutta candita (come le scorze di limone o di arancia).

Ulteriormente, potete scegliere di ricoprire il vostro plumcake, una volta cotto, di una gustosa glassa di cioccolato o di burro fuso, lasciandola poi solidificare (a temperatura ambiente o in frigorifero) prima di servire il dolce.

7) Lo stampo

Il plumcake va cotto in una teglia rettangolare, imburrata e infarinata, oppure rivestita di carta forno.

In alternativa, potete usare lo stampo da plumcake in silicone (avendo cura di prolungare la cottura in forno fino a doratura), anche se molti chef lo sconsigliano poiché trattiene l’umidità del plumcake impedendo la formazione della crosticina sulla parte superiore del dolce.

L’impasto deve riempire i 3/4 dello stampo (come per i muffin e le cupcake), poiché tenderà a lievitare durante la cottura in forno.

Ricordatevi di non livellare mai il plumcake prima di infornarlo perché l’aria incorporata durante la lavorazione dell’impasto scomparirebbe, compromettendo così la lievitazione del dolce.

8) Cottura

La temperatura del forno è fondamentale per una perfetta lievitazione del plumcake durante la cottura: infatti, una temperatura troppo elevata brucia la parte esterna del dolce e impedisce la cottura all’interno.

La soluzione ideale è cuocere il plumcake in forno precedentemente riscaldato a 180° per 30-35 minuti o fino a doratura.

Una regola basilare è tenere d’occhio il plumcake durante la cottura: non allontanatevi ai dal forno, per nessun motivo e, prima di sfornarlo, fate la prova dello stuzzicadenti: se dopo aver inserito lo stuzzicadenti nel dolce, questo esce fuori pulito, allora il dolce è cotto, altrimenti bisogna prolungare la cottura.

Plumcake bicolor
Plumcake bicolor

9) Servizio

Una volta sfornato, il plumcake va fatto raffreddare a temperatura ambiente e poi eventualmente ricoperto di glassa (al cioccolato, al burro, al limone, ecc.).

Il plumcake viene infine generalmente servito tagliato a fette, con una spolverata di zucchero a velo sulla superficie, e conservato in un contenitore ermetico per 2-3 giorni.

10) La variante vegan e gluten free

Il plumcake è una delizia che può essere gustata anche da chi segue una dieta vegana o è intollerante al glutine.

Sarà sufficiente sostituire il burro con l’olio extravergine di oliva, eliminare le uova dalla ricetta per sostituirle con qualche cucchiaio di latte o di yogurt, e infine usare un mix di farine senza glutine (come la farina di riso, la farina di grano saraceno, la farina di mais).

plumcake ricotta e limone
plumcake ricotta e limone

Shortbread

Shortbread
Shortbread

Shortbread

Gli shortbread sono dei biscotti scozzesi (la giornata ufficiale degli shortbread in

Scozia è il 6 gennaio) famosissimi nel Regno Unito e nei paesi scandinavi, preparati

con farina, burro e zucchero e realizzati solitamente a forma rettangolare

(shortbread fingers), oppure rotonda (shortbread rounds) o in spicchi (petticoat tails). 

In breve, la ricetta di questi friabili biscotti non lievitati risale al ‘700, quando venivano

preparati in occasione delle festività natalizie, usando solamente farina d’avena

e burro.

Successivamente, la regina Maria di Scozia aggiunse lo zucchero nella

ricetta, ottenendo quindi lo stesso sapore degli shortbreads raccontati in questa ricetta.

L’unica regola da rispettare per la perfetta riuscita di questa ricetta?

Le proporzioni tra burro, zucchero e farina.

Fidatevi: rispettatele alla lettera e otterrete un risultato impeccabile.

Una ricetta facile, veloce ed economica (solo tre ingredienti) per creare biscotti

adatti ad accompagnare un the o da sgranocchiare dopo cena davanti alla TV,

davanti a un film, avvolti in un caldo plaid…

Infine, cosa si può volere di più? In aggiunta, se avete amici vegani, potreste

realizzare una versione di questi biscotti adatta a loro, sostituendo il burro con

il burro vegetale (o la margarina), e la farina 00 con la farina di riso o con la fecola.

 

 

Ingredienti per 20-25 biscotti:

100 gr di burro

50 gr di zucchero di canna

100 gr di farina

Un pizzico di sale

 

 

Procedimento:

In una ciotola lavorare il burro con lo zucchero.

Quindi aggiungere la farina, il sale e il lievito e impastare il tutto fino ad avere un composto liscio e omogeneo.

Avvolgere la palla ottenuta nella pellicola per alimenti e farla riposare in frigorifero per almeno 2 ore.

Dopo due ore, stendere il composto sulla spianatoia con il mattarello.

Nel frattempo, preriscaldare il forno a 150 gradi.

Rivestire una teglia con carta forno.

Con una formina rettangolare, tagliare gli shortbread.

Disporre gli shortbread sulla teglia rivestita e cuocerli a 150 gradi per 10-15 minuti.

Versare 2-3 cucchiai di zucchero in una ciotola.

Infine, sfornare i biscotti, passarli ancora caldi nello zucchero e farli raffreddare.

Il pandoro di Ale

Il pandoro di Ale
Il pandoro di Ale

Il pandoro di Ale

La ricetta di questo pandoro viene direttamente dalla cucina della mia amica Alessia, una ragazza la cui dolcezza supera di gran lunga quella di un pandoro ricoperto da mille e mille strati di burro e zucchero.

Lei è così: ha quelli che mia nonna definirebbe “occhi gentili”, il sorriso sempre sulle labbra e una vocina così melodiosa che riesce a farti sorridere anche quando invia un messaggio vocale dicendo: “scusate, sono in ritardo”, oppure quando le chiedi cosa ha mangiato per colazione e lei risponde: “yogurt e cioccolato”…

Il miele, a suo confronto, è acre!
E proprio lei, questo angelo sceso dal cielo e incontrato in palestra tra una lezione di step e una di pump, mi ha dato la ricetta di questo pandoro che, solo a vederlo, manda all’aria tutte le sessioni di addominali e di affondi!

Un pandoro farcito con crema al mascarpone e Brandy, ricoperto con glassa al cioccolato fondente…

Che dire, ci vorranno anni per smaltirlo, ma io e Ale faremo questo sacrificio!!!

Ingredienti:

1 pandoro

4 uova

170 gr di zucchero

400 gr di mascarpone

3 cucchiai di brandy

2 tavolette di cioccolato fondente (io ho usato il fondente all’80%)

Procedimento:

Cominciamo con il preparare la crema al mascarpone.

In una ciotola, sbattere i tuorli con lo zucchero fino ad ottenere un composto denso e spumoso.

In un’altra ciotola, mescolare il mascarpone con il brandy, e poi unirlo al composto con le uova.

Montare gli albumi a neve ben ferma.

Unire gli albumi montati al composto di uova e mascarpone, mescolando delicatamente dal basso verso l’alto per evitare di sgonfiare gli albumi.

La crema è pronta!

Ora farcire il pandoro.

Tagliare la base del pandoro e scavare all’interno estraendo tutto il ripieno del pandoro.

In una ciotola, mescolare la crema al mascarpone con i pezzi di ripieno del pandoro e poi riversare tutto nel pandoro stesso.

Riposizionare il pandoro così farcito sulla sua base.

Sciogliere due tavolette di cioccolato fondente a bagnomaria e poi distribuire, con un pennello, il cioccolato fuso sui lati del pandoro, ricoprendo bene tutti i lati.

Lasciare riposare il pandoro in frigo ore almeno 1 ora, poi servire.

Gustare Il pandoro di Ale e ringraziare la mia amica per questa fantastica ricetta.

Struffoli

Struffoli
Struffoli

Struffoli

Gli struffoli sono un dolce tipico della tradizione partenopea, servito solitamente come dessert al termine dei pranzi o delle cene nel periodo natalizio.

Un dolce facile da realizzare ma abbastanza impegnativo in termini di tempi di preparazione: deliziose palline di pasta cotte in forno (o fritte, in base ai vostri gusti), glassate con il miele e ricoperte di confetti colorati, ideali da gustare come dessert accompagnati da un bel calice di vino.
La ricetta originale prevede che gli struffoli vengano fritti in abbondante olio bollente ma io ho optato per la cottura in forno, ottenendo un dolce più leggero ma comunque calorico, a seguito dell’abbondante quantitativo di miele presente.
Una ricetta facile ed economica per un dessert ricco di sapore.

 

Ingredienti:

400 gr di farina 00
3 uova
1/2 bicchiere di limoncello
60 gr di burro
Un pizzico di sale
40 gr di zucchero semolato
1 bustina di vanillina
Una scorza d’arancia
350 gr di miele millefiori
40 gr di arance candite
40 gr di cedro candito
1 confezione di confettini colorati

 

Procedimento:

Grattugiare la scorza di un’arancia.
Disporre la farina a fondata su una spianatoia e fare un buco al centro.
Nel buco versare le uova, il burro, lo zucchero, mezzo bicchiere di limoncello, un pizzico di sale, la scorza grattugiata d’arancia e la bustina di vanillina, quindi impastare bene per formare una palla elastica.
Avvolgere la palla ottenuta nella pellicola e lasciare riposare in frigorifero per almeno 1 ora.
Trascorso il tempo di riposo, prendere l’impasto e formare dei serpenti larghi da tagliare in piccoli pezzettini.
Preriscaldare il forno a 250 gradi e rivestire una teglia di carta forno.
Disporre le palline di impasto ottenute sulla teglia rivestita e cuocere in forno caldo per 5 minuti.
Sfornare e far raffreddare.
In una pentola, sciogliere il miele a fuoco basso.
Immergere gli struffoli nel miele sciolto poi disporli su un vassoio ricoperto di carta forno e distribuirvi le arance candite, il cedro candito e i confettini colorati.

Panpepato

Panpepato
Panpepato

Panpepato

Il panpepato è un dolce natalizio tipico della cucina umbra.

Una ricetta di non facile realizzazione (per via del lungo tempo richiesto, due giorni + 1 ora di cottura in forno) e non proprio economica (gli ingredienti base sono cioccolato e frutta secca), ma fidatevi che la pazienza premerà gli sforzi: un dolce aromatizzato, speziato, dal sapore deciso, che sarà divorato da tutti!
Una ricetta elaborata ma che vi farà fare un figurone senza alcun dubbio!
Inoltre, questa ricetta è adatta anche agli intolleranti al glutine e a chi segue un regime alimentare vegano poiché viene utilizzata la farina di farro e la ricetta è priva di uova, burro e latticini.

Ingredienti:

500 gr di farina di farro
500 gr di nocciole
750 gr di noci
250 gr di mandorle
75 gr di cioccolato fondente (io ho usato la tavoletta fondente al 75%)
200 gr di uvetta
100 gr di canditi
50 gr di pinoli
500 ml di vino bianco
250 gr di zucchero (io ho usato lo zucchero di canna)
500 gr di miele
1 cucchiaio di pepe nero

Procedimento:

Preriscaldare il forno a 170 gradi.
Rivestire una teglia di carta forno e adagiarvi tutta la frutta secca (noci, nocciole, mandorle, pinoli).
Tostare la frutta secca in forno caldo per 20 minuti, dando una mescolata alla frutta di tanto in tanto (basta una volta, a metà cottura).
In un pentolino, sciogliere il cioccolato e il miele per ottenere una crema densa.
Versare il vino e lo zucchero di canna in un pentolino e portarlo a ebollizione.
In una ciotola, versare la frutta secca tostata, i canditi, il vino bollito, l’uvetta, il pepe nero, il cioccolato sciolto e mescolare aggiungendo, pian piano, la farina.
Impastare con le mani per ottenere un composto compatto.
Adagiare il composto su una spianatoia e lasciarlo riposare per una notte, coperto da un panno.
La mattina, preriscaldare il forno a 180 gradi.
Lavorare il composto formando una sorta di cupola e sistemarla su una teglia rivestita di carta forno.
Cuocere in forno caldo a 180 gradi per almeno un’ora, fino a doratura.
Sfornare e far raffreddare prima di servire.

Torta Paradiso

Torta Paradiso
Torta Paradiso

TORTA PARADISO

Una torta morbida e di facile realizzazione, ideale da mangiare a colazione o a merenda, accompagnata da una bella tazza di the o di cappuccino; una ricetta a base di farina, burro, zucchero di canna (ma voi potete usare anche lo zucchero semolato, il risultato sarà uguale), uova e limone, pochi e semplici ingredienti che danno vita ad una torta profumata e gustosa.

La torta nasce sul finire dell’800, quando una donna lombarda la insegnò a un frate di un monastero pavese. Quest’ultimo, preparò la torta per farla assaggiare ai suoi confratelli e questi ultimi rimasero così deliziati dalla torta che le affibbiarono il nome di “Torta paradiso”.

La torta Paradiso è oggi un classico dolce della cucina italiana, preparata da tutte le nonne per la merenda dei nipotini e per questo, proprio come anche la Torta margherita, la Paradiso mi riporta con la mente ai tempi lontani, quando facevo merenda con succo all’albicocca e fetta di torta, davanti ai cartoni animati su Italia Uno.

 

 

INGREDIENTI:
300 gr di farina 00
200 gr di burro a temperatura ambiente
3 uova
3 tuorli
200 gr di zucchero di canna
1 bustina di lievito per dolci
1 bustina di vanillina
La scorza di un limone
Zucchero a velo (per decorare)

 

 

PROCEDIMENTO:
Preriscaldare il forno a 180 gradi.
Lavare un limone e grattugiarne la scorza.
In una ciotola, mescolare le uova, i tuorli, il burro a temperatura ambiente e lo zucchero di canna, per ottenere una crema densa e priva di grumi.
Aggiungere la farina setacciata e il lievito in polvere per dolci, continuando a mescolare.
Aggiungere infine la vanillina e la scorza grattugiata di un limone.
Rivestire una teglia di carta forno.
Versare il composto nella teglia rivestita e cuocere in forno caldo a 180 gradi per 40 minuti.
Sfornare e far raffreddare.
Prima di servire, decorare con una spolverata di zucchero a velo.

Torta di uva

Torta di uva
Torta di uva

Torta di uva

Una torta autunnale realizzata con uva nera, farina, uova, zucchero, lievito, burro e latte.

Pochi e semplici ingredienti che si uniscono per creare una torta economica e gustosa, perfetta da mangiare a merenda o come dessert dopo cena, soprattutto nelle serate di San Martino, accompagnata da un bicchiere di vino novello e qualche castagna arrostita.
Io ho usato latte di soia e zucchero di canna, ma voi potete usare qualsiasi tipo di latte e di zucchero a vostra disposizione!

 

 

Ingredienti:

400 gr di uva nera senza semi
300 gr di farina (io ho  usato 200 gr di farina 00 e 100 gr di farina di riso, per ottenere un risultato finale più soffice ma potete usare anche solo farina 00)
3 uova
220 gr di zucchero (io ho usato lo zucchero di canna ma va bene anche il semolato, in base alle vostre preferenze)
130 gr di burro
75 ml di olio extravergine di oliva
120 ml di latte (io ho usato il latte di soia ma vanno benissimo anche il latte intero o scremato, in base a ciò che avete a disposizione)
1 bustina di vanillina
1 bustina di lievito per dolci

 

 

Procedimento:

Preriscaldare il forno a 180 gradi e rivestire una tortiera di carta forno.
Lavare e privare gli acini di uva dei semi.
In una ciotola, sbattere le uova con lo zucchero per ottenere un composto soffice e voluminoso (aiutatevi con una frusta manuale).
Aggiungere il burro a pezzetti, l’olio extravergine di oliva, il latte, la vanillina e continuare a mescolare.
Aggiungere infine la farina setacciata e il lievito in polvere per dolci e mescolare per ottenere un composto liscio e senza grumi.
Aggiungere all’impasto 2/3 dell’uva.
Versare il composto nella tortiera rivestita e cuocere in forno caldo per 10 minuti, poi sfornare e adagiare sulla superficie della torta i restanti acini, e rinfornare per 40-45 minuti.
Sfornare e far intiepidire prima di servire.

Ventagli

Ventagli
Ventagli

Ventagli

I ventagli dolci di pasta sfoglia sono degli eleganti dolcetti, facili e veloci da realizzare, ideali come fine pasto, accompagnati da caffè e amaro, oppure da servire a merenda, magari accompagnati da una bella tazza di the (io suggerirei un the bianco o alla vaniglia). 

La ricetta proviene dalla pasticceria campana (a Napoli, i ventagli sono noti come “Prussiane”) ma sono diffusi in tutta Europa: in Francia i ventagli vengono chiamati “palmiers” o “coeurs”, nel Regno Unito “elephant’s ear” o “butterflies”, mentre in Spagna “orejas”.

Io, nonostante l’eccessivo contenuto calorico (dovuto all’elevata quantità di burro presente nella ricetta), adoro i dolci fatti con la pasta sfoglia: ventagli, fagottini, cannoncini, rose di mela in pasta sfoglia, sfogliatelle, strudel!

Come si può resistere a simili tentazioni?? E poi, solo al pensiero di poterle preparare in casa con la pasta sfoglia confezionata, già viene l’acquolina in bocca! Non trovate??

Questi ventagli sono una ricetta super economica perché servono solo due ingredienti: un rotolo di pasta sfoglia (io ho usato la pasta sfoglia confezionata ma voi potete realizzarla in casa) e lo zucchero. Cosa si può volere di più?

Io ho usato solo zucchero e pasta sfoglia, ma voi potete aggiungere gocce di cioccolato fondente (o bianco), marmellata scura (ciliegie, amarene, fragole), miele, un pizzico di cannella, scaglie di cocco, zucchero e velo ecc.. insomma, ogni ingrediente che soddisfi i vostri gusti e a vostra disposizione. Via libera alla fantasia!!!

 

 

Ingredienti:

1 rotolo di pasta sfoglia

Zucchero di canna q.b.

 

 

Procedimento:

In primo luogo, preriscaldare il forno a 180 gradi e rivestire una teglia di carta forno.

Stendere la pasta sfoglia su una spianatoia.

Spolverare la pasta a sfoglia con dello zucchero di canna.

Arrotolare i lati lunghi della sfoglia, verso l’interno e poi ritagliare i ventaglietti.

Disporre i ventaglietti su una teglia rivestita con la carta forno.

Cuocere a 180° per 15 minuti.

Sfornare e lasciar raffreddare a temperatura ambiente.

Infine, servire i ventagli con una spolverata di zucchero a velo (facoltativa).

I ventagli si conservano in un contenitore ermetico per 3-4 giorni.

Mug cake al cioccolato

Mug cake al cioccolato
Mug cake al cioccolato

Mug cake al cioccolato

L’idea della torta in tazza al cioccolato è, secondo me, la genialata del secolo: dopo aver sviluppato una forte dipendenza dalla cioccolata calda, dai “caffè particolari” (si, insomma, quelli che non hanno nulla a che vedere con il semplice espresso perché contengono latte montato, topping al cioccolato, salsa alla vaniglia, granella di nocciole, crema di pistacchio, ECC), dagli yogurt fatti in casa, dai budini e dai preparati in busta, quello che proprio mancava era la ricetta di una torta da preparare in meno di 5 minuti e da mangiare davanti a un film alla TV, magari avvolti in un caldo plaid.

E allora, come potrei non raccontarvi la ricetta di questa torta in tazza pronta in soli 4 minuti?? Bastano pochissimi ingredienti che avrete sicuramente nella vostra dispensar il gioco è fatto! Non ci credete?!? Cominciate a scegliere il film da vedere, io intanto mi metto all’opera!

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Ciambellone ripieno

Ciambellone ripieno
Ciambellone ripieno

Ciambellone ripieno

Una ricetta facile e veloce per un dolce sfizioso e ricco di gusto, ideale da gustare a colazione o a merenda, accompagnato da una bella tazza di the.

Un Ciambellone soffice e profumato, ripieno di marmellata e ricoperto come un frosting di cream cheese: può esserci qualcosa di più buono?

Su consiglio di una mia amica, per ottenere un risultato finale soffice e dal gusto delicato, nella ricetta ho usato sia la farina 00 sia la farina di riso, ritenuta formidabile per preparare dolci soffici e alti, come la chiffon cake americana.
Per il ripieno del ciambellone, ho usato la marmellata di fragole biologica ma voi potete usare una marmellata di altro gusto (ad esempio, alle ciliegie o ai frutti di bosco), la Nutella, la crema di nocciole o, addirittura, una bella crema pasticcera. A voi la scelta!!

 

 

Ingredienti:

200 gr di farina 00

150 gr di farina di riso

3 uova

200 gr di dolcificante (io ho usato la Stevia)

125 ml di yogurt bianco

1 bustina di lievito in polvere per dolci

350 gr di marmellata (io di fragole)

200 gr di Philadelphia

200 gr di zucchero a velo

 

 

 

Procedimento:

Preriscaldare il forno a 180 gradi.

In una ciotola, unire le uova con lo zucchero, mescolando per ottenere una crema densa.

Aggiungere la farina setacciata, lo yogurt e infine il lievito, mescolando per amalgamare tutti gli ingredienti e ottenere un impasto senza grumi.

Versare metà dose dell’impasto in uno stampo in silicone (o in una teglia rivestita di carta forno) e livellarlo.

Con l’aiuto di una spatola, versare la marmellata al centro, e poi coprirla con l’altra metà di impasto.

Cuocere la ciambella in forno caldo a 180 gradi per 35 minuti.

Sfornare e far raffreddare.

Nel frattempo, preparare il frosting mescolando in una ciotola il Philadelphia con lo zucchero a velo, fino ad ottenere un composto morbido e liscio.

Spalmare il frosting sul Ciambellone e servire subito.