
Pizza parmigiana

chi l'ha detto che i single mangiano solo take away?
Uno sformato semplicissimo ma ricco di gusto, perfetto da servire agli ospiti ma anche da mangiare da soli per cena, accompagnato con delle patate al forno e un bel calice di vino bianco.
Questo sformato può essere considerato uno sfizioso aperitivo ma anche un piatto unico, se realizzato in dosi elevate, a voi la scelta!
1 zucchina piccola
1 noce di burro
1 uovo
1 cucchiaio di formaggio grattugiato
20 gr di provola (o altro formaggio di vostro gradimento, come la mozzarella)
1 cucchiaio di olio extravergine di oliva
1 spicchio di aglio
Sale, pepe
Lavare la zucchina e tagliarla a rondelle.
Lessare la zucchina in un pentolino per una decina di minuti, poi scolarla e schiacciarla in un piatto con una forchetta, per ottenere una purea (in alternativa, potete usare un frullatore a immersione).
In una padella, rosolare uno spicchio d’aglio con un cucchiaio di olio extravergine di oliva e, quando l’aglio comincerà a soffriggere, aggiungere la purea di zucchine.
Salare, pepare e cuocere a fuoco basso, mescolando di tanto in tanto per evitare che le zucchine si attacchino ai bordi della padella.
Nel frattempo, in un piatto, sbattere un uovo con un cucchiaio di parmigiano grattugiato.
Ungere uno stampino monoporzione in alluminio (o in silicone) e riscaldare il forno a 180 gradi.
Lasciare intiepidire leggermente le zucchine poi unirle al composto di uova e parmigiano e mescolare bene per amalgamare tutti gli ingredienti.
Versare metà del composto di uova e zucchine nello stampino, poi adagiarvi la provola al centro e infine ricoprire con l’altra metà del composto di uova e zucchine.
Cuocere in forno caldo per 30 minuti (o in microonde alla max potenza per una decina di minuti, funzione microwave).
Sfornare e far raffreddare prima di servire.
Diciamoci la verità : non c’è italiano che disprezzi una succulenta grigliata di carne.
La crosticina che si forma in cottura, i succhi rilasciati dalla carne, le erbe aromatiche, la tenerezza della carne, trasformano un piatto semplicissimo in un’autentica delizia di non facile realizzazione.
E per questo, ho raccolto di seguito le 10 regole per una grigliata di carne perfetta. Non resta che invitare gli amici per cena e accendere il barbecue, giusto?!?
Fondamentale per una grigliata perfetta è la scelta di carne di qualità , con un buon equilibrio tra parti magre e parti grasse: una carne troppo magra diventerà secca e dura, mentre il grasso donerà morbidezza e sapore alla carne.
I classici della grigliata italiana sono salsiccia, costate, capocollo e pancetta, ma potete optare anche per l’asado argentino, l’angus, gli spiedini, il pollo e le bistecche.
Secondo alcuni, la carne non andrebbe mai salata prima della cottura, pena l’indurimento della carne durante la cottura. Questo è vero solo se la carne viene salata diverse ore prima della cottura, altrimenti, se condito prima della cottura, il sale genera una gustosa crosticina sulla superficie della carne.
Per un risultato diverso dal solito, potete usare il sale aromatizzato, come quello al limone, al peperoncino, agli agrumi.
Non è obbligatorio marinare la carne prima della cottura.
Io solitamente non marino l carne di maiale ma solo quella di pollo, che ha un sapore meno forte rispetto al maiale.
Di solito, per la marinatura uso un’emulsione a base di olio, succo di limone, aglio tritato e erbe aromatiche (rosmarino, timo, origano, salvia), ma potete usare anche il mix per arrosti in vendita nei supermercati.
La carne marinata, prima di essere cotta, va sgocciolata e asciugata bene con carta assorbente.
Le erbe aromatiche fresche sono le migliori amiche della cottura alla griglia.
Le predilette sono timo e rosmarino, ma potete aggiungere anche origano, salvia, ecc.
Le erbe vanno disposte sul lato superiore della carne, pena bruciatura.
Per i tagli di carne sottili (es. spiedini, scottadito), è consigliata la cottura sulla brace, mentre per i tagli più grossi (es. costate, roastbeef) è preferibile la cottura sulla griglia.
Qualora usiate il barbecue, i pezzi piccoli andranno cotti senza coperchio, mentre i pezzi più grossi (come polli interi, costate) dovranno cuocere con il coperchio, poiché necessiteranno di una cottura uniforme, meno violenta e prolungata.
Durante la cottura, per dare più sapore alla carne, potete spennellare la superficie con oli aromatizzati (ad esempio, l’olio al peperoncino, l’olio all’aglio o l’olio agli agrumi).
Per le carni bianche, come il pollo e l’agnello, è preferibile usare l’olio al rosmarino oppure un emulsione di olio extravergine di oliva, vino bianco e rosmarino.
Chi vive in città , userà sicuramente la carbonella per alimentare la brace, mentre coloro che avranno “spazio in casa” preferiranno la tocchi di legna secchi e asciutti.
La base deve essere fatta con un materiale facilmente infiammabile (come fogli di giornale), sul quale verranno adagiati tocchi di legna o carbonella.
E’ assolutamente vietato usare l’alcol, mentre potete usare accenditori liquidi o in pastiglie, che facilitano l’accensione del fuoco venendo incontro ai fuochisti meno esperti.
Il carbone sarà pronto per la cottura quando i tocchetti non saranno più neri ma ricoperti da uno strato di cenere bianca.
La brace non va allargata fino ai bordi del braciere ma va disposta “a montagna” in centro, mentre ai lati non va disposta: in questo modo, potrete spostare ai lati i pezzi di carne già cotti all’esterno ma non all’interno, per proseguire con una cottura più dolce.
Durante la cottura, bisogna evitare di inforcare e/o bucherellare la carne perché bucandola fuoriescono i succhi di cottura, ricchi di vitamine e sali minerali, preziosi per rendere la carne morbida al palato.
Durante la cottura, la carne deve essere girata il meno possibile: sono sufficienti 1-2 volte. Da regola, la fiorentina va girata una sola volta.
La carne grigliata, una volta cotta, va servita subito e consumata calda.
Le fette molto spesse vanno fatte riposare un paio di minuti prima di essere servite in tavola, avvolte nella carta stagnola: questo passaggio contribuirà ad uniformare la temperatura interna della carne e favorirà il rilascio dei succhi di cottura.
L’accompagnamento ideale?? Una porzione di verdure arrosto oppure un’insalata fresca.   Â
Una ricetta facilissima per preparare un delizioso aperitivo finger food in grado di deliziare i palati dei vostri ospiti, magari servite con della salsa ketchup, come ho fatto io 😉😉
Per la panatura, io ho usato la farina di semola di grano duro rimacinata, considerata quella perfetta per le panature poiché dotata di una consistenza a metà strada tra la semola di grano duro e la farina di grano tenero; se non l’avete a disposizione, inutile dire che potete usare qualsiasi altro tipo di farina, come quella di mais, di riso, o anche del pane grattugiato.
Ho cotto i bastoncini di zucchine in forno ma voi potete friggerli in abbondante olio bollente, ottenendo così un risultato più gustoso ma anche più calorico 😉.
Per una perfetta riuscita, vi consiglio di accompagnare le Zucchine sticky con generose cucchiaiate di salsa ketchup, barbecue, yogurt, senape o maionese.
3 zucchine
2 uova
150 gr di farina di semola di grano duro rimacinata
4 cucchiai di parmigiano grattugiato
Preriscaldare il forno a 200 gradi.
Rivestire una teglia di carta alluminio ed ungerla con un filo di olio.
In una ciotola, unire la farina con il parmigiano grattugiato.
In un’altra ciotola, sbattere due uova.
Lavare le zucchine, tagliarne le estremità poi dividerle a metà e continuare a tagliarle per la lunghezza, ottenendo così dei bastoncini.
Immergere ogni bastoncino prima nel l’uovo poi passarlo nel mix di farina e parmigiano, e infine adagiarlo sulla teglia rivestita. Vi consiglio di non immergere un bastoncino per volta ma immergerne “una manciata”, in modo da accelerare il processo ed evitare così che i bastoncini già panati si ammollino e che le zucchine rilascino troppa acqua.
Infornare i bastoncini di zucchine per 20-25 minuti, girando le zucchine a metà cottura.
Sfornare e servire le Zucchine sticky calde calde, accompagnate con le salse che più vi piacciono.
Gli Spiedini di carne sono un gustoso secondo piatto di carne, non eccessivamente dispendioso e adatto da consumare durante le cene estive in giardino o in veranda.
Per la preparazione degli spiedini, ho usato solo carne (pollo, manzo e maiale), omettendo le verdure (peperoni e zucchine), ma voi potete aggiungerle rendendo i vostri spiedini ancora più gustosi.
Per la cottura, potete optare per l’uso del forno elettrico tradizionale (tempo 5-10 minuti), il barbecue o addirittura una bistecchiera o una griglia rovente (tempo max 14-15 minuti).
Uno dei segreti per rendere super gustosi questi spiedini? Il lardo che, posizionato tra i pezzi di carne, si scioglierà durante la cottura contribuendo a far rimanere la carne tenera e morbida.
per gli spiedini:
100 grr di pollo (usate le sovraccosce o in petto)
100 gr di scamone
1 fetta di lardo di colonnata
per la marinatura:
2 cucchiai di olio extravergine di oliva
1/2 bicchiere di birra
1 rametto dii rosmarino
sale, pepe
Cominciare preparando la marinatura.
In una ciotola unire l’olio extravergine di oliva con la birra, il rosmarino, un pizzico di sale e una spolverata di pepe.
Mescolare bene per creare un’emulsione densa.
Tagliare il pollo, lo scamone e il lardo di colonnata a cubetti.
Infilare la carne sugli spiedini alternando un pezzo di pollo, uno di scamone e uno di lardo.
Adagiare gli spiedini su un piatto da portata (o un vassoio) e irrorarli con la marinatura, quindi riporli in frigorifero per 1-2 ore, in modo che la carne assorba il liquido.
Cuocere gli spiedini su una bistecchiera (o una griglia) rovente, per circa 10-15 minuti, girandoli su entrambi i lati a metà cottura.
In alternativa, cuocere gli spiedini in forno caldo a 180-200 gradi per 5-10 minuti, adagiando gli spiedini su una teglia rivestita di carta forno.
L’accompagnamento ideale per questi gustosi spiedini?? Un’insalata fresca o un contorno di verdure grigliate miste, come ho fatto io.
Una ricetta estiva, fresca, povera di calorie ma ricca di gusto: Insalata greca con lattuga verde, pomodori, feta, origano e olive nere e verdi, una vera delizia.
La feta è uno dei formaggi più esportati dalla Grecia, prodotto sin dal VIII a.C. e consumato soprattutto da pastori e ceti poveri.
Un formaggio prodotto con latte di pecora e di capra, bianco e senza crosta, molto salato, conservato in salamoia, dal sapore deciso, piccante, leggermente speziato.
Un ingrediente immancabile nelle insalate estive, nei piatti freddi, poiché ben si sposa con cetrioli, pomodori, cipolle, origano, ecc. ma usato anche per la preparazione di torte salate di pasta phillo (come la Spanakopita, a base di spinaci e feta), o addirittura servito grigliato (come farcitura di tramezzini e sandwich) o come aperitivo (in abbinamento alle olive nere/verdi o taggiasche).
Io ho preparato l’Insalata greca con lattuga, pomodori di pachino, feta, origano e olive, ma voi potete aggiungere altri ingredienti come melanzane e/o zucchine grigliate, carote tagliate a julienne, patate lesse, cipolle a rondelle, olive taggiasche, cetrioli a rondelle, carciofini sott’olio, pomodori secchi, ecc.
150 gr di lattuga romana (o cappuccina o trocadero, come preferite)
150 gr di pomodori pachino
100 gr di olive nere/verdi denocciolate
100 gr di feta
olio extravergine di oliva q.b.
origano q.b.
sale
Lavare e tagliare le foglie di insalata, sistemandole in una ciotola o in un piatto capiente.
Lavare e tagliare i pomodori di pachino, quindi aggiungerli all’insalata nella ciotola.
Sciacquare le olive nere e verdi sotto l’acqua corrente e unirle all’insalata.
Tagliare il formaggio feta a cubetti e distribuirlo sull’insalata.
Condire l’insalata con un filo di olio extravergine di oliva, una spolverata di origano e un pizzico di sale.
Servire l’Insalata greca subito, in accompagnamento a secondi piatti di pesce o da sola come piatto unico, magari accompagnata da crostini e bruschette.
Un secondo piatto tipico della cucina toscana: tagliata di manzo al tartufo, una ricetta facile e veloce la cui riuscita dipendente fondamentalmente dalla qualità della carne, che deve essere molto tenera e succosa (e per questo vi consiglio di usare la fracosta).
Per la preparazione della salsa tartufata, io ho usato il tartufo nero fresco ma voi, se non l’avete a disposizione, potete usare una qualsiasi salsa tartufata reperibile al supermercato (a me piace la salsa tartufata di Urbani Tartufi, in vendita da Eataly).
1 bistecca di manzo disossata (la mia pesava più di 200 gr)
60 gr di tartufo nero fresco
1 spicchio di aglio
olio extravergine di oliva q.b.
sale, pepe
Cominciare con la preparazione della salsa tartufata.
Lavare il tartufo e frullarlo con un minipimer (o un frullatore a immersione).
In un pentolino rosolare uno spicchio d’aglio con un filo di olio extravergine di oliva.
Quando l’aglio comincerà a dorare, toglierlo dal pentolino e versare l’olio nel bicchiere del frullatore insieme al tartufo in polvere.
Mescolare il tutto per ottenere una salsa dalla consistenza simile a quella del pesto.
Salare e pepare.
Ora passare alla preparazione della tagliata di manzo.
Riscaldare una griglia e, quando sarà rovente, cuocervi la bistecca di manzo su entrambi i lati.
Una volta cotta, adagiare la bistecca su un piatto e avvolgerla in un foglio di carta stagnola.
Lasciare riposare la carne per almeno 10 minuti. Questo passaggio è fondamentale per accrescere il sapore della carne al sangue e, contemporaneamente, far restare la carne morbida e tenera.
Trascorsi 10 minuti, adagiare la carne su un tagliere e, con un coltello ben affilato, tagliarla a strisce non troppo sottili e adagiarle in un piatto da portata.
Servire la Tagliata di manzo al tartufo ben calda, accompagnata da un contorno di verdure grigliate o patate al forno.
Questi Involtini di melanzane rappresentano un secondo perfetto oppure un antipasto sfizioso da servire ai vostri ospiti, magari seguiti da un secondo di pesce.
Una ricetta facile e anche piuttosto veloce, adatta anche per smaltire il pane secco; io ho usato solamente tonno, uova e aromi, ma voi potete aggiungere capperi, olive, pomodori secchi, e chi più ne ha più ne metta, via libera alla fantasia!!
1 melanzana
100 gr di tonno al naturale
1 uovo
4 cucchiai di pangrattato
1 bicchiere di latte
2 fette di pane secco
3 cucchiai di parmigiano grattugiato
1 cucchiaino di aceto di vino bianco
500 ml di acqua fredda
Qualche foglia di prezzemolo
Un pizzico di peperoncino macinato
olio extravergine di oliva q.b.
Sale, pepe nero
Versare il latte in un piatto fondo.
Ammollare le fette di pane secco nel latte.
Lavare e tagliare la melanzana a fette sottili.
Versare in una ciotola 500 ml di acqua e un cucchiaino di aceto bianco, quindi mescolare.
Mettere le melanzane a bagno nell’acqua e aceto per 5-10 minuti.
Scolare le melanzane e cospargerle di sale grosso.
Lasciare le melanzane in uno scolapasta per circa 10 minuti, per far fuoriuscire il liquido di vegetazione e farle “spurgare”.
Dopo 10 minuti, asciugare le melanzane con un foglio di carta da cucina per eliminare il sale.
Scaldare una griglia sul gas e, quando sarà rovente, cuocervi le melanzane girandole su entrambi i lati.
In una ciotola, unire il tonno al naturale con l’uovo sbattuto, il parmigiano grattugiato, qualche foglia di prezzemolo fresco, le molliche di una sola fetta di pane ammorbidita, un pizzico di peperoncino, una spolverata di sale e una di pepe, e mescolare bene per amalgamare gli ingredienti.
Spalmare la crema ottenuta sulle fette di melanzane e avvolgerle su se stesse.
Adagiare gli involtini in una pirofila da forno precedentemente unta.
Spennellare ogni involtino con un filo di olio e poi ricoprire tutti gli involtini con il pangrattato
e le molliche di pane avanzate.
Cuocere gli involtini in forno caldo a 200 gradi per 15-20 minuti, fino a doratura.
Sfornare e far raffreddare prima di servire.
Questa è una ricetta speciale, dedicata agli amanti delle verdure e delle cene veloci (o degli spuntini sostanziosi): ciabatta di pane farcita con pesto ligure fatto in casa (ma va bene anche quello confezionato, in base alla vostra disponibilità ), ricotta e verdure grigliate, una ricetta ispirata al menù di un locale dove sono stata oggi per la pausa pranzo.
Io ho usato delle verdure grigliate avanzate da una precedente ricetta (peperoni, melanzane e funghi pletorus), ma voi potete aggiungere zucchine, broccoli, carciofini sott’olio, fette di pomodoro fresco e chi più ne ha più ne metta.
Per quanto riguarda il pane, vi consiglio di usare la ciabatta o la focaccia poiché la loro croccantezza ben si sposa con la cremosità della ricotta, ma sentitevi liberi di usare piadine, toast o pane quotidiano.
1 ciabatta
Verdure grigliate miste q.b.
2 cucchiai di ricotta (o di formaggio spalmabile tipo Philadelphia)
15-20 foglie di basilico
3 cucchiai di olio extravergine di oliva
2 cucchiai di parmigiano grattugiato
1 spicchio d’aglio
Sale
Cominciare preparando il pesto di basilico.
Sciacquare le foglie di basilico sotto l’acqua corrente poi asciugarle con un panno morbido.
In un mortaio, pestare le foglie di basilico con uno spicchio d’aglio e un pizzico di sale.
Una volta pestato il tutto, aggiungere l’olio extravergine di oliva a filo e il parmigiano grattugiato e continuare a pestare fini ad ottenere un composto omogeneo e cremoso.
Dividere la ciabatta a metà per il senso della lunghezza.
Scaldare il pane per qualche minuto al microonde (o nel forno tradizionale), giusto il tempo di renderlo leggermente croccante.
Spalmare su una metà di ciabatta prima il pesto, poi la ricotta e infine le verdure grigliate.
Sull’altra metà di ciabatta spalmare il pesto e la ricotta, poi chiudere il panino e pressare bene.
Tagliare il panino a metà e servire subito.
Un contorno semplice e ricco di gusto ma che, se realizzato in quantità abbondanti, può costituire tranquillamente un piatto unico, come ho fatto io (di solito, ne preparo in quantità più che abbondanti e ne porto una porzione anche in ufficio per il pranzo, una vera delizia).
Amo le verdure, e se solo penso che fino a qualche anno fa mangiavo solo insalata, pomodori, finocchi e carote, mi viene da piangere e mi strapperei tutti i capelli!!!
Quanto tempo ho perso!!
Inoltre, le verdure sono alimenti genuini e ricchi di proprietà antiossidanti e nutritive, ricchi di fibre, sali minerali e vitamine, ma poveri di calorie, quindi un vero toccasana per prepararsi alla prova costume o depurarsi dopo periodi “stressanti” dal punto di vista alimentare (ad esempio, dopo le abbuffate natalizie).
Il mio piatto di Verdure miste è una ricetta del riciclo perché prevede l’uso di metà di tutte le verdure presenti, quindi vi conviene cuocere le verdure tutte intere e poi magare tenere le verdure avanzate per questo piatto e usarle come contorno per una bella bistecca.
1/2 peperone rosso
1/2 peperone giallo
una melanzana
1 zucchina
4-5 carciofini sott’olio
100 gr di ceci precotti
1/2 cipolla
qualche foglia di prezzemolo fresco
sale, olio
In primo luogo, lavare e tagliare tutte i peperoni, le melanzane e le zucchine a fette.
Scaldare una piastra e, quando sarà rovente, grigliare le verdure su entrambi i lati, lasciando per ultime le melanzane a fette, che così nel frattempo perderanno un po’ di liquido nero.
Tagliuzzare le verdure grigliate e versarle in un piatto fondo o in una ciotola, in base alla quantità di verdure che avrete cotto.
Tritare finemente la cipolla e aggiungerla alle verdure nel piatto.
Aggiungere infine i carciofi sott’olio sminuzzati e i ceci pre cotti.
Infine, condire con un filo di olio extravergine di oliva, un pizzico di sale, qualche foglia di prezzemolo e servire.
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