Svizzera

Focaccia pomodorini e olive

Focaccia pomodorini e olive
Focaccia pomodorini e olive

Focaccia pomodorini e olive

Una ricetta facile e sfiziosa da servire come finger food agli ospiti, oppure da mangiare durante la pausa pranzo in ufficio.

Questa focaccia è legata a un periodo per me molto particolare: nel 2011, mia madre è stata ricoverata per quasi un mese in un ospedale a Milano.

Mio padre ed io, per starle vicini, avevamo affittato un appartamento vicino l’ospedale e, tutte le sere, quando tornavamo a casa, ci fermavamo dal fornaio in piazza per comprare una baguette.

Poi, una sera, siamo andati più tardi del solito e abbiamo trovato solo panini integrali e una focaccia con pomodorini e olive.

Inutile dirvi come è andata a finire la storia: da quel giorno, la baguette è stata bandita dal nostro appartamento e sostituita con questa deliziosa focaccia!

 


Ingredienti per una focaccia:

150 gr di farina 00

1/2 panetto di lievito di birra

1/2 tazza di acqua calda

Sale q.b.

Pomodori pachino q.b.

Olive nere q.b.

1 cucchiaio di olio extravergine di oliva

Sale

 

 

Procedimento:

In un recipiente, versare la farina e scavare un buco al centro.

Sciogliere 1/2 cubetto di lievito e un pizzico di sale in 100 ml di acqua calda.

Versare l’acqua calda nel buco fatto nella farina e cominciare a impastare.

L’obiettivo è quello di ottenere una bella palla elastica.

Sistemare l’impasto in una ciotola coperta con uno strofinaccio e metterla a lievitare in un luogo caldo (io di solito la metto nel forno spento o vicino al termosifone, in inverno).

Nel frattempo, lavare e tagliare i pomodorini a metà.

Quando l’impasto sarà lievitato, stenderlo su una teglia precedentemente unta.

Distribuire sulla superficie i pomodorini tagliati a metà, le olive nere, un filo d’olio di oliva ed un pizzico di sale.

Lasciare riposare 20 minuti e poi infornare a 200 gradi per circa 30 minuti.

Sfornare e servire calda, oppure farla raffreddare e mangiarla il giorno dopo.

Ravioli di carnevale

Ravioli di carnevale
Ravioli di carnevale

Ravioli di carnevale

A casa mia, a Carnevale si mangiano i ravioli ripieni di ricotta fresca di mucca e spinaci.

Io, li ho preparati insieme alla mia nonnina per tutta la nostra famiglia, quindi la ricetta stavolta non è per 1-2 persone ma per ben 6 persone!

Una ricetta facile e che merita di essere raccontata “passo per passo”: che ne dite? Festeggiate il Carnevale con noi?

Per il ripieno, noi abbiamo optato per ricotta e spinaci, ma voi potete usare ricotta e prosciutto crudo, carne macinata o addirittura un ripieno di frutti di mare.

 

Ingredienti per 6 persone:

600 gr di farina 00

100 gr di farina di semola

7 uova (4 per la pasta + 3 per il ripieno)

2 tazzine di acqua

Un pizzico di sale

500 gr di ricotta fresca di mucca

1 kg di spinaci freschi

100 gr di parmigiano

 

 

 

Procedimento:

Cominciare preparando il ripieno.

Sciacquare gli spinaci sotto acqua corrente.

Riempire una pentola d’acqua e portarla a bollore per lessarvi gli spinaci.

Cuocere gli spinaci freschi in acqua bollente per 5-10 minuti, poi scolarli e lasciarli intiepidire.

In una ciotola, unire gli spinaci intiepiditi e strizzati bene, 3 uova, la ricotta e il parmigiano grattugiato, mescolando bene per creare un ripieno omogeneo.

Ravioli di carnevale
Ravioli di carnevale

Ora dedichiamoci alla pasta.

Disporre la farina 00 a fontana su una spianatoia.

Al centro della farina, rompere 4 uova, aggiungere due tazzine di acqua e un pizzico di sale, e impastare bene con le mani per ottenere un panetto morbido.

Spoverare la spianatoia con la farina di semola.

Tagliare una fetta di panetto e stenderla con l’aiuto della Nonna Papera (o con il mattarello), per ottenere una sfoglia molto sottile.

Ravioli di carnevale
Ravioli di carnevale

Distribuire il ripieno sulla sfoglia con l’aiuto di un cucchiaio. Ripiegare la sfoglia su se stessa e tagliarla con una rotella taglia pasta, per ottenere dei ravioli.

Ravioli di carnevale

Cuocere i ravioli in una pentola con acqua bollente per 3-4 minuti.

Scolare i Ravioli di carnevale e condirli con il sugo che più vi aggrada.

 

Bruschette salsicce e pomodori

Bruschette salsicce e pomodori
Bruschette salsicce e pomodori

Bruschette salsiccia e pomodori

Cosa c’è di più buono delle bruschette? Da piccola, mia nonna le preparava sempre al camino, che bontà!

Farcite in modo molto semplice (a volte anche solo con un filo di olio e un pizzico di sale), erano spesso la cena della nostra famiglia.

Difatti, la bruschetta è un piatto povero della cucina contadina napoletana, pensato dagli agricoltori per conservare il pane più a lungo.

Oggi le bruschette sono diffuse non solo in Campania ma in tutta Italia: in Toscana (dove vengono chiamate “fettunta“, condite con olio, sale e aglio), in Piemonte (chiamate “soma d’aj” , condite con aglio, olio e sale), in Puglia, in Calabria (chiamate “fedda ruscia” e condite con pomodori, olio, sale e origano).

Ho realizzato queste bruschette per due amiche ospiti a cena e le ho servire come antipasto, un’idea ghiotta e realizzata in poco tempo e con una spesa minima. E voi, cosa ne pensate?

Se non amate le salsicce, potete usare fette di prosciutto crudo o di salame (ungherese o corallina, a vostra scelta).

Ingredienti per 3 bruschette:

3 fette di pane secco

3 salsicce

pomodori pachino q.b.

sale, olio, origano

 

 

Procedimento:

Preriscaldare il forno a 220 gradi e rivestire una teglia di carta forno.

Lavare e tagliare i pomodori a cubetti e condirli con un filo di olio extravergine di oliva, una spolverata di origano e un pizzico di sale.

Adagiare tre fette di pane sulla teglia rivestita e cuocere per una decina di minuti, girandole sull’altro lato a metà cottura.

Spellare le tre salsicce e tagliarle a metà per il senso della lunghezza.

Scaldare una padella antiaderente e cuocervi le salsicce, girandole a metà cottura sull’altro lato.

Sfornare le bruschette e adagiarle su un piatto.

Condire le bruschette  con i pomodori e le salsicce.

Servire le Bruschette salsicce e pomodori ben calde.

 

Galette des Rois

Galette des Rois
Galette des Rois

Galette des Rois

La Galette des Rois è un dolce tipico della Francia del Nord (ma diffuso anche nel Regno Unito con il nome di King cake e in Spagna con il nome di Roscon de Reyes), che viene consumato ogni anno il 6 gennaio in occasione dell’arrivo dei Re Magi.

Si tratta di una galletta a base di pasta sfoglia, cotta in forno e mangiata con marmellate, creme, crema frangipane, frutta, cioccolato ecc.

La tradizione vuole che nel dolce si nasconda una fava o, nelle famiglie più abbienti, la figura di un re, e la persona a cui capita di avere l’oggetto nascosto nella sua fetta di torta, è considerata il re della giornata.

Un dolce ideale da gustare come dessert di fine pasto o come merenda, rigorosamente nella giornata del 6 gennaio!!!

 

Ingredienti:

2 rotoli di pasta sfoglia rotonda

125 gr di mandorle

125 gr di zucchero

2 uova

125 gr di burro

1 tuorlo

 

Procedimento:

Preriscaldare il forno a 200 gradi e rivestire una tortiera di carta forno.
In una ciotola, unire il burro con lo zucchero, mescolando per ottenere un composto liscio e omogeneo.
In un mixer, frullare le mandorle per ridurle in polvere.
Aggiungere al composto di burro e zucchero le mandorle in polvere e le 2 uova, mescolando bene.
Adagiare un rotolo di pasta sfoglia nella tortiera rivestita di carta forno e versarvi sopra il composto di mandorle e uova ottenuto.
Ricoprire con il secondo rotolo di pasta sfoglia e sigillare bene i bordi, delineandoli con i rebbi di una forchetta.
In una ciotola, sbattere il tuorlo d’uovo e spennellarlo sulla superficie della galette.
Con la lama di un coltello, disegnare degli incroci sulla superficie della galette e praticare dei minuscoli fori sulla pasta, per evitare che si gonfi durante la cottura.
Cuocere in forno caldo a 200 gradi per 20 minuti, fino a doratura.
Sfornare e far raffreddare prima di servire.

Lenticchie e cotechino

Lenticchie e cotechino
Lenticchie e cotechino

Lenticchie e cotechino

Il piatto tipico della tradizione italiana, servito durante il cenone di Capodanno e che molti (e anch’io) mangiano sperando che sia di buon auspicio per l’anno venturo. Ma perché l’usanza prevede che questo piatto si mangi proprio la notte di San Silvestro? Perché gli antichi romani usavano regalare una “scarsella”, cioè una borsa di cuoio legata alla cintura e colma di lenticchie, con l’augurio che queste ultime diventino monete.

Le lenticchie sono il legume più antico coltivato dall’uomo: dalle testimonianze storiche si deduce che fossero coltivate già nel 7.000 a.C. in Asia, per diffondersi successivamente in tutto il bacino del Mediterraneo. Presenti nella cucina dI antichi greci e romani, le lenticchie erano apprezzate per la loro gustosità e per le loro proprietà terapeutiche, essendo legumi dall’alto valore nutriente, ricche di proteine, vitamine, fibre, fosforo e potassio.

Una ricetta facile e gustosa, ideale per usare il cotechino che di solito fa parte dei classici cesti natalizi che ci vengono regalati.

Io ho usato le famosissime lenticchie di Castelluccio, ma voi potete usare quelle che più preferite, l’importante è che portino tanta, ma proprio tanta, tantissima fortuna!!!! 😉😉

 

Ingredienti per 4 persone:
250 gr di lenticchie di Castelluccio
1 cotechino precotto
4 cucchiai di olio extravergine di oliva
1 spicchio di aglio
150 ml di salsa di pomodoro
Maggiorana q.b.
Sale

 

Procedimento:
Riempire una pentola d’acqua e portarla a ebollizione per cuocervi le lenticchie per 5-6 minuti, poi scolarle.
In un tegame, rosolare uno spicchio d’aglio con l’olio, poi aggiungere la salsa di pomodoro e 1 bicchiere d’acqua e portare a bollore.
Aggiungere anche le lenticchie e cuocere per 40-45 minuti, mescolando di tanto in tanto.
Nel frattempo, riempire una pentola d’acqua, portarla a ebollizione e cuocervi il cotechino (con il suo involucro argentato) per circa 20 minuti.
Una volta cotto, lasciare intiepidire il cotechino poi estrarlo dal l’involucro, eliminare la pelle e tagliarlo a fette non troppo sottili.
Servire le lenticchie insieme alle fette di cotechino ben calde.

Crumble di panettone

Crumble di panettone
Crumble di panettone

Crumble di panettone

Una ricetta facile facile per riciclare il panettone avanzato a Natale: un crumble realizzato con una base di panettone e farcito con mele e frutta secca.

Una ricetta facile, veloce ed economica, ideale per servire ai vostri ospiti un dessert sfizioso utilizzando ingredienti avanzati.

Se non avete a disposizione il panettone, potete usare il panettone o un altro dolce a vostra disposizione, come il plumcake o una semplice torta margherita.
Come frutta secca, io ho usato uvetta sultanina, canditi, noci tritate e pinoli, ma voi potete aggiungere ciò che più preferite o comunque ciò che avete in dispensa!

Via libera alla fantasia e al riciclo!!

 

Ingredienti:

Panettone avanzato q.b.

2 mele

Una manciata di frutta secca (io ho usato un mix di uvetta sultanina, canditi, noci e pinoli)

1 bicchiere di latte

100 gr di farina 00

50 gr di zucchero

50 gr di burro

Cannella in polvere q.b.

 

 

Procedimento:

Preriscaldare il forno a 200 gradi e rivestire una teglia di carta forno.

Tagliare il panettone a fette (o a pezzi più piccoli, se il panettone che avete è già tagliato) e adagiarle nella tortiera rivestita, per formare la base del crumble.

Bagnare il panettone con mezzo bicchiere di latte.

Sbucciare la mela, tagliarla a dadini e versarla in una ciotola.

Unire alla mela a dadini la frutta secca e mescolare bene.

Versare la mela e la frutta secca sulla base di panettone e distribuire uniformemente.

Bagnare lo strato di mela e frutta secca con il latte rimasto, e spolverare con la cannella in polvere.

In una ciotola, unire la farina, lo zucchero, il burro e un pizzico di cannella, mescolando per ottenere un impasto sbricioloso, un crumble insomma!

Distribuire il crumble sopra le mele e la frutta secca, poi infornare la torta a 200 gradi per 15-20 minuti circa.

Sfornare e far raffreddare a temperatura ambiente.

Servire il Crumble di panettone intero o tagliato a fette.

Vanillekipferl

Vanillekipferl
Vanillekipferl

Vanillekipferl

I Vanillekipferl (noti anche come “Chifeletti di Natale”) sono dei biscottini al burro profumati alla vaniglia, tipici delle festività natalizie nei Paesi del Nord Europa (soprattutto Austria, Germania e Svizzera).

A me, il solo far merenda con questi biscottini e una tazza di cioccolata fumante fa venire in mente le Alpi innevate.. e a voi??

Friabili biscotti aromatici preparati con una pasta frolla arricchita con mandorle e vaniglia; pochi ingredienti e una preparazione veloce per una merenda ricca di gusto, perfetta se accompagnerete questi biscottini con una bella tazza di the o di cioccolata calda.

Ingredienti per 15-20 biscotti:

80 gr di farina 00
80 gr di farina di mandorle
69 gr di zucchero (semolato o di canna, in base ai vostri gusti)
60 gr di burro
1 uovo
1 bustina di vanillina
Zucchero a velo q.b.

Procedimento:

In una ciotola, unire la farina 00, la farina di mandorle, lo zucchero e la vanillina.

Tagliare il burro a dadini e unirlo alle farine, impastando con la punta delle dita per ottenere un composto “sabbioso”.

Aggiungere infine l’uovo e impastare con le mani per amalgamare bene tutti gli ingredienti ed ottenere un panetto morbido e elastico.

Formare una palla, avvolgerla con la pellicola e farla riposare in frigorifero per almeno 1 ora.

Preriscaldare il forno a 170 gradi e rivestire una teglia di carta forno.

Dopo 1 ora, riprendere l’impasto e lavorarlo per formare un salsicciotto da dividere in 18-20 pezzetti (potete anche suddividere l’impasto in due salsicciotti, in base alla vostra comodità).

Lavorare ogni pezzetto con le mani, i curvandolo e dandogli la forma di una “c”.

Adagiare i biscotti sulla teglia rivestita e cuocere in forno caldo a 170 gradi per 15-20 minuti.

Una volta cotti, i biscotti saranno molto fragili, quindi lasciarli raffreddare a temperatura ambiente senza spostarli dalla teglia.

Una volta freddi, versare lo zucchero a velo in un piattino e passarvi i biscotti a uno a uno, cercando di fare aderire lo zucchero tutt’intorno.

Servire i Vanillekipferl subito oppure conservarli in una scatola di latta (o in un contenitore ermetico) per 4.5 giorni.

Linzertorte

Linzertorte
Linzertorte

Linzertorte

La Linzerorte è una delle torte più antiche al mondo, creata in Austria, nella città di Linz per l’esattezza, e famosa già nel XVII secolo.

Una ricetta semplice, a base di farina, burro, uova, cannella, nocciole e marmellata (preferibilmente scura),

in altre parole, una crostata italiana ma con la base più alta e con le nocciole nell’impasto.
In breve, una torta adatta da mangiare a colazione, a merenda, accompagnata da una tazza di the o come dessert al termine di una cena.

 


Ingredienti
:

350 gr di farina integrale
250 gr di nocciole
1 bustina di lievito per dolci
150 gr di burro
2 uova
150 gr di marmellata di fragole (o di ciliegie)
50 gr di zucchero di canna
2 cucchiai di miele millefiori
1 cucchiaio di cannella in polvere

 


Preparazione
:

In primo luogo, versare le nocciole nel bicchiere del mixer e frullarle per ridurle in polvere.
In una ciotola, unire le nocciole in polvere, la farina integrale, il lievito per dolci, il burro a temperatura ambiente e tagliato a pezzettini, un cucchiaio di cannella in polvere e lo zucchero di canna.
Quindi mescolare il tutto con le mani, per ottenere un composto “sbricioloso”.
Aggiungere ora le uova e il miele, continuare a impastare per ottenere una palla elastica e soda.
Avvolgere la palla di impasto nella pellicola e farla riposare in frigorifero per almeno 30 minuti.
Trascorso il tempo di riposo, rivestire una tortiera di carta forno e preriscaldare il forno a 180 gradi.
Stendere l’impasto su una spianatoia infarinata con l’aiuto di un matterello (non create una sfoglia troppo sottile ma cercate di farle rimanere i bordi alti) e poi adagiarlo all’interno della tortiera, lasciandone un po da parte per formare le “strisce” della torta.
Quindi spalmare la marmellata di fragole al centro della torta.
Con l’impasto tenuto da parte, realizzare infine delle strisce da mettere sulla marmellata per formare una griglia.
Cuocere la torta in forno caldo a 180 gradi per 30 minuti.
Infine, sfornare e far raffreddare prima di servire.

Linguine al pesto di rucola e stracciatella

Linguine al pesto di rucola e stracciatella
Linguine al pesto di rucola e stracciatella

LINGUINE AL PESTO DI RUCOLA CON STRACCIATELLA

Un primo piatto delizioso: Linguine al pesto di rucola con stracciatella, un modo perfetto per assaporare il cremoso formaggio pugliese, più saporito rispetto alla famosa burrata, a base di panna fresca e mozzarella.

Si tratta di un formaggio irreperibile al supermercato, e per questo vi consiglio di sostituirlo con della burrata oppure, come ho fatto io, fermarvi ad un caseificio (se siete di ritorno da una gita in campagna, come è successo a me) e acquistarla.
Per questa ricetta ho usato le linguine ma voi potete usare qualsiasi formato di pasta a vostra disposizione purché lunga (es. spaghetti, bucatini, ecc).

Per preparare il pesto ho usato un frullatore a immersione ma voi potete usare un robot da cucina o un mortaio, in base alle vostre disponibilità!

Amerete questo pesto, ne sono certa, poiché il suo sapore amarognolo viene smorzato benissimo dalla dolcezza della stracciatella. Un primo piatto veramente degno di nota, provare per credere 😉

Ingredienti:

80 gr di pasta
40 gr di rucola
15 gr di noci sgusciate
3 cucchiai di olio
1 cucchiaino di parmigiano grattugiato
1 spicchio di aglio
2-3 cucchiai di Stracciatella
3-4 pomodori pachino
Sale, pepe nero macinato

Procedimento:

Riempire una pentola d’acqua e portarla a bollore per cuocervi la pasta.
Nel frattempo, lavare e tagliare grossolanamente le foglie di rucola e i pomodori pachino,
Versare nel bicchiere del frullatore a immersione lo spicchio d’aglio, le noci, le foglie di rucola lavate e tagliate, un cucchiaino di parmigiano grattugiato, un pizzico di sale e frullare il tutto, aggiungendo un cucchiaio di olio per volta.
Quando la salsa sarà abbastanza cremosa, spegnere il frullatore a immersione e versare la salsa in uno recipiente.
Scolare la pasta al dente, unirla al pesto di rucola e mescolare bene.
Servire le Linguine al pesto di rucola e stracciatella decorando con una spolverata di pepe nero, pomodori pachino e generose cucchiaiate di stracciatella.

Risotto al mandarino e zafferano

Risotto al mandarino e zafferano
Risotto al mandarino e zafferano

RISOTTO AL MANDARINO E ZAFFERANO

Un risotto semplice, economico ma di grande effetto: risotto al mandarino e zafferano, un trionfo di profumi e colori (il dorato dello zafferano, l’arancio dei mandarini).

Un primo piatto perfetto da gustare nel periodo invernale, da servire ai vostri ospiti per conquistarli con eleganza e fascino.

Per il risotto, vi consiglio di usare il riso Carnaroli, prediletto anche dagli chef stellati perché si tratta di un riso che mantiene bene la cottura e ha un’ottima capacità di assorbimento. In alternativa, potete usare il Vialone, che ha chicchi più piccoli e rotondi ma che ben si prestano per la preparazione di risotti cremosi.

Il risotto è un piatto “delicato”: richiede attenzione, cura e pazienza durante la preparazione (fondamentali sono la tostatura e la mantecatura), quindi optate per un’altra ricetta se siete di fretta e non avete voglia di stare dietro ai fornelli!

Ingredienti per 2 porzioni:

2 tazze di riso (Carnaroli, Roma, Arborio, Vialone)

3 mandarini

1 bustina di zafferano

1 scalogno

1/2 litro di brodo vegetale

1 cucchiaio di olio extravergine di oliva

Una noce di burro

Sale

Procedimento:

Sbucciare i mandarini e farli a spicchi.

Tritare finemente lo scalogno.

In una padella rosolare lo scalogno con un cucchiaio di olio extravergine di oliva, quindi aggiungere i mandarini e lasciarli appassire.

Aggiungere il riso e farlo tostare.

Sciogliere la bustina di zafferano nel brodo.

Appena il riso comincia ad attaccarsi alla padella, aggiungere un mestolo di brodo e mescolare con un cucchiaio di legno.

Non appena il brodo si sarà ritirato, aggiungere un altro mestolo e continuare così la cottura per 14-15 minuti, mescolando sempre (il vero trucco per ottenere un risotto perfetto è mescolare di continuo, quindi, armatevi di pazienza).

Quando il riso è al dente, spegnere il gas e toglierlo dal fuoco.

Aggiungere una noce di burro e mantecare con un mestolo di legno per 1-2 minuti, per ottenere un risultato finale cremoso.

Servire il risotto decorando con qualche spicchio di mandarino crudo.

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