Marrakech in 4 giorni

Marrakech in 4 giorni

Marrakech, la capitale del Marocco, è una città che vi sorprenderà: piena di colori, luci e profumi, con un profondo contrasto tra la parte storica, la Medina, e la parte nuova, la Ville Nouvelle, molto simile a Abu Dhabi.

Una città fantastica che vi conquisterà senza alcun dubbio.

Ecco a voi dunque il nostro tour di Marrakech in 4 giorni , una piccola guida con i nostri consigli di viaggio e le nostre opinioni.

Due cose mi preme consigliarvi:

1) cambiate gli euro in dirham negli uffici di cambio a Marrakech (non in aeroporto, causa tasse elevate);

2) prenotate in anticipo dei free tour (visite guidate dove potete pagare quanto volete, da 1€ a 50€): noi abbiamo fatto così e ci siamo trovati benissimo.

Giorno 1: Arrivo, Jardin Secret, tour dei souk

Arriviamo a Marrakech alle ore 14.00 (ora locale) e il servizio transfer ci conduce al Riad (noi abbiamo usufruito del servizio offerto dal Riad al costo di 15€).

Il Riad dista meno di 7 km dall’aeroporto quindi arriviamo in meno di 20 minuti.

Abbiamo scelto un Riad nella Medina, molto pulito e ben arredato, con personale che parlava anche italiano, molto disponibile e cordiale.

Facciamo il check-in, lasciamo le valigie e usciamo per una merenda al Cafè Glacier, in piazza Jemaa El Fna.

Il locale è un po’ spartano ma strafrequentato per via della meravigliosa terrazza, alla quale si accede solo previa consumazione.

Che dire? Sosrseggiare tè alla menta mangiucchiando biscotti alle mandorle seduti sulla terrazza del Cafè Glacier ammirando lo spettacolo in Piazza Jeema el Fna, è stato un bell’incontro con la città.

Spettacolare e scenografica, Jemaa el Fna è una sorpresa continua: giocolieri e acrobati che intrattengono i passanti, venditori di succo d’arancia, incantatori di serpenti con al seguito scimmie ammaestrate, venditori di erbe miracolose… insomma un vero palcoscenico a cielo aperto!

Siccome alle 17 i monumenti chiudono, non ci resta che sbrigarci per visitare Le Jardin Secret, a 600 mt dalla piazza Jemaa el Fna, che chiude alle 17.30.

Il biglietto di ingresso al giardino costa 95 dirham (60 l’ingresso + 35 la torre), circa 5 euro.

Ideato da un imprenditore italiano e progettato da un paesaggista inglese, Le Jardin Secret è un’oasi di colori, piante profumate, pace e relax nel cuore nevralgico della Medina.

L’origine del complesso risale alla dinastia saadiana, più di 400 anni fa, ed è stato poi ricostruito nel ‘900 per diventare la casa di esponenti politici marocchini.

Torniamo in piazza per fare un free tour del souk alle ore 17.30 con Zahim Mohamed, che ci porta nel cuore della Medina.

Spezie colorate, fiori profumati, articoli di artigianato locale, gioielli, tappeti, ceste di frutta secca si alternano tra loro regalando istantanee uniche.

Odori che si mischiano tra loro, colori sgargianti che abbagliano…visitare il souk di Marrakech vale da solo il costo di un viaggio nella città rossa.

Marrakech vanta il mercato più grande del Marocco: ci sono ben 18 souk per la città!

Da vedere: Souk Semmarine, dove troverete principalmente babucce, kaftani, ceramiche, dolci e servizi per il tè; Souk Ableuh, il mercato delle olive; Souk Cherratine, in cui si lavora la pelle e potrete pertanto trovare prodotti come borse e cinture; Souk Sebbaghine, in italiano conosciuto come Souk dei Tintori, dove viene dipinta la lana che servirà per tessere i famosi tappeti marocchini.

Fate un salto anche a Rahba Kedima, la Piazza delle Spezie, piena di odori che inebrieranno i vostri sensi.

Per cena ci fermiamo al Café Guerrab, nei pressi della piazza Jeema el Fna, dove ceniamo accomodati su una terrazza con vista sui tetti di Marrakech.

Ceniamo con due tajin molto buone precedute, come d’uso, da una ciotola di olive e pane arabo.

Disponibili anche menu senza glutine e piatti vegetariani.

Spesa totale: meno di 15€ a testa per una cena ottima. Super consigliato!

Giorno 2: Free tour della città e Giardini Majorelle

Dopo una bella colazione sulla terrazza del Riad con tè alla menta, frutta fresca e biscotti alle mandorle, alle ore 9.30 andiamo in Piazza Jeema el Fna per il free tour della città.

Dopo aver incontrato la guida, cominciamo il tour con il minareto della Koutobia, il simbolo della città, visibile da ogni punto ma non visitabile (solo per i musulmani).

Il minareto, bellissimo e imponente nei suoi 70 metri di altezza – che insieme alla moschea costituisce il simbolo spirituale della città, è uno dei più grandi esempi dell’architettura islamica.

Il nome è dovuto al fatto che in passato lì ci fosse un mercato in cui si vendevano libri. Il termine “kutub” significa infatti “librai“.

Durante il tour visitiamo il quartiere Mouassine, famoso per via del mercato Gran Zoco de Marrakech, La Madraza de Ben Youssef (uno dei centri religiosi della città) e i suoi dintorni: la moschea, la biblioteca, la cupola e il Museo di Marrakech.

Le tappe successive sono il Palazzo Dar Si Said e il Palazzo Bahia (l’ex residenza dei sultani), costruiti nel XIX secolo come residenza dei grandi mandatari dell’epoca.

Successivamente visitiamo il Quartiere Ebraico, il Zoco delle Spezie e la Piazza Badia, fino ad arrivare alla Kasbah e alle Tombe Saadiane del XVI secolo, con le reliquie di numerosi sultani, guerrieri e servi della dinastia Saadi.

Ci fermiamo a Bab Agnaou per scattare una foto a una delle 19 porte di Marrakech, costruita nel XII secolo, una delle più belle e meglio conservate della muraglia di Marrakech.

Passiamo all’esterno del Palazzo Reale e davanti la tomba del fondatore di Marrakech, Youssef Ibn Tachafine.

Il Free Tour, terminato poco prima delle 13, ci ha fatto vedere la città e apprezzare molti angoli remoti che altrimenti non avremmo visto, nonché ci ha permesso di orientarci tra i vicoli.

La guida inoltre è stata molto disponibile e per questo vi consiglio caldamente di visitare Marrakech con questa formula.

Per pranzo, essendo in Piazza Jeema el Fna, ci fermiamo al Café Kessabine, dove ci accomodiamo sulla terrazza panoramica e mangiamo cous cous e tè alla menta spendendo meno di 20€ in due. Fantastico!

Nel pomeriggio andiamo a piedi fino ai Giardini di Majorelle (distano 2,6 km dalla piazza), un complesso di giardini botanici acquistati da Yves Saint Laurent nel 1980.

I biglietti per i Giardini di Majorelle costano 10€.

I giardini sono divisi in zone in cui ammirare diverse specie di varie classi botaniche, agrumeto, palmeto, bamboo, piante grasse.

Completano il giardino varie fontane, vasche con piante acquatiche.

Affascinante il piccolo ma ricco museo Berbero.

Un luogo dove fare viaggiare i propri sogni. Unicità nello stile.

Alle spalle dei giardini, c’è il museo di YSL (chiude alle 18) e costa sempre 10€.

Il Museo è un luogo davvero unico che raccoglie i migliori abiti “Haute couture” realizzati durante la vita di Yves Saint Laurent più un interessante cortometraggio sulla vita professionale dello stilista.

Essendo quasi ora di cena, ne approfittiamo per fare una giro nella Ville Nouvelle (o quartiere Gueliz), e lungo le strade Mohammed V e Mohammed VI.

Nell’avenue Mohammed V vi sono le boutique più lussuose della città nonché grandi magazzini, centri commerciali e catene di fast food internazionali come Mc Donald’s e Burger King.

Per cena ci fermiamo a L’Adresse Cafe Restaurant, in Avenue Mohamed, un ristorante molto colorato, con personale molto simpatico e professionale, cibo buono e cibo buono e prezzi bassi (in confronto a quelli italiani).

Il menu propone piatti marocchini e internazionali ma noi abbiamo scelto due tajine con carne di vitello, buone e ben presentate, precedute dalla solita ciotola di olive e pane arabo, il tutto spendendo meno di 10€ a testa, fantastico!

Giorno 3: Gita di un giorno nel deserto di Agafay e sulle montagne dell’Atlante da Marrakech e giro in cammello

Il terzo giorno facciamo un’escursione guidata verso le montagne dell’Atlante e il deserto di Agafay.

Con la gip, ci dirigiamo verso il grande villaggio di Imlil, ai piedi delle alte montagne dell’Atlante e poi attraverso l’altopiano di Kik ad Amizmiz, che funge da punto di unione tra i tanti piccoli villaggi berberi di questa zona.

Dopo una pausa per il tè, risaliamo sulla gip e raggiungiamo la sorgente dell’Imi n Tala, nella valle di Amizmiz.

Facciamo una passeggiata nel villaggio di Tnirt dove, pranziamo in una tradizionale casa berbera.

Nel pomeriggio, continuiamo la nostra gita scendendo verso la pianura di Haouz, su una strada che attraversa il villaggio di Ouled Mtaa, abitato da tribù nomadi arabe originarie del Sahara.

Concludiamo il tour attraversando il roccioso deserto di Agafay, che non è un deserto di sabbia ma più arenaria e altopiano di terra, villaggi tradizionali costruiti con fango, aiuole polverose sono intervallati da spettacolari sontuosi pascoli e vegetazione in primavera.

Qui facciamo un giro in cammello di quasi 1 ora, indossando i vestiti berberi e concludendo il tutto ammirando il tramonto sorseggiando un tè alla menta e dei dolcetti marocchini.

Una giornata bellissima ed emozionante, soprattutto il pranzo con la famiglia berbera a base di cous cous, tè (immancabile) e pane arabo, e il tramonto nel deserto, qualcosa di veramente unico.

Rientriamo a Marrakech verso le 18 e, dopo una doccia nel Riad, andiamo a cena da Chez Chegrouni, proprio dietro la piazza Jeema el Fna, un pochino defilato ma con un terrazza spettacolare.

Abbiamo mangiato tajine e cous cous, molto buoni e serviti in porzioni abbondanti.

Il prezzo di una cena per due è stato di meno di 20€ in totale, perfetto!

Giorno 4: Cascate di Ouzoud (150 km da Marrakech, circa 2 ore e mezzo di viaggio)

L’ultimo giorno del nostro viaggio lo passiamo facendo un’escursione giornaliera alle Cascate di Ouzoud, a 150 km da Marrakech.

Il viaggio dura quasi 2 ore e mezzo (non ci sono autostrade) e ci annoia leggermente ma, una volta arrivati, ci ritroviamo davanti le cascate più alte del Nord Africa, 110 metri!

Le cascate sono maestose, splendide, e con la guida camminiamo lungo i sentieri sul fondo delle cascate e attraverso i boschetti di alberi di ulivo.

Pranziamo in uno dei caffè che si affacciano sulle cascate e poi, nel pomeriggio, saliamo i gradini per arrivare sulla cima delle cascate e osservarle da vari angoli, tra gli arcobaleni nella nebbia e le scimmie.

Rientriamo a Marrakech per l’ora di cena e, esausti, ceniamo a Le Marrakchi, un locale in perfetto stile marocchino, frequentato prettamente da francesi, dove servono anche vino e alcolici!

Il cibo è ottimo e i piatti serviti in porzioni abbondanti. Il tocco in più: lo spettacolo di danza del ventre, veramente carino!