Una ricetta semplice ed economica per un primo piatto ricco di gusto ma realizzato con soli quattro ingredienti: pasta, burro, noci e alici. L’avreste mai creduto possibile??
Io ho usato i tagliolini (o taglierini, che dir si voglia), la famosa pasta all’uovo originaria delle terre emiliane, dallo spessore a metà strada tra i capellini e le tagliatelle, perfetti per essere conditi con sughi leggeri e condimenti delicati (crema di asparagi, funghi porcini, tartufo, ecc). In mancanza dei mitici tagliolini, potete usare qualsiasi formato di pasta a vostra disposizione purché lunga (es. spaghetti, bucatini, fettuccine, pappardelle, cavatelli, ecc.).
Ingredienti per una porzione:
70 gr di tagliolini (o altro formato di pasta)
10 filetti di acciughe sotto sale
20 gr di noci sgusciate
2 cucchiai di burro a temperatura ambiente
1 cucchiaio di olio extravergine di oliva
1 spicchio di aglio
Sale, pepe
Procedimento:
Tritare le noci con un coltello da cucina o spezzettandole con le mani.
Scaldare una padella antiaderente e tostarvi le noci.
Portare a ebollizione una pentola con abbondante acqua salata per cuocervi la pasta.
In una padella, rosolare uno spicchio d’aglio con un cucchiaio di olio extravergine di oliva.
Quando l’aglio comincerà a dorare, aggiungere le alici spezzettate e saltarle a fiamma vivace.
Versare in padella anche le noci e cuocere a fuoco basso, mescolando di tanto in tanto con un cucchiaio di legno.
Scolare la pasta al dente e tenere da parte mezza tazza di acqua di cottura.
Versare quindi la pasta in padella insieme alle alici e le noci e farla saltare.
Aggiungere alla pasta due cucchiai di burro e la tazza di acqua di cottura, quindi mescolare per creare una bella cremina che avvolga tutta la pasta.
Aggiungere infine una spolverata di pepe nero macinato e servire la pasta ben calda, accompagnandola con un calice di vino bianco secco.
I muffin sono dolcetti rotondi preparati con farina, latte, burro, lievito e zucchero, tipici dei
paesi anglosassoni e degli Stati Uniti, dove tre Stati, ad esempio, hanno eletto il proprio
muffin ufficiale: muffin ai mirtilli (Minnesota), muffin al mais (Massachussetts), muffin alle
mele (New York).
In breve, i muffin nell’800 erano il cibo dei poveri perché preparati con gli avanzi del pane
e della frutta e, solo successivamente, nell’epoca vittoriana, conquistarono il palato dei
più ricchi, diventando uno dei dolci immancabili durante il rito del the pomeridiano.
Questi Muffin, oltre a essere ultra profumati, sono “speciali” soprattutto perché li ho realizzati
per una mia amica che è intollerante al glutine, e sono stati perfetti per la nostra
merenda domenicale.
In conclusione, si tratta di una ricetta facile da fare, veloce e anche economica (l’ingrediente
più costoso è la farina senza glutine!) quindi ve la consiglio vivamente perché vi farà fare
un figurone.
Ingredienti per 6 muffins:
150 gr di farina senza glutine (ad esempio io ho usato la farina senza glutine Molini Spiga d’oro,
ma voi potreste usare un mix di farine, come ad esempio farina di riso, fecola di patate e
maizena, o addirittura farina di mandorle, in base ai vostri gusti)
40 ml di olio di semi
70 gr di zucchero di canna
120 ml di latte di soia
1 arancia
1 uovo
una bustina di lievito per dolci senza glutine
Un pizzico di sale
Procedimento:
In primo luogo, preriscaldare il forno a 180 gradi.
Successivamente, in una ciotola, unire farina, zucchero e lievito.
Grattugiare la scorza dell’arancia e unirla alla farina.
Quindi spremere l’arancia e versarne il succo in una ciotola con l’uovo, il latte e l’olio.
Unire il composto di farina a quello con l’uovo e mescolare.
Versare il composto in pirottini da Muffin in silicone riempiendoli per metà.
Nel frattempo, preriscaldare il forno a 180 gradi.
Infornare e cuocere a 180 gradi per 20 minuti.
Infine, sfornare, far raffreddare a temperatura ambiente.
Consumare i Muffin all’arancia a temperatura ambiente e conservarli in un
sacchetto sigillato per 2-3 giorni.
by unacucinadasingle | Commenti disabilitati su Muffin all’arancia10 regole
Il plumcake è uno dei dolci della cucina inglese più diffuso nel nostro Paese: una soffice torta di forma rettangolare, preparato con pochi ingredienti di base (uova, zucchero, farina, burro e lievito) ma che si presta a numerose varianti: al cioccolato, farcito con frutta secca, aromi, creme, ecc.
Tuttavia, se all’apparenza può sembrare un dolce di facile realizzazione, ci sono alcune linee guida da seguire per ottenere un plumcake soffice, morbido e umido: ecco a voi, le 10 regole per un plumcake perfetto!
10 regole per un plumcake perfetto
1) Scelta della farina
Molti chef sostengono che il segreto per ottenere dolci soffici e morbidi sia l’utilizzo della farina di riso, molto più leggera e digeribile rispetto alle farine tradizionali, e soprattutto in grado di assorbire meglio l’acqua e favorire la lievitazione.
Io, solitamente, nelle ricette dei dolci uso 3/4 di farina di grano tenero e 1/4 di farina di riso.
2) Burro o olio??
Per ottenere un plumcake morbido e soffice, dovrete obbligatoriamente usare il burro nell’impasto.
Il burro deve essere sciolto in un pentolino a bagnomaria (o nel forno a microonde) e poi viene aggiunto nella ciotola dove sono state precedentemente sbattute le uova con lo zucchero.
Una volta amalgamati i tre ingredienti, si aggiungono la farina setacciata e il lievito in polvere per dolci.
3) Uova o yogurt?
La ricetta originale del plumcake richiede l’uso di uova fresche e biologiche; alcuni pasticceri, per ottenere un risultato finale più morbido, usano solo i tuorli, mentre altri usano sia i tuorli sia gli albumi montati a neve e poi incorporati all’impasto.
A voi la scelta!
Tuttavia, in molte ricette, per ottenere un risultato finale più leggero e digeribile, è previsto l’uso di yogurt (bianco, greco, alla frutta) o di qualche cucchiaio di latte.
4) Miele o zucchero?
Il miele è noto per conferire all’impasto del plumcake morbidezza, trattenendone l’umidità.
Tuttavia, esso non può di certo sostituire totalmente la quantità di zucchero prevista nell’impasto.
Per cui, dovrete bilanciare un 75% di zucchero (di canna o semolato) e 25% di miele millefiori.
5) Lievito
E’ bene non esagerare con la dose di lievito usata nell’impasto del plumcake: una dose eccessiva conferisce al dolce un risultato amaro, mentre una dose ridotta minaccia la lievitazione del dolce stesso durante la cottura.
La dose perfetta è pari a 20 gr di lievito in polvere per 1 kg di farina.
6) Varianti
La ricetta classica del plumcake (farina, burro, uova, zucchero, lievito) si presta bene a numerose varianti: ad esempio, per un plumcake al cioccolato sarà sufficiente aggiungere qualche cucchiaio di cacao amaro all’impasto.
In alternativa, potete arricchire l’impasto del vostro plumcake con altri ingredienti, come le gocce di cioccolato fondente, frutta secca (es. mandorle pelate, noci sgusciate), frutti congelati (es. i mirtilli o i frutti di bosco), aromi (es. vaniglia, cannella, arancia, limone), frutta fresca (ad esempio, una mela grattugiata, purea di frutta, ecc.) e frutta candita (come le scorze di limone o di arancia).
Ulteriormente, potete scegliere di ricoprire il vostro plumcake, una volta cotto, di una gustosa glassa di cioccolato o di burro fuso, lasciandola poi solidificare (a temperatura ambiente o in frigorifero) prima di servire il dolce.
7)Lo stampo
Il plumcake va cotto in una teglia rettangolare, imburrata e infarinata, oppure rivestita di carta forno.
In alternativa, potete usare lo stampo da plumcake in silicone (avendo cura di prolungare la cottura in forno fino a doratura), anche se molti chef lo sconsigliano poiché trattiene l’umidità del plumcake impedendo la formazione della crosticina sulla parte superiore del dolce.
L’impasto deve riempire i 3/4 dello stampo (come per i muffin e le cupcake), poiché tenderà a lievitare durante la cottura in forno.
Ricordatevi di non livellare mai il plumcake prima di infornarlo perché l’aria incorporata durante la lavorazione dell’impasto scomparirebbe, compromettendo così la lievitazione del dolce.
8) Cottura
La temperatura del forno è fondamentale per una perfetta lievitazione del plumcake durante la cottura: infatti, una temperatura troppo elevata brucia la parte esterna del dolce e impedisce la cottura all’interno.
La soluzione ideale è cuocere il plumcake in forno precedentemente riscaldato a 180° per 30-35 minuti o fino a doratura.
Una regola basilare è tenere d’occhio il plumcake durante la cottura: non allontanatevi ai dal forno, per nessun motivo e, prima di sfornarlo, fate la prova dello stuzzicadenti: se dopo aver inserito lo stuzzicadenti nel dolce, questo esce fuori pulito, allora il dolce è cotto, altrimenti bisogna prolungare la cottura.
9) Servizio
Una volta sfornato, il plumcake va fatto raffreddare a temperatura ambiente e poi eventualmente ricoperto di glassa (al cioccolato, al burro, al limone, ecc.).
Il plumcake viene infine generalmente servito tagliato a fette, con una spolverata di zucchero a velo sulla superficie, e conservato in un contenitore ermetico per 2-3 giorni.
10) La variante vegan e gluten free
Il plumcake è una delizia che può essere gustata anche da chi segue una dieta vegana o è intollerante al glutine.
Sarà sufficiente sostituire il burro con l’olio extravergine di oliva, eliminare le uova dalla ricetta per sostituirle con qualche cucchiaio di latte o di yogurt, e infine usare un mix di farine senza glutine (come la farina di riso, la farina di grano saraceno, la farina di mais).
by unacucinadasingle | Commenti disabilitati su 10 regole per un plumcake perfettoDessert, Merenda
Una ricetta facile facile per riciclare il panettone avanzato a Natale: un crumble realizzato con una base di panettone e farcito con mele e frutta secca.
Una ricetta facile, veloce ed economica, ideale per servire ai vostri ospiti un dessert sfizioso utilizzando ingredienti avanzati.
Se non avete a disposizione il panettone, potete usare il panettone o un altro dolce a vostra disposizione, come il plumcake o una semplice torta margherita.
Come frutta secca, io ho usato uvetta sultanina, canditi, noci tritate e pinoli, ma voi potete aggiungere ciò che più preferite o comunque ciò che avete in dispensa!
Via libera alla fantasia e al riciclo!!
Ingredienti:
Panettone avanzato q.b.
2 mele
Una manciata di frutta secca (io ho usato un mix di uvetta sultanina, canditi, noci e pinoli)
1 bicchiere di latte
100 gr di farina 00
50 gr di zucchero
50 gr di burro
Cannella in polvere q.b.
Procedimento:
Preriscaldare il forno a 200 gradi e rivestire una teglia di carta forno.
Tagliare il panettone a fette (o a pezzi più piccoli, se il panettone che avete è già tagliato) e adagiarle nella tortiera rivestita, per formare la base del crumble.
Bagnare il panettone con mezzo bicchiere di latte.
Sbucciare la mela, tagliarla a dadini e versarla in una ciotola.
Unire alla mela a dadini la frutta secca e mescolare bene.
Versare la mela e la frutta secca sulla base di panettone e distribuire uniformemente.
Bagnare lo strato di mela e frutta secca con il latte rimasto, e spolverare con la cannella in polvere.
In una ciotola, unire la farina, lo zucchero, il burro e un pizzico di cannella, mescolando per ottenere un impasto sbricioloso, un crumble insomma!
Distribuire il crumble sopra le mele e la frutta secca, poi infornare la torta a 200 gradi per 15-20 minuti circa.
Sfornare e far raffreddare a temperatura ambiente.
Servire il Crumble di panettone intero o tagliato a fette.
by unacucinadasingle | Commenti disabilitati su Crumble di panettoneDessert, Merenda
Questo Tronchetto è il dolce per eccellenza delle festività natalizie.
Figlio della pasticceria francese, si tratta di un rotolo di pasta biscotto farcito con crema pasticcera e ricoperto di cioccolato fondente, che bontà!
La ricetta non è particolarmente complessa e non richiede ingredienti particolari (solo uova, zucchero, farina, latte, burro e cioccolato) quindi… Perché non provare a realizzarla?!?
Ingredienti:
Per la pasta biscotto:
4 uova
80 gr di zucchero
70 gr di farina
Per la crema pasticcera:
4 uova
250 ml di latte
100 gr di zucchero
100 gr di farina
Per la glassa al cioccolato:
2 tavolette di cioccolato fondente
100 gr di burro
Procedimento:
Preparare per prima cosa la crema pasticcera, poiché dovrà raffreddarsi prima di essere spalmata sulla pasta biscotto.
In una ciotola unire 3 tuorli, 1 uovo intero e lo zucchero, mescolando bene per evitare la formazione di grumi.
Aggiungere la farina setacciata e continuare a mescolare per ottenere un composto liscio e cremoso.
Incorporare anche il latte mescolando.
Versare il tutto in un pentolino e portare a ebollizione mescolando di continuo, per evitare che la crema si attacchi alle pareti del pentolino.
Quando la crema sarà ben soda, spegnere il gas e lasciarla intiepidire.
Preparare ora la pasta biscotto iniziando con il preriscaldare il forno a 180 gradi.
In una ciotola, montare le uova con lo zucchero utilizzando le fruste elettriche.
Aggiungere la farina mescolando dal basso verso l’alto, delicatamente.
Rivestire una teglia di carta forno e trasferirvi il composto creando uno strato omogeneo.
Infornare a 180 gradi e cuocere per circa 10 minuti.
Sfornare la pasta biscotto e rovesciarla sopra ad un canovaccio e farcirla con la crema pasticcera.
Arrotolare il pan di spagna facendolo scorrere con il canovaccio.
Avvolgere il rotolo con la carta pellicola e tenerlo in frigorifero fino al momento di servire, in modo che si compatti.
Ora preparare la glassa facendo sciogliere a bagnomaria il cioccolato fondente con il burro.
Riprendere il tronchetto e rifilare bene le due estremità.
Tenere da parte i pezzettini rifilati.
Tagliare un pezzo di una decina di centimetri facendo attenzione a fare un taglio in obliquo.
Prendere il pezzo di rotolo appena tagliato e affiancarlo lateralmente al pezzo più grande come se fosse il ramo di un albero.
Unire i due pezzi con l’ausilio di qualche stuzzicadenti, colmando gli spazi tra il pezzo più grande e quello più piccolo utilizzando i pezzi di pasta rifilati prima dalle estremità.
Riprendere la glassa di cioccolato liquida e con l’aiuto di una spatola ricoprire tutto il tronchetto.
Già in questo modo il cioccolato assumerà l’aspetto di una corteccia.
Qualora vogliate potete tuttavia ulteriormente accentuare questo effetto, rigando tutto il tronchetto con i rebbi di una forchetta.
Lasciare almeno un’ora in frigo affinché la glassa si solidifichi.
Servire il Tronchetto di Natale intero o tagliato a fette.
by unacucinadasingle | Commenti disabilitati su Tronchetto di NataleAmerican dinner, Secondi
Amo la carne, soprattutto le bistecche e gli hamburger.
Oggi vi propongo una semplice ma gustosissima bistecca di scottona, accompagnata con una semplice insalatina di lattuga e pomodori e delle carote cotte al forno.
Io ho cotto la bistecca in una padella di ghisa, ma voi potete usare una griglia elettrica, il barbecue o addirittura la brace, ottenendo un risultato di certo più gustoso.
Ingredienti:
Una bistecca di scottona
Lattuga q.b. (o insalata misticanza, in base alle vostre preferenze)
1 pomodoro grande (o una manciata di pomodori pachino)
3-4 carote
1 cucchiaio di olio extravergine di oliva
salse di accompagnamento (es. ketchup, senape, maionese) facoltative
Sale, pepe
Procedimento:
Iniziamo preparando le carote.
Riscaldare il forno a 180 gradi.
Pelare e tagliare le carote.
Rivestire una teglia di carta forno e adagiarvi le carote.
Condire le carote con un filo di olio extravergine di oliva, un pizzico di sale e una spolverata di pepe poi cuocere in forno caldo per 40 minuti a 180 gradi.
Mentre le carote sono in forno, preparare la bistecca.
Scaldare sul fuoco una padella in ghisa o in metallo (ideali per la cottura della carne) e, quando la superficie sarà ben calda, adagiarvi la bistecca.
Durante la cottura, salare e pepare a piacere entrambi i lati della bistecca.
Cuocere la bistecca prima da un lato poi dall’altro, a fuoco alto (in modo da far imbrunire l’esterno della bistecca ma mantenere morbido l’interno) ed evitando di punzecchiare la bistecca con la forchetta (perché si disperderebbero i succhi).
A fine cottura, adagiare la bistecca su un piatto e coprirla con la carta alluminio per farla riposare un paio di minuti, giusto il tempo di far redistribuire i succhi della cottura su tutta la bistecca.
Nel frattempo, lavare la lattuga e affettare il pomodoro.
Sfornare le carote e adagiarle vicino all’insalata.
Infine, servire la bistecca ben calda, con le verdure per contorno e le salse di accompagnamento (opzionali).
Questi Muffin banana e carote sono davvero deliziosi, perfetti da mangiare a colazione o a merenda.
In questa ricetta ho usato una banana e una carota per “condirli” e i Muffin sono risultati leggermente più morbidi, grazie alla presenza proprio della banana.
I muffin sono dei tortini anglosassoni ideati nel Medio Evo, preparati con farina, latte, burro e lievito e solitamente farciti con mirtilli, gocce di cioccolato, lampone, zucca, frutta secca, frutta fresca.
Si tratta di una ricetta facile da fare, veloce, con un’unica avvertenza: se non mescolate bene l’impasto, i Muffin lieviteranno pochissimo in forno, quindi occhio all’impasto!!
Ingredienti per 6 muffins:
150 gr di farina 00
40 ml di olio di semi
70 gr di zucchero di canna (o semolato, come preferite)
120 ml di latte (intero o scremato, in base ai vostri gusti)
1 uovo
1/2 banana
1 carota
1 bustina di lievito in polvere per dolci
un pizzico di cannella in polvere (se non gradite il sapore della cannella, potete sostituirla con l’anice stellata o una bustina di vanillina)
un pizzico di sale
Procedimento:
Preriscaldare il forno a 180 gradi.
In una ciotola, unire la farina, lo zucchero di canna, un pizzico di sale e il lievito in polvere per dolci.
In un’altra ciotola, unire l’uovo, il latte e l’olio di semi.
Unire il composto di farina a quello con l’uovo e mescolare (aiutatevi con una frusta da cucina, per evitare la formazione di grumi).
Aggiungere un pizzico di cannella e mescolare.
Sbucciare e schiacciare la banana con i rebbi di una forchetta.
Pelare e grattugiare la carota.
Unire la carota e la banana al composto e mescolare bene per amalgamare tutti gli ingredienti.
Versare il composto in pirottini da Muffin in silicone riempiendoli per metà.
Infornare e cuocere i muffin a 180 gradi per 20 minuti.
Sfornare e far intiepidire.
Servire i Muffin banana e carote freddi e conservarli per 2-3 giorni in un contenitore ermetico.
by unacucinadasingle | Commenti disabilitati su Muffin banana e carote10 regole
“Se la vita è come una tazza di tè, significa che qualcuno di noi è l’acqua e qualcun altro il tè” si afferma in un libro. Può esserci qualcosa di più romantico che sorseggiare una calda tazza di tè, distesi sul divano, con un buon romanzo tra le mani??
Penso proprio di no, ma per preparare un tè che raccoglierebbe persino il favore della Regina Elisabetta, esistono poche regole da rispettare sempre. Ecco a voi le regole d’oro per un tè perfetto (usando i filtri).
10 regole per un tè perfetto (usando i filtri)
1) La scelta del tè
Per preparare un’ottima tazza di tè è fondamentale usare solo tè di alta qualità, conservato nella sua confezione e in un luogo asciutto, lontano da profumi che possano minarne l’aroma.
2) L’acqua
Sembrerà una stupidaggine ma la scelta dell’acqua è fondamentale per ottenere una buona tazza di tè.
L’acqua migliore è quella oligominerale filtrata, leggera, povera di calcare, che va portata a ebollizione in un bollitore di acciaio inox.
3) La temperatura dell’acqua
La temperatura dell’acqua varia a seconda del tipo di tè: 90°C per i tè neri, 85 °C per i tè indiani e di Ceylon, 70-85 °C per i tè bianchi, 70 °C per i tè verdi.
4) La quantità
Ogni bustina di tè contiene la dose perfetta per una tazza quindi, se si prepara il tè per 2 persone, è consigliabile usare due bustine.
5) Il tempo di infusione
Ogni tè ha il suo tempo di infusione da rispettare: 3-4 minuti per i tè neri e di Ceylon, 2-3 minuti per il Darjeeling e per i tè verdi, 4-5 minuti per i tè aromatizzati.
Terminato il tempo di infusione, le bustine vanno rimosse dalla teiera e il tè va servito.
6) La teiera
Il tè va lasciato in infusione in una teiera in porcellana o in ceramica, precedentemente riscaldata con acqua calda.
Dopo l’uso, la teiera va lavata accuratamente per eliminare i residui del tè (alcuni consigliano di lavarla solo con l’acqua, senza detersivi, come si fa per la caffettiera).
7) La tazza
Su consiglio del popolo inglese, la tazza migliore per bere il tè è la mug, in grado di conservare più a lungo il calore della bevanda.
8) Mescolare
Prima di servire il tè, mescolarlo nella teiera, in modo da distribuire uniformemente gli aromi.
9) Il momento giusto
Ogni tè ha caratteristiche specifiche, adatte a momenti diversi della giornata: English Breakfast, Rosso, Nero, Bianco (utile per combattere il colesterolo e la pressione alta), Matcha (antistress), aromatizzato (l’Earl Grey è il più famoso al mondo), ecc.
Personalmente, a me piace sorseggiare il tè il pomeriggio, e la scelta ricade quasi sempre su un tè aromatizzato (ai frutti rossi o ai frutti di bosco), ma non disdegno il tè al limone o al gusto arancia e cannella.
10) Il servizio
Per servire il tè, esistono diverse scuole di pensiero: alcuni usano le fettine di limone, altri qualche goccio di latte, altri ancora solo 1 cucchiaino di zucchero, altri il miele.
La regola valida per tutti è, secondo me, solo una: il tè va accompagnato dai classici biscottini al burro (pensate ai famosi Butter Cookies, gnammm).
by unacucinadasingle | Commenti disabilitati su 10 regole per un tè perfetto (usando i filtri)American breakfast, Merenda