plumcake cacao

10 regole per un plumcake perfetto

Plumcake con glassa al dulce de leche
Plumcake con glassa al dulce de leche

10 regole per un plumcake perfetto

Il plumcake è uno dei dolci della cucina inglese più diffuso nel nostro Paese: una soffice torta di forma rettangolare, preparato con pochi ingredienti di base (uova, zucchero, farina, burro e lievito) ma che si presta a numerose varianti: al cioccolato, farcito con frutta secca, aromi, creme, ecc.

Tuttavia, se all’apparenza può sembrare  un dolce di facile realizzazione, ci sono alcune linee guida da seguire per ottenere un plumcake soffice, morbido e umido: ecco a voi, le 10 regole per un plumcake perfetto!

Plumcake vegano
Plumcake vegano

 

10 regole per un plumcake perfetto

 

1) Scelta della farina

Molti chef sostengono che il segreto per ottenere dolci soffici e morbidi sia l’utilizzo della farina di riso, molto più leggera e digeribile rispetto alle farine tradizionali, e soprattutto in grado di assorbire meglio l’acqua e favorire la lievitazione.

Io, solitamente, nelle ricette dei dolci uso 3/4 di farina di grano tenero e 1/4 di farina di riso.

2) Burro o olio??

Per ottenere un plumcake morbido e soffice, dovrete obbligatoriamente usare il burro nell’impasto.

Il burro deve essere sciolto in un pentolino a bagnomaria (o nel forno a microonde) e poi viene aggiunto nella ciotola dove sono state precedentemente sbattute le uova con lo zucchero.

Una volta amalgamati i tre ingredienti, si aggiungono la farina setacciata e il lievito in polvere per dolci.

3) Uova o yogurt?

La ricetta originale del plumcake richiede l’uso di uova fresche e biologiche; alcuni pasticceri, per  ottenere un risultato finale più morbido, usano solo i tuorli, mentre altri usano sia i tuorli sia gli albumi montati a neve e poi incorporati all’impasto.

A voi la scelta!

Tuttavia, in molte ricette, per ottenere un risultato finale più leggero e digeribile, è previsto l’uso di yogurt (bianco, greco, alla frutta) o di qualche cucchiaio di latte.

 

4) Miele o zucchero?

Il miele è noto per conferire all’impasto del plumcake morbidezza, trattenendone l’umidità.

Tuttavia, esso non può di certo sostituire totalmente la quantità di zucchero prevista nell’impasto.

Per cui, dovrete bilanciare un 75% di zucchero (di canna o semolato) e 25% di miele millefiori.

5) Lievito

E’ bene non esagerare con la dose di lievito usata nell’impasto del plumcake: una dose eccessiva conferisce al dolce un risultato amaro, mentre una dose ridotta minaccia la lievitazione del dolce stesso durante la cottura.

La dose perfetta è pari a 20 gr di lievito in polvere per 1 kg di farina.

6) Varianti

La ricetta classica del plumcake (farina, burro, uova, zucchero, lievito) si presta bene a numerose varianti: ad esempio, per un plumcake al cioccolato sarà sufficiente aggiungere qualche cucchiaio di cacao amaro all’impasto.

In alternativa, potete arricchire l’impasto del vostro plumcake con altri ingredienti, come le gocce di cioccolato fondente, frutta secca (es. mandorle pelate, noci sgusciate), frutti congelati (es. i mirtilli o i frutti di bosco), aromi (es. vaniglia, cannella, arancia, limone), frutta fresca (ad esempio, una mela grattugiata, purea di   frutta, ecc.) e frutta candita (come le scorze di limone o di arancia).

Ulteriormente, potete scegliere di ricoprire il vostro plumcake, una volta cotto, di una gustosa glassa di cioccolato o di burro fuso, lasciandola poi solidificare (a temperatura ambiente o in frigorifero) prima di servire il dolce.

7) Lo stampo

Il plumcake va cotto in una teglia rettangolare, imburrata e infarinata, oppure rivestita di carta forno.

In alternativa, potete usare lo stampo da plumcake in silicone (avendo cura di prolungare la cottura in forno fino a doratura), anche se molti chef lo sconsigliano poiché trattiene l’umidità del plumcake impedendo la formazione della crosticina sulla parte superiore del dolce.

L’impasto deve riempire i 3/4 dello stampo (come per i muffin e le cupcake), poiché tenderà a lievitare durante la cottura in forno.

Ricordatevi di non livellare mai il plumcake prima di infornarlo perché l’aria incorporata durante la lavorazione dell’impasto scomparirebbe, compromettendo così la lievitazione del dolce.

8) Cottura

La temperatura del forno è fondamentale per una perfetta lievitazione del plumcake durante la cottura: infatti, una temperatura troppo elevata brucia la parte esterna del dolce e impedisce la cottura all’interno.

La soluzione ideale è cuocere il plumcake in forno precedentemente riscaldato a 180° per 30-35 minuti o fino a doratura.

Una regola basilare è tenere d’occhio il plumcake durante la cottura: non allontanatevi ai dal forno, per nessun motivo e, prima di sfornarlo, fate la prova dello stuzzicadenti: se dopo aver inserito lo stuzzicadenti nel dolce, questo esce fuori pulito, allora il dolce è cotto, altrimenti bisogna prolungare la cottura.

Plumcake bicolor
Plumcake bicolor

9) Servizio

Una volta sfornato, il plumcake va fatto raffreddare a temperatura ambiente e poi eventualmente ricoperto di glassa (al cioccolato, al burro, al limone, ecc.).

Il plumcake viene infine generalmente servito tagliato a fette, con una spolverata di zucchero a velo sulla superficie, e conservato in un contenitore ermetico per 2-3 giorni.

10) La variante vegan e gluten free

Il plumcake è una delizia che può essere gustata anche da chi segue una dieta vegana o è intollerante al glutine.

Sarà sufficiente sostituire il burro con l’olio extravergine di oliva, eliminare le uova dalla ricetta per sostituirle con qualche cucchiaio di latte o di yogurt, e infine usare un mix di farine senza glutine (come la farina di riso, la farina di grano saraceno, la farina di mais).

plumcake ricotta e limone
plumcake ricotta e limone

Plumcake vegano

Plumcake vegano
Plumcake vegano

Plumcake vegano

a volte, quando si prepara una ricetta vegan, si pensa subito “bleah, che schifo” e invece, con questo plumcake rimarrete a bocca aperta, fidatevi!

Certo, non si tratta di una ricetta economica (perché richiede l’uso di due farine diverse, il latte di soia e il cioccolato vegan), ma in compenso avrete il piacere di fare merenda/colazione con una torta priva di grassi (no uova, no burro, no olio) e di colesterolo (latte di soia al posto del latte intero).

Un dolce ideale per iniziare bene la giornata o da mangiare a merenda, accompagnato da una bella tazza di the o di caffè americano.

Un plumcake facile, veloce e ricco di gusto… Cosa si può volere di più??!

 

 

Ingredienti per uno stampo da plumcake piccolo:

50 gr di farina di farro
40 gr di farina di riso
125 ml di latte di soia aromatizzato alla vaniglia (va bene anche il latte di soia classico, ma in questo caso vi consiglio di aggiungere una fiala di aroma alla vaniglia o alle mandorle)
60 gr di dolcificante (io ho usato la Stevia)
1 bustina di lievito per dolci in polvere
100 gr di gocce di cioccolato vegan (se non riuscite a trovarlo al supermercato, potete usare il cioccolato fondente)
Un pizzico di sale

 

 

Procedimento:

Preriscaldare il forno a 180 gradi.
In una ciotola capiente mescolare la farina di farro, la farina di riso, il dolcificante, il lievito in polvere per dolci e un pizzico di sale.
Aggiungere lentamente il latte di soia, mescolando di continuo (con una frusta manuale o un cucchiaio da cucina) per evitare la formazione di grumi.
Aggiungere infine le gocce di cioccolato e mescolare.
Rivestire una teglia di carta forno e versarvi l’impasto cercando di livellarlo bene.
Cuocere il plumcake vengano in forno caldo per 30 minuti.
Sfornare e far raffreddare prima di servire.

Torta vegana banana e cioccolato

Torta vegana banana e cioccolato

Torta vegana banana e cioccolato

Una torta peccaminosa, che unisce il gusto irresistibile del cioccolato alla morbidezza delle banane e al sapore esotico del cocco.

Nel week-end adoro svegliarmi e fare colazione con una tazza di cappuccino, una spremuta d’arancia e una fetta di torta fatta in casa, e questa torta è perfetta per la colazione.

Non da meno, potete prepararla e servirla come dessert ai vostri ospiti spolverando la superficie con scaglie di cocco grattugiato, per un effetto scenico.

Per gli ingredienti, ho usato le farine del marchio “Le farine magiche” ma voi potete usare quelle che più preferite, purché contribuiscano a creare un dolce alto, soffice e umido.

Pochi ingredienti e facilmente reperibili, una preparazione veloce e non troppo complessa, un risultato finale apprezzato da tutti.

Cos’altro si può volere di più?

 

 

Ingredienti:

150 gr di farina di soia

50 gr di farina integrale ai 5 cereali

50 gr di farina biologica di cocco

100 gr di zucchero di canna

40 gr di olio di semi di girasole

50 ml di latte di soia (o di riso, come preferite)

25 gr di cacao in polvere

2 banane mature

1 arancia

1/2 bustina di lievito per dolci vegan (io ho usato il cremor tartaro)

scaglie di cocco q.b. per decorare

 

 

 

Procedimento:

In una ciotola unire tutti gli ingredienti secchi: farina, zucchero di canna, cacao in polvere, lievito per dolci, e mescolare.

Sbucciare le banane e tagliarle a rondelle.

Sbucciare l’arancia e tagliarla a spicchi.

In un mixer, frullare le banane e l’arancia per ottenere una purea.

Versare la purea di frutta nella ciotola con gli ingredienti secchi e mescolare con un cucchiaio di legno per amalgamare bene.

Aggiungere il latte di soia e l’olio di semi.

Preriscaldare il forno a 180 gradi.

Ungere uno stampo da torta con un filo di olio e versarvi il composto.

Cuocere la torta in forno caldo a 180 gradi per 45 minuti.

Durante la cottura, non aprire mai il forno: questo gesto fermerebbe la lievitazione e finiremmo per ottenere un dolce basso e duro.

Prima di sfornare la torta, fare la “prova dello stuzzicadenti” per assicurarsi che sia ben cotta.

Una volta sformata, lasciare raffreddare la torta a temperatura ambiente.

Prima di servire, decorare la superficie della torta con scaglie di cocco grattugiato.