pasta dieta mediterranea

Farfalle campagnole

Farfalle campagnole
Farfalle campagnole

Farfalle campagnole

Stamattina, passando davanti la gastronomia vicino casa, ho letto il cartello appeso alla vetrina che diceva: “Oggi Carnevale di pasta” così, incuriosita, sono entrata e ho visto che il banco non mostrava solamente la classica pasta all’uovo gialla ma anche altre prelibatezze, come i tagliolini al nero di seppia, le fettuccine rosse al pomodoro, i maltagliati fuxia alla rapa rossa, i ravioli al cioccolato e, infine, questi simpatiche farfalle verdi agli spinaci.

Che dire, ho immediatamente comprato una porzione e di farfalle, sono tornata a casa e mi sono messa all’opera, creando una ricetta facile e veloce per un primo piatto gustoso e saporito, ideale anche da servire ai vostri amici a pranzo perché di grande effetto scenico (l’accostamento del verde della pasta con il rosa della pancetta) e indubbia bontà.

Per il condimento, ho usato cubetti di pancetta dolce rosolata in padella e sfumata con il vino bianco, ma potete aggiungere anche dadolini di salsiccia di carne, carne macinata, funghi champignon e persino qualche cucchiaio di panna da cucina, giusto per esaltare il sapore del piatto finale.

Che ne dite, vi ho convinto??

 

Ingredienti:

1 porzione di farfalle verdi
1 fetta di pancetta (o pancetta dolce/affumicata già tagliata a cubetti, in base alle vostre disponibilità e preferenze)
1 spicchio di aglio
1 cucchiaio di olio extravergine di oliva
1/2 bicchiere di vino bianco
Sale, pepe

 

Procedimento:

Riempire una pentola di acqua bollente e portarla a ebollizione per cuocervi la pasta.
Tagliare la fetta di pancetta a striscioline non troppo sottili.
In una padella, rosolare uno spicchio di aglio con un cucchiaio di olio, poi aggiungere la pancetta e farla rosolare.
Sfumare con il vino bianco, salare, pepare e cuocere a fuoco basso, mescolando di tanto in tanto.
Scolare la pasta al dente, versarla in padella insieme al condimento e farla saltare.
Servire le Farfalle campagnole calde, con una spolverata di parmigiano grattugiato (facoltativa).

Pasta a dieta

Pasta a dieta

Pasta a dieta

La pasta, così anche come il pane e la pizza, è consigliabile consumarla a pranzo perché i carboidrati hanno

un eccessivo carico di zuccheri e non sono digeribili di notte.

E’ sconsigliata l’assunzione di pasta prodotta con farina 00 e 0 perché queste farine subiscono numerose

trasformazioni durante la lavorazione che ne alterano le proprietà nutritive, oltre all’aggiunta di glutine.

E’ dunque preferibile assumere pasta integrale, che presenta un contenuto maggiore di fibre e proteine, e

comunque meno raffinata rispetto alla pasta normale.

Nella scelta, privilegiare i prodotti da agricoltura biologica (poiché privi di residui di fosfina o idrogeno

fosforato, sostanze solitamente usate come antiparassitari negli ambienti di stoccaggio dei cereali) e con

trafilatura al bronzo, che indica una lavorazione di tipo artigianale.

 

Tra le marche in circolazione, vi consiglio la pasta Senatore Cappelli, lavorata con grani di provenienza

italiana e con coltivazione controllata biologica, e quella prodotta dal pastificio rosetano Verrigni,

leggermente più costosa rispetto alla precedente ma di grande qualità.

 

Se volete restare sulla grande distribuzione, allora optate per la pasta De Cecco, prodotta con grano

italiano e di provenienza europea e extraeuropea, macinato nel molino dell’omonimo pastificio abruzzese,

e la pasta Rummo, prodotta con solo grano italiano nelle linee bio e integrale.

 

Quanto all’apporto calorico, sostanzialmente rimane invariato a prescindere dalla marca e dal tipo di pasta

(circa 360-370 kcal per 100 gr) ma ciò che incide sensibilmente è l’apporto di zuccheri (1,93 gr ogni 100 gr

per la pasta bio Senatore Cappelli, quasi la metà rispetto alle altre in circolazione).

 

Da qualche anno alcuni marchi si sono dilettati nella realizzazione di paste con farina di legumi, prive di

glutine e con un maggior quantitativo di proteine.

 

Dal punto di vista nutrizionale, l’apporto calorico è leggermente inferiore rispetto alla pasta integrale ma il

quantitativo di zuccheri è quasi lo stesso, quindi non rappresentano un punto di svolta per chi soffre di

glicemia alta e neanche per chi è a dieta perenne.

 

Se invece cercate pasta a basso indice glicemico, vi consiglio la pasta Felicia, tra le mie preferite, a basso

contenuto di zuccheri (mediamente, 0,5 gr ogni 100 gr di prodotto), saporita e con una buona tenuta in

cottura.

 

In conclusione, per i vostri primi piatti, vi consiglio la pasta integrale bio, trafilata al bronzo, da condire con

sughi semplici ma gustosi, a base di verdure, spezie, pesce fresco e carne bianca.

 

Non pensate che mangiare pasta in bianco sia meglio: ricordate che anche l’occhio vuole la sua parte

e dunque al bando pasta in bianco oppure con olio di oliva e parmigiano!