Una ricetta semplicissima per un antipasto elegante e raffinato: tortino di alici farcito con patate, pomodori, pangrattato e mozzarella.
Come anzidetto, per il ripieno ho usato patate lesse, mozzarella e pomodori pachino, ma voi potete scegliere altre verdure (es. zucchine, peperoni secchi) o altri formaggi.
Ingredienti per 4 tortini:
350 gr di alici fresche
1 patata grande (o 2 medie)
100 gr di pomodori pachino
1 mozzarella fiordilatte
pangrattato q.b.
qualche foglia di prezzemolo fresco
olio extravergine di oliva q.b.
sale, pepe
Procedimento:
Per prima cosa, pulire le alici.
Sciacquare le alici sotto l’acqua corrente e adagiarle in un piatto.
Staccare la testa con le dita, tirando dal dorso.
Aprire le alici a libro ed estrarre la spina dorsale.
Ungere gli stampi dei tortini con un filo di olio extravergine di oliva e cospargerli di pangrattato (io ho usato i pirottini da muffin in alluminio).
Disporre i filetti di alici a raggera all’interno di ogni stampo.
Riempire una pentola d’acqua e portarla a ebollizione per cuocervi le patate.
Pelare le patate e lessarle nella pentola per 15-20 minuti, a seconda della dimensione delle patate.
Una volta cotte, scolare le patate e tagliarle a fette sottili.
Lavare e tagliare i pomodori pachino.
Scolare e tagliare la mozzarella a cubetti.
Cominciare ora a farcire i tortini.
Al centro di ogni tortino posizionare una fetta di patata, poi una manciata di pomodori pachino, qualche cubetto di mozzarella, qualche foglia di prezzemolo fresco, un pizzico di sale e uno di pepe, e di nuovo una fetta di patata, i pomodori pachino e la mozzarella.
Richiudere i tortini ripiegando le alici su se stesse.
Ricoprire i tortini di pangrattato.
Preriscaldare il forno a 180 gradi.
Cuocere i tortini di alici in forno caldo a 180 gradi per 10-15 minuti.
Sfornare e lasciare intiepidire.
Una volta freddi, capovolgere gli stampi e sistemare i tortini in un piatto da portata.
Servire il Tortino di alici tiepido, accompagnato da un contorno di verdure grigliate o bollite (nel mio caso, ho scelto patate bollite avanzate dalla preparazione dei tortini).
by unacucinadasingle | Commenti disabilitati su Tortino di aliciSecondi, Venerdì pesce
Una ricetta semplicissima per un secondo piatto leggero, perfetto se accompagnato da un tris di verdure, insalata mista, patate lesse o al forno, pomodori a fette.
Pochi ingredienti (tonno, pangrattato, pancarrè, acciughe, capperi, uova e olio) che basta mescolare fra loro per ottenere un composto simile a quello delle polpette, e il gioco è fatto!
Basta suddividere il composto ottenuto a metà (per fare due hamburger) e dargli la forma di un medaglione, con l’aiuto di un coppapasta.
I medaglioni possono essere cotti al microonde (in questo modo, non si romperanno sicuro durante la cottura), nel forno tradizionale o sulla griglia (in quest’ultimo caso, girare delicatamente l’hamburger sull’altro lato a metà cottura, magari aiutandovi con una paletta).
Io adoro gli hamburger, che siano di carne, vegetali o di pesce, li adoro, punto e basta!!
E adoro soprattutto mangiarli insieme alle salse, è la mia passione!
Credo siano il mio piatto preferito, secondi solo al pollo al forno! E voi, che ne pensate?
INGREDIENTI PER DUE HAMBURGER:
100 gr di tonno al naturale (o sott’olio, in base alle vostre preferenze)
50 gr di pangrattato
1 fetta di pancarrè
2 filetti di acciughe sotto sale
Una manciata di capperi sotto sale
1 uovo
1 cucchiaio di olio
Qualche foglia di prezzemolo tritato
Sale
PROCEDIMENTO:
Versare nel bicchiere del mixer tutti gli ingredienti e frullare per ottenere un composto omogeneo (se non avete il frullatore, potete mescolare gli ingredienti in una ciotola, come fate per le polpette).
Con l’impasto ottenuto, formare due hamburger compatti.
Ora potete cuocere gli hamburger su una piastra rovente 3 minuti per ogni lato, oppure cuocere gli hamburger in microonde, adagiandoli sul piatto crisp e cuocendo per 5 minuti alla max potenza, funzione combi grill, girando gli hamburger sull’altro lato a metà cottura.
Servire subito, magari con un contorno di verdure delicate e salse di accompagnamento (es. yogurt, maionese, salsa aioli).
by unacucinadasingle | Commenti disabilitati su Hamburger di tonnoSecondi, Venerdì pesce
La ricetta di questi involtini viene direttamente dalla cucina della mia cara amica Alessia (l’inventrice del panettone farcito, ndr 😉).
Io, sarà che sono nata in una città di mare, adoro il pesce e soprattutto il tonno e le alici, che sono semplici da preparare e non richiedono ricette elaborate; questi involtini per me sono stati una sorpresa perché leggeri, morbidi e molto profumati, una vera delizia!
Un secondo piatto di pesce di semplice realizzazione, perfetto da servire agli ospiti a cena o in caso di “cena a due” eheheh una ricetta facile e di sicura riuscita, perfetta se accompagnata da un’insalatina fresca e un calice di vino bianco secco.
Ingredienti per 2 persone:
400 gr di pesce spada (6 scaloppine)
1 spicchio d’aglio
Qualche foglia di prezzemolo fresco
Una spolverata di rosmarino
1 cucchiaio di pinoli
1 cucchiaio di mandorle
Mollica di pane q.b.
1 cucchiaio di pangrattato
Sale, pepe, olio q.b.
Procedimento:
Battere delicatamente le scaloppine di pesce spada cercando di non romperle.
L’obiettivo è quello di assottigliare le scaloppine senza però arrivare a renderle “quasi trasparenti”.
In un mortaio, preparare un trito a base di rosmarino, aglio, prezzemolo, mandorle e pinoli (se non avete il mortaio, tritate il tutto su tagliere e poi versate in una ciotola).
Aggiungere al trito realizzato anche il pangrattato, un pizzico di sale e la mollica di pane ammorbidita con poca acqua.
Distribuire il composto ottenuto sulle fette di pesce spada.
Arrotolare ogni fetta di pesce e chiuderla con uno stuzzicadenti.
Ungere una griglia con un filo di olio (se non avete la griglia, potete usare una padella antiaderente), riscaldarla e, quando sarà rovente, cuocervi gli involtini per circa 10 minuti, girandoli di tanto in tanto per evitare che si attacchino.
Servire gli involtini tiepidi, condito con un filo di olio e del succo di limone, accompagnati da una bella insalata mista.
by unacucinadasingle | Commenti disabilitati su Involtini di pesce spadaAmerican dinner, Secondi
Una tipica ricetta americana che non va confusa con la “cotoletta alla petroniana” poiché quest’ultima è preparata con la fesa di vitello e ricoperta di una salsa di parmigiano e servita con una spolverata di tartufo bianco, mentre la cotoletta del Wyoming è preparata con il petto di pollo, una doppia panatura e servita con la besciamella. Il risultato? Un secondo piatto assolutamente imperdibile, in entrambi i casi!
Ingredienti per una porzione:
1 petto di pollo
2 cucchiai di pangrattato
2 cucchiai di latte
1/2 cucchiaino di erba cipollina
1/2 cucchiaino di pepe di caienna
1 uovo
olio per friggere q.b.
100 ml di besciamella confezionata
sale
Procedimento:
Posizionare il petto di pollo al centro di un foglio di pellicola trasparente, poi stendervi sopra un altro foglio di pellicola e infine battere il petto di pollo con un batticarne in modo da assottigliarlo (vi consiglio di non rendere troppo sottile il petto di pollo altrimenti la cotoletta sarà intrisa di olio e perderà sapore).
Eliminare ora la pellicola e lasciar prendere aria alla fettina di petto di pollo.
In un piatto unire la farina con l’erba cipollina, un pizzico di sale e uno di pepe di caienna.
In una ciotola, sbattere l’uovo con due cucchiai di latte e un pizzico di sale.
Passare il petto di pollo prima nell’uovo, poi nella farina, poi di nuovo nell’uovo e infine nella farina, in modo da ottenere una doppia panatura.
Riempire una padella di olio e, quando sarà bollente, friggervi la cotoletta su entrambi i lati, fino doratura.
Nel frattempo, scaldare la besciamella in un pentolino a fuoco basso, aggiungendo magari un ultimo pizzico di pepe macinato.
Adagiare la cotoletta fritta su un foglio di carta assorbente per far asciugare l’olio in eccesso.
Servire la cotoletta calda, ricoperta della besciamella, e accompagnata da verdure bollite (come asparagi, patate, cavolfiori, fagiolini) o rosolate in padella.
by unacucinadasingle | Commenti disabilitati su Cotoletta del WyomingPrimi, Venerdì pesce
Un primo piatto saporito e sostanzioso, proveniente dalle cucine pugliesi e chiamato, più comunemente, “tiella barese”: una sorta di sformato a base di riso, patate, cozze, pomodori e cipolle, il tutto cotto in forno e servito con una croccante panatura di parmigiano e pangrattato.
Una ricetta non particolarmente facile né veloce, che quindi vi consiglio di preparare solo se avete ospiti, magari accompagnandola con un antipastino di bruschette o verdure grigliate.
Io vi consiglio di farvi pulire bene le cozze dal vostro pescivendolo di fiducia, in modo da risparmiare tempo e fatica, oppure usare le cozze surgelate, come ho fatto io… Che ne dite? La provate?
Riso, patate e cozze
Ingredienti per 3 porzioni:
300 gr di cozze surgelate
300 gr di patate
1 spicchio di aglio
150 gr di riso
2 pomodori da sugo
1/2 cipolla
Qualche foglia di prezzemolo fresco
3 cucchiai di parmigiano grattugiato
3 cucchiai di pangrattato
2 cucchiai di olio extravergine di oliva
Sale, pepe
Procedimento:
Scongelare le cozze.
Pelare e tagliare le patate a rondelle.
Lavare e tagliare i pomodori a fette tonde.
Tagliare la cipolla ad anelli e tritate l’aglio finemente.
Ungere una pirofila con un filo di olio extravergine di oliva e comporre la tiella formando un primo strato di anelli di cipolla, uno di patate, uno di pomodori, uno di cozze.
Salare, pepare e aggiungere qualche foglia di prezzemolo e una manciata di aglio tritato.
Aggiungere anche il riso crudo, ricoprendo l’intera superficie della tiella.
Versare da un solo lato della pirofila dell’acqua salata fino a coprire lo strato di riso.
Aggiungere un ultimo strato di patate e uno di pomodori.
Spolverare la superficie della tiella con pangrattato, parmigiano grattugiato, qualche foglia di prezzemolo fresco tritata, un filo di olio, un pizzico di sale e una spolverata di pepe nero macinato.
Cuocere la tiella in forno caldo a 200 grafi per 1 ora circa.
Sfornare e far intiepidire prima di servire.
by unacucinadasingle | Commenti disabilitati su Riso, patate e cozzePrimi, Secondi
La moussaka è un pasticcio di verdure della tradizione greca, un ricco primo piatto a base di melanzane fritte, carne macinata e formaggio di pecora, una vera delizia!!
La ricetta me l’ha ispirata un libro che stavo leggendo giorni fa, nel quale uno dei protagonisti preparava questo piatto per una ragazza su cui voleva far colpo, è così, visto che stasera ho avuto ospiti a cena (tranquilli, nessun pericolo di cambio status del mio sito 😉😉😉 ), ho deciso di sperimentarla.
Il risultato?!? Quasi 1 ora e mezza di preparazione per un piatto sublime e scioglievo le che ha conquistato anche i palati più scettici.
Ingredienti per 2 porzioni:
200 gr di melanzane
200 gr di carne macinata (io mista)
1 cipolla
2 pomodori da sugo
50 gr di formaggio di pecora
3 cucchiai di gruviera
3 cucchiai di pangrattato
2 cucchiai di farina
1 noce di burro
1 bicchiere di latte
1/2 bicchiere di vino bianco
Un ciuffo di prezzemolo fresco
2 cucchiai di olio
Origano, noce moscata, sale
Procedimento:
Lavare e tagliare le melanzane e i pomodori a dadini.
Tritare finemente la cipolla.
In una padella, scaldare due cucchiai di olio e friggervi le melanzane, quindi scolarle e adagiarle su un foglio di carta assorbente.
Nell’olio rimasto, friggere la cipolla tritata e la carne macinata poi, quando l’olio sarà evaporato, aggiungere i pomodori e un pizzico di sale.
Sfumare con il vino bianco e cuocere a fiamma moderata, mescolando di tanto in tanto.
Aggiungere una spolverata di origano, qualche foglia di prezzemolo fresco e cuocere per una decina di minuti.
Spegnere il gas e lasciar intiepidire.
Preriscaldare il forno a 200 gradi.
In un pentolino, riscaldare il latte con una noce di burro e 2 cucchiai di farina e portare a ebollizione mescolando continuamente.
Aggiungere un pizzico di noce moscata e, quando la salsa si sarà addensata, spegnere il gas e lasciar intiepidire.
Imburrare una teglia da forno e cospargerla di pangrattato.
In una ciotola, mescolare il formaggio di pecora con la gruviera cerando di ottenere una crema soffice.
Distribuire metà delle melanzane sul fondo della teglia, ricoprire con uno strato di carne macinata e sugo, poi cospargere con le melanzane rimaste e infine ultimare con la simil besciamella e la crema di formaggio.
Cuocere in forno caldo a 200 gradi per 25-30 minuti.
Sfornare la Moussaka e servire subito.
by unacucinadasingle | Commenti disabilitati su MoussakaHappy hour, Secondi
Lo sfincione è la pizza dei siciliani, inventate dalle suore che vivevano in un monastero di Palermo.
All’apparenza sembrerebbe una banale pizza alta e soffice condita con il pomodoro ma in realtà contiene sarde (io ho usato le alici) e caciocavallo: una vera bomba calorica!
Ho mangiato lo sfincione per la prima volta a Palermo, durante una pausa pranzo e credetemi: nel pomeriggio non sono riuscita a lavorare per quanto avevo mangiato!!!
Quindi ho preparato questa teglia tonda e l’abbiamo mangiata io ed i miei genitori e vi consiglio di fare la stessa cosa, altrimenti scoppierete😍😍😍😍
Ingredienti per una teglia tonda per 2-3 persone:
150 gr di farina di grano duro
150 gr di farina 00
1 cubetto di lievito di birra
1 cucchiaio di zucchero
Una tazza di acqua tiepida
3 cucchiai di olio
200 gr di pomodori pelati
4 acciughe sotto sale
200 gr di caciocavallo
Pangrattato q.b.
Origano q.b.
Sale q.b.
Procedimento:
In un recipiente, versare le farine e scavare un buco al centro.
Sciogliere il cubetto di lievito e un pizzico di sale in una tazza di acqua calda, poi versarlo nel buco fatto nella farina e cominciare a impastare.
L’obiettivo è quello di ottenere una bella palla elastica.
Sistemare l’impasto in una ciotola coperta con uno strofinaccio e metterla a lievitare in un luogo caldo (io di solito la metto nel forno spento o vicino al termosifone, in inverno).
Nel frattempo, preparare il condimento mescolando, in una ciotola, i pomodori pelati e tagliati a pezzettini, il sale, olio e una spolverata di origano.
Tagliare metà caciocavallo a cubetti e metà grattugiarlo.
Dopo 3-4 ore l’impasto sarà lievitato quindi stenderlo su una teglia oliata e cosparsa di pangrattato.
Distribuire sull’impasto steso le acciughe sminuzzate, il caciocavallo tagliato a cubetti, e ricoprire il tutto con i pomodori.
Ultimare con una spolverata di caciocavallo grattugiato e una di pangrattato.
Lasciare lievitare per almeno 2 ore.
Preriscaldare il forno a 230 gradi e cuocere lo sfincione per 20-25 minuti.
Sfornare e servire caldo o tiepido.
by unacucinadasingle | Commenti disabilitati su SfincionePrimi, Venerdì pesce
In un cesto di prodotti tipici ricevuto a Natale, ho trovato un vasetto di bottarga: non l’avevo mai mangiata prima e, inizialmente, l’avevo scambiata per una spezia, al pari della curcuma e dello zafferano. Poi, spulciando tra le pagine web, ho scoperto che si tratta di un alimento ottenuto dall’essiccazione e della salatura di uova di tonno, usato nelle preparazioni delle cucine marinare delle due grandi isole italiane, Sicilia e Sardegna.
Cosi, incuriosita, ho voluto preparare questi spaghetti con la bottarga, una ricetta perfetta da servire ai vostri ospiti per un pranzo (o una cena) di pesce glamour, magari preceduto da un antipasto a base di colatura di alici di Cetara o salmone marinato, bruschetta con salsa all’aglio, oppure seguito da un secondo a base di orata al forno con patate o con olive nere e pomodori pachino. Insomma, una ricetta sfiziosa, in grado di deliziare il palato dei vostri commensali senza un impegno eccessivo.
Io ho usato gli spaghetti ma voi potete usare qualsiasi tipo di pasta a vostra disposizione, purché lunga (es. tagliolini, tagliatelle, bucatini).
Ingredienti per 1 porzione:
90 gr di spaghetti
20 gr di bottarga
1/2 scalogno tritato
Qualche foglia di prezzemolo fresco
2 cucchiai di olio extravergine di oliva
La scorza di un limone
2 cucchiai di pangrattato
Sale, pepe nero, peperoncino
Procedimento:
Riempire una pentola d’acqua e portarla a bollore per cuocervi gli spaghetti.
Nel frattempo, rosolare lo scalogno in un tegame con due cucchiai di olio.
Tagliare la scorza di un limone e aggiungerla nel tegame insieme all’olio e allo scalogno.
Aggiungere anche qualche foglia di prezzemolo fresco tritato e continuare a cuocere, mescolando occasionalmente.
Scolare gli spaghetti al dente e versarli nel tegame.
Aggiungere la bottarga macinata fresca e il pangrattato, quindi saltare gli spaghetti con il condimento.
Servire gli Spaghetti con la bottarga caldi, aggiungendo una spolverata di pepe nero e una di peperoncino macinato.
by unacucinadasingle | Commenti disabilitati su Spaghetti con la bottarga10 regole
10 regole per una cotoletta alla milanese perfetta
La cotoletta alla milanese è uno dei piatti preferiti dai bambini di tutto il mondo: quando ero piccola e mia madre mi chiedeva cosa volessi mangiare per cena, rispondevo sempre “cotoletta e patatine fritte!”, che bei ricordi.
Carré di vitello avvolto in una croccante panatura e cotta in padella con il burro chiarificato, una vera bontà!
I segreti per preparare una perfetta cotoletta alla milanese?
Eccoli di seguito svelati!
10 regole per una cotoletta alla milanese perfetta
1) La carne
La vera cotoletta alla milanese si prepara con la costoletta di vitello, ricavata dal carrè, alta e con l’osso (che non dovrà essere tolto); con un coltello, bisogna eliminare il grasso esterno visibile e incidere il bordo della carne, per evitare che si arricci durante la cottura.
In molte ricette si prepara la cotoletta anche con il petto di pollo (molto gradito dai bambini) o con la carne di agnello, alternative entrambe valide ma sicuramente molto diverse rispetto alla vera milanese.
2) Panatura: uova
La panatura è fondamentale per la perfetta riuscita della cotoletta.
Due sono i segreti per ottenere una panatura croccante, non unta e aderente alla carne: il pangrattato e le uova.
Le uova devono essere sbattute in un piatto, senza l’aggiunta di sale, olio extravergine di oliva o qualche cucchiaio di latte.
La carne deve essere passata nell’uovo, da entrambi i lati, poi scolata e panata nel pangrattato.
3) Panatura: solo pangrattato?
La panatura deve essere fatta con il pangrattato fresco (fatto con pane secco e frullato); alcuni chef aggiungono semi di sesamo, cereali tritati, formaggio grattugiato, erbe aromatiche (paprika, curry, curcuma) ecc. ottenendo una cotoletta sicuramente più saporita ma decisamente diversa rispetto alla vera milanese.
La carne, precedentemente passata nell’uovo e scolata, deve essere panata nel pangrattato, su entrambi i lati, assicurandosi che quest’ultimo aderisca bene alla carne.
Mia nonna ultimamente ha sperimentato la cotoletta con “doppia panatura” (con lo schema uovo-pangrattato-uovo-pangrattato) ma a me non piace perché il sapore della carne viene coperto eccessivamente dalla panatura.
4) Sale: si o no?
Alcuni sostengono che la carne non vada assolutamente salata prima della cottura: una spolverata di sale va aggiunta sulla superficie della cotoletta solo prima di essere servita.
Io seguo questa scuola di pensiero ma voi, in base ai vostri gusti, potete salare la carne prima della panatura o aggiungendo un pizzico di sale all’uovo sbattuto.
5) Cottura
La cotoletta deve essere, per tradizione, cotta nel burro chiarificato, sciolto in padella fuoco vivace; la cotoletta deve cuocere 15-20 minuti ma, se molto alta, dovrete prolungare il tempo.
6) La variante fritta e al forno
Alcune ricette prevedono la cottura in padella con olio di semi fino a doratura, penalizzando però l’aroma e la croccantezza della cotoletta. L’olio deve essere abbondante perché altrimenti, quando viene adagiata in padella la cotoletta, la temperatura dell’olio diminuirà velocemente e l’impanatura rimarrà unta e poco croccante.
Coloro che sono attenti alla linea, consigliano la cottura della cotoletta in forno (a 180° per 20-25 minuti o fino a doratura), ma otterrete un risultato finale meno croccante e saporito.
7) Quantità
Per evitare che, durante la cottura, le fette di carne si attacchino l’una all’altra o che la panatura si stacchi, dovrete dosare bene le quantità ed evitare di friggere troppe cotolette alla volta: regolatevi in base alle dimensioni della padella e alla quantità di burro/olio usato.
8) Servizio
La cotoletta deve essere scolata su un foglio di carta assorbente e servita dopo qualche secondo, ben asciutta, aggiungendo un pizzico di sale sulla superficie.
L’accompagnamento perfetto alla cotoletta milanese??
Sicuramente una generosa porzione di patatine fritte o un’insalata fresca.
Una chicca: a Vienna, l’accompagnamento prediletto della cotoletta è un’insalata di patate lesse condite con aceto, succo di limone, cipolle e prezzemolo, una vera prelibatezza!
9) La variante “Viennese”
La cotoletta viennese si prepara con carne di maiale o di bovino, senza osso, non alta ma sottolissima e ben battuta, impanata nell’uovo e nel pangrattato, e fritta in una padella con olio di semi di arachide.
10) La variante “Bolognese”
La cotoletta alla bolognese si differenzia dalla milanese innanzitutto per il taglio della carne: nella prima si usa la fesa di vitello (taglio di coscia, privo di osso), mentre nella seconda il carrè (con l’osso).
Quanto alla preparazione, una volta panata nell’uovo e nel pangrattato, la cotoletta alla bolognese viene dorata in padella con una noce di burro, poi rivestita di fette di prosciutto crudo, cosparsa di parmigiano grattugiato e infine cotta di nuovo in padella con un mestolo di brodo, necessario per far sciogliere il formaggio.
Ho assaggiato queste crocchette al buffet del matrimonio di un amico e me ne sono subito innamorata; all’apparenza sembravano olive all’ascolana o crocchette di riso farcite ma poi, al primo assaggio, si sono sciolte in bocca, morbide e profumate e per niente unte.
Inutile dire che ho immediatamente fatto una seconda capatina al buffet per prenderne un’altra porzione 😉😉😉
Una ricetta facilissima da servire come antipasto finger food, che ricorda vagamente gli arancini al salmone ma sicuramente più leggera e sfiziosa.
Io ho fritto le crocchette ma si possono cuocere anche in forno o al microonde, ottenendo un risultato più leggero ma altrettanto buono.
INGREDIENTI:
200 gr di filetto di salmone fresco (in mancanza, potete anche usare il salmone confezionato al naturale o all’olio di oliva)
1 uovo
1 limone
2 cucchiai di pangrattato
2 cucchiai di olio extravergine di oliva
Qualche foglia di prezzemolo fresco
Sale, pepe
PROCEDIMENTO:
Privare il salmone della pelle praticando dei tagli alle estremità del salmone (se usate il salmone confezionato, dovrete saltare questo passaggio e procedere direttamente a frullarlo con il minipimer).
Creare un’emulsione con il succo di un limone, qualche foglia di prezzemolo fresco, una spolverata di pepe nero macinato e un pizzico di sale, e lasciarvi a marinare il salmone per almeno 1 ora.
Trascorso il tempo, scolare il salmone dalla marinatura e frullarlo con un minipimer.
In una ciotola, unire il salmone ridotto in purea, la scorza grattugiata di mezzo limone, l’uovo, il pangrattato e impastare tutto con le mani, come quando di preparano le polpette.
Con l’impasto ottenuto, creare delle morbide polpette non troppo grandi.
Riempire una padella di olio di semi e, quando sarà caldo, friggervi le crocchette di salmone.
Scolare le crocchette e adagiarle su un foglio di carta assorbente per asciugare l’olio in eccesso.
Servire le Crocchette di salmone subito, accompagnandole con cucchiai di maionese o salsa yogurt.