La ricetta di questo pandoro viene direttamente dalla cucina della mia amica Alessia, una ragazza la cui dolcezza supera di gran lunga quella di un pandoro ricoperto da mille e mille strati di burro e zucchero.
Lei è così: ha quelli che mia nonna definirebbe “occhi gentili”, il sorriso sempre sulle labbra e una vocina così melodiosa che riesce a farti sorridere anche quando invia un messaggio vocale dicendo: “scusate, sono in ritardo”, oppure quando le chiedi cosa ha mangiato per colazione e lei risponde: “yogurt e cioccolato”…
Il miele, a suo confronto, è acre!
E proprio lei, questo angelo sceso dal cielo e incontrato in palestra tra una lezione di step e una di pump, mi ha dato la ricetta di questo pandoro che, solo a vederlo, manda all’aria tutte le sessioni di addominali e di affondi!
Un pandoro farcito con crema al mascarpone e Brandy, ricoperto con glassa al cioccolato fondente…
Che dire, ci vorranno anni per smaltirlo, ma io e Ale faremo questo sacrificio!!!
Ingredienti:
1 pandoro
4 uova
170 gr di zucchero
400 gr di mascarpone
3 cucchiai di brandy
2 tavolette di cioccolato fondente (io ho usato il fondente all’80%)
Procedimento:
Cominciamo con il preparare la crema al mascarpone.
In una ciotola, sbattere i tuorli con lo zucchero fino ad ottenere un composto denso e spumoso.
In un’altra ciotola, mescolare il mascarpone con il brandy, e poi unirlo al composto con le uova.
Montare gli albumi a neve ben ferma.
Unire gli albumi montati al composto di uova e mascarpone, mescolando delicatamente dal basso verso l’alto per evitare di sgonfiare gli albumi.
La crema è pronta!
Ora farcire il pandoro.
Tagliare la base del pandoro e scavare all’interno estraendo tutto il ripieno del pandoro.
In una ciotola, mescolare la crema al mascarpone con i pezzi di ripieno del pandoro e poi riversare tutto nel pandoro stesso.
Riposizionare il pandoro così farcito sulla sua base.
Sciogliere due tavolette di cioccolato fondente a bagnomaria e poi distribuire, con un pennello, il cioccolato fuso sui lati del pandoro, ricoprendo bene tutti i lati.
Lasciare riposare il pandoro in frigo ore almeno 1 ora, poi servire.
Gustare Il pandoro di Ale e ringraziare la mia amica per questa fantastica ricetta.
by unacucinadasingle | Commenti disabilitati su Il pandoro di AleDessert
Il panettone (o il pandoro) farcito è il dessert immancabile sulla tavola di Natale, semplice da preparare e perfetto per essere farcito con le creme che più vi piacciono: crema pasticciera, crema chantilly, crema al latte, crema al cioccolato, screma di nocciole, salsa al pistacchio o, come nel mio caso, crema al mascarpone, arancia e rhum.
Io ho usato il panettone ripieno di canditi ma vanno bene anche il panettone semplice, il ripieno con gocce di cioccolato o il pandoro, a seconda di ciò che avete a disposizione.
Ingredienti:
500 gr di mascarpone
4 uova
100 gr di zucchero (di canna o semolato, come preferite)
1 arancia
un cucchiaio di rhum
1 panettone
frutta candita e/o frutta secca per decorare q.b.
Procedimento:
Lavare e Grattugiare la scorza di un’arancia.
Rompere le uova e separare i tuorli dagli albumi.
Montare gli albumi a neve ben ferma con l’aiuto di uno sbattitore elettrico.
Aggiungere lo zucchero nella ciotola con i tuorli e mescolare con una frusta manuale per ottenere un composto spumoso.
Aggiungere il mascarpone ai tuorli e continuare a mescolare per amalgamare bene gli ingredienti.
Unire la scorza d’arancia grattugiata e un cucchiaio di rhum e mescolare.
Aggiungere ora gli albumi montati a neve mescolando con una spatola dal basso verso l’alto, per evitare di smontare gli albumi.
La crema al mascarpone, arancia e rhum è pronta. Ora potete usarla subito per farcire il panettone oppure lasciarla riposare in frigorifero, in modo da farla rassodare, come preferite.
Tagliare il panettone in strati e spalmare su ognuno generose cucchiaiate di crema al mascarpone, quindi “ricomporre” il panettone farcito.
Decorare la superficie del panettone con zucchero a velo, granella di pistacchi o di altra frutta secca, frutta candita o una bella volata di cioccolato fuso.
Far riposare il panettone farcito in frigorifero per almeno 1 ora, poi servire tagliato a fette.
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Sulle tavole delle feste natalizie, non manca mai una fetta di panettone o di pandoro, i dolci vero simbolo del Natale.
Molti distinguono i due dolci semplicemente per la forma e per la presenza (o meno) di canditi e uvetta ma, in realtà, le differenze sono ben altre!
Innanzitutto, l’origine.
Il panettone è di origine lombarda, o meglio, milanese, nato nel ‘200 come pane arricchito con miele, uvetta e zucca.
Una leggenda narra che nacque come dolce da servire per la vigilia di Natale alla corte di Ludovico il Moro.
Durante la cottura, il dolce si bruciò e lo sguattero, tale “Toni”, consigliò al cuoco di corte di servirlo ugualmente, descrivendolo come un “dolce con la crosta”.
I commensali rimasero piacevolmente dal sapore di questo dolce e lo chiamarono “pan del Toni”.
Lo sviluppo del panettone nella forma e nella confezione attuale si deve a Angelo Motta, che nel ‘900 propose il cupolone e il “pirottino” di carta forno.
Il pandoro invece è un dolce veneto, la cui origine risale all’800 e rappresenta un’evoluzione del “nadalin”, un dolce duecentesco della città di Verona.
La data di nascita ufficiale del pandoro è il 14 ottobre 1884, quando Domenico Melegatti deposità all’Ufficio brevetti la ricetta di un dolce soffice e cotto in uno stampo a forma di stella.
Seconda differenza: la forma.
Il panettone, come stabilito dal D.M. 22/07/2005, ha una forma cilindrica e allungata; il pandoro invece una forma di stella tronconica a otto punte, come descritto da Melegatti.
Terza differenza: gli ingredienti.
Entrambi i dolci sono preparati con un impasto a base di farina di frumento, uova, zucchero, burro, lievito, scorza d’arancia e/o di limone.
La vera differenza è che nel panettone possono essere aggiunti uvetta e canditi, mentre nel pandoro questa possibilità è esclusa.
Inoltre, il pandoro viene servito con una generosa spolverata di zucchero a velo, mentre il panettone viene semplicemente tagliato a fette e servito.
Pertanto, scegliere tra una fetta di pandoro e una di panettone non comporta nulla a livello di apporto calorico: si tratta sempre di dolci burrosi ed estremamente zuccherini!
Le differenze sono finite qui: ora sta a voi scegliere cosa servire ai vostri ospiti durante il periodo natalizio.
Panettone o pandoro?
Tanto per darvi un’idea, vi dico la mia opinione.
Il mio pandoro preferito è il Bauli, soffice e profumato, sembra quasi si sciolga in bocca!
Adoro mangiarlo a colazione, inzuppandolo in una tazza di cappuccino, o a merenda accompagnato da una tazza di tè speziato.
Quanto al panettone… beh, qui i miei gusti si fanno difficili!
Oltre al classico, arricchito con uvetta e canditi, adoro quello glassato alle mandorle o farcito con crema di pistacchio.
In questo caso, la mia scelta si orienta sui panettoni Flamigni e Baratti & Milano, senza dubbi.
Come si può non amare il panettone glassato con uvetta e canditi oppure quello al pistacchio di Flamigni? Semplicemente irresistibili!
Se siete in cerca del panettone biologico, rivolgetevi a occhi chiusi al pasticcere siciliano Nicola Fiasconaro, che ha fatto della bontà delle materie prime usate il suo marchio di fabbrica.
E voi? Che ne pensate?
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Il panettone è il dolce immancabile sulle tavole italiane durante il periodo delle festività natalizie: che sia stato acquistato al supermercato (chi non ama il panettone Bauli?) o in una ricercata pasticceria, nessuno ha il coraggio di rifiutare una golosa fetta di panettone per merenda o dessert.
Nella capitale, poche sono le pasticcerie che realizzano panettoni di prima qualità, con materie prime fresche e lievitazione naturale.
Quali scegliere per deliziare il vostro palato o fare un gradito regalo ai vostri amici?
Ecco i miei consigli su Dove acquistare il panettone artigianale a Roma.
Un forno nel cuore di Monteverde specializzato nella produzione di pizze, focacce e torte da forno.
Nel periodo festivo, potrete acquistare un delizioso panettone a lunga lievitazione, preparato con farina 0 da agricoltura bio, burro francese Pamplie, canditi Agrimontana e uova di galline bio allevate a terra.
Il risultato? Uno dei panettoni migliori di Roma, ben lievitato, digeribile, soffice e con un intenso profumo di burro che allieta il palato.
Il panettone è disponibile nella versione “tradizionale” con uvetta sultanina e arancia candita, arancia e cioccolato, amarena e pasta di mandorle, caffè e marroni.
Special guest il panettone “Orso”, preparato con farina integrale e frutti di bosco, mele e granelle di nocciola.
Prezzo: il formato da 1/2 kg 13.00 €, quello da 1 kg 25.00 €
Una pasticceria siciliana con due sedi in città, una a San Giovanni e l’altra nel Quartiere Africano, entrambe sempre super affollate.
Oltre ai dolci tipici siciliani (come la cassata e il cannolo), La Cannoleria Siciliana è specializzata anche nella produzione di panettoni e pandori artigianali.
L’impasto prevede l’uso di lievito madre, ingredienti naturali di prima qualità e una lavorazione totalmente manuale.
I panettoni sono disponibili classici o arricchiti con cioccolato fondente, pistacchio, ecc.
Il pezzo forte è sicuramente il panettone al pistacchio, pronto per essere farcito con la crema spalmabile al pistacchio presente nella confezione.
Per chi ama il Pandoro, sono disponibili anche pandori farciti con ricotta e cioccolato o ricotta e pistacchio, una vera prelibatezza!
Prezzi: 29,90€ il tradizionale, 37,90€ il panettone al pistacchio.
Uno dei più antichi forni di Roma, da sempre famoso per pane, pizze e dolci da forno.
Da Roscioli, il panettone è quello classico, milanese, preparato con lievito naturale e lasciato a lievitare naturalmente, a temperatura ambiente.
Il burro proviene dal caseificio Rosso e conferisce morbidezza e consistenza al dolce finale.
Gli aromi artificiali sono completamente assenti e lasciano il posto alla frutta candita.
Una vera magia!
Oltre alla versione classica con copertura di mandorle tostate e zuccherini, sono disponibili le varianti con pere e cioccolato, ai tre cioccolati (bianco, fondente e latte), albicocche e cioccolato al caramello, visciole e cioccolato bianco, con solo uvetta.
Il mio preferito? Il panettone classico mandorlato… un profumo e una dolcezza superlativi.
Per il 2021 ci saranno 2 panettoni limited edition: uno con un impasto più ricco di burro e uova, l’altro con il burro di Saint Malò.
Un locale aperto dalla colazione all’aperitivo: qui potrete trovare dolci da colazione, torte, mignon, pizze e pani sfornati quotidianamente, oltre a interessanti idee per la pausa pranzo e per l’aperitivo.
Durante le festività natalizie, la pasticceria offre panettoni e pandori artigianali, fatti a mano e seguendo scrupolosamente la ricetta tradizionale, con materie prime selezionate e una lievitazione di almeno 48 ore.
Oltre al panettone classico, la pasticceria propone varianti golose: senza canditi, arancia e cioccolato, al cioccolato, all’albicocca e al pistacchio.
Prezzi: da 22€
Panificio Nazzareno (Piazzale Ponte Milvio 35)
Un locale aperto sin dalle prime ore del mattino, famoso per il profumo dei cornetti caldi che arriva fino al piazzale, le pizze saporite e friabili, i piatti freschi e genuini proposti per la pausa pranzo e l’aperitivo.
Nel periodo natalizio, il panificio si diletta altresì nella produzione di panettoni, pandori e torroni.
Il panettone è preparato con solo lievito madre nell’impasto, senza additivi, con aromi al 100% naturali e quindi scorze di arancia, di limoni, bacche di vaniglia.
Oltre alla versione classica con uvetta e arancia candita, il panettone è declinato in molteplici varianti: con solo uvetta, glassato al cioccolato fondente Valrhona, all’amarena, al limoncello e cioccolato bianco, al the verde Matcha e infine, con mela annurca, uvetta e cannella..
L’irresistibile? Il “Panettone Nazzareno”, glassato alle mandorle e preparato con farina di mandorle, burro, uova, zucchero, lievito madre e aromi naturali.
Un vero must da gustare la notte di Natale o da regalare ai vostri amici.
Prezzo: da 16€ a 36€ al kg.
Bonci (due sedi: Mercato Centrale alla Stazione Termini e Via Trionfale 36)
Solitamente ci si ferma da Bonci per le pizze e le focacce, uniche nel loro genere e dal sapore irresistibile ma, nel periodo natalizio, potete fare un pit stop per acquistare il dolce delle feste.
Il panettone Bonci è preparato in maniera artigianale, con materie prime di qualità come le farine del Mulino Marino, burro italiano, uova fresche e lievito madre, il tutto impastato e lasciato a lievitare per 2 giorni.
Il risultato? Un dolce fragrante, consistente al morso, profumato, digeribile e ben lievitato.
Il panettone è disponibile nella versione “classica” o arricchita con canditi e uvetta, passando per le varianti con cioccolato, arance candite, spezie, mele e cannella, frutti di bosco, ecc.
Un dolce perfetto da gustare a colazione (al posto dei soliti biscotti) o durante una partita a tombola con gli amici.
Una storica fabbrica di cioccolato riconvertita da qualche anno in “peccaminoso” locale della movida capitolina, dove potrete dolci a base di cioccolato ma anche primi e secondi piatti molto creativi, preparati con ingredienti freschi e di qualità.
Nel periodo natalizio, la pasticceria si diletta nella realizzazione di panettoni, torroni e confezioni regalo con libidinosi cioccolatini.
Il panettone è preparato con lievito madre naturale, farina di grano tenero, burro, zucchero, uova fresche, scorze di agrumi candite, canditi e uvetta sultanina.
Oltre alla versione classica, Said propone panettoni ricoperti di cioccolato al latte, fondente o bianco, arricchiti da granella da pistacchio e/o frutta secca.
Il mio preferito? Il ricoperto di cioccolato al latte e granella di nocciole. Un vero peccato di gola!
Nel quartiere africano, Ammu è una pasticceria aperta all’inizio del 2018 specializzata nella produzione di dolci siciliani: cassate, granite e cannoli express farciti al momento.
I cannoli sono il vero must, ripieni di ricotta di pecora proveniente esclusivamente da caseifici palermitani, e arricchiti con scorze d’arancia candita, pistacchio di Bronte e gocce di cioccolato fondente.
Dopo il successo riscosso nella sede milanese, quest’anno anche a Roma potrete assaggiare il panettone siciliano di Ammu, arricchito con pistacchi di Bronte e ricoperto di glassa al pistacchio.
Per gli stomaci meno golosi, è disponibile anche il panettone tradizionale, non temete!
Se siete in zona Parioli, non potete perdervi il ristorante dello chef abruzzese Niko Romito, famoso per i suoi lievitati sia dolci che salati.
Il panettone è fatto con materie prime selezionate come il lievito madre, le uve del vigneto di Casadonna, farina bio, uova allevate a terra, bacche di vaniglia Bourbon da agricoltura bio, burro di latteria, miele di agrumi, uvetta sultanina, scorze d’arancia artigianali e emulsione di mandorla siciliana.
Il risultato è un dolce leggero, digeribile, soffice, non eccessivamente dolce e privo di conservati.
Quanto ai prezzi, il panettone costa 55€ al kg ed è disponibile nella versione classica o con l’aggiunta di cioccolato.
Chi non ama il panettone può scegliere il pandoro (sempre realizzato con materie prime selezionate), da abbinare a gustose confetture e creme spalmabili 100% biologiche e vegan.
Le Levain (due sedi: Via L. Santini 22 a Trastevere, e Via Piave 8 nel Sallustiano)
Il posto ideale per gli amanti della pasticceria francese che non sanno resistere a croissant profumati preparati con lievito madre e burro Pamplie.
Lo chef Giuseppe Solfrizzi propone un panettone morbido e umido in tre versioni: classico (con arancia candita, uvetta e vaniglia del Madagascar), Moana (con frutti di bosco semi-canditi, pralinato al pistacchio e cremoso al passion fruit) e Django (con cioccolato, lamponi semi-canditi e ricoperto con cioccolato Valrhona).
Le versioni Moana e Django richiamano i dolci monoporzione cavallo di battaglia della pasticceria, semplicemente irresistibili.
Quanto ai prezzi, il panettone classico costa 38€/Kg mentre le versioni Moana e Django 48€/kg.
Non sono disponibili varianti senza glutine.
Se siete alla ricerca di panettoni che siano una via di mezzo tra quelli di produzione industriale (super economici) e quelli di fattura artigianale, allora recatevi presso un qualsiasi punto vendita Castroni oda Eataly (non perdete il panettone Flamigni o quello Baratti Milano).