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I panettoni più buoni di Milano

I panettoni più buoni di Milano
I panettoni più buoni di Milano

I panettoni più buoni di Milano

Tra qualche giorno sarà la festa di Sant Ambroeus, il patrono di Milano, che per molti segna l’inizio del periodo natalizio nella fredda città italiana.

Milano, la patria della moda, della finanza e, perché no? Anche del panettone!

A chi non piace il soffice panettone milanese, artigianale, preparato secondo la ricetta tradizionale e, a volte, arricchito con gocce di cioccolato o frutta candita?!?

Io lo adoro! E così, se vi trovate in zona, non fatevi sfuggire l’occasione di assaggiare una fetta di panettone nelle migliori pasticcerie milanesi, oppure acquistarne qualcuno da regalare ai vostri amici e parenti.

Un regalo sicuramente gradito!

Dove andare? Ecco a voi I panettoni più buoni di Milano !

 

 

 

 

Pasticceria Sant Ambroeus (Corso Matteotti 7)

A Milano, il Natale non arriva con l’accensione dell’Albero di Natale in piazza Duomo ma quando si cominciano a vedere i sacchetti color salmone con le immagini della vita di Sant’Ambrogio della Pasticceria Sant Ambroeus, la più amata dai milanesi.

Una vera e propria istituzione, aperta dal 1936 e nata come pasticceria, poi trasformata negli anni in caffetteria e ristorante.

Una location di primo livello, con boiserie scure alle pareti, lampadari scintillanti di Murano e pavimenti in mosaico, dove sarete accolti da personale attento e premuroso, e potrete degustare piatti sempre freschi preparati con ingredienti di qualità.

Non a caso, il Sant Ambroeus è da sempre il ritrovo dell’aristocrazia lombarda, attori, registi, cantanti e scrittori.

Il maestro pasticcere è lo stesso da ben 58 anni, e ogni giorno, nel periodo natalizio, sforna quasi 200 panettoni di diversa pesatura (da 500 gr a 5 kg), preparati senza coloranti e decorati a mano con i personaggi del natale.

Oltre al panettone classico, sono disponibili quello con gocce di cioccolato, con marron glacé e, per gli amanti del “colpo d’occhio”, la versione decorata con l’aggiunta di un personaggio (Babbo Natale o un elfo) in pasta da zucchero.

Un regalo scenico e senz’altro gustoso!

Prezzi: 38€ al kg il panettone classico.

 

Pasticceria Cova (Via Montenapoleone)

Uno dei caffè letterari storici di Milano, fondato nel 1817 da un soldato napoleonico e amatissimo dal compositore Giuseppe Verdi.

Da Cova è possibile acquistare il panettone 365 giorni l’anno, e non solo durante il periodo natalizio! Una vera svolta per chi vuole fare colazione con una fetta di panettone a giugno!

Qui trovate il vero panettone milanese, classico, preparato con la ricetta di una volta: farina, burro, uova, zucchero, lievito madre, frutta candita e uvetta.

Un panettone profumato, digeribile e così soffice da sfilacciarsi quasi.

Cosa si può volere di più??

Prezzi: 32€ al kg.

 

 

Pasticceria Martesana (3 sedi: Via Cagliero 14, Via Sarpi 62, Piazza Sant’Agostino 7)

Conosciuta da tutti i milanesi per la bontà della torta Sacher e la torta Jolanda realizzate nel laboratorio di questa pasticceria, vi sfido a a recarvi in un questo piccolo angolo di paradiso nel periodo delle festività natalizie e restare immuni al Panetùn Sacher.

Di cosa si tratta? Un dolce preparato con la base del panettone, arricchita con confettura di albicocca, ricoperto da una glassa al cioccolato fondente equatoriale 55%.

Una vera bontà! L’unione perfetta tra tradizione milanese e viennese!

Il panettone della Martesana è di certo uno dei più conosciuti nell’Italia dei lievitati artigianali, preparato solo con ingredienti naturali e secondo la ricetta dell’antica tradizione lombarda.

Soffice, morbido ma non particolarmente filante, scioglievole al palato, non eccessivamente profumato ma comunque ricco di canditi e uvetta.

Per niente secco nè asciutto, questo panettone è molto compatto e non eccessivamente dolce.

Il mio giudizio? Mangiatelo durante la tombolata o una partita a carte, a secco e senza l’aggiunta di creme spalmabili.

La novità di quest’anno è il panettone ai tre cioccolati, ripieno di cubetti di cioccolato bianco, al latte e fondente, e ricoperto da una glassa di cioccolato fondente arricchita da chicchi di cioccolato bianco e fondente.

Prezzo: 36€ il panettone ai tre cioccolato, 40€ al kg le altre varianti.

 

Pasticceria Pavé (Via Felice Casati 25)

Un piccolo locale nei pressi della stazione di Milano, con pasticceria a vista, dove ogni giorno dell’anno potrete fare colazione con una bella fetta di panettone artigianale.

Il panettone è preparato senza aromi e conservanti ma con i soli ingredienti della ricetta classica: farina di frumento, burro, tuorlo d’uovo, zucchero semolato, frutta candita, uvetta, lievito madre e bacche di vaniglia.

Soffice, profumato, per niente secco, questo panettone è perfetto da regalare a Natale ad amici e parenti, racchiuso nella confezione bianca e rossa, dal tocco vintage e chic.

Disponibile nella versione classica (con canditi) o al cioccolato, scegliete Pavé per un panettone di qualità.

Prezzo: 36€/kg.

 

Pasticceria Ranieri (Via della Moscova 7)

Una pasticceria famosa per il suo panettone artigianale dal gusto “esotico”. Come come?? Si, avete sentito bene!

Qui trovate l’inimitabile panettone all’ananas, creato negli anni ’60 dal patron della pasticceria, arricchito con pezzettini di ananas semicandito.

A pasta morbida, a lievitazione naturale, soffice e profumato, il panettone di Ranieri viene prodotto da settembre a maggio ed è disponibile anche nella versione classica (con uvetta e canditi) e con gocce di cioccolato fondente.

Inutile spendere parole sull’alta qualità di materie prime e l’assenza di conservanti e acidi grassi.

 

 

Pasticceria San Carlo (Via M. Bandello 1)

Nei pressi della basilica di Santa Maria delle Grazie, in questa raffinata pasticceria potrete trovare il vero panettone milanese, preparato con ingredienti freschi ed esclusivamente italiani: burro, uova fresche, lievito madre, farina, canditi e uvetta.

I più golosi troveranno, oltre al panettone classico, anche quello con i marrons glaces, con noci e datteri, con pere candite e cioccolato ultra-fine fondente (in Limited Edition), un’autentica prelibatezza!

Un panettone soffice, profumato, fragrante e per di più racchiuso in una cappelliera di velluto rosso rubino molto glamour.

Aprire la confezione, è quasi un peccato!

 

 

 

Pasticcera L’Antica di Ernst Knam (Via A. Anfossi 10)

La pasticceria di Ernst Knam è sinonimo di ingredienti di prima qualità e lavorazione artigianale, combinati per dar vita a prodotti eccellenti e di indiscutibile bontà.

Voglia di qualcosa di un panettone insolito? Assaggiate il “Knamettone”, un panettone artigianale ripieno di pere semicandite e cioccolato fondente Perù Pachiza 70%, ricoperto di cioccolato e mandorle sabbiate.

Un vero peccato di gola!

Oltre a questo, assaggiate il “Christmas stollen”, il tipico panettone tedesco preparato con farina, latte, burro, zucchero, vaniglia, lievito di birra, limone, uvetta, arancia candita, mandorle e marzapane.

Prezzi: 35€/kg il panettone, 35€/kg il pandoro, 65€/kg il Knamettone.

 

 

 

Stelle di Natale

Stelle di Natale
Stelle di Natale

Stelle di Natale

Le Stelle di Natale sono dei soffici biscotti aromatizzati all’arancia e alla vaniglia, ideali nei pomeriggi invernali per accompagnare una tazza di the (un the bianco o un the agli agrumi).
Sono biscotti di facile realizzazione, adatti ai celiaci (perchè fatti con farina di riso), ai vegani (perchè privi di uova, burro e derivati di origine animale) e a chi è a dieta (perchè poveri di grassi e a basso contenuto di zucchero).
Quando ero piccola, il pomeriggio del 7 dicembre mia nonna preparava questi biscotti per servirli ai parenti e agli amici che sarebbero venuti nei prossimi giorni per la cd. “visita di Natale” e io quindi li ho sempre concepiti come “i biscotti che danno il via alle festività natalizie”.

La ricetta di mia nonna ovviamente prevedeva l’uso dei classici ingredienti della cucina italiana (uova, burro, zucchero, latte e farina) ma io ho voluto alleggerire la ricetta in modo da poter fare merenda senza troppi sensi di colpa. Il risultato? Non burrosi come la versione originali ma sicuramente friabili e profumati. Ecco a voi la ricetta.

 

 

Ingredienti:

125 gr di farina di riso
1 cucchiaio di cremor tartaro
3 cucchiai di zucchero di canna (io per allegerirli ulteriormente ho usato il dolcificante Stevia)
La buccia grattugiata di un’arancia
40 gr di olio di mais
1 cucchiaio di succo di arancia
1 bustina di vanillina
Un pizzico di sale

 

 

Procedimento:

Grattugiare la scorza di un’arancia.
Spremere l’arancia per ricavarne il succo.
In un recipiente unire la scorza di arancia, 3 cucchiai di succo di arancia, un bustina di vanillina, tre cucchiai di stevia, un cucchiaio di cremor tartaro, un pizzico di sale e mescolare bene fino ad ottenere un composto omogeneo.
Adagiare la farina su una spianatoia, versarvi sopra il composto liquido e impastare per creare una bella palla di pasta elastica.
Avvolgere la palla nella pellicola trasparente e lasciarla riposare in frigo per almeno un’ora.
Trascorso il tempo di attesa, preriscaldare il forno a 180 gradi.
Subito dopo, prendere l’impasto e stenderlo con l’ausilio di un mattarello per ottenere una sfoglia non troppo sottile.
Usare una tagliabiscotti a forma di stella per dare la forma ai biscotti.
Adagiare ogni biscotto su una teglia rivestita di carta forno e cuocerli in forno gia’ caldo a 180 gradi per 15 minuti.
Sfornare i biscotti e lasciarli raffreddare su una gratella all’aria aperta, in modo che induriscano un po’.

Tortellini in brodo

Tortellini in brodo
Tortellini in brodo

Tortellini in brodo

I tortellini sono un piatto tipico dell’Emilia Romagna (a dirla tutta, la ricetta dei tortellini in brodo è stata anche depositata presso la Camera di Commercio di Bologna negli anni ’70 dalla “Dotta Confraternita del Tortellino”), dove erano preparati già dal 1300 e serviti con brodo di cappone (mentre oggi, nei ristoranti sono serviti il più delle volte conditi conditi con un ragù di carne macinata e salsiccia).

A casa mia i tortellini sono il piatto della domenica e, più in generale, del pranzo del 26 dicembre, il giorno di Santo Stefano, serviti con il brodo avanzato del giorno prima.

Per questa ricetta, ho usato i tortellini confezionati ripieni di prosciutto crudo, ma voi potete usare indifferentemente quelli ripieni di ricotta o di verdura, a vostro piacimento.

 

Ingredienti per 4 porzioni:

500 gr di tortellini freschi
4 litri d’acqua (io ho preparato il brodo ma voi potete rimediare su quello fatto con il dado granulare vegetale o di carne, in base alle vostre preferenze)
100 gr di noce di manzo
200 gr di girello
1/4 di gallina
Una costa di sedano
1 cipolla
1 carota
Qualche foglia di prezzemolo

Procedimento:

Versare l’acqua in una pentola insieme ai pezzi di carne, e lasciar riposare per circa 30 minuti.
Mettere la pentola sul gas, a fuoco basso, e portare l’acqua a ebollizione.
Salare.
Pelare  e affettare la carota.
Aggiungere il sedano, la carota, il prezzemolo, la cipolla nella pentola con l’acqua e la carne e far sobbollire.
Coprire la pentola con il coperchio e cuocere a fuoco bassissimo per almeno 3 ore.
Dopo 3 ore, rimuovere con una schiumarola lo strato untuoso, buttare i tortellini nel brodo e cuocere per 2-3 minuti, giusto il tempo di farli tornare a galla.
Spegnere il gas e servire i tortellini in brodo ben caldi (senza la carne e le verdure lesse), magari accompagnati con qualche cucchiaio di parmigiano grattugiato.

Insalata russa

Insalata russa
Insalata russa

Insalata russa

Ogni anno, il 26 dicembre, mia zia, a pranzo, serve come contorno l’insalata russa preparata da una sua cara amica ucraina. Io l’adoro: è un piatto fresco, sfizioso, perfetto da mangiare sia d’estate che d’inverno!
La ricetta dell’insalata russa si deve allo chef di un famoso e rinomato ristorante di Mosca (l’Hermitage) che, negli anni ’60, creò un secondo piatto composto da cacciagione (carne di pollo, uccelli selvatici, gallina, gallo e gallo cedrone) servita accanto a generose cucchiaiate di maionese e sottaceti.

Successivamente, lo chef si accorse che i clienti amavano mischiare le carni con la maionese e così decise di servirle direttamente mischiate, riscuotendo un enorme successo tra la sua clientela.

La mia versione di insalata russa è leggermente diversa poiché non prevede la presenza di carni ma solo di verdure: patate, sottaceti e piselli primavera, ma voi potete aggiungere anche uova sode, gamberetti, cubetti di prosciutto cotto, dadini di mortadella, in base a ciò che avete a disposizione!! Via libera alla fantasia!!
Un piatto facile e veloce, ideale da gustare a cena dopo una giornata di lavoro o un allenamento in palestra, oppure durante la pausa pranzo in ufficio. E voi, che ne pensate?

 

Ingredienti per 1-2 porzioni:
3 patate
50 gr di sottaceti
50 gr di piselli (io ho usato i piselli primavera surgelati, ma potete usare anche i piselli freschi o quelli precotti)
150 gr di maionese
Sale

 

 

Procedimento:
Sbucciate le patate e lessarle in una pentola con acqua bollente insieme ai piselli.
Scolare le patate e i piselli e farli intiepidire.
Una volta fredde, tagliare le patate a dadini non troppo piccoli (altrimenti si sgretoleranno).
In una ciotola, amalgamare le patate a cubetti, i piselli primavera, i sottaceti e la maionese.
Condire il tutto con una spolverata di sale e lasciar riposare l’insalata russa in frigorifero fino al momento di servire.

Ciambellone mascarpone e cioccolato

Ciambellone mascarpone e cioccolato
Ciambellone mascarpone e cioccolato

Ciambellone mascarpone e cioccolato

La ricetta del ciambellone è una delle più antiche al mondo: una torta di forma rotonda con un buco in centro, preparata con farina, uova, latte, zucchero, olio extravergine d’oliva e lievito in polvere per dolci.

L’economicità e la facile reperibilità degli ingredienti ha reso il ciambellone, sin da subito, un dolce sempre presente sulle tavole contadine durante le feste religiose e non.

Con il passare del tempo, si sono diffuse molte varianti rispetto alla ricetta tradizionale: l’aggiunta di cacao in polvere, di un bicchierino di limoncello, di scorze di arancia/limone grattugiato, la sostituzione dell’olio extravergine di oliva con il burro, ecc.

La ricetta che oggi vi presento permette di preparare un dolce da gustare a colazione o a merenda, che unisce la morbidezza del mascarpone e il gusto superbo del cioccolato, pura libidine!

 

 

Ingredienti:

350 gr di farina 00
3 uova
200 gr di dolcificante (io ho usato la Stevia)
250 gr di mascarpone
100 ml di latte (intero o scremato, a vostra scelta)
1 bustina di lievito in polvere per dolci
25 gr di cacao amaro in polvere
100 gr di cioccolato fondente (io ho usato il fondente al 75%)
Codette (opzionali)

 

 

Procedimento:

Preriscaldare il forno a 180 gradi.
In una ciotola, unire le uova con il dolcificante, mescolando per ottenere una crema densa.
Aggiungere il latte a filo, il mascarpone, la farina setacciata, il cacao in polvere e infine il lievito.

Mescolare per amalgamare tutti gli ingredienti e ottenere un impasto senza grumi.
Versare l’impasto in uno stampo in silicone (o in una teglia rivestita di carta forno) e cuocere in forno caldo a 180 gradi per 35 minuti.
Sfornare e far raffreddare.
Nel frattempo, preparare la glassa al cioccolato per la decorazione, sciogliendo la tavoletta del cioccolato fondente in un pentolino a bagnomaria.
Quando il Ciambellone sarà freddo, colare sulla superficie il cioccolato fuso, cospargere di codette e riporre in frigorifero per almeno 1 ora, in modo che il cioccolato solidifichi.
Servire.

Hamburger di spinaci

Hamburger di spinaci
Hamburger di spinaci

Hamburger di spinaci

La scorsa settimana, entrando in macelleria, sono rimasta affascinata dalla vasta scelta di hamburger presenti nel banco: hamburger con provolone, di spinaci, di radicchio, di funghi, di zucchine… Mamma mia, li avrei presi tutti!!! E invece, ho acquistato il macinato di pollo, sono tornata a casa e ho subito testato la ricetta di questi hamburger di spinaci, e il risultato è stato sorprendente! Dei medaglioni squisiti, ricchi di gusto e sapore, perfetti da servire come secondo piatto, accompagnati da un contorno di verdure bollite o un’insalata.

Gli spinaci sono degli ortaggi conosciuti sin dall’antichità dalle popolazioni asiatiche, ricchi di ferro (basta pensare a Braccio di ferro che li divorava per diventare più forte), vitamine, sali minerali (magnesio, potassio, fosforo, calcio), antiossidanti, e dunque particolarmente indicati per chi è a dieta o vuole depurarsi.
Questa ricetta permette inoltre di far consumare gli spinaci anche a chi non è “appassionato” di verdure, mischiandoli con la carne e l’uovo, per ottenere un risultato eccezionale al primo colpo! Fidatevi!!!

 

 

Ingredienti per due hamburger:
200 gr di spinaci (io ho usato gli spinaci freschi ma vanno bene anche i surgelati, avendo cura di scongelarli e sbollentarli prima della preparazione degli hamburger)
100 gr di macinato di pollo
1 uovo
1 cucchiaio di olio extravergine di oliva
4 cucchiai di parmigiano grattugiato
Pangrattato q.b.
Sale, pepe

Procedimento:
Riempire una pentola d’acqua e portarla a ebollizione per lessarvi gli spinaci.
Scolare gli spinaci e strizzarli bene.
In un mixer, unire il pollo, gli spinaci strizzati, l’uovo, il parmigiano grattugiato, un pizzico di sale e uno di pepe, e frullare il tutto.
Prendere il composto ottenuto e formare due hamburger belli sodi.
Ripassare gli hamburger nel pangrattato.
Cuocere gli hamburger su una piastra rovente 3 minuti per lato, oppure nel microonde alla max potenza funzione combi grill per 5 minuti, girandoli sull’altro lato a metà cottura.

Cornetti di pizza

Cornetti di pizza
Cornetti di pizza

Cornetti di pizza

Questi cornetti sono perfetti come aperitivo finger food o come antipasto da servire ai vostri ospiti; una ricetta facile, veloce ed economica per deliziare i palati dei vostri commensali con poco sforzo e scarso ricorso al portafoglio (che, a volte, è la cosa più importante). All’apparenza sembrano banali cornetti di pasta sfoglia farciti ma, in realtà, sono preparati con l’impasto della pizza, fattore che li rende leggermente più salutari grazie all’assenza del burro nell’impasto.

 

Ingredienti:

150 gr di farina 00

1/2 panetto di lievito di birra

1/2 tazza di acqua calda

Sale q.b.

150 ml di salsa di pomodoro

1/2 mozzarella fiordilatte

Sale, origano

Scaglie di formaggio cheddar per decorare

 

 

Procedimento:

In un recipiente, versare la farina e scavare un buco al centro.

Sciogliere 1/2 cubetto di lievito e un pizzico di sale in 100 ml di acqua calda, poi versarlo nel buco fatto nella farina e cominciare a impastare.

L’obiettivo è quello di ottenere una bella palla elastica.

Sistemare l’impasto in una ciotola coperta con uno strofinaccio e metterla a lievitare in un luogo caldo (io di solito la metto nel forno spento o vicino al termosifone, in inverno).

Dopo 3-4 ore l’impasto sarà lievitato quindi lavorarlo su una spianatoia infarinata.

Stendere l’impatto con il matterello cercando di formare un cerchio da dividere in 6 spicchi.

Spalmare su ogni spicchio due cucchiai di salsa di pomodoro, la mozzarella tagliata a cubetti, una spolverata di origano e una di sale.

Arrotolare ogni spicchio su se stesso, procedendo dalla base verso la punta, ottenendo così dei cornetti.

Rivestire una teglia di carta forno e adagiare su di essa i cornetti di pizza.

Preriscaldare il forno a 200 gradi.

Infornare e cuocere in forno caldo a 200 gradi per 10-15 minuti.

Sfornare e aggiungere sui cornetti delle scaglie di formaggio cheddar, quindi reinfornare per 1-2 minuti poi sfornare definitivamente.

Servire i Cornetti di pizza leggermente tiepidi.

Salmone marinato con uvetta

Salmone marinato con uvetta
Salmone marinato con uvetta

Salmone marinato con uvetta

Una ricetta per un secondo piatto particolare, che unisce il sapore deciso del salmone al dolce dell’uvetta sultanina. La marinatura conferisce al salmone un sapore agrumato (grazie alle scorze grattugiate del limone e dell’arancia), trasformando una ricetta semplicissima, che non richiede neanche l’uso di fornelli, in un piatto sfizioso e in grado di soddisfare anche i palati più sofisticati, perfetto se accompagnato con un calice di vino bianco.

Per la ricetta, ho usato il salmone a fette norvegese, ma voi potete usare anche quello affumicato, in base alle vostre preferenze, o addirittura usare il trancio di salmone.

Ingredienti per una porzione:

3-4 fette di salmone (affumicato o non, in base ai vostri gusti)

Il succo di mezzo limone

la buccia grattugiata di 1 limone

la buccia grattugiata di 1 arancia

1/2 bicchiere di aceto di vino bianco

Pepe rosa in grani q.b.

Erbe aromatiche q.b. (finocchietto, aneto, menta, erba cipollina, rosmarino)

Una manciata di uvetta sultanina

Qualche foglia di insalata

Sale grosso q.b.

 

 

Procedimento:

Versare in un mixer la scorza grattugiata del limone e dell’arancia, qualche grano di pepe rosa e un qualche grano di sale grosso (non troppo), quindi tritare il tutto per ottenere una consistenza simile alla polvere.

Cospargere le fette di salmone con la polvere di agrumi ottenuta.

In un contenitore, unire il succo di mezzo limone, il vino bianco e una spolverata di erbe aromatiche, quindi mescolare per ottenere una bella marinata omogenea.

Immergere il salmone nella marinatura e lasciarlo riposare per almeno 4 ore in frigorifero.

Trascorso il tempo di marinatura, lavare le fette di salmone sotto acqua corrente e asciugarle con un foglio di carta assorbente.

Adagiare le fette di salmone su un piatto da portata.

Lavare le foglie di insalata sotto acqua corrente e usarle per decorare il piatto.

Prima di servire, aggiungere una manciata di uvetta sultanina sulle fette di salmone.

Servire subito.

 

Bicchierini di pandoro, panna e ciliegie

Bicchierini di pandoro, panna e ciliegie
Bicchierini di pandoro, panna e ciliegie

Bicchierini di pandoro, panna e ciliegie

Ultima idea per riciclare il pandoro avanzato realizzando dei simpatici dessert monoporzione a base, appunto, di pandoro, salsa di fragole (potete sostituirla con una salsa di frutti di bosco o della crema pasticcera, rendendo però più “pesante” il dessert) e panna fresca.
Per decorare, ho usato una confezione di ciliegie al rum che ho ricevuto in regalo, ma voi potete usare anche della frutta fresca o delle meringhe.

Per un dessert più “lussurioso”, vi suggerisco di aggiungere una manciata di granello di nocciole, gocce di cioccolato (bianco o fondente) e, infine, una colata di salsa al cioccolato o alla vaniglia.

 

 

Ingredienti:

Pandoro avanzato q.b. (Va bene anche il panettone)

250 ml di panna fresca per dolci

500 gr di fragole (io ho usato le fragole surgelate)

100 gr di dolcificante (io ho usato la Stevia)

Il succo di mezzo limone

Ciliegie al rum q.b. per decorare

 

 

Procedimento:

Tagliare il pandoro in piccoli cubetti con un coltello da cucina.

Versare la panna fresca in una ciotola e montarla con le fruste (prima di montare la panna, tenetela in freezer per 10-20 minuti… un trucco della nonna!).

Preparare ora la salsa di fragole.

Se usate le fragole fresche, lavarle e tagliarle, mentre se usate le fragole surgelate, metterle a scongelare 7-8 ore prima dell’utilizzo.

Versare le fragole in un pentolino e scaldarle a fuoco basso, in modo che rilascino l’acqua.

Aggiungere il dolcificante e il succo di mezzo limone, mescolare e continuare a cuocere a fuoco basso, mescolando di continuo, fino a quando il dolcificante non sarà sciolto.

Spegnere il gas e lasciare intiepidire la salsa ottenuta.

Comporre ora i bicchierini alternando dei cubetti di pandoro, la salsa di fragole, la panna e di nuovo nella stessa sequenza, concludendo con una ciliegia al rum.

Riporre i Bicchierini di pandoro, panna e ciliegie in frigorifero fino al momento di servire.

I migliori torroni di Cremona

I migliori torroni di Cremona
I migliori torroni di Cremona

I migliori torroni di Cremona

Secondo la leggenda, il torrone nasce a Cremona nel 1441, come dolce per le nozze tra Francesco Sforza e Bianca Maria Visconti.

Negli scritti dell’epoca il torrone era “un dolce squisito fatto con mandorle, miele e bianco d’uovo” ed oggi sono in pochi a prepararlo secondo la ricetta originaria.

Dove comprare il migliore torrone artigianale di Cremona? Ecco a voi i miei consiglI!

 

Augusto Fieschi (Via dei Lanaioli, 24)

La fabbrica Augusto Fieschi nasce nel 1867 e subito si specializza nella produzione di torroni, mostarde, cotognate, panettone, pandoro e dolci tipici.

Tutti i prodotti vengono da sempre realizzati con ingredienti selezionati e di prima qualità, spesso di natura biologica, e senza l’utilizzo di conservati e OGM.

Quanto ai torroni, questi sono realizzati secondo un’antica ricetta dell’800, con più del 50% di mandorle e una miscela di vari tipi di miele che esaltano il sapore del torrone.

Il torrone classico alla mandorla è preparato con mandorle esclusivamente italiane, al naturale e non pelate, senza aromi nè coloranti nè OGM, disponibile nella versione friabile e in quella tenera.

Al classico si aggiunge il torrone mandorlato di Cremona, friabile e disponibile nella versione Bahia (ricoperto di puro cioccolato extra fondente), Fructus (arricchito di frutta candita), al Caffè (ricoperto di cioccolato fondente e caffè macinato).

Infine il Maximus, preparato con miele di tiglio e mandorle, disponibile in versione friabile e in quella ricopera di cioccolato extra fondente Domori.

Il mio preferito? Il mandorlato di Cremona, senza dubbio!

Prezzi: 5,80€ il torrone classico alla mandorla da 150 gr.

 

 

 

Negozio Sperlari (Via Solferino 25)

Era il 1836 quando Enea Sperlari aprì questo negozio a due passi dal Duomo, per specializzarsi nella fabbricazione del torrone e della mostarda.

Il negozio ha subito conquistato il mercato italiano ed estero, tanto da diventare fornitore della Real Casa sia della Regina Madre Margherita nel 1921 sia del Principe di Piemonte Umberto nel 1929.

Un negozio accogliente, con arredi in legno vintage e personale gentile e disponibile, pronto a dispensare i migliori consigli per i vostri acquisti.

I prodotti sono tutti realizzati con l’utilizzo di ingredienti di prima scelta, senza l’aggiunta di conservanti e nel rispetto della più antica tradizione cremonese.

Qui avrete l’imbarazzo della scelta: caramelle, mostarde, confetture, graffioni di puro cioccolato, cioccolatini, liquori e torte da forno come la Sbrisolona e la Gran Mandorla, pandoro, panettone e l’immancabile torrone.

Il torrone mandorlato tenero è fantastico ed è disponibile classico, aromatizzato al limone o alla vaniglia; per i golosi non manca il torrone tenero con cacao e nocciole, e il ricoperto di cioccolato fondente.

Il mio preferito? Mandorlato tenero, as well!

Prezzi: 6,50€ il torrone mandorlato da 150 gr.

 

 

Pasticceria Lanfranchi (Via Solferino 30)

Nelle vicinanze del Negozio Sperlari, trovate la Pasticceria Lanfranchi, aperta sul finire del 1800 e da sempre luogo di ritrovo di artisti, scrittori e letterati.

Qui potrete acquistare i dolci tipici della tradizione cremonese oppure fare incetta di torroncini e torroni, tutti di rigorosa produzione artigianale.

Il torrone mandorlato classico è friabile, preparato con il 65% di mandorle (più della media), disponibile tutto l’anno.

Non manca il torrone ricoperto di cioccolato fondente al 33% e, per gli amanti della tradizione, il “violino mandorlato” che coniuga l’amore per la musica e la passione per il torrone dei cremonesi.

Prezzi: 6€ il torrone mandorlato da 150 gr.

 

 

Vergani Secondo Spa (Via Tacito 7)

Dal 1881, la ditta Vergani Secondo produce torrone, mostarda, marron glaces e cioccolatini per tutti i palati.

I torroni, fiore all’occhiello di Vergani, vengono preparati secondo l’antica ricetta tradizionale e utilizzando ingredienti freschi e selezionati con cura.

Il torrone classico alla mandorla è disponibile nella versione friabile e morbida, entrambi fantastici. Per i golosi, è disponibile anche il ricoperto al cioccolato fondente, aromatizzato agli agrumi e pistacchi, all’arancia e al limone.

Se avete l’imbarazzo della scelta, acquistate una confezione di torroncini assortiti e provateli tutti: rimarrete estasiati!