Italia

Spaghetti allo scoglio

Spaghetti allo scoglio
Spaghetti allo scoglio

Spaghetti allo scoglio

Un primo piatto della tradizione marinara, semplice, a base di pesce, da accompagnare con un calice di vino bianco secco.

Io ho usato gli spaghetti ma voi potete usare qualsiasi tipo di pasta a vostra disposizione (es. bucatini, fettuccine, tagliatelle, capellini, ecc.), anche corta (es. rigatoni, paccheri, gnocchetti, ecc).

Questo piatto è uno dei preferiti del mio papà, che ama cucinarlo per il pranzo del sabato, magari aggiungendo qualche pomodoro ciliegino e i capperi.

 

Ingredienti:
70 gr di spaghetti (o altra pasta lunga/corta)
100 gr di vongole veraci
Mezzo bicchiere di vino bianco secco
1 spicchio di aglio
Olio extravergine di oliva q.b.
Sale, peperoncino macinato q.b.

 

Procedimento:

Immergere le vongole per qualche ora in un recipiente con acqua salata e, durante questo lasso di tempo, cambiare spesso l’acqua.

Questo procedimento serve per pulire le vongole dalla sabbia.

Sciacquare le vongole e metterle in una padella antiaderente sul fuoco per farle aprire.

Quando le vongole si saranno aperte, spegnere il fuoco, scolare le vongole dall’acqua e versarle in una ciotola.

In una padella pulita, rosolare uno spicchio d’aglio con un filo di olio extravergine di oliva.

 Aggiungere le vongole e una spolverata di peperoncino e cuocere a fiamma bassa, mescolando di tanto in tanto.

Quando le vongole inizieranno a soffriggere, sfumare con il vino bianco secco poi, quando sarà evaporato, aggiungere mezzo bicchiere d’acqua e continuare la cottura a fuoco basso.

In questa fase, potete aggiungere qualche pomodoro pachino tagliato a metà, in modo da dare più colore al piatto, ma è una scelta discrezionale.

Nel frattempo, cuocere gli spaghetti in una pentola con abbondante acqua poco salata (potete anche omettere il sale, visto che le vongole saranno molto saporite).

Scolare gli spaghetti al dente e farli saltare in padella con le vongole.

Servire gli Spaghetti allo scoglio caldi, aggiungendo qualche foglia di basilico fresco.

Trofie al pesto

Trofie al pesto
Trofie al pesto

TROFIE AL PESTO

Il pesto è una salsa a freddo (così chiamata perché gli ingredienti vengono frullati per ottenere una salsa che poi viene usata per condire la pasta senza previa cottura) diffusa già in epoca romana; un condimento semplice, leggero ed economico, realizzato con basilico fresco, aglio e parmigiano.
La ricetta originale prevede che le foglie di basilico, l’aglio e i pinoli, vengano tritati in un mortaio di marmo con il pestello di legno ma io, non avendolo a disposizione, ho usato il frullatore a immersione, ottenendo un risultato più cremoso.

Io ho usato le trofie ma voi potete usare qualsiasi tipo di pasta a vostra disposizione, purché corta (es. fusilli, orecchiette, farfalle); mia zia, a volte, aggiunge al pesto anche una patata lessa e una manciata di fagiolini lessi, tanto per rendere più corposo il condimento, ma io trovo che questi ingredienti smorzino eccessivamente il sapore fresco del basilico e la nota pungente dell’aglio.

Una ricetta facile e veloce per un primo piatto saporito ma leggero, ideale da consumare sia durante la stagione estiva che invernale.

 

 

Ingredienti per una porzione:

80 gr di trofie

1 mazzo di basilico fresco

1 spicchio di aglio

3 cucchiai di parmigiano grattugiato

15 gr di pinoli sgusciati

4 cucchiai di olio

Un pizzico di sale

 

 

Procedimento:

Riempire una pentola d’acqua e portarla a ebollizione per cuocervi la pasta.

Lavare e asciugare le foglie di basilico fresco.

Versare nel bicchiere del frullatore a immersione le foglie di basilico, l’olio, i pinoli, l’aglio e un pizzico di sale, per poi frullare bene il tutto.

Aggiungere anche il parmigiano e frullare per un’ultima volta.

Se volete un risultato più liquido,maggio gente altro olio, mentre, se volete un risultato più consistente, aggiungete altro parmigiano grattugiato.

Quindi scolare la pasta poi rimetterla nella pentola e condirla con il pesto.

Infine, servire le Trofie al pesto calde, aggiungendo, se volete, una spolverata di parmigiano.

Saccottini ricotta e spinaci

Saccottini ricotta e spinaci
Saccottini ricotta e spinaci

Saccottini ricotta e spinaci

I rustici finger food vanno sempre a ruba ai buffet: non si può non metterne neanche uno nel piatto, sarebbe un peccato mortale!

Così sfiziosi, friabili, saporiti.. come rifiutare?

Questi saccottini sono degli stuzzichini semplici e veloci, ideali da servire come aperitivo agli ospiti o in occasione di feste.

Mi piace preparare i rustici quando ho ospiti a cena perché sono perfetti da gustare prima della cena, accompagnati da un calice di vino bianco, nell’attesa che la portata principale sia pronta.

Io ho usato la pasta sfoglia già pronta, reperibile al banco frigo del supermercato, ma voi potete prepararla in casa e, addirittura, realizzarla in versione vegan e light, magari sostituendo il burro con lo yogurt.

Per il ripieno, ho usato spinaci e ricotta ma, se preferite, potete aggiungere cubetti di prosciutto cotto o di pancetta dolce/affumicata.

 

 

Ingredienti:

1 rotolo di pasta sfoglia rettangolare
200 gr di spinaci (io ho usato quelli surgelati)
200 gr di ricotta
1 uovo
Sale

 

 

Procedimento:

Riempire una pentola d’acqua, portarla a ebollizione e lessarvi gli spinaci.
Scolare gli spinaci lessi e sminuzzarlo con le forbici o tritarli con un frullatore.
Versare la ricotta in una ciotola, poi aggiungervi gli spinaci, salare e mescolare per amalgamare bene il tutto.
Preriscaldare il forno a 200 gradi e rivestire una teglia di carta forno,
Stendere il rotolo di pasta sfoglia.
Mettere un cucchiaino di ripieno sulla sfoglia lasciando lo spazio necessario per chiudere i rustici.
Chiudere la sfoglia su se stessa, tagliare i rustici e chiudere bene i bordi schiacciando con le dita.
Adagiare i rustici sulla teglia rivestita.
Praticare delle incisioni sulla parte superiore dei rustici.
Rompere un uovo in un piatto, sbatterlo e usarlo per spennellare i rustici.
Cuocere in forno caldo a 200° per circa 15 minuti o fino a doratura.
Sfornare i rustici e farli raffreddare prima di servirli.

10 regole per un Cappuccino perfetto

10 regole per un Cappuccino perfetto
10 regole per un Cappuccino perfetto

10 regole per un Cappuccino perfetto

Non siamo monotoni affermando che “la colazione è il pasto più importante della giornata” e inoltre, come si può cominciare la giornata con il piede sbagliato dopo aver bevuto un ottimo cappuccino. Ecco a voi 10 regole per un Cappuccino perfetto fatto a casa, quasi meglio di quelli del bar.

1) Il caffè

La giusta base per un cappuccino ad hoc è la preparazione di un buon caffè espresso.

2) Il latte: quale scegliere?

Indubbiamente, la vostra scelta dovrà ricadere sul latte fresco di giornata, magari Intero o Alta Qualità, ricco di gusto e sapore. Evitate il latte a lunga conservazione o, peggio ancora, quello scremato.

Se invece siete intolleranti al lattosio, non vi resta che usare il latte di soia (quello aromatizzato alla vaniglia è divino) o il latte di riso.

3) Il latte: quanto?

Essendo ghiotta di cappuccini, vi direi di usare 200 ml di latte ma la dose giusta sono soli 100-125 ml (troppo latte sovrasta il gusto del caffè). L’Istituto Nazionale Espresso Italiano stabilisce le dosi giuste: 25 ml di caffè e 125 ml di latte montato.

4) La tazza

La tazza giusta da usare è quella in porcellana (quelle dei servizi da the, per intenderci), ma vanno bene anche le semplici tazze da colazione.

5) La lattiera

Il latte va montato in una lattiera in acciaio inox provvista di beccuccio, elemento fondamentale per versare il latte nella tazza. A dir la verità, spesso monto il latte direttamente nella tazza ma l’effetto non è lo stesso, poiché l’acciaio della lattiera trattiene meglio il calore  favorisce l’assorbimento di aria.

6) Montare il latte

Il latte deve aumentare di volume (quasi raddoppiare) incorporando l’aria. La parte finale del vaporizzatore della macchina da caffè va posizionata nella lattiera solo per mezzo centimetro, poi si aziona il vapore al massimo e si fa roteare dolcemente la lattiera.

Se non avete in casa una macchina da caffè con vaporizzatore, potete montare il latte versandolo in un barattolo di vetro chiuso con il tappo e shakerato per quasi 1 minuto. Una volta shakerato, si toglie il tappo e si scalda il latte al microonde per 30 secondi; la schiuma di latte viene poi versata sul caffè nella tazza.

Se in casa non avete neanche il microonde, potete montare il latte con il frullatore (dopo aver scaldato il latte, si versa nel frullatore e lo si aziona per qualche minuto, fino a quando in superficie si sarà formata la schiuma) o con un montalatte (come quello in vendita all’Ikea e nei negozi di casalinghi).

7) Versare il latte nella tazza

Prima di versare il latte montato nella tazza, si deve agitare leggermente la lattiera in modo da far amalgamare il tutto, poi si lascia riposare per qualche secondo e, infine, si versa il latte montato sul caffè già versato precedentemente nella tazza.

8) Il decoro finale

Come si decora il cappuccino? Una spolverata di cacao amaro o di cannella, topping al cioccolato.

9) Servizio

Come si gusta il cappuccino? Ovvio! Caldo e con un buon cornetto alla crema o al cioccolato 🙂

10) Zuccherato o no?

A mio avviso, se il latte è davvero buono e cremoso, il cappuccino può essere gustato senza zucchero. Altrimenti, un cucchiaino di zucchero sarà più che sufficiente.

 

Calzone

Calzone
Calzone

Calzone

Mia nonna, ogni volta che fa la pizza, mette sempre da parte una piccola palla di impasto per prepararmi il calzone con prosciutto cotto e mozzarella, una vera goduria!!

Tuttavia, quando vado a cena in pizzeria, non mi piace mai ordinare il calzone perché sono piuttosto titubante dell’impasto (chi lo fa troppo spesso, chi troppo sottile, chi poco croccante) e quindi mi butto sempre su una classica pizza o, se disponibile, la mitica Pinsa. E voi?


Ingredienti per un calzone:

150 gr di farina
1/2 panetto di lievito
1/2 tazza di acqua calda
Sale q.b.
4 fette di prosciutto cotto
1/2 mozzarella
4-5 cucchiai di salsa di pomodoro

 

Procedimento:

In un recipiente, versare la farina e scavare un buco al centro.
Sciogliere 1/2 cubetto di lievito di birra e un pizzico di sale in 100 ml di acqua calda, poi versarlo nel buco fatto nella farina e cominciare a impastare.
L’obiettivo è quello di ottenere una bella palla elastica.
Sistemare l’impasto in una ciotola coperta con uno strofinaccio e metterla a lievitare in un luogo caldo (io di solito la metto nel forno spento o vicino al termosifone, in inverno).
Dopo 3-4 ore l’impasto sarà lievitato quindi lavorarlo su una spianatoia infarinata e stenderlo a forma di cerchio.

Al centro del cerchio disporre il prosciutto cotto a strisce, la mozzarella e un cucchiaio di salsa di pomodoro.

Richiudere formando una mezzaluna e adagiarla su una teglia da forno precedentemente unta con un filo di olio.
Chiudere bene il calzone aiutandovi con la forchetta, in modo che non si apra durante la cottura facendo fuoriuscire il gustoso ripieno.
Preriscaldare il forno a 220 gradi.
Spennellare la superficie del calzone con un cucchiaio di salsa di pomodoro, quindi infornare e cuocere in forno caldo a 220 gradi per 30 minuti, girando il calzone a metà cottura per una doratura uniforme.
Infine, sfornare e servire ben caldo.

Panelle

Panelle
Panelle

Panelle

Le panelle sono delle frittelle di ceci originarie della Sicilia, Palermo per la precisione, dove si mangiano in mezzo ai panini con sesamo (molto simile ai panini degli hamburger) o insieme ai “cazzilli” (le più note crocchette di patate e prezzemolo) o condite con sale e limone.

Le panelle affondano le loro radici nella notte dei tempi, diffuse già dai tempi degli antichi romani, quando i ceci venivano usati per preparare la polenta. Gli arabi, successivamente, introdussero un metodo per macinare i semi di ceci e ricavarne una farina, da mescolare poi con l’acqua e cuocere sul fuoco: in sostanza, si trattava di una versione “grezza” di panelle, cotte nei forni di pietra. La cottura in olio bollente arrivò successivamente, probabilmente con l’arrivo dei francesi nella penisola sicula, nel tardo medioevo.
Una ricetta povera perché richiede pochi ingredienti, di facile realizzazione, perfetta da servire ai vostri ospiti come aperitivo finger food o da consumare in ufficio per la pausa pranzo.

 

 

Ingredienti per 15-20 panelle:

750 ml di acqua naturale fredda di frigorifero

250 gr di farina di ceci

Olio di semi per friggere q.b.

Prezzemolo tritato q.b.

Sale, pepe

 


Procedimento:

Riempire una pentola con l’acqua fredda e versarvi la farina di ceci setacciata, mescolando bene per evitare la formazione di grumi.

Accendere il fornello a fiamma media e, continuando a mescolare, aggiungere sale e pepe all’impasto.

Portare a ebollizione poi abbassare la fiamma e cuocere per altri 10 minuti, mescolando di continuo.

Aggiungere il prezzemolo al composto e mescolare.

Rivestire una teglia di carta forno e stendervi l’impasto, poi coprire con un altro strato di carta forno e stendere con il matterello in modo da ottenere uno strato sottile.

Con un taglia biscotti quadrato, ricavare tanti quadrati di impasto.

Scaldare una pentola piena di olio e poi friggervi le panelle fino a doratura.

Scolare le panelle e adagiarle su carta assorbente, quindi salare.

Servire calde.

Bignè

Bignè
Bignè

Bignè

Questi bignè sono una ricetta per un dessert semplice da servire ai vostri ospiti, farciti con crema chantilly e ricoperti con cioccolato fondente e codette.
La crema chantilly fu inventata nel 1676 dal pasticcere francese F. Vatel e non era altro che una mousse realizzata con panna fresca, vanillina e zucchero a velo.
La crema chantilly nota a tutti noi e’ detta “all’italiana” perché prevede l’unione dell’originaria crema chantilly alla crema pasticcera, ottenendo così una crema soffice e deliziosa.
Una ricetta semplice e facile per deliziare i vostri ospiti senza spendere troppo.

 

 

Ingredienti per 15 bignè:

15 bignè confezionati

250 ml di latte

125 ml di panna fresca

75 gr di zucchero

2 cucchiai di farina

3 tuorli

1 bustina di vanillina

Zucchero a velo q.b.

1/2 tavoletta di cioccolato fondente

Codette q.b.

 


Procedimento
:

Mettere il latte e la vanillina in un pentolino sul fuoco e portarlo al limite dell’ebollizione, poi spegnere il fuoco e lasciare intiepidire.

In una ciotola lavorare i tuorli con lo zucchero e la farina setacciata, e mescolare per ottenere una crema omogenea.

Versare a filo il latte tiepido, amalgamare il tutto, riversarlo nel pentolino e mettere sul fuoco.

Cuocere a fiamma bassa per una decina di minuti, mescolando continuamente.

Quando la crema sarà densa, spegnere il fuoco e lasciar intiepidire la crema.

Nel frattempo, in una ciotola, montare la panna montata con lo zucchero a velo.

Riporre la panna montata in frigo fino a quando la crema pasticcera non sarà fredda.

Con una spatola, incorporare gradualmente la panna montata alla crema pasticcera, con un movimento delicato dal basso verso l’alto, per evitare che la panna si smonti.

Versare la crema chantilly in un sac a poche e farcire i bignè.

Sciogliere il cioccolato in un pentolino a bagnomaria poi versarne qualche goccia di ogni bignè e infine decorare con le codette.

Lasciare riposare i bignè in frigorifero per almeno 1 ora, in modo che il cioccolato solidifichi, e poi servire.

Cerealissimi alla frutta

Cerealissimi alla frutta
Cerealissimi alla frutta

CEREALISSIMI ALLA FRUTTA

Chi di voi non ha mai mangiato uno di questi famosissimi biscotti in vendita in tutti i supermercati?!?

Un altro aiutino? Sono ricchi di fibre e con la variante classica, al cioccolato e con la frutta secca, per l’appunto.

Ci siete? Ecco bravi, sono proprio loro e sono la riproduzione perfetta degli originali, non scherzo affatto!!

Li adoro, sono uno dei miei biscotti preferiti da sgranocchiare in ufficio a metà mattina/pomeriggio, insieme ad una buona tazza di caffè.

Io ho usato la frutta secca per i biscotti ma voi potete tranquillamente ometterla e/o sostituirla con gocce di cioccolato fondente o addirittura bianco! Mmm.. Che bontà! Mi sta già venendo l’acquolina in bocca 😉😉😉

 

Ingredienti per 15-20 biscotti:

250 gr di fiocchi d’avena

100 gr di zucchero di canna

120 gr di farina 00

2 uova

100 ml di latte (io di soia)

180 gr di nocciole, mandole pelate e mirtilli rossi secchi

1 bustina di lievito per dolci

 

Procedimento:

Preriscaldare il forno a 190 gradi.

Rivestire una teglia di carta forno e distribuirvi le nocciole e le mandorle pelate.

Cuocere in forno caldo a 190 gradi per 10 minuti.

Sfornare e far raffreddare.

Nel frattempo , mettere i mirtilli secchi in ammollo in una ciotola con acqua fredda per una decina di minuti.

Una volta freddi, frullare le nocciole e le mandorle con il mixer, in modo da ridurli in granelli non troppo fini.

In una ciotola, unire la farina, i fiocchi d’avena, le nocciole e le mandorle tritate, le uova, lo zucchero di canna, il latte, il lievito, i mirtilli strizzati, quindi impastare per ottenere una bella palla elastica ed omogenea.

Rivestire una teglia di carta forno.

Con l’impasto ottenuto, formare delle palline, disporle sulla teglia rivestita e schiacchiare ogni pallina con la punta delle dita per ottenere dei dischetti.

Cuocere i biscotti in forno caldo a 180 gradi per 20 minuti, fino a doratura.

Sfornare e far raffreddare prima di servire.

I Cerealissimi alla frutta si conservano per 3-4 giorni in un contenitore ermetico.

Tomini al prosciutto

Tomini al prosciutto
Tomini al prosciutto

Tomini al prosciutto

I tomini al prosciutto sono un secondo piatto che prepara spesso mia cognata, quando mi fermo a casa sua per un “pranzo inatteso” e lei comincia a svuotare il frigorifero per mettere qualcosa in tavola e soddisfare i nostri appetiti.

Il risultato? Sempre qualcosa di super gustoso e particolare, proprio come questi tomini caldi, avvolti in fette di prosciutto (bacon o speck, in base a ciò che avete a disposizione) croccante, ideali da servire con un’insalata mista, pomodori a fette, verdure grigliate, funghi sott’olio, ecc.

Il Tomino è un formaggio piemontese, prodotto con latte vaccino o latte vaccino mista a ovino/caprino, un formaggio a pasta molle con crosta bianca, con una consistenza burrosa e un sapore fresco, morbido e cremoso.

Avendo poco tempo a disposizione, ho cotto i tomini in padella (3-4 minuti per lato) ma voi, se avete più tempo a disposizione, potete optare per la cottura in forno elettrico (a 180 gradi per 20-25 minuti)

 

 

Ingredienti per 2 tomini:

1 tomino

4 fette di prosciutto crudo (o di speck o di pancetta, in base ai vostri gusti

insalata, pomodori, verdure grigliate, verdure sott’olio (per accompagnare)

 

 

 

Procedimento:

Tagliare il tomino a metà, in modo da ottenere due fette di uguale dimensione.

Avvolgere ogni tomino  con due fette di prosciutto crudo, come se stesse impacchettando un regalo, facendo in modo che la parte finale rimanga nella parte inferiore del tomino.

Scaldare una padella antiaderente sul fuoco.

Quando la padella sarà ben calda, adagiare i tomini sul fondo della padella e cuocerli per qualche minuto.

Quando il prosciutto comincia a scurirsi, girare i tomini dall’altro lato, aiutandovi con una spatola.

Continuare la cottura dei tomini al prosciutto per altri 3-4 minuti.

Quando i tomini saranno sufficientemente morbidi, spegnere il fuoco.

Adagiare i tomini sul piatto da portata aiutandovi con una spatola o una paletta da cucina.

Servire i tomini caldi, accompagnandoli con qualche ciuffo di insalata verde o mista.

 

Fusilli con le verdure

Fusilli con le verdure
Fusilli con le verdure

Fusilli con le verdure

Un primo piatto facile e veloce con i sapori dell’orto, da realizzare in poco tempo e adatto per un pranzo o una cena non troppo pesante. Come potete vedere, questo piatto è realizzato con tre tipi di verdure, usando qualche fetta di ciascuna, quindi magari potete realizzarlo se, come secondo o come antipasto, preparate contemporaneamente un tris di verdure grigliate, come ho fatto io.

Per la pasta, io ho usato i fusilli ma voi potete usare qualsiasi formato di pasta a vostra disposizione, purché corta e secca (ad esempio, farfalle, mezze maniche, rigatoni, ecc).

Se desiderate arricchire il vostro piatto, potete aggiungere una grattugiata di ricotta fresca (come nella ricetta della pasta alla pecorara) prima di servire la pasta o, in alternativa, potete arricchire il condimento con un pugnetto di carne macinata di maiale (fatta soffriggere in padella), cubetti di pancetta dolce/affumicata o dadini di salsiccia.

Ebbene, avete amici vegetariani e/o vegani per pranzo?? Ecco la vostra soluzione, un piatto semplice e gustoso, da preparare in poco tempo e che vi farà fare un figurone!

 

 

Ingredienti:

80 gr di fusilli (o altro tipo di pasta corta)

1/4 di melanzana

1/4 di peperone

metà zucchina

3 pomodori pachino

1 cucchiaio di olio extravergine di oliva

sale, pepe, peperoncino

 

 

Procedimento:

Riempire una pentola d’acqua e portarla a ebollizione per cuocervi la pasta.

Lavare e tagliare tutte le verdure in piccoli pezzi.

In una padella, cuocere tutte le verdure con un cucchiaio di olio, sale, pepe e una spolverata di peperoncino.

Schiacciare i pomodori pachino con un mestolo di legno per formare una sorta di sughetto.

Coprire la padella con il coperchio e cuocere mescolando di tanto in tanto.

Scolare i fusilli al dente poi saltarli in padella con le verdure.

Servire i Fusilli con le verdure ben caldi aggiungendo, se volete, una spolverata di parmigiano grattugiato.