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Linguine al pesto di rucola e stracciatella

Linguine al pesto di rucola e stracciatella
Linguine al pesto di rucola e stracciatella

LINGUINE AL PESTO DI RUCOLA CON STRACCIATELLA

Un primo piatto delizioso: Linguine al pesto di rucola con stracciatella, un modo perfetto per assaporare il cremoso formaggio pugliese, più saporito rispetto alla famosa burrata, a base di panna fresca e mozzarella.

Si tratta di un formaggio irreperibile al supermercato, e per questo vi consiglio di sostituirlo con della burrata oppure, come ho fatto io, fermarvi ad un caseificio (se siete di ritorno da una gita in campagna, come è successo a me) e acquistarla.
Per questa ricetta ho usato le linguine ma voi potete usare qualsiasi formato di pasta a vostra disposizione purché lunga (es. spaghetti, bucatini, ecc).

Per preparare il pesto ho usato un frullatore a immersione ma voi potete usare un robot da cucina o un mortaio, in base alle vostre disponibilità!

Amerete questo pesto, ne sono certa, poiché il suo sapore amarognolo viene smorzato benissimo dalla dolcezza della stracciatella. Un primo piatto veramente degno di nota, provare per credere 😉

Ingredienti:

80 gr di pasta
40 gr di rucola
15 gr di noci sgusciate
3 cucchiai di olio
1 cucchiaino di parmigiano grattugiato
1 spicchio di aglio
2-3 cucchiai di Stracciatella
3-4 pomodori pachino
Sale, pepe nero macinato

Procedimento:

Riempire una pentola d’acqua e portarla a bollore per cuocervi la pasta.
Nel frattempo, lavare e tagliare grossolanamente le foglie di rucola e i pomodori pachino,
Versare nel bicchiere del frullatore a immersione lo spicchio d’aglio, le noci, le foglie di rucola lavate e tagliate, un cucchiaino di parmigiano grattugiato, un pizzico di sale e frullare il tutto, aggiungendo un cucchiaio di olio per volta.
Quando la salsa sarà abbastanza cremosa, spegnere il frullatore a immersione e versare la salsa in uno recipiente.
Scolare la pasta al dente, unirla al pesto di rucola e mescolare bene.
Servire le Linguine al pesto di rucola e stracciatella decorando con una spolverata di pepe nero, pomodori pachino e generose cucchiaiate di stracciatella.

Martinimisù

Martinimisù
Martinimisù

Martinimisù

Avete ancora del pandoro/panettone avanzato e non sapete come smaltirlo?!? Avete già fatto il classico pandoro farcito (con crema pasticcera o crema chantilly), avete mangiato il pandoro persino a colazione inzuppato nel latte (e a merenda nel the), avete usato il pandoro come base delle torte al posto del pan di Spagna?!? Se avete già fatto tutte queste ricettine, allora vi manca il “Martinimisu'”: dadini di pandoro/panettone immersi in una crema al tiramisù (preparata con mascarpone, uova, zucchero, caff e rum) e serviti nei bicchieri da Martini… Geniali, no?!?

Ingredienti per 4 porzioni:
Pandoro/panettone avanzato (io ho usato il pandoro classico ma voi potete usare anche il panettone con canditi e/o uvetta, in base a ciò che avete a disposizione)
250 gr di mascarpone
60 gr di zucchero di canna (o semolato, come preferite)
2 uova
2 tazzine di caffè
1 cucchiaio di rum
Cacao amaro in polvere e scaglie di cioccolato q.b.

Procedimento:
Iniziare preparando la crema del tiramisù.
Separare i tuorli dagli albumi mettendoli in due ciotole diverse.
Sbattere i tuorli con lo zucchero, per ottenere un composto chiaro e senza grumi.
Aggiungere poi il mascarpone e continuare a mescolare.
Montare gli albumi a neve ben ferma, poi incorporarli al composto di uova e mascarpone mescolando delicatamente dal basso verso l’alto, per evitare che gli albumi di smontino. Il risultato dovrà essere una crema densa e soda.
Ora tagliare il pandoro/panettone a cubetti e inzuppare ogni cubetto nel caffè freddo.
Sistemare i cubetti di pandoro/panettone sul fondo del bicchiere da Martini, poi ricoprire con uno strato di crema di tiramisù, aggiungere qualche altro cubetto di pandoro/panettone e infine ultimare con uno strato abbondante di crema.
Mettere i dessert in frigorifero per almeno 3 ore, in modo da far rassodare la crema.
Prima di servire il Martinimisù, decorare con una spolverata di cacao amaro e le scaglie di cioccolato.

Creme brûlée

Crème Brûlée
Crème Brûlée

Creme brûlée

La creme brûlée (crema bruciata) è un dessert francese a base di crema inglese e zucchero caramellato, servita come dessert al cucchiaio.

Esistono due versioni di creme brûlée: quella francese, che predilige la cottura in forno a bagnomaria e annovera tra gli ingredienti panna e latte, e quella catalana, che opta per la cottura sul fornello e viene preparata esclusivamente con latte.

 

La ricetta della creme brûlée fu ritrovata tra le pagine di un libro di cucina francese del XVII secolo ma, tranquilli: per realizzarla non sono andata così indietro nel tempo!

Eh no, da pigrona quale sono, anziché rispolverare i manuali culinari francesi, ho preferito rivolgermi alla mitica Benedetta Parodi, l’angelo dei fornelli. Che ne dite, ho fatto bene??

 

 

Ingredienti per due porzioni:

 

2 tuorli d’uovo

250 ml di panna fresca per dolci

50 ml di latte

50 gr di zucchero semolato

1 baccello di vaniglia

zucchero di canna q.b. (per cospargere)

 

 

Procedimento:

Preriscaldare il forno a 180 gradi.

Versare il latte, la panna fresca ed il baccello di vaniglia raschiato in un pentolino e portare ad ebollizione.

In una ciotola sbattere i tuorli con lo zucchero semolato, fino ad ottenere una crema densa.

Non appena il latte raggiunge il bollore, spegnere il fuoco e eliminare il baccello di vaniglia.

Aggiungerne un mestolo alla volta di latte alla crema di zucchero e uova, amalgamando man mano.

Incorporare tutta la crema di latte e distribuire il composto in due cocotte.

Riempire una teglia di acqua bollente e sistemarvi le cocotte (l’acqua dovrà arrivare a coprire 1/3 del livello esterno delle cocotte).

Cuocere in forno preriscaldato a 180° per 60 minuti.

A fine cottura la crema dovrà apparire dorata.

Estrarre le cocotte e cospargere la superficie con 1-2 cucchiai di zucchero di canna.

Passare le cocotte per qualche minuto in forno (dopo aver eliminato l’acqua dalla teglia) alla funzione grill, in modo da far caramellare lo zucchero.

La superficie della crema dovrà avere un aspetto “bruciato”.

Sfornare e servire subito la Crème Brûlée.

 

 

Malloreddus alla campidanese

Malloreddus alla campidanese
Malloreddus alla campidanese

MALLOREDDUS ALLA CAMPIDANESE

Un primo piatto appartenente alla tradizione sarda, della zona del Campidano, per l’esattezza: gnocchetti di semola di grano duro a forma di conchiglie rigate, conditi con sugo di salsiccia.

Io ho trovato questi gnocchetti tra la pasta fresca in vendita al banco frigo del supermercato e li ho subito acquistati, realizzando così uno sfizioso primo piatto.

Ho usato il pecorino grattugiato ma voi, tanto per rimanere in tema, potreste usare il pecorino sardo, che di certo darà più sapore al piatto.

Il tocco in più? Accompagnare il vostro pranzetto con un bel calice di vino rosso sardo, come il Cannonau, ad esempio.

Che ne pensate? Vi ho tentato a sufficienza?

INGREDIENTI PER 1 PORZIONE:

100 gr di malloreddus

1/2 salsiccia fresca

150 gr di pomodori da sugo

2 cucchiai di pecorino grattugiato

1/2 cipolla

1 spicchio d’aglio

Qualche foglia di basilico

2 cucchiai di olio extravergine di oliva

una bustina di zafferano

Sale

PROCEDIMENTO:

Tritare finemente la cipolla.

In una padella, rosolare la cipolla tritata e l’aglio con due cucchiai di olio.

Quando la cipolla comincerà a imbiondire, aggiungere la salsiccia spezzettata e cuocere per 3-4 minuti.

Lavare e tagliare i pomodori.

Aggiungere i pomodori tagliati e un pizzico di sale e cuocere per una trentina di minuti, mescolando di tanto in tanto (se avete poco tempo a disposizione, potete sostituire i pomodori con la salsa di pomodoro già pronta).

Sciogliere una bustina di zafferano in mezzo bicchiere di acqua tiepida.

Trascorsi 30 minuti, aggiungere al sugo qualche foglia di basilico fresco e lo zafferano sciolto nell’acqua.

Mescolare e cuocere per un’altra decina di minuti, fino a quando il sugo non sarà denso.

Nel frattempo, riempire una pentola d’acqua e portarla a ebollizione per cuocervi la pasta.

Scolare la pasta al dente e unirla al sugo in padella per saltarla.

Servire gli gnocchetti ben caldi, con una bella spolverata di pecorino grattugiato.