Dove mangiare indiano a RomaDove mangiare indiano a Roma

La cucina indiana è una delle migliori al mondo, ricca di spezie, odori e colori: solo a guardare un piatto indiano, ci si sente di buon umore!

Pollo tandoori, pollo al curry, samosa, sono solo alcune delle specialità indiane.

Dove assaggiarle? Ecco a voi Dove mangiare indiano a Roma .

 

 

Krishna 13 (Via Foscolo 13)

Nei pressi di piazza Vittorio, Krishna 13 è senza dubbio il più famoso ristorante indiano di Roma.

Una location unica arredata in vero stile indiano con pareti dai toni caldi, tendaggi e profumi che richiamano l’India.

La filosofia del ristorante è il khamasutra of indian cooking, una kamasutra del mangiare, i titolari si occupano direttamente dei clienti mettendoli a loro agio, seducendoli e soddisfacendoli come un rapporto amoroso completo.

Il menu propone piatti tipici indiani preparati nel pieno rispetto della tradizione, con ingredienti freschi, spezie aromatiche, sapori intensi e pungenti.

Tra i piatti consigliati ci sono il  Aloo Gobi (patate e cavolfiori fritti con spezie a secco), il Pesce al Curry e il Pollo Hyderabadi, preparato con yogurt, cipolle, curry, limone, zafferano e curcuma, e accompagnato da riso basmati e un chutney di menta e labaneh, è il comfort food di cui vorreste innumerevoli piatti, uno dietro l’altro.

I prezzi sono bassi rispetto alla qualità dei piatti e all’abbondanza delle porzioni servite: in due persone spenderete 20-25 euro per un pasto completo (bevande incluse!).

 

Jaipur (Via di S. Francesco a Ripa 36)

A Trastevere, Jaipur propone la vera cucina dell’India nord-occidentale con piatti cucinati nel forno tandoori tradizionale, una vera rarità!

Anche se il locale non spicca per l’arredamento (leggermente datato), si respira un’atmosfera accogliente e ci si sente rassicurati dalla bontà dei piatti visto che molti commensali sono proprio indiani.

Nel menu Malai Tikka, Jira Aloo (patate al cumino), il Jaipuri Murgh, pollo al curry con burro chiarificato e altri piatti di carne e verdure.

Oltre al menu alla carta, ci sono 2 menu degustazione, uno vegetariano e l’altro misto, proprio per facilitarvi la scelta in fase di ordine.
Roti e naan, i tipici pani, sono imperdibili, così come il Malai Tikka (pollo marinato con salsa di anacardi e spezie) e il Baighan Bartha (purea di melanzane speziate).

Lasciate un po’ di spazio nella pancia per il dessert: il kheer (crema di risolatte) è fenomenale e gelato al pistacchio e mandorle è semplicemente superlativo.

Con circa 25 euro a testa potrete mangiare fino a sazietà.

 

Maharajah (Via dei Serpenti 124)

Nel quartiere Monti, Maharajah deve la sua fama ai Samosa, i triangoli di pasta di farina o pasta fillo che racchiudono con patate e piselli.

Menzione speciale, tra gli antipasti, al formaggio fresco ricoperto di farina di ceci.

Nei piatti principali non si può non menzionare il Garlic Chicken Tikka, pollo disossato e cotto sul carbone e il Pollo Tikka Masala, fatto con una segreta ricetta di spezie e erbe orientali fresche come il coriandolo.

Tra i dolci consiglio il firni (crema di riso al latte) e halwa gajar ka (un dolce fatto con farina di carote).

E ancora, pollo, agnello, ceci, lenticchie, curry che lo staff tiene a spiegare da quale zona dell’India provengono.

Un piccolo viaggio nell’affascinante India, attraverso i piatti e le parole delle persone affabili che li servono.

 

Himalaya’s Kashmir (Via Principe Amedeo 325/327)

All’Esquilino, un ristorante in pure arredo indiano, dove tutti i piatti sono preparati al momento nel rispetto dell’autentica tradizione culinaria indiana.

Il menu propone sia piatti della cucina indiana sia di quella pakistana, adatti anche a vegetariani e celiaci.

Tra le specialità vanno segnalati il Pollo Tandoori e il Pollo al Curry, da accompagnare con caldo Naan Chapati (il pane indiano), samosa, purè di melanzane, zuppe e altri piatti.

Buoni anche i piatti di pesce come il Gamberi mughali (Gamberi cotti con pomodoro e mandorle) e il Gamberi Korma (Gamberi cotti con yogurt e pasta di mandorle).

Quanto ai dolci, oltre alla classica crema di riso al latte, consiglio il Suji Halwa, le polpette di sesamo dolce, una bella scoperta.

Il conto totale non supera più di 20€ a testa per un pasto completo.

 

Indian Affairs (Via Palermo 6/B)

Gli arredi un po’ Bollywood con grandi elefanti d’argento e porte dorate, le portate servite in pentolini di rame e la bontà eccelsa dei piatti, fanno di Indian Affairs uno dei migliori ristoranti indiani di Roma.

Qui nulla è lasciato al caso e anche le spezie sono sapientemente combinate in modo da non risultare aggressive al palato e tantomeno stucchevoli.

Il piatto forte è l’abbacchio marinato in salsa yogurt naturale con spezie fresche e insalata Tandoori, come anche i gamberi cucinati sul carbone marinati con spezie indiane.

Fantastico il pollo al curry di madras, pollo piccante insaporito con la più famosa spezia indiana, da accompagna con pane caldo cotto rigorosamente nel forno tandoori.

Per finire, crema di riso al latte con pistacchio.. cosa volere di più?

Indian Affairs è la scelta giusta per chi vuole provare (anche per la prima volta) la cucina indiana, assaggiando i sapori autentici e senza spendere una fortuna.