focaccia barese

Focaccia

Focaccia
Focaccia

Focaccia

La Focaccia è una delle mie cene preferite: cosa c’è di meglio di una bella focaccia spaccata a metà e farcita con salame ungherese o mortadella profumata?

Per me, niente!

Ecco a voi la ricetta della mia focaccia semplice, fatta in casa, con farina, latte, olio, lievito di birra e sale.

 

 

Ingredienti:

1 kg di farina 00

50 gr di lievito di birra

500 ml di latte

2 cucchiai di zucchero semolato

100 ml di olio extravergine di oliva

sale q.b.

 

 

Procedimento:

Disporre la farina a fontana su una spianatoia e praticare un buco al centro.

Riscaldare il latte nel microonde (1 minuto alla massima potenza) o nel bollilatte.

Sciogliere il lievito nel latte riscaldato.

Versare nel buco fatto al centro della farina il latte, l’olio extravergine di oliva, due cucchiai di zucchero e un pizzico di sale.

Cominciare a impastare con le mani per ottenere un panetto elastico ed omogeneo.

Lasciare l’impasto a lievitare al caldo per almeno 30 minuti (io di solito metto l’impasto vicino al termosifone o nel forno spento).

Nel frattempo, ungere una teglia con un filo di olio e preriscaldare il forno a 220 gradi.

Una volta lievitato, prendere l’impasto e stenderlo nella teglia con i polpastrelli.

Cosparegere la superficie della focaccia con una manciata di sale grosso e, se volete, del rosmarino fresco.

Cuocere in forno caldo a 220° per 30 minuti o fino a doratura.

Servire la Focaccia ancora calda, tagliata a fette e farcita con salumi golosi o pomodorini pachino.

 

Focaccia con prosciutto

Focaccia con prosciutto
Focaccia con prosciutto

Focaccia con prosciutto

Una focaccia saporita, croccante, genuina, condita semplicemente con qualche fetta di prosciutto crudo, un’autentica bontà! Ideale da mangiare a cena o da servire agli ospiti come aperitivo, magari accompagnata da uno Spritz!

Le origini della focaccia si perdono nella notte dei tempi: adorate dai fenici, dai cartaginesi e dai greci, che addirittura la preparavano usando farine di orzo, di segale e di miglio, cotte in forno e mangiate farcite con ortaggi, salumi e formaggi.

Io ho preparato l’impasto per la focaccia a casa, seguendo scrupolosamente la ricetta della mia nonnina che, da giovane, lavorava in una pizzeria, ma voi potete benissimo acquistare la massa già pronta al supermercato e limitarvi a stenderla nella teglia e condirla a vostro piacimento.

 

 

Ingredienti per una focaccia:

150 gr di farina 00 (per incrementare il gusto della focaccia, vi consiglio di ridurre la dose di farina 00 e aggiungere farina di orzo, di segale o di miglio)
1/2 panetto di lievito di birra
1/2 tazza di acqua calda
Sale q.b.
4-5 fette di prosciutto crudo (o cotto, come preferite)
Sale, origano

 

 

Procedimento:

In un recipiente, versare la farina e scavare un buco al centro.
Sciogliere 1/2 cubetto di lievito di birra e un pizzico di sale in 100 ml di acqua calda, poi versarlo nel buco fatto nella farina e cominciare a impastare.
L’obiettivo è quello di ottenere una bella palla elastica.
Sistemare l’impasto in una ciotola coperta con uno strofinaccio e metterla a lievitare in un luogo caldo (io di solito la metto nel forno spento o vicino al termosifone, in inverno).
Dopo 3-4 ore l’impasto sarà lievitato quindi lavorarlo su una spianatoia infarinata.
Ungere una teglia tonda con un filo di olio extravergine di oliva e stendervi l’impasto.
Preriscaldare il forno a 200 gradi.
Infornare e cuocere in forno caldo a 200 gradi per 10-15 minuti.
Sfornare la focaccia e condirla con le fette di prosciutto crudo, sale, origano e un filo di olio extravergine di oliva.

Dove mangiare pugliese a Roma

Dove mangiare pugliese a RomaDove mangiare pugliese a Roma

Uno dei street food più amati nella capitale, oltre al Trapizzino, sono i panzerotti pugliesi, serviti caldi caldi e perfettamente dorati, ripieni di pomodoro oppure prosciutto, una vera leccornia!
Oltre al mitico Panzerotti and Friends, una vera mecca per gli amanti dei sapori pugliesi, di seguito vi illustro Dove mangiare pugliese a Roma , i migliori ristoranti e trattorie dove gustare i piatti forte della cucina pugliese.

 

 

Orecchietteria Banfi (Via Giuseppe Gioachino Belli, 116)

Probabilmente, il ristorante pugliese più famoso di Roma, creato dal mitico attore pugliese Lino Banfi e sito nel quartiere Prati.
All’Orecchietteria ci si sente un po’ come a casa: si ordina al bancone e si attende al proprio tavolo che l’ordinazione sia pronta per andarla a ritirare. Non c’è servizio a tavolo e le stoviglie sono tutte biodegradabili.
Il menu è appeso ai muri e comprende piatti della tradizione pugliese e rivisitati, preparati con ingredienti di stagione.
I primi piatti a base di orecchiette, vengono accompagnati con panzerotti, friselle e focacce farcite con burrata di Andria, culatello e ortaggi.
Se non è periodo di rape, ordinate le orecchiette veghene, con purea di ceci e peperoni, assolutamente indimenticabili! Buoni anche i panzerotti, perfettamente dorati, serviti caldi e per niente unti.
Prezzi bassi se rapportati alla qualità dei prodotti e al fatto di essere a due passi dal Vaticano.
Super raccomandato!

L’Apulia (Via degli Umbri 12)

Aperto a fine 2018, L’Apulia è un piccolo ristorantino nel cuore di San Lorenzo specializzato nello street food realizzato con piatti della tradizione pugliese.

Nel menu ci sono due soli primi (orecchiette con le cime di rapa e calamarata allo scoglio), 3 secondi (polpette al sugo, polpo arrosto e frittura di pesce), e poi panzerotti e panini gourmet.

Per uscire a pancia piena e soddisfatti, vi consiglio di assaggiare i panzerotti (superlativi, leggeri e poco unti, perfettamente dorati) o le puccie e, se ce la fate, lasciate un po’ di spazio per un pasticciotto leccese, buono come l’originale.

La qualità è alta e i prezzi sono nella media, cosa non sempre ovvia.

 

La locanda dei pugliesi (Via Napoli 76/A)

Nei pressi del Palazzo delle Esposizioni, questa locanda è aperta da circa 4 anni e gestita da due tarantini doc.

Tutte le materie prime utilizzate nella preparazione dei piatti provengono dalla loro terra: cime di rapa, latticini, salumi.

I piatti sono semplici e genuini, preparati con prodotti freschi e selezionati, assemblati sul momento e cotti nel forno a legna.

Nel menu ci sono le orecchiette con le cime di rapa, i paccheri con cardoncelli freschi e pancetta e naturalmente le bombette con cacio cavallo, pomodoro e lattuga.

Come dolce oltre ai classici tiramisù e mousse, ci sono i dolci della tradizione pugliese come i mostaccioli.

 

La locanda del macellaio (Via Virginia 41)

Nel quartiere Furio Camillo, come si intuisce dal nome, questa locanda è adatta agli amanti della carne.

Appena entrati, difatti, verrete accolti da un bancone sul quale campeggiano salsicce, bistecche, costate e filetti, tutti provenienti da allevamenti della Valle d’Itria.

Il piatto forte sono le bombette, ovvero involtini di carne ripieni e avvolti nella pancetta affumicata.

Il menu propone ben 25 tipi di bombette ma è difficile dire quale sia la più buona.

Buon rapporto qualità-prezzo e fortemente consigliata la prenotazione.

 

Puglificio (Via Ilia 19)

Altro localino in zona Furio Camillo che propone piatti saporiti e gustosi della tradizione pugliese, serviti in un ambiente accogliente e caloroso.

Il menù degustazione a 18€ (bevande escluse) comprende assaggi di antipasti ottimi (nodini, sttacciatella, lampascioni, focaccia, calzoni di cipolla e di verdure..), primi piatti (fave alla martinese e con cicoria, cavatelli, orecchiette alle cime di rapa, ecc.), panzerotti e, infine, pasticciotti leccesi e cartellate.

Tutto buonissimo e il top sono proprio i panzerotti, fantastici, serviti bollenti e con la mozzarella filante che si scioglie in bocca.

Una vera leccornia!

Il tutto da accompagnare con birre artigianali e vini entrambi pugliesi.

Che dire? Una vera chicca all’Appio Latino!

 

 

Focaccia araba

Focaccia araba
Focaccia araba

Focaccia araba

La focaccia araba (conosciuta anche come “pita”),  è un cibo della tradizione orientale, preparata con farina, acqua, olio e sale (senza lievito), cotta in padella per una decina di minuti.

Una focaccia ideale da servire come happy hour, accompagnata con salse (hummus, salsa yogurt, baba ganush, tzatziki, mousse salate) o farcita con affettati (prosciutto crudo, bresaola, ecc) e formaggi spalmabili (es. stracchino, formaggio Philadelphia, ricotta, yogurt greco).

Questa Focaccia araba è speciale perché unisce la leggerezza del pane arabo (realizzato senza lievito e la cui ricetta è descritta al seguente link http://blog.giallozafferano.it/unacucinadasingle/2125-2/) al gusto delle focaccine cotte in padella; una ricetta facile e gustosa per un pane che può essere servito con salumi, verdure grigliate o una semplice insalata.

Vi svelo un segreto: mia madre, quando è in preda ad un attacco di fame verso le 6 del pomeriggio, prepara una focaccina “al volo” e la mangia spalmandovi sopra un velo di maionese e qualche fetta di prosciutto crudo… che bontà!

Meno male che lei è così generosa da condividere il suo “happy hour” con la sua dolce e amata figliola 😉

Ingredienti:

100 gr di farina

50 ml di acqua tiepida

1 cucchiaino di olio extravergine di oliva

Sale q.b.

 

 

Procedimento:

Unire tutti gli ingredienti in una ciotola ed impastare a mano per ottenere un panetto morbido e omogeneo.

Infarinare una spianatoia.

Stendere il panetto su una spianatoia allargandolo con le punta delle dita, cercando di dargli una forma rotonda, come quella della padella in cui andrete a cuocere la focaccina.

Ungere una padella antiaderente con un filo di olio extravergine di oliva e, quando sarà calda, cuocervi la focaccina per 4-5 minuti per lato, a fiamma media, coprendo la padella con il coperchio, in modo da far distribuire il calore uniformemente.

Spadellare la focaccia araba e servirla subito, accompagnata da salse o farcita con salumi e formaggi!!

Focaccia pomodorini e olive

Focaccia pomodorini e olive
Focaccia pomodorini e olive

Focaccia pomodorini e olive

Una ricetta facile e sfiziosa da servire come finger food agli ospiti, oppure da mangiare durante la pausa pranzo in ufficio.

Questa focaccia è legata a un periodo per me molto particolare: nel 2011, mia madre è stata ricoverata per quasi un mese in un ospedale a Milano.

Mio padre ed io, per starle vicini, avevamo affittato un appartamento vicino l’ospedale e, tutte le sere, quando tornavamo a casa, ci fermavamo dal fornaio in piazza per comprare una baguette.

Poi, una sera, siamo andati più tardi del solito e abbiamo trovato solo panini integrali e una focaccia con pomodorini e olive.

Inutile dirvi come è andata a finire la storia: da quel giorno, la baguette è stata bandita dal nostro appartamento e sostituita con questa deliziosa focaccia!

 


Ingredienti per una focaccia:

150 gr di farina 00

1/2 panetto di lievito di birra

1/2 tazza di acqua calda

Sale q.b.

Pomodori pachino q.b.

Olive nere q.b.

1 cucchiaio di olio extravergine di oliva

Sale

 

 

Procedimento:

In un recipiente, versare la farina e scavare un buco al centro.

Sciogliere 1/2 cubetto di lievito e un pizzico di sale in 100 ml di acqua calda.

Versare l’acqua calda nel buco fatto nella farina e cominciare a impastare.

L’obiettivo è quello di ottenere una bella palla elastica.

Sistemare l’impasto in una ciotola coperta con uno strofinaccio e metterla a lievitare in un luogo caldo (io di solito la metto nel forno spento o vicino al termosifone, in inverno).

Nel frattempo, lavare e tagliare i pomodorini a metà.

Quando l’impasto sarà lievitato, stenderlo su una teglia precedentemente unta.

Distribuire sulla superficie i pomodorini tagliati a metà, le olive nere, un filo d’olio di oliva ed un pizzico di sale.

Lasciare riposare 20 minuti e poi infornare a 200 gradi per circa 30 minuti.

Sfornare e servire calda, oppure farla raffreddare e mangiarla il giorno dopo.

Orecchiette pugliesi

Orecchiette pugliesi
Orecchiette pugliesi

Orecchiette pugliesi

Le orecchiette alle cime di rapa sono il piatto tipico della cucina povera barese, inventato intorno al 1200; si tratta di un tipo di pasta fatta in casa, a mano, la cui forma (rotonda e concava) richiama quella dei tetti dei trulli di Alberobello.

Le forma rotonda, liscia all’interno e rugosa all’esterno, rende le orecchiette perfette per raccogliere il sugo preparato con la salsa di pomodoro (la versione delle orecchiette al sugo è preparata solitamente nella zona del Salento) ma anche condimenti a base di verdure, come le cime di rapa.

Sono una ricetta facile, veloce (la parte più tediosa sarà mondare le rape) ed economica (a base di pasta e verdura), ideale da mangiare sia a pranzo che a cena, magari accompagnata da un bel bicchiere di vino bianco (che ogni tanto ci vuole!).

Io ho usato le orecchiette regalatemi da mia zia (originaria della zona di Bari), fatte rigorosamente a mano da sua mamma ma voi, se non avete le orecchiette originali in dispensa, potete usare altri tipi di pasta reperibili al supermercato, come gli gnocchetti sardi.

 

Ingredienti per una porzione:

60 gr di orecchiette
150 gr di rape
2 filetti di acciughe (opzionali)
2 cucchiai di olio extravergine di oliva
1 spicchio di aglio
Sale, parmigiano grattugiato

 

 

Procedimento:

Lavare e mondare le rape eliminando le foglie e le coste più dure.
In una pentola, portare l’acqua a ebollizione e poi buttarvi le rape.
Coprire la pentola con il coperchio e, quando l’acqua bollirà una seconda volta, buttarvi anche le orecchiette.
Nel frattempo, in una padella rosolare uno spicchio d’aglio con un filo di olio extravergine di oliva e poi aggiungere le alici spezzettate.
Scolare la pasta e le rape e buttarle nella padella insieme alle alici per far saltare il tutto per 2-3 minuti.
Servire le Orecchiette pugliesi ben calde, con una spolverata di parmigiano grattugiato (facoltativo).