cotoletta viennese

10 regole per una cotoletta alla milanese perfetta

10 regole per una cotoletta alla milanese perfetta
10 regole per una cotoletta alla milanese perfetta

10 regole per una cotoletta alla milanese perfetta

La cotoletta alla milanese è uno dei piatti preferiti dai bambini di tutto il mondo: quando ero piccola e mia madre mi chiedeva cosa volessi mangiare per cena, rispondevo sempre “cotoletta e patatine fritte!”, che bei ricordi.

Carré di vitello avvolto in una croccante panatura e cotta in padella con il burro chiarificato, una vera bontà!

I segreti per preparare una perfetta cotoletta alla milanese?

Eccoli di seguito svelati!

 

 

10 regole per una cotoletta alla milanese perfetta

 

 

 

1) La carne

La vera cotoletta alla milanese si prepara con la costoletta di vitello, ricavata dal carrè, alta e con l’osso (che non dovrà essere tolto); con un coltello, bisogna eliminare il  grasso esterno visibile e incidere il bordo della carne, per evitare che si arricci durante la cottura.

In molte ricette si prepara la cotoletta anche con il petto di pollo (molto gradito dai bambini) o con la carne di agnello, alternative entrambe valide ma sicuramente molto diverse rispetto alla vera milanese.

 

 

2) Panatura: uova

La panatura è fondamentale per la perfetta riuscita della cotoletta.

Due sono i segreti per ottenere una panatura croccante, non unta e aderente alla carne: il pangrattato e le uova.

Le uova devono essere sbattute in un piatto, senza l’aggiunta di sale, olio extravergine di oliva o qualche cucchiaio di latte.

La carne deve essere passata nell’uovo, da entrambi i lati, poi scolata e panata nel pangrattato.

 

 

3) Panatura: solo pangrattato?

La panatura deve essere fatta con il pangrattato fresco (fatto con pane secco e frullato); alcuni chef aggiungono semi di sesamo, cereali tritati, formaggio grattugiato, erbe aromatiche (paprika, curry, curcuma) ecc. ottenendo una cotoletta sicuramente più saporita ma decisamente diversa rispetto alla vera milanese.

La carne, precedentemente passata nell’uovo e scolata, deve essere panata nel pangrattato, su entrambi i lati, assicurandosi che quest’ultimo aderisca bene alla carne.

Mia nonna ultimamente ha sperimentato la cotoletta con “doppia panatura” (con lo schema uovo-pangrattato-uovo-pangrattato) ma a me non piace perché il sapore della carne viene coperto eccessivamente dalla panatura.

 

 

4) Sale: si o no?

Alcuni sostengono che la carne non vada assolutamente salata prima della cottura: una spolverata di sale va aggiunta sulla superficie della cotoletta solo prima di essere servita.

Io seguo questa scuola di pensiero ma voi, in base ai vostri gusti, potete salare la carne prima della panatura o aggiungendo un pizzico di sale all’uovo sbattuto.

 

 

5) Cottura

La cotoletta deve essere, per tradizione, cotta nel burro chiarificato, sciolto in padella  fuoco vivace; la cotoletta deve cuocere 15-20 minuti ma, se molto alta, dovrete prolungare il tempo.

 

 

6) La variante fritta e al forno

Alcune ricette prevedono la cottura in padella con olio di semi fino a doratura, penalizzando però l’aroma e la croccantezza della cotoletta. L’olio deve essere abbondante perché altrimenti, quando viene adagiata in padella la cotoletta, la temperatura dell’olio diminuirà velocemente e l’impanatura rimarrà unta e poco croccante.

Coloro che sono attenti alla linea, consigliano la cottura della cotoletta in forno (a 180° per 20-25 minuti o fino a doratura), ma otterrete un risultato finale meno croccante e saporito.

 

7) Quantità

Per evitare che, durante la cottura, le fette di carne si attacchino l’una all’altra o che la panatura si stacchi, dovrete dosare bene le quantità ed evitare di friggere troppe cotolette alla volta: regolatevi in base alle dimensioni della padella e alla quantità di burro/olio usato.

 

 

8) Servizio

La cotoletta deve essere scolata su un foglio di carta assorbente e servita dopo qualche secondo, ben asciutta, aggiungendo un pizzico di sale sulla superficie.

L’accompagnamento perfetto alla cotoletta milanese??

Sicuramente una generosa porzione di patatine fritte o un’insalata fresca.

Una chicca: a Vienna, l’accompagnamento prediletto della cotoletta è un’insalata di patate lesse condite con aceto, succo di limone, cipolle e prezzemolo, una vera prelibatezza!

 

 

9) La variante “Viennese”

La cotoletta viennese si prepara con carne di maiale o di bovino, senza osso, non alta ma sottolissima e ben battuta,  impanata nell’uovo e nel pangrattato, e fritta in una padella con olio di semi di arachide.

 

 

10) La variante “Bolognese”

La cotoletta alla bolognese si differenzia dalla milanese innanzitutto per il taglio della carne: nella prima si usa la fesa di vitello (taglio di coscia, privo di osso), mentre nella seconda il carrè (con l’osso).

Quanto alla preparazione, una volta panata nell’uovo e nel pangrattato, la cotoletta alla bolognese viene dorata in padella con una noce di burro, poi rivestita di fette di prosciutto crudo, cosparsa di parmigiano grattugiato e infine cotta di nuovo in padella con un mestolo di brodo, necessario per far sciogliere il formaggio.

Vienna in 3 giorni

Vienna in 3 giorni
Vienna in 3 giorni

Vienna in 3 giorni

La capitale della musica, della cultura, del gusto e dell’eleganza.

La casa di Mozart, della famosa Torta Sacher, la residenza della mitica Principessa Sissi, insomma, un viaggio affascinante che vi riporterà nell’atmosfera imperiale ottocentesca.

Ecco a voi il mio diario “Vienna in 3 giorni”, con note e consigli per gli spostamenti, dove pernottare, mangiare, fare shopping e rilassarvi. Vienna in 3 giorni   Vienna in 3 giorni    Vienna in 3 giorni

 Vienna in 3 giorni

Arrivo a Vienna

Siamo arrivati a Vienna con un volo da Roma Fiumicino.

L’aeroporto si trova a circa 20 km dal centro città, raggiungibile in 3 modi:

  • il City Airport Train (CAT), un treno che parte ogni 30 minuti e impiega 16 minuti per portarvi al centro città. Il biglietto costa 16€ solo andata, 19€ andata e ritorno;
  • il treno cittadino Schnellbahn S7, che vi porterà a Wien Mitte in 25 minuti al costo di 4,40€;
  • pullman della compagnia Vienna Airport Lines. Ci sono 3 linee (VAL1, VAL2, VAL3) e il costo del biglietto di 8€ (13€ andata e ritorno);
  • taxi, la tariffa fissa è pari a 30€ per portarvi dall’aeroporto al centro città.

Noi, avendo prenotato un hotel vicino a Schwedenplatz, abbiamo scelto il bus VAL2, che ci ha condotto a destinazione in meno di 30 minuti.

Sistemazione

Per il nostro soggiorno, abbiamo scelto l’hotel Adagio Vienna City, situato nell’Inner Stadt, a pochi minuti a piedi dalla Cattedrale di Santo Stefano.

L’hotel dispone di mini appartamenti dotati di angolo cottura, aria condizionata, divanetto, tv e wi-fi.

La colazione è a buffet e di tipo “continentale”.  Vienna in 3 giorni        Vienna in 3 giorni

Vienna City Card

La Vienna City Card è il modo migliore per visitare la città.

Disponibile nel formato 1/2/3 giorni (al prezzo rispettivamente di 13,90€/21,90€/24,90€), consente l’accesso a tutti i mezzi pubblici e sconti sul biglietto d’ingresso di molte attrazioni.

La tessera è disponibile anche nella versione con bus Hop-on Hop-off per 24 ore (Vienna City Card Big Bus) al costo di 28€/25€/31€ per 1/2/3 giorni.

Vienna Travelcard

La Travelcard consente di viaggiare liberamente su tutti i tram, gli autobus e metro, ed è disponibile nel formato 1/2/3 giorni, rispettivamente al costo di 7,60€/13,30€/16,50€.

Il biglietto settimanale costa 16,20€ (valido dal lunedì al lunedì).

Noi abbiamo acquistato la Travelcard per 3 giorni.

Dove mangiare:

Nella capitale austriaca non vi troverete di certo a corto di dolci da mangiare: è proibito lasciare la città senza aver assaggiato una fetta di Sachertorte!

Pertanto, vi consiglio di fare tappa presso il Café dell’Hotel Sacher (casa dell’omonima torta, creata nel 1832 su richiesta di Metternich), vicino l’Opera, e fare merenda con una fetta di torta e una cioccolata calda con panna.

A dire il vero, relativamente alla torta Sacher esiste una forte rivalità tra l’Hotel Sacher e la pasticceria Demel, una delle più antiche caffetterie della città, nominata a lungo tempo pasticceria di corte e amata da Sissi.

Se volete dare anche voi il vostro contributo alla scelta tra quale delle due torte sia migliore, non vi resta che fare merenda in entrambe le caffetterie.

Per merende più “informali”, vi consiglio una delle tante pasticcerie Aida sparse nelle vie dell’Innerstadt.

Da Aida non perdetevi la Mozart cake (l’unione di cioccolato, nocciole e pistacchio, una vera bomba!).

Passando ai pasti principali, non potete non assaggiare la cotoletta viennese di Figlmuller o di Wienerwald (le migliori della città) accompagnata da insalata di patate.

Consiglio: prenotate in entrambi i locali o rischierete di ritrovarvi a pancia vuota.

Altro piatto tipico è il gulasch (spezzatino di manzo o vitello) servito al Gulasch Museum (una porzione costa 15€, più o meno).

Vienna in 3 giorni
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Vienna by night

Se siete alla ricerca di un locale post cena dove gustare una fetta di strudel e ascoltare musica dal vivo, vi consiglio di recarvi al Café Landtman (vicino Rathausplatz) o al Café Mozart (vicino Stephaplatz).

Se invece del dolce preferite gustre una birra, vi consiglio di recarvi da 7 Stern Brau, la più antica birreria viennese situata al Museum Quartier.

Vienna in 3 giorni

Primo giorno: Stephanplatz, Hofburg e Museumquartier

Iniziate il vostro soggiorno a Vienna con una visita alla Cattedrale di Santo Stefano, a Stephanplatz, dove potrete salire sul campanile della Pummerin, la torre settentrionale, al prezzo di 5,50€.

La cattedrale venne costruita inizialmente nel 1147 e nel corso degli anni ha ospitato diversi matrimoni reali nonché il funerale dell’imperatore Francesco Giuseppe (nel 1916).

La torre nord ospita la Pummerin, una grande campana di 21 tonnellate ottenuta dalla fusione di 100 palle di cannone sparate dai turchi contro le mura viennesi durante l’assedio della città.

Dopo la visita al campanile, passeggiate per le vie del centro fino ad arrivare a Michaelerplatz, una piazza elegante e raffinata dalla quale si accede all’Hofburg, il complesso sede del centro del potere austriaco sin dal XIII secolo.

Il complesso è costituito da una serie di residenze e palazzi, la Cappella Imperiale, Il Museo di Storia Naturale, il Museo della Storia dell’Arte, la Biblioteca Nazionale Austriaca, il tesoro imperiale, il Burgtheater, la Scuola di equitazione spagnola, le stalle imperiali e il centro congressi.

Visitate gli appartamenti di Stato e la collezione dei tesori imperiali, appartenuti all’imperatore Francesco Giuseppe e alla famosa Imperatrice Sissi.

Durante la visita, vedrete gli attrezzi ginnici usati dall’Imperatrice, la sala da toeletta, lo studio dell’Imperatore, la camera da bagno dell’Imperatrice, la sala da pranzo imperiale, ecc.

Se siete appassionati della vicenda della famosa Imperatrice austriaca, vi consiglio di acquistare il Sissi ticket, che vi darà la possibilità di visitare il Museo a lei dedicato, ospitante molti dei suoi oggetti personali (abiti, gioielli, ritratti).

All’uscita dall’Hofburg, fate una passeggiata lungo il Parco Volksgarten e fate una piccola pausa pranzo mangiando un pretzle su una panchina al parco.

Nel pomeriggio dirigetevi a Maria-Theresien Platz e concedetevi al visita a uno dei musei circostanti:

  • il Naturhistorisches Museum (Museo di Storia Naturale),
  • il Kunsthistorisches Museum (Museo di Storia dell’arte),
  • il Leopold Museum.

Prima di rientrare nel Ring, concludete la giornata con una foto al Neues Rathaus (il Municipio), al Parlamento e al Burgtheater, il teatro nazionale austriaco chiamato dai viennesi “die Burg”.

Il teatro, costruito nel 1748 per volere dell’Imperatrice Maria Teresa d’Austria, ha visto in scena molte opere tra cui “Le nozze di Figaro” e “Così fan tutte” di W. A. Mozart.

Secondo giorno: Castello di Schonbrunn e Museo dell’Albertina

Iniziate la vostra seconda giornata a Vienna con la visita al Castello di Schonbrunn, edificato alla fine del ‘600 per volere dell’imperatore Leopoldo I come residenza di caccia imperiale per il futuro imperatore Giuseppe I.

Successivamente, nel ‘700, il castello divenne la residenza imperiale estiva, ospitando i più grandi statisti europei.

Se visitate Vienna durante la bella stagione, vi consiglio una passeggiata lungo il Parco del Castello, dichiarato nel 1996 patrimonio dell’umanità dall’UNESCO.

Tornando verso l’Inner Stadt, fermatevi per gustare una fetta di torta sacher presso l’Hotel Sacher (o da Demel).

Proseguite con una visita al Museo dell’Albertina, ospitante una delle più prestigiose collezioni al mondo d’arte grafica dal XIV secolo ai giorni nostri.

Dopo la visita al museo, concedetevi qualche scatto all’Opera Nazionale di Vienna (Staatsoper), dove ogni anno si tiene il famoso Ballo delle Debuttanti.

Ultimate la giornata con un po’ di shopping lungo il Graben, dove troverete boutique di lusso, negozi di souvenir, grandi magazzini e pasticcerie.

Le vie imperdibili? Mariahilfer Strasse (ricca di negozi urbanwear e young fashion), Kohlmarkt (dove troverete negozi di designer famosi come Gucci, Ferragamo, Hermes, Cartier, ecc).

Se cercate souvenir originali, buttatevi sul cibo e acquistate le famose “palle di Mozart” (cioccolatini gustosi solitamente con marzapane, decisamente calorici).

Terzo giorno: Castello del Belvedere, Prater e Crociera

Il Castello del Belvedere è considerato una della residenze principesche più belle d’Europa, costruito nel 1714 per volere del principe Eugenio di Savoia.

Il Castello si compone di due palazzi:

  • il Belvedere Inferiore, dimora estiva del Principe;
  • il Belvedere Superiore, destinato alle feste.

Oggi il Belvedere Inferiore ospita il Museo d’Arte Barocca, mentre il Belvedere Superiore ospita la Galleria d’Arte del XIX e XX secolo.

Dopo la visita al Belvedere, concedetevi un momento di svago e relax al Prater, il parco viennese un tempo riserva di caccia imperiale e oggi ricco di caffè e ristoranti.

La parte iniziale ospita il Volksprater, un parco di divertimenti con oltre 250 giostre tra cui la famosa “Riesenrad“, la ruota panoramica inaugurata nel 1897 che offre una vista sulla città da 65 metri di altezza.

Dal Prater dirigetevi verso Schwedenplatz e partite per una mini crociera in battello “Gran Danube River Cruise”.

La gita, della  durata di due ore, vi permetterà di ammirare Vienna dall’acqua e rilassarvi ascoltando musica classica. Vienna in 3 giorni   Vienna in 3 giorni    Vienna in 3 giorni   Vienna in 3 giorni