cioccolato fondente

Dolci per la calza della Befana

Dolci per la calza della BefanaDolci per la calza della Befana

L’Epifania chiuse le festività del Natale ed è una buona occasione per fare scorta di dolciumi amati da grandi e piccini.

Se siete pigri, non vi resta che acquistare le calze confezionate in vendita in tutti i supermercati, contenenti cioccolatini, caramelle, liquirizie, snack dolci e tanto altro.

Se invece volete preparare una calza “artigianale”, allora vi suggerisco delle idee molto carine pensate in base a chi riceverà la calza.

 

Per gli amanti del cioccolato…

Preparate una ricca calza contenente cioccolatini, tavolette di cioccolato, merendine e, infine, gli introvabili Nutella biscuits.

In mancanza dei Nutella biscuits, sostituiteli con un barattolo di Nutella e un pacco di Macine Mulino Bianco: sarà un dono super gradito!

Se siete a Roma, vi consiglio i cioccolatini artigianali di Said (a San Lorenzo) oppure di Grezzo (all’Esquilino) mentre, se preferite marche meno di nicchia, allora affidatevi a Venchi e andrete sul sicuro.

Infine, se i destinatari della calza saranno i bambini, allora fate scorta di cioccolatini Kinder e saranno strafelici.

 

Per chi è già alla ricerca della dieta post abbuffate natalizie…

riempite la calza della Befana con frutta fresca (mandarini, mele, pere), frutta secca (mandorle, noci, anacardi) e, perchè no? Anche un finocchio e una manciata di carote.

Infine, aggiungete un piccolo snack dolce come una tavoletta di cioccolato fondente, qualche cioccolatino oppure barrette di cereali.

Se volete arricchire la calza con dolci fatti in casa, allora optate per dolci privi di burro e zucchero, preferendo dolcificanti come il fruttosio o la stevia.

 

Per chi non ama i dolci…

Per chi al dolce preferisce il salato, allora preparate una calza della befana con patatine, taralli, frutta secca, crackers sfiziosi e grissini.

Se volete preparare qualcosa con le vostre mani, vi suggerisco delle pizzette o dei rustici di pasta sfoglia, da preparare il giorno prima ed imbustare in un sacchetto colorato.

A questo, potete aggiungere anche delle piccole confezioni di olive in salamoia oppure di sottaceti fatti in casa o comprati.

 

Per gli amanti del caffè

I coffe lovers gradiranno sicuramente ricevere una calza della Befana con una confezione di caffè macinato di alta qualità oppure una miscela particolare e ricercata.

In alternativa, potrebbero essere gradite anche le cialde e le capsule per le macchine automatiche, magari aromatizzate.

Al caffè potreste aggiungere delle bustine monodose di zucchero (bianco o di canna) oppure i mitici cucchiaini di cioccolato, una vera chicca.

Il pandoro di Ale

Il pandoro di Ale
Il pandoro di Ale

Il pandoro di Ale

La ricetta di questo pandoro viene direttamente dalla cucina della mia amica Alessia, una ragazza la cui dolcezza supera di gran lunga quella di un pandoro ricoperto da mille e mille strati di burro e zucchero.

Lei è così: ha quelli che mia nonna definirebbe “occhi gentili”, il sorriso sempre sulle labbra e una vocina così melodiosa che riesce a farti sorridere anche quando invia un messaggio vocale dicendo: “scusate, sono in ritardo”, oppure quando le chiedi cosa ha mangiato per colazione e lei risponde: “yogurt e cioccolato”…

Il miele, a suo confronto, è acre!
E proprio lei, questo angelo sceso dal cielo e incontrato in palestra tra una lezione di step e una di pump, mi ha dato la ricetta di questo pandoro che, solo a vederlo, manda all’aria tutte le sessioni di addominali e di affondi!

Un pandoro farcito con crema al mascarpone e Brandy, ricoperto con glassa al cioccolato fondente…

Che dire, ci vorranno anni per smaltirlo, ma io e Ale faremo questo sacrificio!!!

Ingredienti:

1 pandoro

4 uova

170 gr di zucchero

400 gr di mascarpone

3 cucchiai di brandy

2 tavolette di cioccolato fondente (io ho usato il fondente all’80%)

Procedimento:

Cominciamo con il preparare la crema al mascarpone.

In una ciotola, sbattere i tuorli con lo zucchero fino ad ottenere un composto denso e spumoso.

In un’altra ciotola, mescolare il mascarpone con il brandy, e poi unirlo al composto con le uova.

Montare gli albumi a neve ben ferma.

Unire gli albumi montati al composto di uova e mascarpone, mescolando delicatamente dal basso verso l’alto per evitare di sgonfiare gli albumi.

La crema è pronta!

Ora farcire il pandoro.

Tagliare la base del pandoro e scavare all’interno estraendo tutto il ripieno del pandoro.

In una ciotola, mescolare la crema al mascarpone con i pezzi di ripieno del pandoro e poi riversare tutto nel pandoro stesso.

Riposizionare il pandoro così farcito sulla sua base.

Sciogliere due tavolette di cioccolato fondente a bagnomaria e poi distribuire, con un pennello, il cioccolato fuso sui lati del pandoro, ricoprendo bene tutti i lati.

Lasciare riposare il pandoro in frigo ore almeno 1 ora, poi servire.

Gustare Il pandoro di Ale e ringraziare la mia amica per questa fantastica ricetta.

I torroni più buoni di Roma

I torroni più buoni di Roma
I torroni più buoni di Roma

I torroni più buoni di Roma

A Natale, oltre ai classici panettone e pandoro, sulla tavola non può mai mancare il torrone, perfetto da sgranocchiare durante una partita a tombola o a mercante in fiera.

Se volete fare un regalo gradito ai vostri amici e parenti, scartate l’idea del torrone confezionato tipo Sperlari o Pernigotti e buttatevi su un torrone artigianale, frutto della combinazione di ingredienti di prima qualità e maestria di pasticceri.

Dove acquistare I torroni più buoni di Roma ?? Ecco a voi la mia lista!

 

 

 

 

Giuliani (Via Paolo Emilio, Prati)

Una cioccolateria a due passi da via Cola di Rienzo, aperta dal 1949, specializzata nella produzione di marron glaces, cioccolatini e altri prodotti da pasticceria.

Nel periodo natalizio qui potrete trovare torroni artigianali prodotti con materie prime ricercate, senza farina e con cioccolato proveniente da Guayaquil, senza glutine.

Oltre al classico torrone di cioccolato al latte o fondente, è possibile scegliere torrone ripieno di cioccolato gianduia, bianco alle mandorle, al pistacchio, al caffè, alla crema di castagne, all’arancio, al rhum e al fico.

Il mio preferito? Al pistacchio, senza dubbio.

Prezzi: da 10€ a 12€, a seconda della variante.

 

 

 

Pasticceria Carmignani (Via Monte Cervialto)

Una pasticceria nel quartiere Salario, aperta dal 1970, specializzata nella produzione di torte, mignon, crostate, dolci delle feste, rustici e salatini.

Il torrone qui viene prodotto artigianalmente, con cioccolato puro al posto del solito “Burro di cacao”, un grasso che solitamente viene aggiunto durante la produzione per rendere più morbido il prodotto finito e facilitarne la lavorazione.

I torroni sono morbidi e friabili, tagliati e incartati a mano, ricoperti di cioccolato e arricchiti da frutta secca o canditi, al cioccolato al latte, fondente o bianco.

Prezzi: 12-13€

 

 

Venchi (Via del Corso)

Come resistere alla parete di cioccolato che vi accoglie appena varcata la soglia dello store Venchi in Via del Corso? Non si può!

Il regno del peccato, senza dubbio!

Da Venchi, oltre a fare scorta di praline e cioccolatini di ogni genere, durante il periodo natalizio potrete acquistare torroni artigianali tagliati a mano, ricoperti di cioccolato fondente e arricchiti con frutta secca, canditi, rum.

Il mio preferito? Il torrone nella sua versione “classica”, con miele e nocciole piemontesi.

Prezzi: 13- 14€

 

 

 

 

Cioccolato Reale & Figli (Via Pollenza)

Una fabbrica gestita dalla famiglia Reale, che produce leccornie dolci dal 1973.

Dolci al cioccolato, torroni, cioccolatini, uova pasquali, tutti preparati con ingredienti di prima qualità e una sapiente maestria, per soddisfare i palati più raffinati.

Nel periodo natalizio, oltre a panettoni e cioccolatini, la Fabbrica produce ottimi torroni esclusivamente in maniera artigianale, tagliati a mano e impacchettati.

Oltre alla versione classica con cioccolato fondente e nocciole, potrete trovare il torrone bianco con le mandorle, extra fondente con nocciole, al latte con gianduia e nocciole, ecc.

 

 

Volpetti (Via Marmorata)

Una gastronomia aperta dal 1870 e da allora sinonimo di prodotti di alta qualità e made in Italy.

Durante l’anno, da Volpetti potrete trovare una varietà infinita di salumi, formaggi, pani, dolci fatti in casa, condimenti, conserve, vini e persino kit per preparare i vostri piatti preferiti (come il kit per l’Amatriciana o per la Cacio e pepe).

Nel periodo natalizio, non potete esimervi dall’assaggiare il panettone artigianale con frutta candita e, soprattutto, i torroni.

Quale torrone scegliere? Avrete l’imbarazzo della scelta: siciliano, calabrese, piemontese, sardo da Tonara, ecc. e rigorosamente al cioccolato fondente, al latte, con nocciole, con gianduia, al pistacchio, mandorlato.

Non resta che chiedersi: perché assaggiarne solo uno? Ci vediamo da Volpetti!

Panpepato

Panpepato
Panpepato

Panpepato

Il panpepato è un dolce natalizio tipico della cucina umbra.

Una ricetta di non facile realizzazione (per via del lungo tempo richiesto, due giorni + 1 ora di cottura in forno) e non proprio economica (gli ingredienti base sono cioccolato e frutta secca), ma fidatevi che la pazienza premerà gli sforzi: un dolce aromatizzato, speziato, dal sapore deciso, che sarà divorato da tutti!
Una ricetta elaborata ma che vi farà fare un figurone senza alcun dubbio!
Inoltre, questa ricetta è adatta anche agli intolleranti al glutine e a chi segue un regime alimentare vegano poiché viene utilizzata la farina di farro e la ricetta è priva di uova, burro e latticini.

Ingredienti:

500 gr di farina di farro
500 gr di nocciole
750 gr di noci
250 gr di mandorle
75 gr di cioccolato fondente (io ho usato la tavoletta fondente al 75%)
200 gr di uvetta
100 gr di canditi
50 gr di pinoli
500 ml di vino bianco
250 gr di zucchero (io ho usato lo zucchero di canna)
500 gr di miele
1 cucchiaio di pepe nero

Procedimento:

Preriscaldare il forno a 170 gradi.
Rivestire una teglia di carta forno e adagiarvi tutta la frutta secca (noci, nocciole, mandorle, pinoli).
Tostare la frutta secca in forno caldo per 20 minuti, dando una mescolata alla frutta di tanto in tanto (basta una volta, a metà cottura).
In un pentolino, sciogliere il cioccolato e il miele per ottenere una crema densa.
Versare il vino e lo zucchero di canna in un pentolino e portarlo a ebollizione.
In una ciotola, versare la frutta secca tostata, i canditi, il vino bollito, l’uvetta, il pepe nero, il cioccolato sciolto e mescolare aggiungendo, pian piano, la farina.
Impastare con le mani per ottenere un composto compatto.
Adagiare il composto su una spianatoia e lasciarlo riposare per una notte, coperto da un panno.
La mattina, preriscaldare il forno a 180 gradi.
Lavorare il composto formando una sorta di cupola e sistemarla su una teglia rivestita di carta forno.
Cuocere in forno caldo a 180 gradi per almeno un’ora, fino a doratura.
Sfornare e far raffreddare prima di servire.

Tronchetto di Natale

Tronchetto di Natale
Tronchetto di Natale

Tronchetto di Natale

Questo Tronchetto è il dolce per eccellenza delle festività natalizie.

Figlio della pasticceria francese, si tratta di un rotolo di pasta biscotto farcito con crema pasticcera e ricoperto di cioccolato fondente, che bontà!

La ricetta non è particolarmente complessa e non richiede ingredienti particolari (solo uova, zucchero, farina, latte, burro e cioccolato) quindi… Perché non provare a realizzarla?!?

 

 

Ingredienti:

Per la pasta biscotto:

4 uova

80 gr di zucchero

70 gr di farina

Per la crema pasticcera:

4 uova

250 ml di latte

100 gr di zucchero

100 gr di farina

Per la glassa al cioccolato:

2 tavolette di cioccolato fondente

100 gr di burro

 

 

Procedimento:

Preparare per prima cosa la crema pasticcera, poiché dovrà raffreddarsi prima di essere spalmata sulla pasta biscotto.

In una ciotola unire 3 tuorli, 1 uovo intero e lo zucchero, mescolando bene per evitare la formazione di grumi.

Aggiungere la farina setacciata e continuare a mescolare per ottenere un composto liscio e cremoso.

Incorporare anche il latte mescolando.

Versare il tutto in un pentolino e portare a ebollizione mescolando di continuo, per evitare che la crema si attacchi alle pareti del pentolino.

Quando la crema sarà ben soda, spegnere il gas e lasciarla intiepidire.

Preparare ora la pasta biscotto iniziando con il preriscaldare il forno a 180 gradi.

In una ciotola, montare le uova con lo zucchero utilizzando le fruste elettriche.

Aggiungere la farina mescolando dal basso verso l’alto, delicatamente.

Rivestire una teglia di carta forno e trasferirvi il composto creando uno strato omogeneo.

Infornare a 180 gradi e cuocere per circa 10 minuti.

Sfornare la pasta biscotto e rovesciarla sopra ad un canovaccio e farcirla con la crema pasticcera.

Arrotolare il pan di spagna facendolo scorrere con il canovaccio.

Avvolgere il rotolo con la carta pellicola e tenerlo in frigorifero fino al momento di servire, in modo che si compatti.

Ora preparare la glassa facendo sciogliere a bagnomaria il cioccolato fondente con il burro.

Riprendere il tronchetto e rifilare bene le due estremità.

Tenere da parte i pezzettini rifilati.

Tagliare un pezzo di una decina di centimetri facendo attenzione a fare un taglio in obliquo.

Prendere il pezzo di rotolo appena tagliato e affiancarlo lateralmente al pezzo più grande come se fosse il ramo di un albero.

Unire i due pezzi con l’ausilio di qualche stuzzicadenti, colmando gli spazi tra il pezzo più grande e quello più piccolo utilizzando i pezzi di pasta rifilati prima dalle estremità.

Riprendere la glassa di cioccolato liquida e con l’aiuto di una spatola ricoprire tutto il tronchetto.

Già in questo modo il cioccolato assumerà l’aspetto di una corteccia.

Qualora vogliate potete tuttavia ulteriormente accentuare questo effetto, rigando tutto il tronchetto con i rebbi di una forchetta.

Lasciare almeno un’ora in frigo affinché la glassa si solidifichi.

Servire il Tronchetto di Natale intero o tagliato a fette.

Susumelle calabresi

Susumelle calabresi
Susumelle calabresi

Susumelle calabresi

Le susumelle sono dei dolcetti natalizi calabresi: morbidi biscotti preparati con farina, miele, uva passa, cannella, chiodi di garofano e ricoperti con una glassa al cioccolato fondente o al cioccolato bianco. L’assenza di burro, uova e olio rende queste prelibatezze poveri di grassi e quasi adatti a chi segue una dieta vegana, a condizione di usare un miele proveniente da agricoltura biologica.

Ingredienti:
500 gr di farina 00
200 gr di zucchero (io ho usato lo zucchero di canna)
200 gr di miele (io ho usato il miele millefiori)
150 ml di acqua
100 gr di uva passa
1/2 bustina di lievito in polvere per dolci
1 cucchiaino di cannella in polvere
1/2 cucchiaino di chiodi di garofano in polvere
Un pizzico di noce moscata
Per la glassa: 2 tavolette di cioccolato bianco, 150 gr di zucchero, 250 ml di acqua

Procedimento:
Versare un bicchiere d’acqua in un pentolino e portarlo a bollore.
Giunto il bollore, spegnere il fuoco e immergere l’uva passa nell’acqua calda per una decina di minuti.
Dopo 10 minuti, scolare l’acqua, strizzare l’uva passa e metterla da parte.
In una ciotola unire la farina, lo zucchero, il lievito in polvere per dolci, la cannella, i chiodi di garofano in polvere, la noce moscata, l’acqua, il miele, l’uva passa e cominciare a impastare per ottenere un impasto omogeneo, morbido ed elastico.
Con il mattarello, stendere una sfoglia abbastanza spessa e ricavarne dei rombi (aiutatevi con una formina da cucina o usando un coltello).
Rivestire una teglia di carta forno e preriscaldare il forno a 180 gradi.
Distribuire i rombi di pasta sulla teglia rivestita di carta forno, ben distanziati l’uno dall’altro.
Cuocerei biscotti in forno caldo a 180 gradi per 15 minuti, fino a doratura.
Sfornare i biscotti e trasferirli su una gratella per farli raffreddare a temperatura ambiente.
Nel frattempo, preparare la glassa al cioccolato bianco per la copertura.
Unire in un pentolino l’acqua e lo zucchero e portare a bollore.
Tagliare le tavolette di cioccolato bianco a cubetti e versarle nel pentolino, quindi mescolare con un cucchiaio di legno per far sciogliere interamente il cioccolato.
Una volta fido, spegnere il fuoco e distribuire la glassa sui biscotti freddi.
Servire le susumelle fredde e conservarle in un contenitore di latta per 3-4 giorni.

Le migliori cioccolaterie di Roma

Le migliori cioccolaterie di Roma

“La vita è come una scatola di cioccolatini, non sai mai quello che ti capita!” diceva Forrest Gump… e come dargli torto?!?

Non c’è leccornia più buona di un piccolo cioccolatino, fondente o al latte, magari ripieno di crema gianduia, liquore o frutta secca.. mmm.. ho l’acquolina in bocca solo a pensarci!

Ma dove recarsi nella capitale per fare un peccato di gola con i fiocchi?!?

Ecco le boutique del gusto imperdibili, dove vi sentirete un po’ Willy Wonka e un po’ Alice nel paese delle meraviglie..

Piccoli angoli di paradiso che riusciranno a far spuntare il sorriso sul vostro viso anche nelle giornate più dure…

 

 

 

Said – San Lorenzo

Una ex fabbrica di cioccolato aperta nel 1923 e oggi trasformata in un caffè bistrot molto accogliente, ben arredato, dove è possibile gustare leccornie a base di cioccolato ma anche primi e secondi piatti molto accattivanti.

Said, il cui nome non è inglese ma solo l’acronimo di Società Anonima Industrie Dolciarie, è da sempre sinonimo di qualità, esperienza e tradizione.

Qui si possono trovare torte al cioccolato (fenomenale la Sacher), creme spalmabili, praline, tartufi, cheesecake, tutti da gustare in loco o in versione take away.

I prezzi sono elevati ma, per una volta, ci si può concedere una pausa gustosa.. giusto??

 

 

Grezzo raw chocolate – Monti

In via Urbana, ecco la prima pasticceria crudista al mondo: Grezzo, dove Nicola Salvi e Vito Cortese (i due fondatori) vi tenteranno con cioccolatini, dolci, torte, dessert e frullati preparati con ingredienti di alta qualità, biologici, senza glutine, senza lattosio, senza additivi e senza zuccheri raffinati.

Una pasticceria adatta per tutti: celiaci, sportivi, intolleranti e vegani.

I prezzi sono eccessivi ma giustificati dall’ottima qualità dei prodotti offerti.

Gli imperdibili? Le praline ripiene, la torta mini Sacher e le tavolette di cioccolato.

 

 

 

 

Bottega del cioccolato – Colosseo

Una piccola bottega tentatrice su via Leonina, dove il Maitre Chocolatier Maurizio Proietti vi tenterà con cioccolatini raffinati e dal sapore inconfondibile.

Tante varietà di cioccolatini (fondente al 100%, al 90%, all’80%), tartufi, ripieni al liquore (al limoncello, alla sambuca, al whisky), marron glaces, scorzette di arancia, creme spalmabili, gélées, fruttini, ecc.

I prezzi? 100€ per 1 kg di cioccolatini. Decisamente elevato!

 

 

Gay Odin – Parioli

Una storica fabbrica di cioccolato partenopea, con punti vendita solo nelle città di Napoli, Roma e Milano.

I bestsellers? Il “Vesuvio”, un cioccolatino dalla forma del famoso vulcano campano e ripieno di crema gianduia, e il “Foresta”, un tronchetto di cioccolato al latte e sfoglia.

Nel negozio troverete anche un vasto assortimento di cioccolatini sfusi, praline, scorzette, creme spalmabili, torte e liquori a base di cioccolato, tutto pensato per soddisfare i palati più esigenti.

I miei consigli? Non perdetevi la crema spalmabile “Godinella”, a base di nocciole e cioccolato fondente, molto simile alla Nutella ma più amara.

I prezzi non sono proprio economici (500 gr di cioccolatini costano circa 35€) ma, per una volta, una piccola follia si può fare.

 

 

Venchi – Via della Croce

Una piccola boutique del gusto, nei dintorni di Piazza di Spagna, dove potrete scegliere tra cremosi gelato artigianali, cioccolatini ripieni, tavolette di cioccolato, tartufi e creme spalmabili.

Gli imperdibili? Le tavolette di cioccolato senza zuccheri aggiunti (fantastiche per assaporare il vero gusto del cioccolato), i cioccolatini chocaviar (ripieni di crema di pistacchio), i cremini, i “blocchetti di cioccolato” (simili a dei mini torroni) e le creme spalmabili a base di nocciole e cacao.

I prezzi? 400 gr di cioccolatini misti costano circa 30€, mentre le creme spalmabili vanno dai 4 agli 11 euro (a seconda del formato prescelto).

 

 

Lindt – Pantheon

Altra boutique tentatrice in zona Pantheon, dove potrete scegliere tra gelati artigianali (con cialda del cono ricoperta di cioccolato), torte dall’aspetto accattivante (come la cheesecake al cioccolato), caffè cremosi e serviti con cucchiaino di cioccolato, e migliaia di tavolette al cioccolato e praline di tutti i gusti.

Qui potrete acquistare anche preparati per budini, cioccolate calde e torte al cioccolato da fare a casa vostra, creme spalmabili, gelé e biscotti, tutti di indiscutibile qualità.

I miei preferiti? Le praline al cioccolato bianco, quelle classiche (con l’involucro rosso, per intenderci) e quelle ripiene di caramello.. mmm.. che delizia!

 

 

Cioccolato trappisti

Un marchio frutto del lavoro della famiglia Rugghia  che, negli anni ’70, ha iniziato la produzione di cioccolato artigianale all’interno dell’Abbazia delle Tre Fontane.

Le materie prime usate sono rigorosamente di alta qualità e ciò si denota dal gusto inconfondibile dei prodotti.

Tavolette di cioccolato, tartufini, praline, torroni, creme spalmabili, ecc. vi tenteranno al primo sguardo!

Oltre al punto vendita all’Eur (in Via delle Acque Salvie), potete trovare i prodotti Cioccolato Trappisti presso lo storico Caffè Sant’Eustachio (a Piazza Navona), da Eataly, nelle enoteche e nelle botteghe di prodotti artigianali.

I prezzi sono inferiori rispetto alle cioccolaterie presentate finora ma la qualità è senz’altro indiscutibile.

 

 

Cioccolata calda

Cioccolata calda
Cioccolata calda

Cioccolata calda

Per Natale mia zia, conoscendo bene i miei gusti e le mie passioni, mi ha regalato una cioccolatiera: eh si, un’idea molto apprezzata, soprattutto perché accompagnata da due belle sfoglie di cioccolato pregiato, pronte per finire in tazza! Del resto, chi non ama il cioccolato?? Per me è una droga, il modo perfetto per risollevare il morale dopo una faticosa giornata di lavoro o nei momenti difficili.

Oggi avevo voglia di una merenda “lussuriosa”, pronta a mettere alla prova le dure ore di allenamento in palestra, e ho deciso di testarla. Il risultato?!? Un dessert peccaminoso e decisamente romantico, perfetto per questa giornata uggiosa!

Io ho aggiunto un pizzico di cannella in polvere ma voi potete ometterla o sostituirla con un pizzico di peperoncino piccante o di anice stellata (se usate il cioccolato bianco, potreste aromatizzarlo con frutta secca tritata, come pistacchi e mandorle). Che ne dite? Mi fate compagnia??

Vi consiglio di accompagnare la cioccolata calda con ciuffi di panna fresca montata (come si fa nelle cioccolaterie e/o caffetterie) e biscottini al burro, perfetti da inzuppare nella bevanda.

Ingredienti per 1 tazza:
1 tavoletta di cioccolato (io ho usato il fondente al 70% ma voi potete usare quello più di vostro gusto, ad esempio al latte, bianco)
1 cucchiaio di zucchero di canna (opzionale)
Un pizzico di cannella in polvere (opzionale)

Cioccolata calda
Cioccolata calda

Procedimento:
Tagliare il cioccolato a pezzetti non troppo piccoli e metterli nella cioccolatiera.
Accendere la candela e aspettare che il cioccolato cominci a sciogliersi, mescolando di tanto in tanto per velocizzare il processo.
Quando il cioccolato sarà completamente sciolto, spegnere la candela e versare il cioccolato nella tazza.
Aggiungere un cucchiaio di zucchero di canna e un pizzico di cannella in polvere e mescolare bene per amalgamare gli ingredienti.
Servire subito, magari insieme a dei biscottini al burro o al cioccolato.