Alzi la mano chi di voi non ama i donuts, o meglio, le ciambelle preferite di Homer Simpson: ecco, lo sapevo, mani abbassate!
Quando ero in vacanza a New York, mi piaceva fare colazione in un locale che esponeva donuts di “tutti i colori”: erano così invitanti, impossibile sceglierne solo uno fra tanti!!!
Così, uno alla volta, l’ho provati tutti e la mia top 3 è stata: fragola (terzo posto), vaniglia (secondo posto) e cioccolato (primo posto).
Tornata a casa, ho provato a rifarli ma cuocendoli in forno, ottenendo un risultato più leggero rispetto ai dolcetti amati da Homer Simpson, ma comunque gustoso.
Una ricetta facile per dei dolcetti sani e genuini, perfetti da mangiare a merenda o a colazione, magari insieme ad una tazza di cappuccino o di caffè americano.
Io ho glassato le ciambelle con il cioccolato amaro ma voi potete evitare questo passaggio e cospargerle di zucchero a velo, oppure spalmarvi uno strato di miele e decorarle con codette, confettini, gocce di cioccolato, ecc.
Ingredienti per 6 ciambelle:
90 gr di farina
60 gr di zucchero
60 ml di latte
30 gr di burro
1 uovo
1 bustina di lievito per dolci
1 bustina di vanillina
1 tavoletta di cioccolato fondente
Procedimento:
Mettere il burro in una tazza e scioglierlo al microonde per 1 minuto alla max potenza.
Preriscaldare il forno a 180 gradi e imburrare gli stampi per i donuts.
In una ciotola, sbattere le uova con lo zucchero, poi aggiungere il burro sciolto e il latte.
Aggiungere anche la farina setacciata, il lievito e la vanillina, e mescolare per ottenere un composto liscio e senza grumi.
Versare l’impatto nei sei stampini, evitando di riempirli fino all’orlo.
Cuocere le ciambelle in forno caldo a 180 gradi per 15-20 minuti, fino a doratura.
Sfornare le ciambelle e lasciarle intiepidire.
Nel frattempo, sciogliere il cioccolato in un pentolino a bagnomaria.
Immergere un lato delle cous,belle nel cioccolato fuso, poi disporle su un piatto e lasciarle riposare per far solidificare il cioccolato.
Servire i Donuts al forno subito.
by unacucinadasingle | Commenti disabilitati su Donuts al fornoDessert, Merenda
Le frittelle di mela sono uno sfizioso dessert che si realizza in pochi minuti e con pochi ingredienti: mele, succo di limone, farina, latte, zucchero e lievito per dolci.
Queste frittelle hanno per me un calore speciale perché le ho mangiate la sera prima della mia laurea, in un ristorante dove servivano la cena a buffet, e, dopo averne provata una, mi sono rialzata altre tre volte per farne una scorta!!!! Io solitamente accompagno queste frittelle con qualche pallina di gelato alla vaniglia oppure con della crema pasticciera.
E voi? Cosa ne pensate?
Ingredienti per 1-2 persone:
1 mela
50 gr di farina
1 uovo
Il succo di mezzo limone
1 cucchiaio di zucchero (io ho usato lo zucchero di canna ma va bene anche il semolato)
100 ml di latte (intero o scremato, in base alle vostre preferenze)
1 bustina di lievito per dolci in polvere
Una spolverata di cannella in polvere
Olio per friggere q.b.
Procedimento:
In una ciotola, sbattere l’uovo con il latte, lo zucchero e una spolverata di cannella.
Aggiungere la farina setacciata, il lievito in polvere per dolci, amalgamare il tutto cercando di ottenere un composto privo di grumi (aiutatevi con una frusta elettrica o manuale).
Lasciare riposare la pastella per almeno 30 minuti, in frigorifero, coperta con la pellicola trasparente (come si fa per le crepes).
Nel frattempo, sbucciare la mela, privarla del torsolo e tagliare delle fette non troppo sottili.
Mettere le fette di mela in una ciotola e bagnarle con il succo di limone, per evitare che anneriscano.
Riempire una padella di olio per friggere e scaldarlo.
Nel frattempo, passare le mele nella pastella, quindi friggerle in olio caldo fino a doratura.
Scolare le frittelle e adagiarle su un foglio di carta assorbente.
Prima di servirle le Frittelle di mela, decorarle con una spolverata di zucchero a velo.
by unacucinadasingle | Commenti disabilitati su Frittelle di melaDimmi dove
A Napoli non si può cominciare la giornata senza un buon caffè e un pasticcino. Certo, essendo nella patria del caffè, non sarà difficile trovare un bar che lo faccia buono ma lo sarà il trovare un bar che offra l’accoppiata caffè-dolcetto perfetta.
Quindi Dove fare colazione a Napoli?
Ecco i miei posti preferiti per cominciare la giornata con il piede giusto.
Gran Caffè Gambrinus (Via Chiaia 1)
Ogni napoletano che si rispetti sa bene che la parola pizza è sinonimo di “Da Michele” e la parola “sfogliatella” del Gran Caffè Gambrinus.
Aperto dal 1856 nella splendida cornice di Piazza del Plebiscito, il Gran Caffè Gambrinus è uno dei bar più antichi della città, dove appena entrati vi sembrerà di essere stati catapultati in una sala da the ottocentesca. Basti pensare che qui hanno consumato artisti come Oscar Wilde, Gabrielle D’Annunzio, Matilde Serao e persino la Principessa Sissi!
Che dire.. un caffè d’elite!
Qui il caffè è preparato secondo l’antica ricetta napoletana: scuro, denso e bollente, con l’inconfondibile cremina in superficie. A questo si aggiungono le varianti con panna montata, cioccolata, nocciola, cappuccino ecc.
Quanto ai dolci, al bancone troverete croissant, brioche, babà, code d’aragosta e altre leccornie, tutte fresche e preparate con ingredienti di prima qualità.
Imperdibili le sfogliatelle, sia ricce che frolle, friabili, farcite con crema pasticcera.
Quanto ai prezzi, optate per la colazione al banco se volete risparmiare qualcosina (caffè e sfogliatella 3,40€), altrimenti osate e accomodatevi nella sala da the, preparandovi però a pagare almeno il triplo.
Salvo dal 1955 (Via Enrico Alvino 73)
Il bar emblema del quartiere Vomero, sempre pieno di gente e, purtroppo, senza posti a sedere.
Un locale semplice ma molto accogliente, dove potrete fare un’ottima colazione a prezzi onesti.
I prodotti di caffetteria sono fantastici ma, la vera chicca, sono i cornetti proposti in due varianti: con pasta sfoglia o con pasta brioche. Una vera leccornia questi ultimi, disponibili vuoti oppure farciti con crema pasticcera mmm.. che dire?!
Morbidi, fragranti, freschi, i cornetti di pasta brioche sono imperdibili!!
Se volete restare sul classico, assaggiate le graffe e le ciambelle fritte con lo zucchero in superficie, eccezionali e per niente unte.
I prezzi sono contenuti: caffè e cornetto meno di 2€.
Pasticceria Vincenzo Bellavia (Piazza Muzji 27)
Una pasticceria al confine tra il Vomero e l’Arenella dove, nei giorni festivi, faticherete ad entrare a causa dell’enorme afflusso di clienti desiderosi di acquistare leccornie e prelibatezze.
Nata nel 1925 dal pasticcerie siciliano Antonio Bellavia, la pasticceria si è affermata in città grazie alla produzione di cassate, cannoli e altri dolci della gastronomia sicula, per poi ampliare il suo raggio d’azione al panorama campano, con sfogliatelle, babà, capresine e pastiere.
Tra gli imperdibili, il pasticciotto crema e amarena e anche quello ripieno al pistaccio: sublimi!
Buoni i prezzi: si riesce a fare colazione con 2€ scarsi, gustando dolci di prima qualità.
Complimenti!
Antica Pasticceria Giovanni Scaturchio (5 sedi)
Una storica pasticceria napoletana con ben 5 sedi aperte in città tra cui, la più famosa, è quella in Piazza San Domenico Maggiore.
Da Scaturchio non potete fare una semplice colazione con caffè e cornetto. No! Qui è d’obbligo assaggiare almeno uno dei due cavalli di battaglia della pasticceria: il babà (morbido e bagnato al rum, disponibile vuoto, farcito con crema e fragoline oppure con crema e gocce di cioccolato) o il Ministeriale, un dolce quest’ultimo creato da Francesco Scaturchio negli anni ’20 per amore di una diva che glielo commissionò.
Cos’è il Ministeriale? Un medaglione di cioccolato fondente con ripieno di una crema di ricotta, frutta, nocciola e liquore. Una vera delizia!
Se volete rimanere sul tradizionale, assaggiate le sfogliatelle, disponibili sia ricce sia frolle e talvolte servite persino calde.. da leccarsi i baffi!
Quanto ai prezzi, come al Gambrinus, vi conviene optare per la consumazione al banco (caffè e sfogliatella 2,70€), altrimenti sedetevi e gustate la vostra colazione nella splendida cornice della Piazza San Domenico Maggiore, pagando però qualcosina in più.
Chalet Ciro (Via Caracciolo)
La vista che si gode dai tavolini dello Chalet Ciro, sul lungomare Caracciolo, è da cartolina: il Golfo di Napoli, con il Castel dell’Ovo a sinistra, Posillipo a destra e il Vesuvio in lontananza.
A cotanta bellezza si accompagnano le ottime delizie esposte al bancone: babà soffici e bagnati al rum, sfogliatelle friabili, graffe fritte al momento e poco unte, cornetti, bomboloni, un caffè cremoso e denso, come solo i napoletani sanno farlo.
Cosa si può volere di più? Niente! Quindi correte allo Chalet Ciro e cominciate la vostra giornata!
Moccia (Via San Pasquale 21)
Il bar Moccia, a Chiaia, è il posto ideale per una colazione in relax. Cosa può esserci di più bello che sorseggiare un perfetto caffè napoletano seduti su un balconcino che dà sul Golfo di Napoli? Nulla!!!
Un locale informale, con arredi vintage, senza pretese ma molto accogliente, dove il personale vi farà sentire come a casa.
Tra i tanti avventori del bar Moccia, molti amano accompagnare il caffè con la famosa “pizzetta Moccia”, con pomodoro e mozzarella, servita calda, una vera leggenda!
I tradizionalisti invece avranno l’imbarazzo della scelta: sfogliatelle ricce e frolle, graffe ricoperte di zucchero, i cornetti di pasta brioche vuoti o farciti con crema e amarena, brioche morbide e fragranti, bomboloni ripieni, mignon e altre leccornie della tradizione campana.
I prezzi sono nella media: brioche e cappuccino 4€.