La carbonara è un piatto tipico romano, anche se in molti sostengono che il piatto sia originario dell’Umbria e che poi, i carbonari, lo fecero conoscere ai romani nell’Ottocento.
Chi avrà ragione?!? Addirittura, una leggenda narra che il piatto fu inventato dai minatori americani e poi, con il tempo, arrivato a Roma.. Mah!
È una ricetta di facile preparazione e sicura riuscita, nonché numerose varianti: la pancetta al posto del guanciale, la panna da cucina aggiunta al latte per render il composto più liquido, i rigatoni al posto degli spaghetti, il guanciale soffritto con uno spicchio d’aglio, chi la salta in padella a fuoco medio e chi a fuoco spento perché sennò l’uovo si cuoce e di diventa una frittata, chi sostituisce il pepe con il peperoncino, chi aggiunge le zucchine fritte o grigliate, ecc.
Personalmente, la ricetta che vi presento oggi me l’ha data il cuoco di una trattoria romana vicino casa, eh prepara una carbonara deliziosa, priva di grumi e con poco pepe, condita in un recipiente (e non saltata in padella). E voi, come la preparate?
INGREDIENTI PER 1 PORZIONE:
80 g di rigatoni (o altro formato di pasta, in base alle vostre preferenze)
1 uovo
30 gr di guanciale
30 gr di pecorino grattugiato (o parmigiano grattugiato)
Sale, pepe, olio extravergine di oliva q.b.
PROCEDIMENTO:
Riempire una pentola d’acqua e portarla a bollore per cuocere i rigatoni?
Tagliare il guanciale a dadini.
In una padella, rosolare i dadini di guanciale con un filo di olio extravergine di oliva fino a doratura.
In un recipiente abbastanza capiente, sbattere un uovo e poi aggiungervi il pecorino, un pizzico di sale e una spolverata di pepe nero macinato.
Quando il guanciale sarà cotto, spegnere il fuoco e tenerlo da parte.
Scolare gli spaghetti al dente e versarli nel recipiente con l’uovo insieme al guanciale, quindi mescolare bene per amalgamare tutti gli ingredienti.
Servire ben caldo, aggiungendo una spolverata finale di pecorino grattugiato e di pepe.
by unacucinadasingle | Commenti disabilitati su CarbonaraDimmi dove
Se siete ai Castelli Romani, non potete perdervi un pranzo in una delle tante fraschette romane, la combinazione perfetta tra buon cibo e prezzi onesti.
Cosa sono le fraschette? Un mix tra osteria e trattoria dove vengono serviti piatti della tradizione romana, accompagnati da salumi nostrani, formaggi e la famosa porchetta.
Non sapete quale scegliere? Ecco le migliori 5 fraschette ai Castelli Romani.
A Frascati, di fronte al Palazzo Vescovile, Cantina Simonetti è la tipica fraschetta dove si respira un’atmosfera d’altri tempi.
Sarà per i tavoli e le panche di legno, le tovaglie di carta, le padelle appese alle pareti e il menu scritto sulla lavagna, fatto sta che questo posto ha conquistato persino Alessandro Borghese e il suo programma di ristorazione.
Il titolare, Fabrizio, prepara personalmente i piatti e si occupa persino del servizio, insomma, un tuttofare!
Il menu, va da se, propone piatti preparati con ingredienti freschi e stagionali, tutti ispirati alla tradizione della cucina romana.
Rigatoni con la pajata, gricia, cacio e pepe, schiaffoni alla frascatana, polpette, trippa e abbacchio.
Tutto accompagnato con salumi e formaggi stagionati nella grotta sottostante il locale, e innaffiati con vino dei Castelli.
Il prezzo? 20-25 euro per una mangiata degna di un re.
L’Osteria n. 1 nasce nel 2001 quando il titolare, Monaldo, prende in affitto una vecchia cantina e la trasforma in una fraschetta accogliente e ben arredata.
In cucina sono usati esclusivamente prodotti di ottima qualità, freschi, genuini e quasi a km zero.
Nel menu non possono mancare la porchetta IGP di Ariccia, salumi e formaggi nostrani, sottoli, mozzarelle di bufala e verdure grigliate, da accompagnare con pane di Genzano cotto a legna, croccante e saporito.
Oltre al menu à la carte, vengono proposti 4 menu fissi che oscillano tra i 17,50€ ai 22€ e propongono antipasti vari e abbondanti, primi e secondi piatti della tradizione romana tutti preparati sul momento.
Se siete ad Ariccia, non perdetevi l’Osteria n°1, sinonimo di cucina casareccia, piatti prelibati e clima conviviale.
Insomma, il giusto posto per un pranzo goliardico tra amici.
Questa è la fraschetta vincitrice della puntata del programma di Alessandro Borghese 4 Ristoranti.
Come dice il nome, la Fraschetta è stata aperta da papà Alfredo 15 anni fa e oggi è gestita da Giorgia e Gianmarco Pelli (i titolari), aiutati dalla nonna Elsa in cucina (detta “la carabiniera”) e gli altri familiari in sala.
L’arredamento è quello tipico di una fraschetta romana: tovaglie a quadri bianchi e rossi, tavoli e sedie di legno, foto e chitarre appesi alle pareti, bancone con salumi e formaggi in bella vista.
Se privilegiate gli antipasti, vi consiglio il tagliere papale (18€), ricco e abbondante, mentre, se preferite i primi piatti, troverete non solo gricia e carbonara ma anche primi interessanti come le pappardelle al cinghiale o i ravioli di porchetta.
Porzioni buone e nella giusta misura di condimento e mantecatura.
Prezzi leggermente sopra la media delle fraschette ma comunque proporzionati alla qualità dei prodotti.
Il tocco in più? Il caffè servito con le ciambelline al vino rosso, cannella e arancia.
Anche questa è una fraschetta a conduzione familiare, aperta dalla nonna, la sora Ines, e oggi gestita dalla nipote Romina.
L’atmosfera è conviviale, con tovaglie a quadri, tavoli in legno, salumi appesi e pareti rivestite con mattoncini di pietra.
Se sarete fortunati troverete “Enzo der Tufello” ad allietare il vostro pranzo con i mitici stornelli romani che infondono gioia e goliardia a tutto il locale.
Cibi genuini e piatti serviti in porzioni abbondanti, preparati rigorosamente sul moemnto.
La porchetta è speciale, calda, morbida e saporita, da accompagnare con salumi nostrani, fritti pastellati, primi e secondi piatti della tradizione romana.
Buoni anche i dolci fatti in casa, soprattutto il tiramisù e la crema catalana.
Un locale piccolo, accogliente e ben arredato, con personale simpaticissimo e disposto a dispensare consigli su cosa ordinare in base alle proprie preferenze.
Si mangia tutto benissimo, dagli antipasti ai dolci rigorosamente fatti in casa.
I piatti sono preparati sul momento con ingredienti freschi e serviti in porzioni abbondanti. Fantastica la porchetta e i primi piatti della tradizione romana oltre alle fettuccine al cinghiale che sono veramente degne di nota.
Da segnalare la possibilità di ordinare piatti senza glutine.
l menu fisso (15€, 17.50€, 20€) offre tanti piatti a prezzi competitivi.