Tour Berlino Dresda Praga

Un tour tra storia, arte e cultura: 5 giorni in 3 città stupende, vittima degli orrori della Seconda Guerra Mondiale ma finemente  ricostruite nella seconda metà del ‘900.

GIORNO 1 : BERLINO

Arriviamo all’aeroporto di Berlino Schoenefeld in tarda mattinata con un volo diretto da Roma.

L’aeroporto dista circa 40 km dal centro città, che decidiamo di raggiungere con l’Airport Express, un treno che ci porta diretti alla Stazione centrale Hauptbahnhof in 30 minuti, al prezzo di 3,30€! Una vera svolta!

Andiamo subito in hotel per fare il check-in e lasciare le valigie.

Abbiamo scelto l’hotel Steigenberger Hotel Am Kanzleramt, vicino alla stazione, in posizione strategica per visitare facilmente la città.

Le camere sono ben arredate, pulite, accoglienti e spaziose, dotate di bollitore per te, macchina espresso De Longhi (un vero lusso), tv, aria condizionata e bagno privato.

La colazione servita è a buffet e c’è praticamente di tutto: biscotti, torte, cornetti, salumi, frutta, yogurt, succhi, ecc.

Affamati, usciamo in strada e ci fermiamo da una bancarella di street food dove acquistiamo pretzel e currywurst per pochi euro.

La nostra prima tappa è il Reichstag, la sede del Parlamento tedesco, simbolo della caduta del nazismo.

Costruito nel 1874 per ospitare le camere del Parlamento tedesco, fu soprannominato dall’imperatore Guglielmo II l’edificio “cima del cattivo gusto” e “Reichsaffenhaus” (casa delle scimmie).

Nel 1933 un incendio distrusse quasi interamente il palazzo e, durante la seconda guerra mondiale, fu usato come clinica per le nuove nascite.

Nel 1990, dopo la caduta del Muro di Berlino, al suo interno venne celebrata la cerimonia della Germania riunificata; solo 9 anni dopo, l’edificio è tornato ad essere la sede ufficiale del Parlamento tedesco.

Scopriamo che è possibile visitare la stupenda cupola di vetro gratuitamente così, complice la scarsità di persone in fila, decidiamo di entrare e godere dello stupendo panorama berlinese.

Proseguiamo a piedi verso la Porta di Brandeburgo, commissionata nel 1788 da Guglielmo II come una delle 18 porte di accesso alla Città di Berlino; sulla cima dell’arco, svetta una quadriga raffigurante la Dea della Vittoria su un carro trainato da 4 cavalli.

Nel 1806, quando Napoleone conquistò Berlino, fece della Porta di Brandeburgo il suo bottino di guerra e fu presa e portata a Parigi, per poi tornare a Berlino solo nel 1814.

La Porta di Brandeburgo venne distrutta durante i bombardamenti della seconda guerra mondiale e poi ricostruita.

Dalla Porta, scendiamo su Cora-Berliner-Straße e ci soffermiamo al Memoriale dell’Olocausto di Berlino, un’area composta da 2711 blocchi di cemento di varia altezza, in ricordo dei 6 milioni di ebrei uccisi durante il periodo nazista.

In quanto stanchi e leggermente affamati, decidiamo di non visitare la mostra dedicata alle vittime dell’Olocausto ma ci rechiamo in Alexanderplatz, la piazza più famosa della città.

L’aspetto della piazza è sintomo dell’architettura socialista: interamente circondata da palazzoni come “La casa dell’insegnante”, “La casa del viaggio”, “La casa dell’elettronica” e, per finire, la mitica Torre della televisione che domina la città con i suoi 365 metri di altezza (un metro per ogni giorno dell’anno).

Paghiamo il biglietto (11€) e saliamo su un’ascensore che ci porta a 203 metri, godendo dello splendido panorama sottostante.

Ci fermiamo per cena in un pub “The pub” ricavato all’interno di un ponte vicino Alexanderplatz, accogliente e familiare, dove ci spilliamo la birra da soli, una figata!

I piatti sono buoni e abbondanti, i prezzi nella media e il servizio veloce.

Locale super consigliato!

GIORNO 2: BERLINO

Dopo aver fatto colazione, usciamo subito alla volta del Museo Pergamon (il biglietto costa 12€), situato sull’isola dei musei e ospitante il monumento dal quale prende il nome, l’altare di Pergamo risalente al II secolo a.C.

Usciti dal museo, proseguiamo fino al Duomo di Berlino (Berliner dom), un grandioso edificio in stile barocco eretto nel 1904.

Dopo il Duomo, scendiamo verso Mühlenstraße dove si trova l’unico kilometro di muro restante dei 170 che hanno diviso la città dal 1961 al 1989.

Nel 1990 migliaia di artisti arrivati in città hanno festeggiato la riunificazione della Germania colorando il muro con bombolette spray e creando opere famosissime come “The mortal kiss” e “Test the best”, raffigurante l’auto ufficiale della Germania Est che sfonda il Muro di Berlino.

Questi graffiti compongono quella che tutt’oggi viene chiamata East Side Gallery, una sorta di galleria d’arte all’aperto, tutelata dal governo tedesco.

Scattiamo qualche foto poi, leggermente affamati, ci fermiamo per un pranzo tardivo da Scheers Schnitzel, un fast food self service dove, per pochi euro, mangiamo un currywurst e un panino con la cotoletta.

Nel pomeriggio, ci dedichiamo allo shopping e così prendiamo la metro in direzione Berlino Ovest e scendiamo alla fermata Bahnhof Wittenbergplatz, dove rimaniamo subito a bocca aperta alla vista del KaDeWe, il grande magazzino più famoso del Paese (l’Harrod’s inglese, per intenderci).

All’entrata, veniamo accolti da un portiere con tanto di cilindro, che ci spiega l’articolazione dei 7 piani.

Dove ci siamo fiondati? Al sesto piano, il paradiso delle leccornie, dove oltre 150 cuochi si danno da fare per preparare delizie e prelibatezze provenienti da tutto il mondo!

A mio parere, la food hall del Kadewe può competere senza dubbio con quella di Selfridge’s ma non con quella di Harrod’s che è tutta un’altra cosa 🙂

Continuiamo la nostra passeggiata sul viale Kudamm, la meta per eccellenza dello shopping berlinese, sede di numerose boutique e negozi di fama internazionale.

Verso ora di cena, torniamo nei paraggi dell’albergo e facciamo a tappa a Karlplatz, dove ceniamo al ristorante HABEL am Reichstag, un locale alla moda e accogliente.

Il menu comprende piatti sia di cucina internazionale sia locale.

Noi abbiamo assaggiato la zuppa di zucca e la zuppa di rapa, entrambe buonissime e molto cremose.

Prezzi medi, servizio veloce, camerieri simpatici e molto disponibili. Locale raccomandato!

GIORNO 3 : BERLINO – DRESDA

Il terzo giorno salutiamo Berlino alla volta di Dresda.

Andiamo alla stazione centrale per prendere il treno che, in meno di 2 ore e al costo di 20€ circa, ci porta a Dresda.

Arriviamo a Dresda a metà mattinata e andiamo subito in Leonardo Hotel Dresden Altstadt, vicino la stazione di Dresden Mitte, per lasciare i bagagli.

L’hotel è situato in una posizione strategica, a pochi passi dalle zone da visitare. Le camere sono pulite, accoglienti, spaziose e ben arredate.

La colazione è a buffet, abbondante e con molta scelta.

Il personale è molto gentile e disponibile a fornire ogni informazione utile ad ambientarsi perfettamente nella città.

Dresda, anche detta “la Firenze dell’Elba”, è la capitale della Sassonia, una piccola cittadina di origine medievale resa celebre dal Canaletto.

La nostra prima meta è il Palazzo Reale (Zwinger) un meraviglioso edificio in stile barocco circondato da giardini ispirati a quelli della Reggia di Versailles.

Lo Zwinger non è stato costruito originariamente per ospitare la famiglia reale quanto giochi, tornei di caccia e feste.

Nonostante l’intero complesso sia stato distrutto dai bombardamenti del 1945, è stato in seguito ricostruito in maniera esemplare.

L’ingresso ai giardini è gratuito mentre il biglietto combo per i musei costa 12€.

Noi decidiamo di passeggiare lungo i giardini fino ad arrivare alla Nymphenbad, una deliziosa fontana composta da grotte, sculture di ninfe e tritoni tra giochi acquatici.
Usciti dai giardini, leggermente stanchi, acquistiamo il biglietto del bus turistico hop-on hop-off per soli 20€ a testa e saliamo a bordo.
Il tour ci permette di vedere le principali attrazioni della città comodamente seduti, passando dalla Cattedrale di Dresda (Hofkirche), realizzatas u volere di re Augusto il Forte a seguito della sua conversione al cattolicesimo, il Teatro dell’Opera (Semperoper), uno degli edifici più eleganti e raffinati della città, anch’esso distrutto durante i bombardamenti e ricostruito negli anni ’70, la chiesa protestante di Nostra Signora di Dresda (Fraukirche), in stile barocco, terminata nel 1743, l’Altstad e, infine, la Bruhlsche Terrasse.
Essendo quasi giunta l’ora del tramonto, andiamo  ad ammirarlo dalla Bruhlsche Terrasse, uno dei luoghi più panoramici e romantici della città.
Si tratta di una terrazza a picco sul fiume Elba, ribattezzata da Goethe “il Balcone d’Europa”, da cui si riesce a vedere la riva opposta, la Neustadt (la città nuova).
Complici la stanchezza e il turbinio di emozioni scatenate dai luoghi visitati (soprattutto la Bruhlsche Terrasse), decidiamo di riavvicinarci all’hotel per fare una doccia e poi andare a cena da Brennenesel, un ristorante vegetariano vicino al centro città.
I piatti sono buonissimi, le porzioni abbondanti e i prezzi medi.
Noi abbiamo assaggiato gnocchi con formaggio di capra e lebaked potatoes in padella e le immancabili birre tedesche.
Semplicemente squisito!
Locale super consigliato!

GIORNO 4: DRESDA – PRAGA

Facciamo colazione in hotel e subito dopo prendiamo un bus Flixbus che in meno di 2 ore ci conduce direttamente a Praga.
Praga è la città più grande nonché la capitale della Repubblica Ceca, ricca di storia, cultura, miti e leggende che avvolgono i suoi monumenti.
Per il soggiorno abbiamo scelto l’hotel InterContinental, vicino la città vecchia, con vista sulla Moldava.
Le camere sono pulite, ampie, accoglienti e dotate di tutti i comfort; il personale è cortese e cordiale.
La colazione a buffet ed è di tipo continentale, abbondante e concornetti freschi e fragranti.
Subito dopo, facciamo uno spuntino da Good Food (Karlova 8), dove prendiamo due trdlo salati fantastici spendendo meno di 5 euro a testa. 
Il trdlo è una delizia tipica praghese, una sorta di cono realizzato sia in versione dolce (con fragole, panna, nutella, ecc) sia salata (con rucola, prosciutto cotto, pomodori, pancetta, ecc).
Iniziamo la nostra visita di Praga percorrendo Via Nerudova che ci porta al Castello, situato nella parte alta della città.
Il Castello di Praga è il più grande del mondo ed è stato inserito dall’UNESCO nei monumenti Patrimonio Mondiale dell’Umanità.
Dal 1140, il Castello è stata la residenza dei Re di Boemia mentre dal 1918 ospita la Presidenza della Repubblica.
La Cattedrale di San Vito domina la piazza del Castello e convive con il Vicolo d’Oro, una strada dalle case basse e colorate la cui costruzione fu voluta da Rodolfo per ospitare gli alchimisti che cercavano l’elisir di lunga vita e la formula per trasformare i metalli in oro.
L’ingresso al Castello è gratuito ma la visita ai monumenti è a pagamento pertanto, essendo leggermente stanchi, ci limitiamo alla visita al Castello e ne approfittiamo per scattare qualche foto.
Per cena ci fermiamo al Ristorante Mlejnice, nella città vecchia, un locale delizioso, perfetto per provare la cucina ceca e soprattutto il mitico gulash in crosta, a base di scamone, pomodori, peperoni e cipolle.
I prezzi sono nella media, il personale è molto cordiale e il servizio veloce. 

GIORNO 5: PRAGA

Il nostro secondo giorno a Praga comincia con la visita a Stare Mesto, il quartiere storico della città.

La Piazza della Città Vecchia è la più antica di Praga, oggi ricca di negozi di souvenir e artigianato.

Sulla Piazza si affacciano alcuni dei monumenti più affascinanti di Praga:

  • il Vecchio Municipio con la Torre dell’Orologio;
  • la Statua di Jan Hus, il riformatore protestante bruciato al centro della piazza nel 1415 perché eretico;
  • la Chiesa di San Nicola e la Chiesa della Vergine Maria davanti a Tyn (eretta nel 1300, in stile gotico all’esterno ma barocco all’interno);
La Piazza è poi circondata da splendidi Palazzi in stile barocco e gotico, come il Palazzo Kinsky che ospita la Galleria Nazionale.

Pranziamo con un bagel e proseguiamo il tour a Josefov, il ghetto ebraico di Praga.

Qui hanno vissuto gli ebrei dal 900 al 1708, nonché nomi celebri come il rabbino Low e Franz Kafka.

Dopo il ghetto, attraversiamo il ponte e ci immettiamo a Mala Strana, la “parte piccola” della città, distrutta nel 1541 da un incendio e poi ricostruita da artisti e architetti italiani che le diedero l’aspetto attuale.

Mala Strana è un piccolo gioiellino costituito da piazzette, palazzi barocchi e angoli romantici.

Approfittiamo per fare un po’ di shopping e infine ceniamo da Pod Vezi, un ristorante vicino al Ponte Carlo, di ottimo livello, che propone cucina tipica ceca.

Piatti consigliati: zuppa di zucca e stinco di maiale!