Dove acquistare le colombe artigianali a Roma

Dove acquistare le colombe artigianali a Roma

Si avvicina il giorno di Pasqua e nelle vetrine delle pasticcerie spuntano le colombe artigianali, ricoperte di golosa glassa di zucchero e mandorle, avvolte in eleganti confezioni regalo.

Dal sapore simile a quello del panettone, la colomba è un tipico dolce italiano immancabile sulla tavola di ogni famiglia.

Come per il dolce natalizio, anche le colombe sono disponibili nelle versioni tradizionale, con gocce di cioccolato fondente, con canditi, e, talvolta, farcite con golosa crema al pistacchio o alla nocciola.

Dunque, siete alla ricerca delle migliori colombe sulla piazza romana??

Ecco a voi Dove acquistare le colombe artigianali a Roma!

 

 

 

Pasticceria Marinari (CORSO TRIESTE E VIALE ERITREA)

Un’istituzione nel Quartiere Africano, un piccolo paradiso dove fare ogni giorno un pit stop per assaggiare cornetti burrosi, biscottini da the (i biscotti al burro sono spaziali), mignon e maritozzi farciti con panna fresca.

Nel periodo pasquale, qui potrete trovare colombe artigianali al profumo d’arancia e amaretto, con un interno soffice e alveolato, glassate in superficie.

Tra le versioni disponibili potete scegliere la classica (con canditi), con scorze d’arancia o gocce di cioccolato.

Prezzo: 18€ al kg

 

 

Pasticceria LE LEVAIN (TRASTEVERE)

Una pasticceria dal nome e sapore francese dove, tra un macaron e l’altro, potrete assaggiare una delle colombe artigianali più buone al mondo.

Prodotte con farina del Molino della Giovanna e burro francese Elle & Vire, le colombe subiscono una doppia lievitazione e il risultato è un dolce soffice e alveolato, come la regola prescrive.

Le versioni proposte sono classica, con canditi e con gocce di cioccolato, tutte rigorosamente coperte di glassa, zuccherini e mandorle pelate.

Prezzo: 30€ al kg.

 

 

Antico forno Roscioli (TRASTEVERE)

Chi pensa a Roscioli come un semplice “forno di quartiere” si sbaglia di grosso: è tutto meno che un forno!

Qui, oltre a pizze e pani, potrete trovare biscotti, dolci da forno, pasticcini e sfizioserie tutte da gustare, dolci e salate!

Nel periodo pasquale vengono sfornate colombe dal colore ambrato, arricchite con miele di castagno Thun che contribuisce a scurire il colore dell’impasto e migliorarne il sapore.

Senza aromi naturali nè conservanti, le colombe sono fatte lievitare per 1 giorno intero e arricchite con scorze di arance candite a mano.

Ulteriormente, per i golosi sono disponibili la versione classica, con pere e cioccolato Valrhona, con albicocche e cioccolato al caramello.

Prezzi: da 25€ al kg.

 

 

DE SANTIS SANTACROCE (VIA DI SANTA CROCE IN GERUSALEMME 17)

Una pasticceria aperta sin dalle prime luci del mattino per deliziare i clienti con proposte sfiziose per la colazione, pranzo, brunch e aperitivo.

Il vanto di questa pasticceria sono le materie prime utilizzate, rigorosamente genuine, la lievitazione naturale di oltre 30 ore e la lavorazione artigianale di altissima qualità.

Le colombe pasquali sono preparate in 5 versioni: classica (con glassa di mandorle e canditi), all’albicocca, arancia e cioccolato, fragola e cioccolato, solo cioccolato.

Inoltre, da De Santis Santacroce troverete anche le specialità pasquali come la pastiera, la pizza di Pasqua e il casatiello.

Prezzi: da 18€ al kg.

 

 

Panificio Bonci (trionfale)

E’ impossibile passare davanti il Panificio Bonci e rimanere immuni da quel profumino di pizze e lievitati che fuoriesce dalla porta.

Le colombe sono spettacolari, burrose e profumate, preparate con ingredienti freschi e selezionati, come il burro Pamplie e uova fresche provenienti da fattorie italiane, con una lievitazione dell’impasto madre al 100% naturale.

Le versioni proposte sono classica, glassata alle mandorle e al cioccolato.

Per gli amanti del glamour, quest’anno le confezioni sono firmate da Lucamaleonte, Davide Sarti, Genevieve COco e Irene Mattacchioni.

Inoltre, per i più golosi, qui potrete trovare anche la famosa pizza dolce pasquale, al profumo di anice stellato e cannella.

Prezzi: 30€ al kg.

 

 

Pasticceria De Bellis (campo de’ fiori)

Le colombe di Andrea De Bellis si distinguono per la morbidezza e il profumo. Il segreto?

Certamente l’impasto, preparato con farina 00 del Molino Quaglia, uova fresche, canditi di agrumi di Sicilia, lievitazione a doppio impasto, vaniglia in bacche di Tahiti.

Due sono le versioni proposte: tradizionale e con scaglie di cioccolato fondente, entrambe elegantemente avvolte in una confezione raffinata e super chic.

Infine, per i più golosi sono disponibili anche uova al cioccolato e dolci pasquali come la pastiera.

Prezzo: 32€ al kg.

 

 

 

 

 

Torta miele e yogurt

Torta miele e yogurt
Torta miele e yogurt

TORTA MIELE E YOGURT

Una torta soffice e gustosa, ideale da mangiare a colazione o a merenda accompagnata, a seconda dei casi, da un cappuccino o una tazza di the.

Un dolce leggero e senza grassi poiché privo di burro, ideale da mangiare dopo le feste natalizie per una colazione light ma sfiziosa, oppure per mettersi in forma in vista della prova costume.

Ho usato lo yogurt bianco ma voi potete usare il gusto che preferite (limone, arancia, ecc) o addirittura usare lo yogurt greco al posto del classico yogurt, in base a ciò che avete nel vostro frigo.

Se non siete a dieta, vi consiglio di gustare la torta con una cosparsa di un velo di marmellata chiara o scura e sentirete che bontà!

INGREDIENTI:

200 gr di farina 00

100 gr di farina di riso

1 vasetto di yogurt (o yogurt greco)

100 gr di dolcificante (io ho usato la Stevia)

5 cucchiai di miele

3 cucchiai di olio extravergine di oliva

1 limone maturo (sostituibile con una bustina di vanillina o una fialetta di aroma alla vaniglia)

1 bustina di lievito per dolci

Zucchero a velo q.b. per decorare

 

 

PROCEDIMENTO:

Preriscaldare il forno a 180 gradi e rivestire una tortiera di carta forno.
Grattugiare la scorza di un limone.
In una ciotola, unire lo yogurt e il dolcificante, cercando di ottenere un composto liscio e senza grumi.
Aggiungere le farine setacciate, l’olio extravergine di oliva, il miele e continuare e mescolare facendo in modo di ottenere un composto liscio e omogeneo.
Aggiungere infine il lievito in polvere e la scorza grattugiata di limone (o la bustina di vanillina o la fialetta di aroma alla vaniglia), e mescolare.
Versare il composto nella teglia rivestita di carta forno e cuocere in forno caldo a 180 gradi per 30 minuti.
Sfornare e far raffreddare.
Prima di servire, decorare la Torta miele e yogurt con una spolverata di zucchero a velo.

Gnocchi di zucca con funghi e salsiccia

Gnocchi di zucca con funghi e salsiccia
Gnocchi di zucca con funghi e salsiccia

Gnocchi di zucca con funghi e salsiccia

Un gustoso primo piatto preparato con l’aiuto del Bimby, il magico robot da cucina della Vorwerk.

Inspirata da un’amica di mia madre che si vanta sempre di usare il Bimby per preparare deliziosi manicaretti, quest’oggi ho voluto usarlo per provare a fare gli gnocchi di zucca.

Il risultato? Un delizioso primo piatto per questo giovedì!

Per il condimento ho saltato in padella dei cubetti di salsiccia insieme ai funghi finiferli sott’olio e una spolverata di tartufo nero grattugiato. Mmm che bontà!

 

 

Ingredienti per 2-3 porzioni:

per gli gnocchi:

800 gr di zucca

150 gr di farina 00

500 ml di acqua

1 uovo

sale, pepe

per il condimento: 

1 salsiccia di maiale fresca

200 gr di funghi finiferli sott’olio

1 cucchiaio di olio extravergine di oliva

1 spicchio d’aglio

tartufo nero grattugiato q.b. (opzionale)

sale, pepe

 

 

 

Procedimento:

Cominciare con la preparazione degli gnocchi di zucca.

Tagliare la zucca a cubetti.

Versare nel boccale del Bimby l’acqua e un pizzico di sale.

Posizionare il Varoma e versarvi la zucca tagliata a cubetti.

Cuocere per 25 minuti a Varoma, velocità 1.

Una volta cotta, versare la zucca in un piatto fondo e lasciarla raffreddare.

Lavare il boccale del Bimby poi versarvi la zucca fredda e tritarla per 20 secondi a velocità 6.

Aggiungere l’uovo, la farina e un pizzico di sale, quindi impastare per 30 secondi a velocità 5.

Prendere l’impasto ottenuto e disporlo su una spianatoia infarinata.

Lavorare l’impasto con le mani umide, suddividerlo in più pezzi e ricavare da ognuno dei piccoli rettangolini a forma di gnocchi.

Lasciare riposare gli gnocchi per 30-40 minuti, in modo che si rassodino.

Nel frattempo, preparare il condimento.

Rosolare in una padella uno spicchio d’aglio con un filo di olio extravergine di oliva.

Spellare la salsiccia fresca e tagliarla a dadini.

Quando l’aglio comincerà a sfrigolare, aggiungere la salsiccia e rosolare a fuoco basso per qualche minuto.

Aggiungere anche i funghi finiferli sgocciolati, salare e pepare.

Cuocere il condimento per una decina di minuti a fuoco basso, mescolando di tanto in tanto.

Nel frattempo, riempire una pentola d’acqua e portarla a ebollizione.

Quando l’acqua comincerà a bollire, tuffarvi gli gnocchi e cuocere fino a quando non torneranno a galla.

Scolare gli gnocchi di zucca e saltarli in padella con il condimento.

Servire gli Gnocchi di zucca con funghi e salsiccia ben caldi, aggiungendo, se volete, una spolverata di tartufo nero grattugiato.

Gnocchi di zucca con funghi e salsiccia
Gnocchi di zucca con funghi e salsiccia

Ciambellone rose e mandorle

Ciambellone rose e mandorle
Ciambellone rose e mandorle

CIAMBELLONE ROSE E MANDORLE

Un dolce rustico, realizzato con farina di grano saraceno e guarnito con marmellata di rose e mandorle pelate.

Una ricetta facile e veloce per una torta perfetta da gustare a colazione o a merenda, magari accompagnata da una bella tazza di the.
Io ho usato la marmellata di rose Demar Alimentari, una delle confetture più dolci, profumate e “romantiche” in circolazione, a mio avviso, perfetta per guarnire dolci e gelati, preparata con acqua, zucchero e petali di rosa lasciati a macerare.

Se non riuscite a reperire la marmellata di rose o non la gradite, potete usare qualsiasi altra marmellata a vostra disposizione (es. albicocche, pesche) o addirittura del miele… Il risultato sarà indubbiamente fantastico e profumato!

Che dite, vi ho convinto?

 

Ingredienti:

300 gr di farina di grano saraceno (o farina integrale o farina di farro)
50 gr di farina 00
250 gr di zucchero di canna (o semolato)
200 gr di margarina
4 uova
1 bustina di vanillina
100 ml di latte
1 bustina di lievito per dolci
30 gr di mandorle sgusciate
150 gr di marmellata di rose

 

 

Procedimento:

Preriscaldare il forno a 160 gradi.

In una ciotola unire il burro a temperatura ambiente e lo zucchero di canna e mescolare per ottenere una crema.

Aggiungere le uova, il latte, la farina setacciata, il lievito per dolci, la vanillina e lavorare il tutto per ottenere un composto omogeneo e privo di grumi.

Versare il composto in uno stampo per ciambellone in silicone (o in una teglia rivestita di carta forno, in base alle vostre disponibilità) e cuocere in forno caldo per 45 minuti.

Prima di sfornare il ciambellone, fare la prova dello stuzzicadenti: sfornare il dolce solo se lo stuzzicadenti, una volta inserito nella torta, verrà estratto pulito, altrimenti continuare la cottura per 5-10 minuti.

Sfornare il dolce e lasciare intiepidire.

Una volta tiepido, spalmare la marmellata sulla superficie del ciambellone, quindi cospargere con le mandorle pelate e mettere in frigorifero a rassodare per almeno 1 ora, poi servire.

Le pastiere più buone di Napoli

Le pastiere più buone di Napoli
Le pastiere più buone di Napoli

Le pastiere più buone di Napoli

Si avvicina la Pasqua e per i napoletani questa festa non è sinonimo di colomba o uovo di Pasqua bensì di un dolce ancora più buono.

Quale? La pastiera!

Per chi non la conoscesse, si tratta di una sorta di crostata al profumo di limone e fiori di arancio, ripiena con una crema di ricotta, grano cotto, zucchero e canditi, una vera bomba!
La bontà di questo dolce sta proprio nel contrasto tra la fragranza della pasta frolla e la morbidezza del ripieno, che rimane umido e profumato per più giorni.

Se siete a Napoli, non lasciatevi scappare una bella fetta di pastiera originale, come solo mammà sap fa!

Dove trovare le migliori? Ecco Le pastiere più buone di Napoli!

 

 

La Pastiera Napoletana (Via Benedetto Croce 50)

Partiamo subito con il tempio della pastiera napoletana, una pasticceria storica del quartiere Spaccanapoli dove la pastiera si fa tutto l’anno!

Non fatevi ingannare dagli arredi vintage e il packaging demodè: qui la pastiera si fa come da tradizione, con il grano cotto, la ricotta, i canditi e l’acqua di fiori d’arancio (oltre a burro, uova, zucchero e farina), cotta alla perfezione, umida fuori e fragrante all’esterno.

Il suo profumo e la sua morbidezza rimarranno inalterati per giorni, anche se difficilmente una pastiera durerà fino a 2-3 giorni (come non mangiarla a colazione, pranzo e cena?)!

Prezzo: 24€ al kg.

 

 

Pasticceria Bellavia (4 sedi)

Storica pasticceria napoletana aperta nel 1952 da Vincenzo Bellavia ed oggi gestita dai suoi eredi.

Oltre ai prodotti della tradizione partenopea, qui potrete trovare anche specialità siciliane come cannoli e cassate, in omaggio alle radici del capostipite Vincenzo e della moglie Maria Pia.

Nel periodo pasquale, da Bellavia troverete una pastiera sublime, morbida e profumata, da gustare in loco con un buon caffè napoletano, oppure a portar via per un gradito omaggio ai vostri amici.

Prezzo: 20€ al kg.

 

 

Leopoldo dal 1940 (Via Chiaia 258)

Altra pasticceria storica di Napoli, aperta dal 1940 e che fa della qualità e della tradizione i propri segni distintivi.

Nato inizialmente come un forno specializzato in taralli, nel corso degli anni Leopoldo ha ampliato la propria offerta a dolci e gelati di straordinaria qualità, preparati con ingredienti sempre freschi e genuini.

Da Leopoldo, oltre a fermarvi per una dolce merenda (ampia scelta di pasticcini tra cui babà e sfogliatelle top), potrete assaggiare una delle migliori pastiere di Napoli, preparata secondo la ricetta tradizionale e disponibile in monoporzione oppure a portar via in eleganti confezioni.

Un dolce che vi conquisterà al primo assaggio, un sapore sublime che inebrierà il vostro palato con il profumo dei fiori di arancio e la cremosità della ricotta.

Se vi è venuta l’acquolina in bocca non temete: Leopoldo fa spedizioni su tutto il territorio nazionale!

 

 

Moccia (Via San Pasquale 21)

Una panetteria fondata nel 1936 e famosa per i suoi prodotti artigianali da forno di prima qualità, preparati esclusivamente con ingredienti selezionati e freschissimi.

Famoso più per le pizzette rosse rotonde e i taralli che per i biscotti, da Moccia potrete trovare i dolci della tradizione napoletana come sfogliatelle, babà, struffoli e, nel periodo pasquale, persino la pastiera e il tortano napoletano.

La pastiera di Moccia si differenzia dalle altre perché è preparata con ricotta di bufala, più cremosa di quella di pecora e di mucca e dal sapore più deciso, mescolata al grano cotto, la cannella e le scorze d’arancia.

Il risultato? Una pastiera fantastica, dal sapore inimitabile, da mangiare in versione mignon accompagnata con un buon caffè oppure a portar via.

Che scegliate il dolce o il salato, Moccia non delude mai, provare per credere!

 

 

Carraturo (Via Arangio Ruiz 46)

A Porta Capuana, antica pasticceria aperta nel 1837 dal maestro pasticcere Carraturo e da subito specializzatasi nella preparazione delle sfogliatelle ricce e frolle.

Oggi, oltre alle sfogliatelle, Carraturo propone dolci e pasticcini di tutti i tipi: cornetti, babà, cannoli, torte capresi, torte per compleanni, ecc.

Nel periodo pasquale, da Carraturo trovate una pastiera assolutamente perfetta, alta e umida all’interno, con un ripieno di ricotta e canditi dalla giusta consistenza, cremoso e profumato.

 

 

 

Fusilli funghi, ricotta, noci e pomodori secchi

Fusilli funghi, ricotta, noci e pomodori secchi
Fusilli funghi, ricotta, noci e pomodori secchi

Fusilli funghi, ricotta, noci e pomodori secchi

Una ricetta facile e veloce per un primo piatto perfetto da servire ai vostri ospiti per conquistare i loro palati senza troppi sforzi: fusilli conditi con una crema delicata a base di ricotta, funghi, noci e parmigiano, il cui sapore contrasta poi con quello deciso dei pomodori secchi usati per la decorazione del piatto.

Per la crema, ho usato la ricotta ma voi potete usare qualsiasi formaggio spalmabile a vostra disposizione (come il Philadelphia) o addirittura la robiola o lo stracchino, in base ai vostri gusti.
Per la pasta,  ho usato i fusilli ma voi potete usare qualsiasi tipo di pasta a vostra disposizione, purché corta (es. mezze maniche, penne, farfalle, ecc)… Che dite, vi ho convinto?

 

Ingredienti per una porzione:

90 gr di fusilli
80 gr di funghi champignon freschi (in alternativa, vanno bene anche quelli sott’olio o i trifolati)
3 cucchiai di ricotta
2 cucchiai di parmigiano grattugiato
20 gr di noci sgusciate
3-4 pomodori secchi
1 spicchio d’aglio
1 cucchiaio di olio extravergine di oliva
Sale, pepe

 

 

Procedimento:

Riempire una pentola d’acqua e portarla ad ebollizione per cuocervi la pasta.

Pulire i funghi champignon tagliarli a fettine.

In una padella, rosolare uno spicchio d’aglio con un cucchiaio di olio extravergine di oliva.

Quando l’aglio comincerà a soffriggere, aggiungere i funghi.

Salare, pepare e cuocere a fuoco basso per una decina di minuti, mescolando di tanto in tanto per evitare che i funghi si attacchino alle pareti della padella.

Una volta cotti, versare i funghi nel bicchiere del frullatore a immersione e aggiungere anche le noci sgusciate, i pomodori secchi, il parmigiano grattugiato e la ricotta, quindi frullare bene il tutto per ottenere una crema densa.

Versare la crema ottenuta in padella.

Scolare la pasta al dente e saltarla in padella insieme alla crema e a una manciata di pomodori secchi.

Servire i Fusilli funghi, ricotta, noci e pomodori secchi ben caldi.

Zeppole di San Giuseppe

Zeppole di San Giuseppe
Zeppole di San Giuseppe

Zeppole di San Giuseppe

 

Quale modo migliore per festeggiare il proprio padre se non preparando delle zeppole con le proprie mani?

Sarò sincera: per questa ricetta mi sono fatta aiutare da mia nonna, un’incredibile pasticcera nonché pizzaiola.

Abbiamo seguito la ricetta di una sua amica e abbiamo cotto le zeppole in forno ma voi potete friggerle in abbondante olio bollente, ottenendo un risultato di certo più gustoso perché, come è noto, qualsiasi cosa fatta fritta è più buona!

 

 

Ingredienti per 8-10 zeppole grandi:

amarene sciroppate q.b.

per la pasta choux:

150 gr di farina

250 ml di acqua

100 gr di burro

4 uova

un pizzico di sale

per la crema:

50 gr di farina

500 ml di latte

4 tuorli

100 gr di zucchero

1 bustina di vanillina

 

 

 

Procedimento:

Cominciare preparando la crema pasticcera.

In una ciotola, sbattere i tuorli con lo zucchero, la farina e la vanillina, mescolando bene per ottenere una crema liscia e priva di grumi.

Scaldare il latte in un pentolino, quindi versarlo a filo nella ciotola con le uova, mescolando con un cucchiaio di legno.

Trasferire nuovamente il composto ottenuto in un pentolino e cuocere a fuoco medio per 7-8 minuti.

Mescolando continuamente per evitare che la crema si attacchi alle pareti del pentolino.

Quando la crema sarà densa e soda, spegnere il fuoco e versare la crema in una ciotola per farla raffreddare a temperatura ambiente.

Nel frattempo, preparare la pasta choux.

Versare in una pentola l’acqua, il burro e un pizzico di sale e cuocere  fuoco basso, mescolando di continuo per far sciogliere il burro.

Quando l’acqua comincerà a bollire, togliere la pentola dal tegame e versarvi la farina a pioggia.

Mescolare per amalgamare tutti gli ingredienti ed ottenere un composto privo di grumi.

Rimettere di nuovo la pentola sul fuoco e continuare a mescolare con un cucchiaio  di legno, fino a quando il composto non si staccerà agevolmente dal fondo della pentola.

Spegnere il fuoco e lasciar intiepidire.

Ora aggiungere un uovo alla volta al composto, mescolando accuratamente con le fruste elettriche, per far si che l’uovo venga assorbito perfettamente dal composto.

Rivestire una teglia di carta forno e preriscaldare il forno a 200 gradi.

Versare il composto ottenuto in un sac à poche e formare delle spirali sulla teglia rivestita.

Cuocere i bignè in forno caldo a 200 gradi per 25-30 minuti, fino a doratura.

Sfornare e far raffreddare completamente prima di farcirle.

Una volta freddi, farcire i bigné con l’aiuto del sac à poche oppure tagliandoli a metà e riempiendoli con cucchiaiate di crema pasticcera.

Ultimare con una spirale di crema pasticcera sul bigné e un’amarena sciroppata al centro.

Servire le Zeppole di San Giuseppe subito.

Cornetti alle alici

Cornetti alle alici
Cornetti alle alici

Cornetti alle alici

Questi cornetti salati alle alici sono deliziosi! Mia madre li prepara sempre e vi garantisco che fanno il fumo! Non c’è una persona che li assaggi e poi non chieda “Mmm come li hai fatti?” E mia madre ride perché la ricetta è così banale che non merita proprio di essere raccontata! Io ve la posto comunque e credetemi, ve ne innamorerete!

Avendo tempo a disposizione, ho preparato la pasta sfoglia con le mie mani, seguendo una ricetta trovata sul web che non richiede l’uso di burro, ma voi potete tranquillamente usare la pasta sfoglia confezionata (vi consiglio di acquistare quella tonda) reperibile al supermercato.

 

 

Ingredienti:

per la pasta sfoglia:

200 gr di farina 00

70 gr di yogurt bianco

1 cucchiaino di olio extravergine di oliva

un pizzico di sale

per il ripieno:

12 filetti di acciughe sott’olio

2 sottilette

 

 

Procedimento:

Disporre la farina a fontana su una spianatoia, praticando un buco al centro.

Versare nel buco al centro della farina lo yogurt bianco, l’olio e un pizzico di sale.

Cominciare a impastare con le mani umide, per ottenere un panetto morbido ed elastico.

Qualora il panetto dovesse risultare poco elastico, aggiungere dell’acqua fredda durante l’impasto.

Avvolgere il panetto ottenuto nella pellicola trasparente e lasciarlo riposare in frigorifero per almeno 2 ore.

Trascorso il tempo di riposo, estrarre il panetto dal frigorifero e stenderlo su una spianatoia leggermente infarinata, con l’ausilio di un mattarello.

Dare alla sfoglia una forma rotonda.

Dividere la sfoglia in 4 parti ottenendo così 4 spicchi.

Dividere ciascun spicchio in altri 3. Dovrete ottenere in tutto 12 triangoli.

Alla base di ogni triangolo adagiare un filetto di acciuga e un quadratino di sottiletta.

Arrotolare ogni triangolo partendo dalla base verso la punta, ottenendo così un cornetto.

Piegare e arrotolare leggermente gli angoli del croissant verso l’interno, per dare la forma tipica del cornetto.

Preriscaldare il forno a 200 gradi e rivestire una teglia di carta forno.

Sistemare i cornetti sulla teglia rivestita e cuocere in forno caldo per 20-25 minuti, fino a doratura.

Sfornare e far raffreddare i Cornetti alle alici prima di servirli.

Le migliori zeppole di Roma

Le migliori zeppole di Roma
Le migliori zeppole di Roma

Le migliori zeppole di Roma

Il 19 marzo ricorre la festa del papà e quale miglior regalo di una bella (e buona, soprattutto) Zeppola di San Giuseppe?

Nate a Napoli, le Zeppole sono ormai diffuse in tutta Italia, cotte al forno oppure fritte, rigorosamente ripiene di crema pasticcera e amarene.

Quest’anno da Eataly Ostiense si celebra le festa del bigné durante la quale 4 celebri pasticcerie proporranno la loro versione di bigné di San Giuseppe: chi vincerà?

Tra i concorrenti ci sono Casa Manfredi (Lazio), le Sicilianedde (Sicilia), Fortunato (Campania) e Dagnino (Sicilia) ed io mi sento di puntare sulla zeppola al limone di Amalfi di Fortunato. Voi?

E a Roma? Quali sono le migliori? Ecco a voi le mie preferite!

La Zeppola (Piazza Lodi)

In zona San Giovanni, La Zeppola è una pasticceria gelateria aperta da poco ma subito diventata famosa per la genuinità degli ingredienti usati e la lavorazione esclusivamente artigianale.

Ogni giorno, qui potete trovare zeppole e bignè di pasta choux appena sfornati, semplici o farciti con cioccolata, crema al limone, crema di pistacchio, crema di nocciole, ecc., oltre a torte, cornetti e biscotti da te.

Chiaramente, la più buona è la Zeppola di San Giuseppe, ripiene di vellutata crema pasticcera e amarene, una vera delizia, disponibile in varie taglie: piccola, media e grande (tipo una torta).

Un blitz da La Zeppola è d’obbligo il 19 marzo!

Marinari (Corso Trieste)

Avendo vissuto tanti anni nel quartiere africano, per me le zeppole di Marinari sono senza dubbio le migliori della città: fritte o al forno, ripiene di golosa crema pasticcera e ricoperte con confettura di visciole, una vera bontà!

Il tocco in più lo regala il contrasto tra l’asprezza delle visciole e la dolcezza dell’impasto perfettamente fritto, per niente unto e mai pesante.

Recatevi da Marinari a pancia vuota e assaggiate almeno due zeppole fritte: ne sono certa, mi ringrazierete.

Unico neo: le zeppole sono prodotte solo nel periodo della festa del papà quindi vi conviene farne un’abbondante scorpacciata per non rimpiangerle durante l’anno.

Andreotti (Ostiense)

Storica pasticceria romana gestita dal 1931 dalla famiglia Andreotti, famosa per i suoi maritozzi con la panna, i dolci da colazione (cornetti, bomboloni) e le torte preparate esclusivamente nel loro laboratorio.

Se siete in zona, lasciatevi tentare da una zeppola fatta a regola d’arte, rigorosamente fritta e ricoperta di zucchero a velo, ripiena con crema pasticcera e amarene.

Per i salutisti, ci sono anche le zeppole cotte al forno e, per gli incontentabili, anche con ripieno di crema al limone, al pistacchio e alla nocciola.

Andreotti è un pezzo di Roma.. un pezzo mooooolto dolce!

Café Merenda (Via L. Magrini 6)

Un vera e propria bomboniera in zona Ostiense, un locale perfetto per chi ha voglia di una colazione o una merenda speciale.

Sul bancone sono esposti dolci per tutti i gusti: croissant, biscotti, torte, crostate e plumcake, tutti preparati con ingredienti di qualità come lievito madre, farine bio, latte di montagna.

Per la festa del papà, concedetevi un peccato di gola e assaggiate i tradizionali bignè di San Giuseppe (solo fritti), le zeppole fritte e al forno ripiene di crema pasticcera e amarena, o gli “sfinci” di San Giuseppe siciliani, ripieni di crema di ricotta.

Cafè Merenda è il posto adatto in qualsiasi momento della giornata, da provare assolutamente!

Regoli (Via dello Statuto 60)

A Roma la pasticceria Regoli è da sempre sinonimo di maritozzo con la panna: morbidi e profumati maritozzi ripieni di panna montata fresca. Roba da intenditori, eh eh!

Per la festa del papà, fate una capatina da Regoli per assaggiare i loro bignè di San Giuseppe, fritti o cotti al forno, ripieni di vellutata crema pasticcera, visciole e amarene.

Che si tratti di maritozzi o di bignè, Regoli è sempre una garanzia, provare per credere!

 

Involtini di melanzane

Involtini di melanzane
Involtini di melanzane

Involtini di melanzane

Questi Involtini di melanzane rappresentano un secondo perfetto oppure un antipasto sfizioso da servire ai vostri ospiti, magari seguiti da un secondo di pesce.

Una ricetta facile e anche piuttosto veloce, adatta anche per smaltire il pane secco; io ho usato solamente tonno, uova e aromi, ma voi potete aggiungere capperi, olive, pomodori secchi, e chi più ne ha più ne metta, via libera alla fantasia!!

 

 

Ingredienti:

1 melanzana

100 gr di tonno al naturale

1 uovo

4 cucchiai di pangrattato

1 bicchiere di latte

2 fette di pane secco

3 cucchiai di parmigiano grattugiato

1 cucchiaino di aceto di vino bianco

500 ml di acqua fredda

Qualche foglia di prezzemolo

Un pizzico di peperoncino macinato

olio extravergine di oliva q.b.

Sale, pepe nero

 

 

Procedimento:

Versare il latte in un piatto fondo.

Ammollare le fette di pane secco nel latte.

Lavare e tagliare la melanzana a fette sottili.

Versare in una ciotola 500 ml di acqua e un cucchiaino di aceto bianco, quindi mescolare.

Mettere le melanzane a bagno nell’acqua e aceto per 5-10 minuti.

Scolare le melanzane e cospargerle di sale grosso.

Lasciare le melanzane in uno scolapasta per circa 10 minuti, per far fuoriuscire il liquido di vegetazione e farle “spurgare”.

Dopo 10 minuti, asciugare le melanzane con un foglio di carta da cucina per eliminare il sale.

Scaldare una griglia sul gas e, quando sarà rovente, cuocervi le melanzane girandole su entrambi i lati.

In una ciotola, unire il tonno al naturale con l’uovo sbattuto, il parmigiano grattugiato, qualche foglia di prezzemolo fresco, le molliche di una sola fetta di pane ammorbidita, un pizzico di peperoncino, una spolverata di sale e una di pepe, e mescolare bene per amalgamare gli ingredienti.

Spalmare la crema ottenuta sulle fette di melanzane e avvolgerle su se stesse.

Adagiare gli involtini in una pirofila da forno precedentemente unta.

Spennellare ogni involtino con un filo di olio e poi ricoprire tutti gli involtini con il pangrattato
e le molliche di pane avanzate.

Cuocere gli involtini in forno caldo a 200 gradi per 15-20 minuti, fino a doratura.

Sfornare e far raffreddare prima di servire.