Tariwali Murgh

Le spezie mi affascinano da sempre. Mi piace conoscerne la storia, le tradizioni, il modo in cui esse sono state da sempre accanto agli uomini e alle donne in tutto il mondo condividendone l’evoluzione e le migrazioni.

Vorrei farvi conoscere uno dei piatti più tradizionali, diffusi e amati dell’India del nord; quello che per noi italiani sarebbero le lasagne della domenica a casa della nonna. Preparato con diverse combinazioni di spezie secondo ricette di famiglia tramandate da generazioni, in tutte è presente una ricca salsa a base di pomodoro e yogurt che prende il nome di “tari”.

La versione che trovate qui prevede l’utilizzo di spezie che sono facilmente reperibili anche nei nostri supermercati; spero troverete l’ispirazione per sperimentare e creare il vostro mix di spezie, il vostro personale “garam masala” che vi permetterà di scoprire tanti sapori da abbinare a una moltitudine di ingredienti.

Come molti piatti della tradizione indiana si accompagna perfettamente al riso bianco, alle focacce Naan, a fette di pane abbrustolito.

Per accompagnarvi nella preparazione ho pensato alla canzone “Jay Ho” di A.R. Rahman, che probabilmente ricorderete dalla colonna sonora del film The Millionaire.

Ingredienti per 4 persone considerando un pasto composto da antipasto e piatto principale, se preparate anche un primo dimezzate le quantità.

Preparazione – 10 minuti
Cottura – 60 minuti

Spezie intere:

10gr di cumino

5 bacche di cardamomo

5 chiodi di garofano

Spezie macinate:

15gr di curcuma

10gr di paprika dolce

10gr di semi di finocchio

5gr di peperoncino

300gr di cipolle, tritate finemente

500gr di polpa di pomodoro

1 spicchio di aglio, tritato finemente

5 foglie di alloro

800gr di pollo, meglio se con le ossa per esaltare il sapore

75ml di yogurt bianco

10gr di zucchero

olio e sale a piacere

coriandolo fresco per guarnire, visto che non sempre si trova potete sostituirlo con il prezzemolo

In un’ampia pentola scaldate un cucchiaio d’olio e soffriggete le cipolle a fuoco medio-basso aggiungendo poca acqua un po’ alla volta. Quando saranno dorate aggiungete la polpa di pomodoro e lasciate cuocere finché cipolle e pomodoro non siano ben amalgamati aggiungendo un pizzico di sale. Mettete il coperchio e abbassare il fornello al minimo mentre vi dedicate al passaggio successivo.

Mettete le spezie intere a cuocere in una padella piccola a fuoco basso; non appena i semi cominciano a scoppiettare e aprirsi aggiungete un mezzo bicchiere d’acqua, l’aglio e tutte le spezie macinate tranne il finocchio.
Mescolate bene e cuocete per 5 minuti. Aggiungere acqua poco alla volta e continuare a cuocere fino ad ottenere una crema.
Se volete, a questo punto potete rimuovere i chiodi di garofano e le bacche di cardamomo.

Incorporate le spezie nella pentola con le cipolle e il pomodoro aggiungendo mezzo bicchiere d’acqua e cuocendo il tutto a fuoco basso per 10 minuti.

Aggiungete l’alloro e il pollo e continuate la cottura a fuoco medio per circa 45 minuti, mescolando e aggiungendo acqua per evitare che la salsa si restringa troppo ma facendo attenzione a mantenerla comunque corposa. A cottura del pollo quasi ultimata aggiungete i semi di finocchio macinati e mescolate bene. Dopo di che aggiungete lo yogurt e lo zucchero.

Aggiustate di sale e ultimate la cottura del pollo.

Servite guarnendo con il coriandolo.

Abbinare un vino alla cucina indiana non è semplice; la grande varietà di sapori contenuti in ogni piatto può mettere in difficoltà anche il più esperto sommelier.

Noi abbiamo abbinato a questo piatto il “Con vento” Toscana bianco igt 2021 della cantina Castello del Terriccio, che in rete troviamo così descritto: “Per ottenere questo vino, si utilizzano uve Viognier e Sauvignon Blanc. Il disciplinare di produzione del vino Con Vento Toscana Bianco IGT prevede una vendemmia accurata con selezione manuale dei grappoli. Si procede quindi a una criomacerazione per circa 12 ore e ad una successiva pressatura soffice. La fermentazione viene eseguita in vasche d’acciaio a temperatura controllata, mentre l’affinamento avviene in acciaio per circa 6 mesi. Si ottiene in tal modo un vino finemente strutturato, elegante e raffinato, di ottima beva.”