La pianta di albicocco è originaria della Cina settentrionale ed appartiene alla famiglia delle Rosacee. I primi ritrovamenti di noccioli di albicocche risalgono al 4000 a.C., venivano coltivate anche dagli antichi Romani.
L’albicocco necessita di molta luce e non ama le zone d’ombra neanche per poche ore. Non è molto resistente al freddo (resiste fino a -12°C) e può essere coltivato fino ai 700 m di altitudine.
Il terreno più adatto alla sua coltivazione è sabbioso e molto ricco di sostanze nutritive, non è adatto a terreni argillosi non sopportando i ristagni d’acqua.
La maturazione del frutto avviene tra metà giugno e metà luglio mentre la raccolta avviene generalmente in più riprese.
Vediamone qualche varietà:
- Bella Imola: la produttività è buona e costante, il frutto è di medie-grosse dimensioni, presenta un colore arancio ed è dolce e fragrante.
- Goldrich: produttività media, frutto di grandi dimensioni, molto dolce e gustoso. Conosciuto anche con il nome “Sungiant” è una delle varietà più coltivate.
- Ivonne Liverani: frutti di media-grossa dimensione di colore giallo intenso con sapore mediamente pieno, è una pianta di origine italiana, precisamente da Faenza, con una costante produttività.
- Reale d’Imola: una delle varietà più note. Produzione abbondante, i frutti presentano una forma allungata e sono grossi, con buccia gialla e sfumature rossastre. La polpa è di colore gialla chiaro, molto dolce e profumata.
- Portici: produttività elevata e costante, frutti di medio-grossa dimensione, polpa soda e gustosa.
Proprietà:
Frutto ricco di vitamina A e C, sali minerali come calcio, ferro, fosforo, magnesio e potassio.
Fonte preziosa di antiossidanti, necessari per proteggere organi e tessuti dall’azione dei radicali liberi.
All’interno delle albicocche troviamo i carotenoidi, essenziali per proteggere la vista, in particolare con l’avanzare dell’età e molto utili anche per combattere le infiammazioni; le fibre al loro interno, aiutano invece a tenere a bada i livelli di zuccheri nel sangue.
Attenzioni:
Un consumo eccessivo di questo frutto può avere un effetto lassativo, se mangiate in dosi moderate invece, grazie alla presenza di fibre, aiutano la regolarità intestinale.
Curiosità:
Un tempo, in Cina, le donne consumavano albicocche per favorire la fertilità, questo frutto infatti, grazie alla presenza di numerosi minerali al suo interno, è indispensabile per la produzione di ormoni sessuali.
Alessandro Magno scoprì questo frutto in Armenia, ma furono gli Arabi a portarlo fino a noi.