La zucca, ottima in cucina e non solo!

La zucca, originaria del Sud America, era conosciuta già 8000 anni fa e venne importata in Europa dai coloni spagnoli nel XVI secolo.

In Italia è coltivata principalmente nelle regioni settentrionali, ma è diffusa un po’ in tutta la penisola.

La coltivazione richiede un terreno ricco di nutrienti e molto spazio per permettere un adeguato sviluppo della pianta. La temperatura è fondamentale in quanto teme il gelo sotto i 10° ed il caldo maggiore di 30°, ottimali sono i 20°.

Può essere coltivata direttamente nell’orto, piantando pochi semi, ben distanziati tra loro, dato il grande volume che raggiungerà la pianta una volta sviluppata. Richiede abbastanza acqua, in particolare quando inizia a fiorire, facendo attenzione però a non bagnare direttamente la pianta, ma  irrorando il terreno senza creare ristagni per non favorire la proliferazione di malattie.

La zucca viene raccolta quando è matura (a differenza delle zucchine), generalmente a settembre/ottobre in modo che risulti più dolce e saporita. Alla raccolta, la buccia risulta molto dura, quasi impossibile da scalfire con le unghie mentre il peduncolo dell’ortaggio è secco.

Una volta raccolta deve essere fatta asciugare, al riparo dalle intemperie, per massimo 3 settimane, dopodiché va riposta in un ambiente fresco ed asciutto e può essere conservata per lunghi periodi dai 2 ai 7 mesi, a seconda della varietà.

Oltre al frutto, possono essere consumati anche i semi e il fiore, ottimo sia crudo che cotto.

Varietà:

Butternut: presenta un frutto allungato, di color ocra, ha un polpa dolce e si conserva fino a 4 mesi

Delica: presenta un frutto piccolo, tondo e schiacciato. Ha una polpa dolce e gialla. Ha origini Giapponesi ed è una delle varietà più coltivate nei nostri orti. Va consumata entro 2 mesi.

Violina: presenta un frutto claviforme, dal colore giallo, con polpa gialla tendente all’arancione. Molto dolce, ideale per i tortelli.

Zucca spaghetti: originaria della Cina, la sua polpa si presenta come un insieme di spaghetti, viene mangiata anche fresca.

Verde rampicante: pianta rampicante con frutti allungati che raggiungono i 2 metri. Viene considerata una zucchina più che una zucca.

Marina di Chioggia: presenta una buccia bitorzoluta di colore verde e raggiunge grandi dimensioni. Anche questa varietà è molto diffusa.

Zucca centenaria: presenta una forma a cuore rovesciato e spinoso. Pianta rampicante e molto rustica.

Proprietà:

E’ ricca di caroteni, che aiutano la produzione di vitamina A, presentando proprietà antiossidanti e antinfiammatorie. Contiene anche vitamine del gruppo B, C ed E, oltre a sali minerali come calcio, fosforo, magnesio, potassio, selenio e zinco.

È ricca di grassi buoni come Omega-3, ideale per ridurre il colesterolo e abbassare la pressione sanguigna.

Favorisce il corretto funzionamento dell’intestino riequilibrando la flora intestinale. Contribuisce inoltre a ridurre gli zuccheri nel sangue ed è quindi ideale per chi soffre di diabete.

Grazie al magnesio presente in essa, risulta essere ottima contro ansia e stress, aiutando a distendere i muscoli e aumentando il buon umore. 

La polpa, contenendo vitamine e antiossidanti, risulta essere un’ottima alleata di bellezza e viene infatti utilizzata nella preparazione di creme e maschere, emollienti per il corpo e fortificanti per i capelli.

Curiosità:

La zucca in realtà è una bacca che arriva a pesare anche centinaia di chilogrammi. Ne esistono circa 800 varietà diverse, ma solo 200 sono commestibili.

Per produrre un litro di olio di semi di zucca, utile per prevenire problemi di cuore e per ridurre il colesterolo, sono necessarie circa 35 zucche. 

Se del maiale non si butta via niente, anche la zucca non è da meno. Si può mangiare ogni parte della pianta e del frutto. 

Molti anni fa le zucche, una volta private della polpa, venivano utilizzate come contenitori per conservare il vino o per portare in giro l’acqua, mentre quelle più piccole venivano impiegate come contenitori per la polvere da sparo o per il tabacco.

La zucca è stata uno dei primi strumenti musicali, veniva infatti utilizzata come maracas, facendo risuonare i semi all’interno. Tutt’ora in varie parti del mondo è utilizzata come strumento.