E’ composto da una polpa profumatissima e gelatinosa dal sapore dolce e leggermente acidulo, nel cui interno gravitano dei semi scuri. La buccia esterna non è commestibile, ma non per questo va gettata, anzi, può essere essiccata ed utilizzata per riempire dei sacchetti profumati da riporre dentro i cassetti o gli armadi.
La polpa è meravigliosa e composta principalmente da acqua, fibre e sali minerali come ferro, magnesio, potassio (superiore di tre volte rispetto al contenuto delle banane), selenio e zinco, oltre ad avere un buon contenuto di vitamina A e C.
Questo frutto possiede proprietà antiossidanti e antinfiammatorie ed è in grado di proteggere la pelle dagli agenti atmosferici. È molto digeribile ed è utile contro la gastrite e la colite, è leggermente lassativo e aiuta a proteggere le mucose intestinali. Inoltre è un valido alleato del cuore insieme a tutto l’apparato cardiovascolare.
Ha effetti benefici nei soggetti affetti da diabete di tipo 2, è infatti in grado di diminuire e tenere sotto controllo i livelli di glicemia.
Viene utilizzato soprattutto per la preparazione di succhi di frutta o sciroppi, ma in cucina può essere abbinato sia a piatti dolci che salati.
Curiosità: molti pensano che il suo nome derivi da proprietà afrodisiache o dalla passionalità; invece deriva dalla somiglianza di alcune parti della pianta, e in particolare del fiore, con i simboli della Passione di Cristo. La corolla del fiore rappresenta una corona di spine, mentre i tre pistilli rappresentano i chiodi utilizzati nella crocifissione, i tre stami le ferite inferte a Gesù, mentre i cinque petali e cinque sepali rappresentano gli apostoli senza Giuda (il traditore) e Pietro (che l’ha rinnegato), in ultimo, i viticci che permettono alle viti di salire, ricordano le frustate.
Attenzioni: i soggetti che assumono farmaci per l’ansia, la depressione, o medicinali anticoagulanti dovrebbero chiedere un parere al medico prima di consumarlo. Meglio evitarlo se si è allergici al lattice.