Il Farro, il primo cereale coltivato dall’uomo!

 

Il Farro è tra i primi cereali ad essere stato coltivato dall’uomo (sin dal Neolitico) ed è originario della Palestina, con il passaggio delle popolazioni nomadi si diffuse successivamente in Egitto e nel resto del Mediterraneo.

In Italia arrivò circa intorno al VII sec. a.C. e fu il primo cereale ad essere coltivano in Lazio, Toscana e Umbria, diventando il cibo preferito di Romani ed Etruschi.

Ora nella nostra penisola viene coltivato principalmente in Emilia,Toscana, Umbria, Lazio e Liguria, in particolare nella Garfagnana dove ha ricevuto la certificazione IGP.

Questo cereale si divide in 3 specie:

  • farro piccolo o monococco
  • farro medio o dicocco (il farro più comune)
  • farro grande o spelta (anche detto “farricello” o “falso farro”)

Col passare dei secoli la sua coltivazione è diminuita parecchio ed è stata soppiantata dal grano tenero e grano duro, discendenti del farro grande e medio.

Nel mercato lo si trova come farro “decorticato” (dove è ancora presente la cuticola esterna) e “perlato” (privo di cuticola e richiede tempi di cottura più brevi).

Proprietà:

In esso possiamo trovare la vitamina A, B, C ed E, e minerali come calcio, ferro, fosforo, magnesio, selenio, sodio e potassio.

E’ un’ottima fonte di proteine (maggiore rispetto agli altri cereali) che lo rendono ideale per chi segue una dieta specifica per l’incremento di massa e la definizione, ottimo anche per gli sportivi.

Questo cereale è più digeribile rispetto agli altri tipi di grano, infatti il numero elevato di fibre contenuto in esso lo rendono un ottimo alleato del nostro intestino, aiutandoci ad avere una regolare motilità intestinale e proteggerci da possibili gastriti.

Spesso viene consigliato nelle diete dimagranti proprio perchè ha un elevato “potere” saziante che aiuta a limitare l’assunzione di cibo. 

Inoltre è molto utile per abbassare i livelli di colesterolo cattivo e per tenere sotto controllo il diabete di tipo 2. Riduce il rischio di aterosclerosi e il rischio cardiovascolare, oltre a prevenire ischemie e obesità.

Il farro, come altri cereali contiene glutine e quindi non è adatto per i celiaci o per chi ne è allergico.

Per chi invece è allergico alle altre proteine del grano, potrebbe tollerare le proteine di questo cereale essendo più facili da digerire.

Curiosità:

Il modo migliore per assimilare al meglio i cereali nella dieta è quello di abbinarli ai legumi.

La parola “farina” deriva proprio da “far”, parola latina per indicare il farro che nell’Antica Roma veniva utilizzato per fare il pane e la polenta.

Nel tredicesimo canto della Divina Commedia, Dante paragona la trasformazione dell’anima alla germinazione del farro.