Il cavolo viola

Il cavolo cappuccio è originario del Mediterraneo venendo coltivato già dagli Antichi Egizi, appartiene alla famiglia delle crucifere o brassicacee, come broccoli, cavolfiore e cavolo nero.

Si tratta di un ortaggio che non teme il freddo, anzi, la sua temperatura ideale si aggira attorno ai 16°C di contro perisce con le elevate temperature.

Il cavolo viola si può seminare per la gran parte dell’anno ma generalmente si semina tra giugno e luglio per avere una raccolta nel periodo autunnale/invernale, in modo da dilazionare i raccolti.

Viene raccolto quando il cespo raggiunge una buona dimensione e risulta sodo e compatto per poterlo consumare crudo oppure previa cottura.

Per quanto riguarda il cavolo viola, ne esistono principalmente due varietà: “cavolo viola Amarant” e “Testa di Moro”.

Proprietà:

Risulta ricco di fibre e di vitamine quali: A, gruppo B, C, E e K, oltre a contenere calcio, ferro, fosforo e zolfo. Grazie all’alto contenuto di vitamine e minerali ha un’importante azione antiossidante, antinfiammatoria, anti radicali liberi e anche antitumorale, oltre a proteggere la vista, mantenere le ossa forti e rafforzare il sistema immunitario.

Ottimo anche per prevenire il diabete e ridurre il colesterolo, inoltre tutela il sistema gastrointestinale riducendo le infiammazioni e il rischio di ulcere, preserva anche il sistema cardiaco; in fine è ideale anche per chi vuole perdere peso grazie all’alto contenuto di fibre.

É ideale per mantenere la pelle giovane, riducendo le rughe e i segni del tempo, proteggere dai raggi del sole oltre a mantenerne l’elasticità.

Infine questo ortaggio è consigliato per curare i dolori renali, i reumatismi e l’artrosi. Viene utilizzato anche per ridurre i dolori o le infiammazioni durante l’allattamento; per far ciò basterà scaldarne una foglia e applicarla sulla zona interessata.

Ha inoltre proprietà sedative che curano l’insonnia e favoriscono la depurazione del sangue.

Controindicazioni:

Il consumo di cavolo viola è sconsigliato a chi soffre di ipotiroidismo e alle donne in fase di allattamento, perché potrebbe causare coliche al bambino; sconsigliato anche il consumo durante la gravidanza.

Curiosità:

Questa pianta assume colorazioni diverse a seconda del terreno nel quale viene coltivato, ad esempio se il terreno è particolarmente acido, le foglie tenderanno al rosso o rosa, mentre su terreni neutri tenderanno al porpora, infine su terreni alcalini avranno una colorazioni blu, gialle o verdastre.