Vellutata di Buon Enrico spinacio selvatico

Una vellutata di Buon Enrico è la proposta di oggi, un primo piatto che può essere servito anche tiepido, con uno spinacino selvatico chiamato Buon Enrico. Il suo nome scientifico è Chenopodium bonus-henricus.

Che erba spontanea è il Buon Enrico? Che bel nome vero? Scopriamolo assieme. Il Buon Enrico lo troviamo in collina fino in montagna in primavera, perchè poi durante l’estate la sua spighetta verdognola fiorisce. E’ della stessa famiglia del farinello, di cui è il cugino, e si riconosce proprio perchè nel lato inferiore delle foglie è presente una farina granulosa che lo contraddistingue.

(Il primo momento pensavo di non averlo lavato bene e che fosse sabbia).

SI chiama Buon Enrico proprio in onore di Re Enrico IV di Francia (XVI sec.) che durante una fortissima carestia, aprì i suoi giardini per lasciare che i cittadini si sfamassero con le erbe che ci crescevano. Proprio in quei giardini cresceva in abbondanza questo spinacino che riuscì a sfamare l’intera popolazione. Questa è la versione più bella ma se ne trova anche un’altra… che il Re da una parte sfamò i cittadini e nel contempo si liberò dalle erbacce infestanti…come questo spinacino.

Vellutata di Buon Enrico spinacio selvatico

Proprietà fitoterapiche del Buon Enrico:

Lo conoscevano già Plinio il vecchio e anche Ippocrate proprio per le sue qualità.

In antichità il Buon Enrico veniva usato come impacco antibatterico, disinfettante e cicatrizzante, anche in caso di acne e scottature. Veniva usato anche per il mal di denti ma anche come blando lassativo per i bimbi visto che non creava mal di pancia con la sua delicatezza.

Il Buon Enrico contiene anche zinco, il potassio il fosforo, lo iodio, il rame; Vitamine B1-B12-C, e poi anche betacaroteni. Come gli altri spinaci meglio cotti al vapore per qualche minuti o con pochissima acqua. così non perdono proprietà preziose.

Essendo ricco di ferro è ottimo in caso di anemia. Facciamo invece attenzione se soffriamo di calcoli renali vistol’acido ossalico che contiene che lagandosi al calcio forma i calcoli.

Particolarità del

In questa vellutata li ho frullati a crudo con patata dolce, insaporito la vellutata con scalogno, erbe aromatiche e resa poi croccante con semi di girasole e zucca.

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Vellutata di Buon Enrico spinacio selvatico
  • DifficoltàMolto facile
  • CostoEconomico
  • Tempo di preparazione10 Minuti
  • Tempo di cottura15 Minuti
  • Porzioni4 persone
  • Metodo di cotturaFornello
  • CucinaItaliana
  • StagionalitàPrimavera, Estate

Ingredienti

Ingredienti per la Vellutata di Buon Enrico spinacio selvatico

200 g buon enrico
1 patata dolce (arancione)
1 scalogno
q.b. brodo vegetale
1 pizzico sale marino integrale
1 pizzico zenzero fresco
1 pizzico timo
1 cucchiaio semi misti
2 cucchiai olio extravergine d’oliva
1 cucchiaio latte di cocco (crema)

Strumenti

Passaggi

Come preparare la Vellutata di Buon Enrico spinacio selvatico

Per prima cosa lava benissimo il tuo buon enrico e taglia a pezzetti.

Lava, pela e cuoci al vapore la patata dolce. In una pentola fai stufare lo scalogno con un cucchiaio di olio, versa la patata dolce cotta a fettine, aggiungi il brodo vegetale, il buon enrico e frulla. Aggiungi zenzero gratttato, timo tritato, regola di sapore e impiatta.

Decora con semi di girasole e un giro di crema di latte di cocco. (facoltativa).

Vellutata di Buon Enrico spinacio selvatico
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Consigli di Timo e lenticchie

Se preferisci puoi anche stufare qualche minuto il buon enrico in padella, e poi aggiungerlo alla zuppa e vellutare, così avrai un sapore ancora più delicato.

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