Viaggio Paesi Bassi Belgio e Fiandre

7 giorni in giro per l’Europa

Quest’anno ci siamo regalati un piccolo viaggetto itinerante 7 giorni in viaggio Paesi Bassi Belgio e Fiandre.

A parte l’Olanda che avevo visitata tantissimi anni fa, mi mancavano le Fiandre e anche Bruxelles.

Visto il traffico di Agosto, siamo saliti dal valico del Brennero, anzichè da quello del San Gottardo.

Sosta alla sera per la notte a Francoforte, per poi proseguire costeggiando Colonia e Dusseldorf ed arrivare a Delft già nei Paesi Bassi. Siamo in Olanda meridionale, famosa patria del pittore Vermeer.

Delft

Chi non ha mai sentito parlare di Johannes Vermeer? Sicuramente conosce il suo famosissimo dipinto la ragazza col turbante (meglio conosciuta come la ragazza dall’orecchino di perla) del 1665.

Fu scritto anche un libro di Tracy Chevalier (che vi consiglio) da cui fu tratto anche un film con Scarlett Johansson e Colin Firth, che al ritorno mi sono riguardata.

Qui a Delft se avete tempo, si può programmare una visita al Vermeer Centrum Delft, dove ci sono le copie di tutti i 37 dipinti di Vermeer, in misura originale.

Ricordo un paio d’anni fa che con AIFB Associazione Italiana food blogger di cui faccio parte, avevamo organizzato un concorso di ricette e fotografia.

Si doveva preparare un piatto e fotografarlo come fosse un dipinto del Vermeer. Mi ero divertita moltissimo a impastare il pane morbido impasto soffice.

Ci siamo innamorati delle stradine di Delft passeggiando tra i canali di questo delizioso paese, dove tutti vanno in bicicletta.

Le ceramiche di Delft

Delft è famosissima anche per le sue ceramiche bianche e blu. La storia di queste ceramiche è molto particolare, sicuramente da raccontare.

All’inizio fu Marco Polo ad accennare alla ceramica bianca e blu vista in Cina. La stessa ceramica fu poi importata in Italia e Spagna dai missionari di ritorno da quei luoghi . Da qui le ceramiche arrivarono poi in Olanda ad Anversa e poi a Delft.

Durante il XVII secolo andava di moda tra i signori olandesi fare bella mostra in casa di queste porcellane cinesi.

Poi per un periodo, problemi con le importazioni portarono a carenza di queste ceramiche cinesi. Gli ingegnosi olandesi visto che in quel periodo erano state chiuse molte fabbriche di birra, le trasformarono in fabbriche di ceramica.

Purtroppo questa particolare ceramica cinese era composta di caolino, un minerale silicatico dell’ argilla, che non si trovava a quel tempo in Europa.

Per cui gli artigiani di Delft si inventarono di usare un mix tra argilla liquida, feldespati, gesso e quarzo con aggiunta di altre sostanze segrete.

Il colore blu di Delft poi, fu prodotto dalla reazione chimica tra l’ossido di cabalto e la cottura, in questo modo la pittura nera diventava blu. Al giorno d’oggi La Royal Delft è l’unica fabbrica rimasta, ed esporta le famosissime ceramiche bianche e blu di Delft in tutto il mondo.

Conosci le lenticchie d’acqua?

Tutti mi chiedono cos’era quel tappeto verde in superficie nei canali di Deltf e Amsterdam. Sono le lenticchie d’ acqua, Lemna minor.

La lenticchia d’acqua è conosciuta perchè nei laghetti o canali assorbe le sostanze inquinanti e contrasta le alghe.

E’ però infestante perchè cresce molto rapidamente soprattutto al sole, per cui è facile che il tappeto sia così fitto che impedisce sui fondali la crescita di altre piante acquatiche.

La lenticchia d’acqua Resiste ai climi freddi e piace molto alle papere infatti in inglese si chiama duckweed cioè “erba dell’anatra”.

Gli ultimi studi ci dicono che la lenticchia d’acqua è perfetta per l’alimentazione dell’uomo e degli animali. E’ ricca di polifenoli,aminoacidi, vitamine, minerali e fibre. In Argentina la stanno studiando per trasformarla in plastica ecologica.

Dopo la visita a Delft, abbiamo passato la notte ad Amsterdam e il giorno dopo ci siamo spostati a Nord per visitare Zaanse Schanse e Volendam – Marken.

Zaanse Schanse

Zaanse-schanse

Dopo la serata ad Amsterdam il mattino seguente ci siamo diretti verso Zaanse Schanse una tappa fondamentale dei Paesi Bassi, sui Polder, per vedere i tipici mulini olandesi.

Il periodo migliore per visitare queste zone sarebbe naturalmente la primavera, quando i tulipani sono in fiore.

Assicuro però che anche Agosto non è male, soprattutto per la temperatura.Nei Paesi Bassi infatti difficilmente la temperatura supera i 25 /26 gradi,ottimo pensando che in Italia l’afa di questi giorni regna ovunque.

Passare per Amsterdam con le sue costruzioni avveniristiche e poi immergersi in una fiaba come Zaanse Schanse lascia meravigliati, ma i Paesi Bassi sono così, antico e moderno, passato e futuro in un mix costante.

Zaanse Schanse è molto turistico, pulmann, turisti ovunque.

Da sapere però che comunque che gli olandesi a Zaanse Schanse ci abitano ancora, e sono molto bravi e pazienti a sopportare quell’orda di turisti non sempre educati che entrano nei giardinetti e sbirciano e curiosano dappertutto.

Si possono visitare all’ interno di Zaanse Schanse i mulini, i panifici, i negozi di biscotti e speculoos, o ancora dove si producono gli zoccoli o il caseificio dei formaggi tipici olandesi.

Volendam

Dopo Zaanse Schanse ci siamo spostati a Volendam, a pochi chilometri da Edam, dove abbiamo visitato un caseificio di edam e guda, i tipici formaggi olandesi e una fabbrica di zoccoli, anche qui molto turistico ma interessante.

Marken

Dopo Volendam è stata la volta di Marken. Sicuramente se tornassi in questi incantevoli Paesi Bassi, noleggerei una bici e visto che Marken dista solo 22 km da Amsterdam ci arriverei così, tra canali ed argini fioriti, una meraviglia.

Fino al 1957 l’unico modo di arrivare a Marken era la barca, era infatti un’isoletta e la popolazione viveva di pesca. Nel 1932 fu costruita la diga di Afsluitdijk che precluse l’accesso al mare formando un grande lago.

Poi nel 1957 fu costruita la strada rialzata e questo fece di Marken un paesino da favola turistica. Tutte le casette sono verniciate di verde o nero e si puà notare ancora benissimo le abitazioni costruite prima del 1932.

Vedi dalle foto: Prima puntellate per lasciare affluire l’acqua delle inondazioni, poi ristrutturate dopo il 1932 con i mattoni che arrivavano a terra e quelle nuove tutte in un’unica facciata.

I polder cosa sono?

Conoscere meglio i Polder aiuta a capire la tenacia e lungimiranza di queste popolazioni.

Tutti i Paesi Bassi ancora in epoca medioevale erano afflitti costantemente da inondazioni e dall’innanzamendo del livello del mare. Paesi Bassi, già il nome la dice tutta, circa il 50% del terreno si alza un metro sul livello del mare e il 26% è al di sotto del livello del mare.

Per questo furono creati i famosi Polder. Mare, paludi, o laghi, furono asciugati in modo artificiale con dighe e canali. Praticamente da quel che ci ho capito, (scusatemi se sbaglio), gli ingegneri crearono dei canali intorno alla zona che volevano bonificare.

Con la terra che estraevano dal canale, alzavano gli argini o le dighe o le strade che univano il polder alla terra ferma.

Aspiravano l’acqua dal tratto scelto con i mulini a vento. Poi però i tratti asciugati erano ancora fradici d’acqua e non erano adatti alla coltivazione.

Allora seminavano canapa comune a mano o con gli aerei poichè questa pianta ha la prerogativa di assorbire tutta l’acqua e ossigenarla.Quando era cresciuta bruciavano la pianta e quel che rimaneva si mischiava alla terra,che rendeva ancora più fertile il terreno.

E per le acque piovane? Per il problema delle acque piovane (piove molto da quelle parti) crearono dei canali a reticolo all’interno dei polder dove facevano confluire quest’acqua piovana. Il terreno coltivato così restava asciutto e le coltivazioni non marcivano.

(Foto polder qui sopra wikipedia).

Amsterdam

Di Amsterdam si potrebbe scrivere per ore e visitare per giorni e giorni. Cominciamo dai musei. Avendo anni fa visitato il Rijksmuseum questa volta abbiamo optato per il museo Van Gogh e fatto poi un giro per il centro di questa città cosmopolita in continuo cambiamento.

Semplicissimo arrivare ad Amsterdam con un volo diretto e e prenotare poi nel web varie visite sia con auto a noleggio, o in bici o anche gite in barca, via canali navigabili per poter girare i dintorni e i paesi che ho menzionato più su.

Oppure optare per un bel pacchetto viaggio organizzato Olanda Belgio Fiandre dall’Italia con guida inclusa, insomma ci sono innumerevoli possibilità, ma ne vale veramente la pena.

Amsterdam è famosa anche perchè è stata costruita sull’acqua, precisamente sulle isolette del fiume Amstel e del lago IJssel e per questo viene chiamata la Venezia del Nord. Ha 165 canali e più di 1000 ponti.

Il simbolo di Amsterdam sono le eleganti case nel canale di Prinsengracht, gli edifici più belli della città.

Perchè sono così strette le case qui? Perchè durante il 600 ad Amsterdam si calcolavano le tasse non in base all’altezza delle case ma in base alla larghezza. C’è adirittura una casa appena più larga di un metro!!!

Tarte case poi sono storte,poichè queste case erano costruite con pali di fondazione in legno, (10 pali per ogni casa) ma essendo il terreno paludoso, con gli anni questi pali hanno ceduto e le case si sono inclinate.

Un giro in Piazza Dam, al Palazzo Reale, alla statua di Rembrand è d’obbligo e se vi resta del tempo libero interessante anche il Begijnhof.

Begijnhof

164 abitazioni costruite tra iil XV e XVIII secolo abitato da (beghine), signore benestanti che si dedicavano all’assistenza di malati e anziani ma non avevano preso i voti come le suore.

Suore laiche per intenderci per cui senza il voto di povertà, in questo modo le famiglie avevano la sicurezza che la chiesa non avrebbe potuto requisire il loro patrimonio. Al giorno d’oggi queste case sono abitate da persone anziane indigenti o studenti.

Fate un giro anche al mercato dei fiori, attenzione da perdere la testa in mezzo a tutti i bulbi di incredibili varietà!! Ne ho portati a casa parecchi e vi saprò dire la prossima primavera se spunteranno.

Un giro al museo Van Gogh lo consiglio proprio, si trova dietro il Rijksmuseum. In un’oretta e mezza si può conoscere tutto di Vincent, e ammirare le sue opere (prenotate per tempo perchè è sempre pienissimo).

Van Gogh si firmava solo Vincent perchè il suo cognome era molto difficile da pronunciare in olandese per cui era convinto che nessuno l’avrebbe letto.

L’altra faccia di Amsterdam

Creativa, innovativa, moderna Amsterdam, soprattutto Amsterdam Noord con l’Eye, gigantesto stabile dedicato al cinema, con mostre permanenti e programmazioni di film 12 ore al giorno.

Fuori dal centro storico di Amsterdam infatti sono stati costruiti molteplici edifici veramente particolari, da lasciare a bocca aperta. Purtroppo ho trovato Amsterdam città veramente sporca, rispetto a Bruxelles, o anche a Madrid che ho visitato pochi mesi fa.

Le Fiandre: Brugge/Bruges

Lasciata Amsterdam il nostro viaggio è continuato verso le Fiandre, punto d’appoggio Bruxelles.

La prima tappa è stata Brugge nome in fiammingo o Bruges come lo chiamiamo noi o i francesi, dal 2000 patrimonio Unesco.

Mi è un po’ difficile parlare di Bruges, perchè si rimane incantati da questa cittadina perfetta, sembra essere catapultati nel Medioevo. Durante quel periodo infatti Bruges era uno dei principali centri commerciali d’Europa.

Immancabile girare tra i vicoli alberati di Bruges, tra i cigni, le case da cartolina, torri, castelli, palazzi,per arrivare in piazza Markt (piazza del mercato) col Belfort che è la torre civica.

Tieni sempre a portata di mano il cellulare per le foto quando arrivi in zona Rozenhoedkaai uno degli angoli più belli di Bruges, da restare incantati.

Passeggiando tra negozietti e ristorantini di Brugge, arrivi al Burg, la piazza del municipio e come leggevo, se la Piazza del Mercato è il cuore di Bruges, la Piazza del Burg è la sua anima.

Qui edifici splendenti di cui vorrai conoscere subito la storia e di fianco la Basilica del Sacro Sangue del XII secolo. Qui è conservata una piccola ampolla contenente il sangue di Gesù.

Durante la seconda crociata, Diederik van de Elzas, al tempo Conte delle Fiandre, avrebbe infatti ricevuto un dono speciale a Gerusalemme: una piccola ampolla contenente sangue di Gesù.

Noi abbiamo avuto la fortuna di assistere inaspettatamente all’ostensione della reliquia, con preghiera in tutte le lingue.

Gand

Altro tesoro delle Fiandre è Gand, la nostra seconda tappa di questa giornata. La guida ci ha chiesto poi quale delle due cittadine tra Brugge e Gand ci fosse piaciuta di più; dIfficilissimo rispondere, poichè sono diversissime tra loro.

Gand è tra le più belle città del Belgio, al centro di un triangolo tra Bruxelles, Brugge e Anversa. E’ chiamata città gioiello , consiglio di passeggiare con il naso all’insù ammirando laCattedrale di San Bavone, gigantesca, le cui traccie si hanno già dal 942.

Poi continuare verso il Belfort, e l’alta torre campanaria di Gand, il Beffroi, alta 91 metri. Dare uno scorcio al Castello dei Conti di Fiandra, il Gravensteen, che si trova nel centro di Gand.

Ma soprattutto è bello vedere quanta gioventù, che città vivace è Gand, dove anche i canali sono navigabili per cui si sfreccia in canoa o con l’immancabile bici.

E’ stata una toccata e fuga, sarebbe stato bello poter girare Gand tranquillamente in lungo e in largo, tra i ristorantini che si affacciano nei canali, i negozietti, le piazze enormi.

La differenza con Bruges? Da vedere entrambe, ma Bruges è una città cartolina, che alla sera si svuota, mentre Gand è vivacissima, viva e nonostante medioevale, molto giovane.

Ci spiegavano che Gand è vivace anche perchè ha rifiutato di diventare Patriminio Unesco come Brugge. in quanto bisogna sottostare a mille regole che bloccano le ristrutturazioni, le innovazioni, la vita di tutti i giorni di una cittadina giovane.

Ed ora via verso la capitale Bruxelles.

Bruxelles

E siamo arrivati a Bruxelles di sera, per cui la curiosità ci ha portato subito a la Grand Place, per ammirarla in notturna, tutta illuminata, pienissima di turisti.

In attesa della visita guidata del mattino seguente ci siamo accontentati di entrare e uscire dalle cioccolaterie. Qui ci facevano assaggiare pezzettini di cioccolato delizioso e sniffando il profumo del cacao che arrivava da ogni dove abbiamo passato la serata.

ll Pentagono (centro storico) di Bruxelles, il cuore della città, chiamato così perchè dovrebbe avere forma di un pentagono, anche se è più un esagono rovesciato dalla forma irregolare.

Cioccolato, birre e gaufres di Bruxelles

Bruxelles e il Belgio sono famosi in campo eno-gastronomico per il cioccolato e per le birre. Visto che non bevo, mi sono concentrata sul cioccolato e le gaufres del Belgio così note.

Nelle Gallerie St. Hubert progettate nel 1837 si trovano decine di negozi elegantissimi. E’ una delle prime gallerie commerciali d’Europa, molto elegante con la sua cupola di cristallo che la rende luminosissima.

Si dice che le piastrelle blu del pavimento in origine fossero di 15 cm. di spessore ma oggi con i 6/7 milioni di visitatori l’anno misurano solo 3 cm.

Trovate qui uno dei negozi di Maison Dandoy noto per le per le gaufres e gli speculoos e un negozio di Neuhas, cioccolatai dal 1857 e inventori delle praline di cioccolato nel 1912. Ho scoperto che Neuhas hanno un negozio anche a Milano. Se avete tempo non perdetevi il museo del cioccolato.

Bruxelles è fatta di tante sfaccettature, con tanti quartieri diversi diversissimi tra loro che potrebbero sembrare un pochino confusionari. Vedere tutto in una giornata è impensabile, ma dopo aver fatto un giro in Grand Place, il centro, la galleria, immancabili sono la Cattedrale, le Parc de Bruxelles, Palais Royale.

Le case Liberty e Art Nuveau di Bruxelles

Altra cosa molto interessante di Bruxelles sono le case Liberty Art Nuveau, come l’ultima delle foto qui sopra, con riferimento a Victor Horta. Questi edifici si incrociano nei quartieri più signorili, risalgono dalla fine del XIX secolo alla prima metà del XX secolo.

Il quartiere europeo di Bruxelles

Infine non si può lasciare Bruxelles senza passare tra i palazzi “europei”. Infatti a Bruxelles ci sono le sedi del Parlamento europeo e del Parlamentarium. Troviamo anche il consiglio europeo e il consiglio dell’UE e il comitato europeo delle regioni.

Per questo Bruxelles viene chiamata capitale dell’unione europea, e il quartiere europeo almeno di passaggio è da vedere.

Resterete infine sorpresi dalla maestosità dell’Atomium, creato per essere il padiglione principale del’ Esposizione Universale di Bruxelles del 1958.

Un enorme atomo alto 102 metri, emblema di Bruxelles che si trova nel parco di Laeken.

Troppe cose da vedere, Bruxelles interessantissima ci tornerò con più calma visitando solo la città.

Il viaggio è quasi alla fine, piccola toccata e fuga a Strasburgo sulla via del ritorno.

Strasburgo

E come non fermarsi un paio d’ore in Alsazia tornando a casa? Strasburgo è veramente deliziosa, e mi riprometto di ritornaci verso Natale con i suoi mercatini perchè mi dicono sia stupenda.

Strasburgo è capoluogo dell’Alsazia, in Francia ora, ma per secoli questa città è stata annessa e ceduta molte volte tra Germania e Francia. Per questo Strasburgo ha un’identità proprio franco-tedesca, come si dice la raffinatezza francese e il pragmatismo tedesco. SImbolo dell’Europa instabile fu scelta proprio come sede del parlamento europeo e corte dei diritti dell’uomo.

Obbligo fare un giro e visitare la maestosa cattedrale.

Sono arrivata alla fine del mio viaggio a zonzo per l’Europa, siamo stati fortunati con il tempo sempre bello, solo a Bruxelles dieci minuti di pioggia.

Temperatura sempre sui 26/27 gradi per cui perfetta in quest’ anno di caldo tropicale nel nostro paese. La vita in Olanda e Belgio è piuttosto cara, per cui al caffè è meglio rinunciare per qualche giorno.

Un abbraccio e seguitemi prossimamente per ricette vegetariane da questi paesi. Non sarà facile perchè la carne la fa da padrona, ma ci proverò.

Un abbraccio, Daniela.

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