Sucòlo baruchélo al vapore

Sucòlo baruchélo al vapore

Qualche giorno fa mio figio Tommaso è andato a cena con amici alla Tattoria dalla Isetta a Grancona, in provincia di Vicenza. I miei figli conoscendo la mia passione per la cucina ei prodotti del territorio sanno come farmi felice.

Il mattino dopo mi sono ritrovata in cucina una piccola zucca verde che naturalmente ho subito fotografato.  Ero un pochino perplessa perchè non è ancora proprio tempo di zucche. Che fosse una zucca precoce? Così piccolina?

Questa immagine ha l'attributo alt vuoto; il nome del file è Sucòlo-baruchélo-720x1080.jpg

Tommaso mi ha poi spiegato che era il sucòlo baruchèlo, prodotto De.co. (prodotti a denominazione comunale) di Zovencedo.  Nel Vicentino,  lo zucchino prende diversi nomi : sucólo che diventa al plurale sucoi oppure sucui, ma viene chiamato anche sucato, sucatèl, suchéto, zuchéto, suchìn, a seconda che si sia ai confini con Padova o Verona.

Questo bellissimo sucòlo baruchèlo a dispetto del nome fa parte però delle zucche, il suo nome è Cucurbita maxima varietà Tonda padana, molto diffusa nel Mantovano e nel Cremonese.

Ma mentre la tonda padana ha la costa e la polpa gialla,  la cultivar di Zovencedo è di colore verde variegato, come specificato nel disciplinare di coltivazione del sucólo baruchèlo che il Comune di Zovencedo ha adottato nel 2015.

In particolare, l’indicazione “designa le zucche al primo stadio di maturazione di forma tonda, costoluta, schiacciata ai poli, di colore verde variegato, con pericarpo compatto e commestibile e mesocarpo carnoso”.

Va seminato il primo giovedì di aprile, concimato con letame animale o stallatico; il disciplinare precisa modalità di coltivazione e di produzione dei semi, caratteristiche al consumo, impiego del logo. Essendo più sodo e ricco d’amido rispetto allo zucchino, ne risulta più nutriente, e quindi tramandato con costanza dalle famiglie di Zovencedo, specie a San Gottardo.

Il sapore del sucòlo baruchèlo è dolcissimo e come suggerito dalla proprietaria della trattoria il miglior modo per sentire tutta la dolcezza di questo prezioso prodotto vicentino è una cottura al vapore.

Il suo nome è molto particolare vero? Si pensa derivi dal termine ebraico baruch, che significa benedetto, da cui deriva anche il cognome Baruchello. Quindi uno zucchino “benedetto” perché particolarmente prelibato.

La realtà invece dice che il  sucólo baruchèlo + parente della suca baruca, la la zucca marina di Chioggia, di cui parlò anche Carlo Goldoni nelle “Baruffe chiozzotte”.  Baruca da verruca, perché quella zucca è particolarmente bitorzoluta.

 

  • DifficoltàMolto facile
  • CostoBasso
  • Tempo di preparazione2 Minuti
  • Tempo di cottura10 Minuti
  • Porzioni4 spicchi
  • Metodo di cotturaVapore
  • CucinaItaliana

Ingredienti

  • 1sucòlo baruchèlo
  • q.b.Olio extravergine d’oliva
  • q.b.Pepe
  • q.b.Sale marino integrale

Preparazione

  1. Lava bene il sucòlo baruchèlo  togli il piccolo gambo e taglialo a spicchi.

    Togli i semi con un cucchiaio, cuoci a vapore per una decina di minuti, deve essere cotto ma non sfatto.

    Servi con olio extravergine e sale marino integrale e un pizzico di pepe.

    Grazie a Trattoria Isetta per avermi fatto assaggiare questa specialità vicentina, il Sucòlo baruchélo al vapore.

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