Oggi per il calendario del cibo italiano dell’ AIFB ricorre la giornata degli Spatze, ambasciatrice Enrica Gouthier che ci fa conoscere meglio questi appetitosi gnocchetti tipici della cucina altoatesina che arrivano dal sud della Germania.
Il termine spätzle deriva dal dialetto svevo e significa piccolo passero, in riferimento probabilmente alla forma irregolare di questi gnocchi, che potrebbe ricordare appunto la figura del volatile. La prima menzione scritta di questa pietanza di origine contadina risale al 1725.
Appassionata di montagna come sono, adoro strangolapreti, canederli (sempre veg) e anche spatzle. In montagna di solito non sono serviti solo come un primo piatto ma anche spesso come accompagnamento a gulash.
I più conosciuti sono quelli bianchi o quelli verdi di spinaci, che spesso vengono conditi con panna e speck, nell’impasto di solito si aggiunge l’uovo.
Io vado controcorrente, preparo gli spatzle con latte vegetale, senza uovo, con farina semi integrale e questa volta rossi, con la barbabietola. La loro caratteristica forma si ottiene in vari modi, o a mano immergendo un tagliere apposito in acqua calda: gli Spätzle vengono tagliati uno per uno con un l’utilizzo coltello o di un cucchiaio, con uno schiacciapatate o meglio ancora con lo Spätzlehobel l’apposita grattugia per spatzle. L’unica accortezza quando si adopera lo spätzlehobel è di mettere a bollire l’acqua in un pentola larga cosicchè quando si “grattugia” l’impasto questo cada tutto dentro la pentola. Molto molto semplici da fare, veloci se si ha già degli spinaci o rape cotte.
La rapa rossa o barbabietola ha proprietà disintossicanti, depurative, antisettiche e mineralizzanti:contiene ferro, sodio, potassio, calcio, magnesio, fosforo, minerali utili sia in caso di problemi di digestione, poiché stimolano la produzione di succhi gastrici e bile.La presenza di fibre aiuta la funzionalità dell’intestino, inoltre sono presenti vitamine del gruppo B, folati, vitamina C nei tuberi, vitamina A nelle foglie.
Spatzle di rapa rossa
Ingredienti per 4 persone:
- 200 g di farina di tipo 2 macinata a pietra bio
- 200 g di rape rosse lessate
- 1 cucchiaio di farina di ceci
- 100 g circa di latte di soia italiana no OGM
- noce moscata q.b
- sale e pepe q.b
- Per condire:olio extravergine q.b.
- 3 cucchiai di pistacchi tritati
Preparazione:
- Sbucciate e cuocere al vapore le rape rosse per una mezz’oretta, scolare e passare al mixer.
- Aggiungete nel mixer la farina di tipo 2, un cucchiaio di farina di ceci sciolta in acqua, sale, pepe, noce noscata e poi mescolando il latte poco alla volta, fino ad avere un impasto morbido ma sodo (la quantità di latte dipende da quanta acqua ha assorbito la rapa in cottura)
- Nel frattempo mettete a bollire l’acqua salata in una pentola dalla bocca appena un pò più larga dello Spätzlehobel.
- Riempite con l’impasto il carrellino della grattugia e fate scendere gli spatzle nell’acqua andando avanti e indietro.
- Quando gli spatzle affiorano, scolateli con una schiumarola.
- In un padellino tostate i pistacchi tritati con un filo d’olio e condite delicatamente gli spatzle di rapa rossa
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Bella e colorata questa tua versione vegetariana per la GN del Calendario Italiano! Brava 😉
Grazie cara 😉 un abbraccio.
Daniela, piatto bellissimo, sono sicuramente da provare. Ciao alla prossima
Anche i tuoi Erica 😉 Questi sono molto leggeri e comunque appetitosi. Bacioni
Un piatto che mette allegria! molto bello ed originale!
Grazie Laura, mi piace mangiare colorato e gli spatzle ben si adattano ad ortaggi colorati, si potrebbe preparare anche un bel tricolore.
A presto e grazie di essere passata di qui.
Bellissimo piatto …colori molto allegri…mi incuriosisce molto l’unione della rapa con il pistacchio…non mi resta che provare!!!!!!
Ciao Lucia, sono appassionata sia di rape che di pistacchi e ho pensato di metterli assieme 😉 in alternativa alle solite noci, e poi quanto sta bene il rosso cupo con il verde pistacchio? 😉 Provali, mi piacerebbe un tuo parere. Un abbraccio.
ciao Dani questi li faccio di sicuro bella ricetta complimenti!!
Che bello che sei venuta a trovarmi qui 😉 Grazie Lu! Un grande abbraccio!