un piatto che vi conquisterà per il suo sapore delicato e autunnale.
In questi giorni ho scoperto da Alessandro il mio ortolano bio di fiducia questa uva senza semi dolcissima, l’Apirena. Le sue caratteristiche principali sono il gusto molto dolce, l’assenza di semi e la buccia non coriacea.
Il grappolo è medio, l’acino piccolo ed il colore rosato.
L’uva senza semi è un fenomeno naturale che riguarda anche altri frutti detto dell’apirenia, parola di origine greca che significa appunto senza semi. I Greci infatti, come altri popoli antichi, avevano già notato il fenomeno e indicavano queste uve come uve apirene nei cui acini erano assenti i semi e ne raffigurarono i grappoli in numerose ceramiche e monete della Magna Grecia. Le uve apirene spesso sono della varietà Corinto o Sultanina, e viene in genere utilizzata per l’appassimento e la produzione di uva secca o passa come per la famosa uva sultanina appunto. da Vino ok
Prima che in casa, come le caramelle si finisse tutta, ho pensato di metterla in un risotto e il risultato è stato buonissimo, se non la trovate, usate la pizzuttela, più conosicuta sempre senza semi e con la buccia sottile.
Risotto all’uva apirena senza semi ricetta light
Ingredieti:
Ingredienti per 4 persone:
- 250 g di riso carnaroli
- uno scalogno
- 700 g di brodo di di dado vegetale fatto in casa qui la ricetta
- 100 g di acini di uva apirena o pizzuttella
- olio extravergine di oliva q.b.
- sale, pepe a.b.
- succo di limone q.b
Preparazione:
- In una casseruola da risotto mettete un filo d’olio e lo scalogno tritato fine ad appassire per qualche minuto.
- Aggiungete il riso e tostate il riso per qualche minuto.
- Unite gli acini d’uva lavati e tagliati a metà e poi il brodo caldo poco alla volta, aspettando a versare ancora brodo solo quando il precedente è quasi assorbito.
- A cottura ultimata del risotto, circa 14 minuti , a seconda del tipo di riso ( deve restare leggermente al dente) spegnete, regolate di sapore e aggiungete un cucchiaio di succo di limone.