Pane di semola cottura in pentola
Oggi voglio conoscere meglio la farina di semola rimacinata di grano duro. Sinceramente la uso più che altro per la pasta fatta in casa, per spolverare i piani di lavoro, per la pizza mescolata ad altra farina o ne metto quando faccio il pane integrale un pochina per fare la crosta più croccante.
La farina di semola è di grano duro, Triticum durum o grano duro. ricca di proteine e glutine, assorbe meglio l’acqua e si lavora molto bene. Mi piace il colore che la farina di semola da agli impasti, quel giallo paglierino.
Coltivata al Sud , la semola rimacinata viene usata nel mezzogiorno mentre al nord viene usato quello tenero.
Controlliamo che per il nostro pane sia semola rimacinata, cioè macinata fine, perchè la semola normale macinata più grossa serve per fare il semolino o la pasta, ma no non il pane che non lieviterebbe.
Allora, come dicevo, se le altre volte su 500 grammi di farina mescolavo 100 grammi di semola rimacinata, in questo pane ho mischiato 400 di semola con 150 di farina 2 e 50 g di semi di lino.
Ne è uscito un pane tipo pugliese, con la crosta croccante e l’interno morbido.
Se vuoi vedere qualche altro tipo di pane ti lascio questi link:
Pane a lievitazione naturale con lievito madre
Pane quotidiano con lievito madre
Pane al muesli con lievito madre
Pane della Vallagarina
Pane in pentola senza impasto
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Ingredienti Pane di semola cottura in pentola
- 450 gsemola rimacinata
- 100 gfarina 2
- 50 gsemi di lino macinati
- 150 glievito madre
- 420 gacqua
- 10 gsale marino integrale
Strumenti
- Pentola in ghisa Casseruola in ghisa tonda
Preparazione Pane di semola cottura in pentola
Per fare questo pane è meglio aver fatto due rinfreschi ravvicinati al lievito madre così da averlo bello forzuto.
Sciogli il lievito madre nell’acqua, in una ciotola o nell’impastatrice versa le farine e i semi di lino e poi il lievito e acqua, impasta cinque minuti e poi lascia riposare almeno mezz’ora.
Riprendi ad impastare nell’impastatrice o o trasferisci nel piano di lavoro infarinato e continua per dieci, quindici minuti finchè l’impasto è ben incordato. Lascia riposare coperto mezz’ora e poi ad’ intervalli di 30 minuti ogni volta fai le pieghe a tre. Cioè distendi l’impasto delicatamente in un rettangolo, poi pieghi a tre come da fot, poi allarghi di nuovo a rettangolo e pieghi dall’altra parte.
Alla fine delle tre volte, pirli bene l’impasto, cioè fai la palla e lo metti in ciotola oliata a riposare oppure in un cestino di lievitazione, questa volta l’ho messo in ciotola. Però se non hai un cestino di lievitazione te lo consiglio proprio. Io lo copro di solito con una cuffia, hai presente quelle che danno negli alberghi? Io non le uso per la doccia ma per fare lievitare il pane ahaha.
A questo punto metti a riposare la tua ciotola in un posto fuori dalle correnti, se è estate a temperatra ambiente, se è freschino, nel forno con la lucina accesa. Ci vogliono circa 5 ore che raddoppi se il lievito madre è in forza.
Se vuoi cuocerlo in pentola come ho fatto io, accendi il forno e portalo a 250 gradi, mettici dentro la tua pentola in ghisa e fai scaldare bene. Quando è calda senza scottarti toglila, appoggiati su un piano di lavoro in legno e versa l’impasto delicatissimamente nella pentola.
Inserisci la pentola con il coperchio a 250 gradi per 20 minuti poi a 220 togliendo il coperchio per altri 20 minuti e poi ancora a 180 per altri 20. Apri a spiraglio la porta del forno intrapponendo un mestolo così non si richiude.
Tira fuori la pentola facendo attenzione a non scottarti e trasferisci la pagnotta su una griglia a raffreddare.
Per questa ricetta ho usato una pentola di ghisa tonda che vedi qui. Togli subito appena sfornato il pane dalla pentola, non lasciarlo raffreddare al suo interno altrimenti sotto rlascia umidità.
Il pane come al solito quando è ben raffreddato lo puoi conservare in un sacchetto di carta che poi chiudi in un sacchetto di plastica.
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