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Dieta mediterranea 4.0 la migliore

Gira che ti rigira ora tutti a parlare della dieta mediterranea 4.0? Ma la dieta mediterranea esiste dal 1951 arriva dall’America, quando Angel Keys scienziato americano negli anni 50 studiò la popolazione centenaria del Cilento.

Dieta mediterranea 4.0  la migliore

Purtroppo però come racconta il Prof Longo nel libro La dieta della longevità, suo studio epidemiologico Keys si era concentrato sull’uso dei grassi saturi da parte degli americani in confronto con i grassi insaturi (l’olio extravergine) usati nel Cilento. Nello studio urono demonizzati solo i grassi saturi non ponendo (secondo Longo) il focus anche su zuccheri semplici e derivati da pane, pasta e riso bianco. Cosa successe? Che facendo di tutta un’ erba un fascio (grassi in generale) si demonizzò anche lipidi importantissimi come i mono e polinsaturi di frutta secca a guscio, semi oleosi e il pesce azzurro.

Sono stati in seguito studiati altre popolazioni del bacino del Mediterraneo, e gli ultracentenari non sono un’eccezione. Ma cosa mangiano? La dieta base è quella mediterranea, che privilegia cereali, legumi, frutta e verdura di stagione, pesce, uova, formaggi e poca carne.

Anche i giapponesi dell’isola di Okinawa, una delle Blu zones arrivano ai 100 anni con un tasso 10 volte più alto degli Stati Uniti. La loro è una dieta frugale, a base di pesce, verdura e zuppe e hanno uno stile di vita attivo. Quindi, seguire una dieta equilibrata e ipocalorica, tenersi in movimento, evitare il cibo spazzatura e mantenere il peso forma, sono tutti elementi che favoriscono la salute e il benessere.

Dieta mediterranea 4.0

E in Italia come va con la dieta mediterranea?

Noi italiani siamo una delle popolazioni più longeve al mondo (secondo i dati Istat 2021, i centenari sono oltre 17mila, per l’83% donne) e la prima in Europa. Eppure, a mangiare secondo l’autentica dieta mediterranea, quella studiata in Cilento dal fisiologo americano Ancel Keys negli anni 60, sono sempre meno italiani, in particolare tra i giovani. Quanti rispettano le 4- porzioni giornaliere di verdura e ½ di frutta? E quanti ci abbinano sport e movimento? Purtroppo ancora non molti, anche se proprio in questi mesi la dieta medirettanea sta trovando nuova popolarità.

Bisogna purtroppo continuamente lottare con guru e sostenitori di diete senza fondamento che nei social pullulano e fanno grossi danni sulla nostra salute.

Seguite sempre fonti ben certificate non solo parole, affidatevi a nutrizionisti seri. Fonti reali e veritiere le trovate per esempio dal biologo nutrizionista Gabriele Bernardini “la somma e il totale.”

Linee guida per la dieta mediterranea

Finalmente sono uscite proprio delle linee guida sulla dieta mediterranea, per cui si può parlare della dieta mediterranea come una terapia a tutti gli effetti, raccomandata per diverse patologie.

Sono infatti uscite le prime linee guida  sulla dieta mediterranea promosse dalla Fondazione Dieta Mediterranea, dalla Società Italiana Nutrizione artificiale e metabolismo (SINPE) e dalla Società Italiana Per la Prevenzione Cardiovascolare (SIPREC) con il supporto metodologico dell’Istituto Superiore di Sanità.

In queste ore è stato presentato il documento, che è il risultato di un’ analisi della letteratura scientifica e del lavoro di un gruppo multidisciplinare di esperti, che ha portato a elaborare oltre 50 raccomandazioni sull’impatto della Dieta Mediterranea sulla mortalità, sulle malattie cardiovascolari, metaboliche, oncologiche, malattie autoimmuni, muscolo scheletriche, malattie dell’anziano, malattie in gravidanza, dimostrando quanto sono conclamati di studi sull’efficacia della dieta mediterranea.

Per esempio è di ieri giornata mondiale del rene, è stato ribadito che “Adottare la Dieta Mediterranea non è solo una scelta individuale per la salute, ma rappresenta un contributo concreto alla sostenibilità ambientale“, afferma Annalisa Noce, Professore Associato di Nefrologia presso l’Università degli Studi di Roma, Tor Vergata.“Seguire questo stile alimentare non solo migliora la qualità della vita e riduce il rischio di complicanze legate alla malattia renale cronica, ma promuove anche un futuro più sano e sostenibile per tutti”.

La definizione ufficiale della dieta mediterranea è che non è più solo un regime alimentare ma un vero stile di vita a tutto tondo salutare e sostenibile.

Tutto questo si riferisce alla dieta mediterranea 4.0 (rimodellamento dalla versione del 2011) e sono cambiate molte cose come si evince dalla nuova piramide alimentare.

Dieta mediterranea 4.0

Dieta mediterranea grande cambiamento dal 2020 con la 4.0

 La nuova piramide mediterranea 4.0 mi piace più di prima, perchè tiene conto anche aspetti, culturali, ambientali, sostenibili ed economici. Bisogna recuperare le nostre radici alimentari, dall’altro il mutamento degli stili di vita, sempre più frenetici. provenienza degli alimenti, con la promozione dell’uso di prodotti locali e stagionali.

Le novità riguardano:

Un aumento del consumo di legumi, che passano da 2-3 volte a settimana a 1 volta al giorno. Un abbassamento del consumo di carne rossa e processata, che passa da 2-3 volte a settimana a 1-2 volte a settimana. Meglio pesce, pollo, uova provenienti da fonti responsabili piuttosto che carni rosse e prodotti lattiero-caseari ad alta impronta ambientale e soprattutto troviamo di lato la sostenibilità ambientale, riduzione degli sprechi alimentari.

Ma sonon indicati anche attività fisica regolare, adeguato riposo, convivialità e ospitalità.

Non solo. La dieta mediterranea promuove anche valori come ospitalità, vicinato, dialogo interculturale e rispetto della diversità, incarnando il concetto di “vivere mediterraneo”.

Dieta mediterranea 4.0

Per esempio durante la giornata mondiale del rene, è stato ribadito che “Adottare la Dieta Mediterranea non è solo una scelta individuale per la salute, ma rappresenta un contributo concreto alla sostenibilità ambientale“, afferma Annalisa Noce, Professore Associato di Nefrologia presso l’Università degli Studi di Roma, Tor Vergata.“Seguire questo stile alimentare non solo migliora la qualità della vita e riduce il rischio di complicanze legate alla malattia renale cronica, ma promuove anche un futuro più sano e sostenibile per tutti”.

Nel blog praticamente tutte le ricette presenti seguono la dieta mediterranea, a cominciare dalla categoria sui legumi, per passare a quella sui cereali integrali, su proteine vegetali come tofu o tempeh, su verdure, ortaggi, frutta. Trovi poi anche ricette vegetariane con latticini magri o di capra e ultimamente anche ricette con le uova.

Non troverai ricette con carne o pesce, per quelle ti lascio a qualche altra food blogger.

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