LA FARINA

Sembra un alimento semplice invece è molto complesso. La mia curiosità nell’ approfondire la conoscenza di questo alimento è nata per caso, mentre leggevo le proprietà su un pacco di una nota marca e vedo aggiunto la dicitura “senza additivi”. Da lì è partita la mia ricerca per cercare di capire cosa contengono quindi le farine. Ho sempre pensato semplicemente un chicco di grano o altro macinato. Invece no!!! Vengono aggiunti additivi   per dare alla farina una migliore consistenza e per migliorarne la resa durante la lievitazione , soprattutto se la farina non è di qualità eccellente. Non sono dannosi per la salute (per qualcuno invece si!!!)  ma sono del parere che  se gli ingredienti sono di qualità, i miglioranti sono inutili, perciò non dovrebbero essere utilizzati . Ed ecco che arrivo alla grande scoperta: “gli additivi che per legge possono essere aggiunti alle farine sono l’acido ascorbico (E300), la L-cisteina (E920) e l’acido fosforico e i suoi fosfati (E338 – E452)”. Questi additivi aumentano la forza della farina (vitamina C) o la diminuiscono (cisteina), mentre l’acido fosforico è usato come agente lievitante. Inoltre possono contenere malto o farina maltata e glutine. Inoltre le farine vengono sbiancate con la candeggina!!! Con stupore denoto che l’acido citrico mi perseguita (per non parlare della candeggina!), ma per lo meno ho capito la provenienza del mio malessere!!!! Ho intrapreso una ricerca presso i pochi  mulini della mia zona e qualcuno  mi ha  garantito che non utilizzava additivi , certo non sulle farine bianche! Quindi il pensiero va subito alla farina integrale, ma anche qui c’è da dire che essa è al pari della farina bianca 00 con l’aggiunta di crusca!!! Su consiglio  di un  medico “sopra le righe” provo altri tipi di farine come quella di farro e  di grano saraceno e mi si apre un mondo.
Il  farro è un grano antico, molto conosciuto dagli antichi romani, ma ancor prima sembra sia stato “domesticato” in Turchia. E’ di facile coltivazione, ma risulta difficile trattarlo in quanto il chicco è duro ed ha bisogno di un processo di lavorazione maggiore in confronto al chicco di grano. Pertanto aumentano i costi. Per quanto riguarda i valori nutrizionali è leggermente più proteico e contiene meno glutine in proporzione rispetto al frumento.
Bene….. per adesso mi fermo……continuerò nelle prossime pagine….
 

  • CucinaItaliana
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