Scarpariello Calabrese

mi so’ inventato lo Scarpariello Calabrese

Ogni tanto non si sa proprio cosa preparare o, per meglio dire, le idee sono talmente tante che per non decidere e escludere se ne mettono più d’una insieme o si fa qualcosa di nuovo. In questa occasione vale la prima.

Ho fatto una Salsa di Pomodoro pensando che volevo metterci della ‘Nduja, l’avrei resa ancora più Calabrese se, oltre al solito Aglio, avrei soffritto anche della bella Cipolla di Tropea, questo mi avrebbe permesso di abbassare la quantità pomodoro.

Altro sapore speziato l’avrebbe fornito la ‘Nduja e il tanto Formaggio Vario, altrimenti che Scarpariello è?

Lo sapete cos’è lo Scarpariello, no? Allora cliccate sul nome e troverete la nostra ricetta.

occorrente per due piatti di Scarpariello Calabrese

  • 160 gr di Spaghetti
  • 4 Pomodorini Appesi
  • un cucchiaio di Concentrato di Pomodoro
  • un cucchiaio di ‘Nduja in Olio EVO
  • 2 cucchiai di Olio
  • uno Spicchio di Aglio
  • mezza Cipolla di Tropea
  • una foglia di Alloro
  • Formaggi Vari Grattugiati a volontà

sequenza della preparazione dello Scarpariello Calabrese

  1. Tritare finemente Aglio e Cipolla
  2. Soffriggere dolcemente in Olio
  3. Aggiungere il Concentrato e i Pomodorini sani
  4. Mettere a riscaldare l’acqua per la pasta
  5. Cuocere la pasta molto al dente
  6. Aggiungere la ‘Nduja alla salsa, seguita dalla pasta
  7. Rompere i Pomodorini
  8. Fare un assaggio
  9. Portare a cottura rimestando ed aggiungendo acqua della pasta
  10. spegnere e Mantecare con i vari Formaggi Grattugiati

cosa altro dire dello Scarpariello Calabrese?

I formaggi che abbiamo utilizzato sono il Provolone del Monaco, Pecorino di Moliterno e Parmigiano 36 mesi. Perché tanta varietà e abbondanza?

Come leggerete anche nella ricetta dello Scarpariello, solitamente gli artigiani ne avevano in abbondanza, spesso era la ricompensa per il loro lavoro. I contadini quando avevano bisogno di scarpe o, almeno, di ripararle, non disponendo di contanti, pagavano generosamente con i loro prodotti, che andavano a rimpinzare le dispense. Erano preferibili prodotti conservabili e tra questo cosa c’è di meglio dei formaggi?

La preparazione è semplice e veloce, bisogna solo avere pazienza nel cuocere lentamente la Cipolla, che arriverà quasi a sciogliersi, aggiungendo, se necessario, qualche cucchiaio di acqua.

Una particolare attenzione va riservata ai Pomodorini, noi abbiamo usato i Pomodori Appesi Pugliesi, potrebbero andare anche altri, se proprio non riuscite a reperire questi. Li lasciamo sani così da cuocere all’interno per poi, rompendoli, sprigionare il loro insostituibile gusto e profumo acidulo.

Il Concentrato di Pomodoro va o stemperato in acqua calda o occorre aggiungere acqua alla salsa.

Spiego il “Cucchiaio di ‘Nduja in Olio EVO”, forse sbagliando, i calabresi mi perdonino, la ‘Nduja trovo che sia più facile da usare se la si tiene in un barattolo miscelata con dell’Olio, oltre ad ammorbidirla e renderla spalmabile, quel velo d’olio superficiale la preserva dall’ossidazione.

Nella Salatura della Salsa va tenuto conto della sapidità della ‘Nduja e dei formaggi. Questi vanno aggiunti a fuoco spento, l’alta temperatura rischierebbe di farli conglobare.

NOTE
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