Quasi Bellini Cocktail, un Tintoretto sbagliato

Cosa può essere un Quasi Bellini Cocktail, un Tintoretto sbagliato?

Erano gli anni del Secondo Dopoguerra, l’Italia provava a rimettersi in moto. A Venezia, in occasione di una grande mostra, Giuseppe Cipriani, fondatore dell’Harry’s Bar ideò questo raffinatissimo Cocktail. La mostra era dedicata al Giambellino, pittore rinascimentale veneziano, al secolo, Giovanni Bellini. Cipriani fu ispirato da uno dei colori del Bellini, un quasi rosa, lo ritrovò miscelando Polpa schiacciata e filtrata della Pesca Bianca di Verona con il Succo di Lampone, il bicchiere poi lo finì di riempire con due terzi di Champagne.

Ogni grande merita imitatori e liberi interpreti, quando non rivoluzionatori. In più di settanta anni, si è perso il Lampone e lo Champagne è stato sostituito dall’italianissimo, anzi, venetissimo, Prosecco. Qualche altro ha esagerato e allo Champagne ha sostituito addirittura la Soda, ok, ci sono anche gli astemi, peggio per loro.

Il Veneto ci ha dato tanti artisti, il più famoso fu sicuramente il Tintoretto, un ribelle, perché non dedicare anche a lui un Cocktail? Era già pronto un Cocktail degno di un grande pittore, il Bellini. Lo hanno rielaborato, ribellandoglisi, sostituendo Lampone e Pesca con Granatina, lo sciroppo che dovrebbe essere di sole Granate, altro nome del Melograno. Dato che il Bellini, quello vero, lo si faceva solo nei due o tre mesi estivi in cui erano disponibili le Pesche Bianche di Verona, il Tintoretto copriva qualche altro mese, l’autunno, tempo di melograni, e parte dell’inverno, potendoli conservare per un po’.

Bene, dopo tutta questa utile o inutile, decidete voi, premessa, arriviamo al mio Quasi Bellini Cocktail un Tintoretto, una ulteriore rielaborazione, mi direte: cosa centra con il Bellini? niente, mi andava di raccontare un po’ di storia italiana e l’ho fatto.

Dosi per questo mio Quasi Bellini Cocktail, un Tintoretto sbagliato
  • un Cucchiaino di Granatina
  • due Cucchiai di Succo di Pesca Cardinal
  • Spumante Franciacorta Brut a riempire un bicchiere da Martini
Come prepariamo un Quasi Bellini Cocktail, un Tintoretto sbagliato

Cominciamo con il tenere tutti i componenti, compresi i bicchieri, in frigo.

Spelliamo e snoccioliamo la Pesca Cardinal, sicuramente la migliore Pesca Gialla. Se ben matura e fresca, l’operazione è semplicissima. Si schiaccia la polpa, se molta, anche con uno schiacciapatate, altrimenti potrà bastare anche una forchetta, assolutamente niente frullatori e mixer. La polpa poi si passa con un colino a maglia larga, schiacciandola, ne otterremo il Nettare di Pesca Cardinal.

Si può preparare anche in caraffa, io però consiglio di preparare bicchiere per bicchiere, divertendosi a versare la Granatina ora per prima, ora per seconda. Per la diversa densità il Succo di Pesca e la Granatina rimarranno separati e avremo bicchieri dal diverso aspetto. Ora non resta che finire di riempire con Spumante, ho usato Franciacorta Brut e non Prosecco. Ancora più ribelle, ancora più Tintoretto e meno Bellini.

Conclusioni

Come non vedere una similitudine tra quel periodo e questi tempi di Covid. Allora nel fermento della ripresa del dopoguerra si inventò prima il Bellini e poi il Carpaccio, fece diventare questo piccolo locale del 1931, uno dei centri del mondo, frequentato tra l’altro da Truman CapoteCharlie ChaplinPeggy GuggenheimBarbara Hutton, Orson Welles,  Arturo ToscaniniGeorges Braque, una accolita di antifascisti, ebrei e omosessuali, attenzionata dalla Polizia Fascista. Nel dopoguerra, il periodo di cui ci stiamo occupando, continuò ad attirare ogni personalità che capitasse a Venezia. Ernest Hemingway, ne fece un suo studio dove finire “Di là sul Fiume e tra gli Alberi”, nominandolo più volte. Addirittura nel 2001 il Ministero dei Beni Culturali lo ha dichiarato Patrimonio Nazionale, un monumento insomma. Ed ora? rischia di chiudere, non ha più clienti? No, con il Distanziamento Sociale la sua Sala Aperitivi di giorno e Ristorante la sera non potrebbe mai contenere un numero remunerativo di avventori. Nessun problema per la proprietà, ormai ha sedi in tutto il mondo, presto, il nome ce l’ha già, si dimenticheranno dell’italianità e serviranno Spaghetti all’Alfredo e con le Polpette. Cosa succederà al Bellini e al Carpaccio? Saranno in bottiglia e scatola, per la prima fatto già. Meglio una miscela di Pesca, sia pur di Verona, e Prosecco di una rielaborazione di prodotti freschi di un Pinco Pallo?

 

Note
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C’hama mangià josc . . . mamm ce croc stu mangià