Linguine con Tonno e Fantasia

Cerchiamo d’aggiungere un po’ di brio alla Pasta e Tonno, alimento base dei mariti rimasti in città, degli studenti fuori sede, dei lavoratori lontani da mammà, . . . nel senso che, s’aprono la scatoletta, cuociono, salano, scolano la pasta, sempre e tutto troppo o troppo poco, la giusta via di mezzo mai! Ci sono passato anch’io, provai a trovare la “sostituta” di mammà, solo di mammà, da studente e non da marito. Vi dico solo la sua risposta, provate a immaginare la domanda e tutt’il resto: Hai detto? . . . l’acqua . . . bolle? . . . (silenzio che urla) . . . che significa?

Feci di necessità virtù

Ieri mia moglie, Rita, tornando, correndo, correndo da un impegno importante, che se n’era andata l’intera mattinata, m’ha messo davanti in quattro e quattro otto, sto piattino di pasta e tonno.

Pasta e Tonno DSC_7691pIl tempo che mi cambiavo, mettevo l’acqua per la pasta, la tavola, ecc . . . , quando la pasta è stata al dente, il sughetto era pronto, c’ha messo una mezz’ora e ha usato per noi due:

  • un barattolo di buon Tonno sott’olio in vetro
  • poco più di un etto e mezzo di ottime Linguine di Grano Duro
  • sei o otto Pomodorini rimasti in fondo ad un barattolo
  • una quindicina di Olive in salamoia di un antipasto festivo
  • uno stelo d’Origano secco
  • uno spicchio d’Aglio
  • sei cucchiai d’Olio evo
  • quattro gambi di Prezzemolo
  • mezzo Peperoncino rimasto
  • quanto basta di Sale grosso per l’acqua della pasta

La preparazione delle Linguine con Tonno e Fantasia

Ha cominciato con il mettere metà circa dell’olio in padella, d’alluminio, dice che è più ruvida e si rimesta meglio, ha messo anche l’aglio a fettine, il peperoncino e gli steli di prezzemolo a fiamma bassissima. Ha fatto semplicemente scaldare l’olio; si e no l’aglio aveva cominciato a sfrigolare quando ha aggiunto i pomodorini, l’origano e il tonno, scolato dal suo olio. Ha messo anche un mestolo d’acqua della pasta, che intanto era quasi arrivata a bollore. Intanto i pomodorini s’erano un pochino sfatti, l’ha schiacciati, con il cuchiaio di legno, che non riga la padella, ed ha aggiunto le olive, sciacquate per togliere un po’ del loro sale, altro non è stato per niente aggiunto, è bastato quello dei componenti. Nel mentre il sughetto andava, sempre dolcemente, al bollore dell’acqua ha buttato la pasta, al ritorno dell’ebollizione, l’ha salata, contenendosi, ad aggiungere si può sempre.

Scolata la pasta a poco più di mezza cottura e l’ha rimestata ben bene in padella con l’intingolo, aggiungendo uno o due mestolini dell’acqua di cottura, che, pensate bene, ha aggiunto ancora sale ma anche amido, inspessendo la salsa. Bell’al dente l’ha impiattata con un pizzico di Origano ed un giro d’Olio, quello proprio buono.

Avevo tutto pronto per il solito clik. Solo una passo avanti con il racconto, c’avreste mai creduto che questa è la mia ragazza d’allora? quella di ” . . . bolle . . . che significa?”

Devo aggiungere che tonno, olive e pomodorini sono tutti conservati da noi; la dovreste vedere a fare le orecchiette, il pane, e non solo, dateci tempo e ve ne parleremo. (Questo è uno dei primi posts del blog)

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