Calzoncini lucani al Cioccolato e Ceci

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Se siete stati in Lucania è probabile che abbiate mangiato dei Calzoni ripieni di verdure o carni o ricotta, probabilmente non lo ricordate ma il nome è in alcune zone “Falaoni”, quello che sicuramente ricorderete è che sono buonissimi, penso di parlarne presto, mentre quelli sono quasi sempre al forno e salati, per Natale se ne fanno di più piccoli, dolci e fritti, per questo prendono il nome di Falaunell, “Piccoli Falaoni Graziosi”.
La Lucania è una strana regione, non ha molti dolci e quei pochi non lo sono molto, intendendo dolci. Spesso gli ingredienti sono molto più usati in piatti salati, in questi la base del ripieno sono i Ceci, in altri si usa anche ricotta e castagne, ne parleremo in seguito. Non credo che siano molte le occasioni di mangiare dolci a base di ceci, vero? La preparazione di questi Calzoncini lucani al Cioccolato e Ceci, che da ora chiameremo Falaunell, non richiede molto tempo di effettivo lavoro, fra una cosa e l’altra ci vorrà meno di due ore, ma ha bisogno di almeno due giorni per la preparazione prioritaria dei ceci, occorreranno anche numerosi ingredienti. Per una cinquantina di falaunell dalle dimensioni di due bocconi circa ci vorranno:

  • mezzo chilogrammo di Ceci
  • circa un etto di Cioccolato Fondente
  • due o tre cucchiai di Cacao Amaro
  • due o tre cucchiai di Zucchero semolato
  • due o tre cucchiai di Uva Sultanina
  • uno o due cucchiai di Pinoli
  • una generosa spolverata di Cannella in polvere
  • due o tre Chiodi di Garofano pestati al mortaio
  • un cucchiaino scarso di Pepe Nero
  • qualche cucchiaio di Liquore molto aromatico
  • mezzo chilogrammo di Semola di Grano duro Rimacinata
  • un uovo intero
  • due cucchiai di Strutto di Maiale
  • un pizzico di sale fino
  • quanto basta di acqua per l’impasto
  • Strutto o Olio per friggere

Sinteticamente i passaggi della preparazione dei Calzoncini Lucani sono i seguenti:

  1. Mettere a bagno per almeno dodici ore i Ceci in acqua tiepida e salata
  2. Sciacquare i Ceci e bollirli fino a cottura in semplice acqua, se servissero istruzioni le trovate qui
  3. Passare i Ceci ancora caldi ma ben scolati al passaverdure con fori sottili per eliminare le bucce
  4. Far rinvenire l’Uva sultanina nel Liquore
  5. Misceliamo il passato con Cioccolata tritata al coltello grossolanamente, Cacao, Zucchero, Uva sultanina, Pinoli, Cannella, Chiodi di Garofano e Pepe Nero pestati al mortaio e il Liquore, poco per volta
  6. Si impasta classicamente la Semola con Uovo, Strutto, Sale e tanta acqua tiepida fino ad avere una consistenza adatta a stendere la pasta dopo una mezz’oretta di riposo
  7. Dalla sfoglia, lasciata spessa un due o tre millimetri, ricavare dei dischi di 8 o 10 cm
  8. Distribuire il ripieno e chiudere con molta attenzione i Falaunell
  9. Friggere in Strutto o Olio ben caldi e profondi, lasciare scolare e raffreddare

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Approfondiamo la preparazione dei Calzoncini Lucani, entriamo nei particolari

La cottura dei Ceci non ha grosse difficoltà, ha solo delle accortezze, le potrete trovare descritte nel nostro articolo specifico, se proprio il tempo vi manca potrete ricorrere a ceci in scatola, chiaro che, essendo un dolce, siate particolarmente scrupolosi nello scaricare tutta l’acqua e dargli anche una bella lavata, tenendoli per un po’ a bagno. Passandoli si avrà un migliore risultato cremoso, riscaldandoli, nel caso di scatolame quale migliore occasione di scaldarli in nuova acqua dolce e pulita? Meglio che non ci sia presenza di bucce, pertanto usate un disco dai fori sottili. Diciamo subito, che, trattandosi di ricette antiche e familiari, ne esiste una infinità di versioni e dosaggi, fatevi guidare dal vostro gusto personale, specie nel condire la crema di ceci, la tradizione la vuole comunque, ricordando che si tratta di un dolce contadino e lucano, piuttosto parsimonioso, nessun eccesso in condimenti costosi, questi lo sono, a maggior ragione, lo erano tutti. Dove non bisogna trasgredire è nel Solo Uovo e nello Strutto dell’impasto, pena il non poterli più chiamare “Falaunell”, quello della frittura, per quanto lo consigliamo sempre nei dolci, ne abbiamo doviziosamente parlato a proposito dello Zeppolone Fritto, potrete anche fare una vostra libera scelta.
Quest’anno anche noi abbiamo trasgredito, usando la Semola sia pure Rimacinata, come tutta la pasticceria lucana, anche questi andrebbero fatti con la Farina di Grano Carosello, un grano tenero di montagna dalla spiga calva, ecco il perché del nome, significa “pelatello”, abbiamo anche dato a questi calzoncini lucani nelle dimensioni insolite, normalmente sono ben più grandi, il doppio almeno, ma, volendoli fare anche con Castagne (scritto articolo cliccate) e con Ricotta, sarà bene contenersi, dando spazio a tutti, che non rimarranno neanche soli, saranno accompagnati da Sanacchiudde, Pettole, Cartellate e varie ed eventuali, noi purtroppo dobbiamo onorare non solo le tradizioni lucane, anche le pugliesi.
Inutile, penso, la raccomandazione di chiuderli molto bene, schiacciando forte, la presenza dello strutto la rende problematica, pertanto non aggiungete la difficoltà di un ripieno troppo liquido, contenetevi con il Liquore e con lo zucchero e nel tempo di riposo, comunque necessario, lo zucchero tende a comportarsi come il sale, estraendo i liquidi. Se doveste, malgrado tutto, alla fine avere un ripieno troppo molle aggiungete ancora del cacao ed al limite del pangrattato molto fine e di pane bianco. Fritti e ben scolati si conservano per qualche giorno se tenuti in luogo fresco ed asciutto.

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