Risotto ai fegatini di pollo

Questa ricetta appartiene al mio cuore, è gelosamente custodita come una reliquia sacra. Mi ricorda tanto la nonna Ninì (Caterina nome di battesimo).La faceva sempre quando m’invitava da lei a pranzo molti anni fa, …sono passati circa 40 da quando se né è andata, infatti, l’ho persa che avevo solo 7 anni.  Naturalmente non ho grandi ricordi di lei, ma dentro di me è rimasto intatto il suo sorriso dolce e affettuoso che solo una nonna sa dare, lo stesso sorriso che oggi ritrovo sulle labbra di mia madre che le assomiglia in  modo impressionante, e questa ricetta. La ricetta non ha nulla di particolare, infatti, è fatta con ingredienti poveri, riciclando il fegato del pollo che non piaceva a nessuno; ma siccome allora i tempi non permettevano di buttare via niente, la nonna lo consumava in questo modo. Ma è talmente buona  che quando io e la mamma la facciamo parliamo sempre  della nonna.

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Ingredienti:
  • 250 gr di riso
  • 2 fegatini di pollo
  • 1 scatola di polpa pronta
  • mezza cipolla
  • sale e pepe
  • olio evo
  • burro
  • formaggio grattugiato
Procedimento:
Far soffriggere la cipolla con un po’ di olio, aggiungere i fegatini tagliati e farli rosolare, mettere la scatola di polpa pronta regolare di sale e pepe portare a cottura ci vorranno circa 20 minuti. Intanto Faccio bollire il riso in acqua a cui ho aggiunto del dado di pollo per dar un leggero sapore di brodo (di solito uso acqua tanta quanto basta per far cuocere il riso, in modo che quando il riso è cotto non devo colarlo, così non se vanno gli amidi utili del riso). Quando il riso è cotto verso il sugo una noce di burro e una manciata di grana grattugiato ed è pronto.

13 Risposte a “Risotto ai fegatini di pollo”

  1. che buono, anche per me è un ricordo lontano che però non ho più fatto lo mangiavo da piccola ma ora che ho la tua ricetta mi piacerebbe riprovarlo, ciao Ely

  2. E’ vero, carissima Luisa, ci sono dei piatti, degli odori, dei sapori, che sono profondamente legati al nostro cuore, alla nostra anima, alle cose ed alle persone che abbiamo amato e che saranno sempre parte di noi. Io ho ancora nell’anima il profumo del sugo di pomodoro della mia nonna paterna, nata al Cairo ma da genitori napoletani… non ho più mangiato un sugo buono come quello… e poi il ricordo della sua cioccolata in tazza, con le fette di pane e burro pucciate dentro, e le caldarroste consumate insieme dopo aver visto “Biancaneve e i sette nani”… pensa che a volte preparo cioccolata, pane e burro per ritrovare la dolcezza di mia nonna… Un abbraccio grande grande. Buonissimo anche il risotto!

  3. Questo risotto sembra proprio buonissimo!!
    Anche nostra nonna paterna ha un suo risotto (con i funghi freschi appena raccolti) che fa quando andiamo tutti da lei e a cui siamo molto affezionate..
    Anche se proviamo a rifarlo non viene mai buono come il suo!! Per fortuna è ancora qui per farcelo…
    Non sono solo gli ingredienti che rendono un piatto unico…ma anche le persone che lo fanno e la passione e l’amore che ci mettono!!
    Un bacio

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