Riso e porri degli ortolani d’Asti per Quanti Modi di Fare e Rifare

Riso e porri degli ortolani d’asti, è la ricetta che la Cuochina ha proposto per questo mese all’allegra brigata de Quanti Modi di Fare e Rifare. La ricetta è tipica della zona dell’Astigiano e fa parte della cucina tradizionale regionale italiana. È una ricetta umile e semplice, ma perfetta nelle fredde sere invernali per scalda il corpo e l’ambiente. Facile da preparare è perfetta sia nelle quantità degli ingredienti che nei sapori. Io ho letto la ricetta della Cuochina e mi sono fatta una ricerca in rete, dove ho trovato la versione del blog Starbooks. Le ricette sono identiche e pertanto non ho fatto il mix delle versioni, ma mi sono limitata a cambiare il formaggio perché come consigliato dai libri di cucina i formaggi indicati dalla ricetta si possono sostituire con quelli che si hanno in casa. Vi ho convinto? Si? Allora cucinatela con me!

  • Preparazione: 10 Minuti
  • Cottura: 60 Minuti
  • Difficoltà: Bassa
  • Porzioni: 4 persone
  • Costo: Economico

Ingredienti

  • 200 g di riso Vialone nano
  • 200 g di porro pulito
  • 100 g di patata pelata
  • 60 g di burro
  • 50 g di grana padano grattugiato
  • 50 g di gorgonzola dolce
  • 50 g di fontina
  • 1 foglia di alloro
  • 1 spicchio d'aglio
  • q.b. di noce moscata
  • g di sale e pepe
  • 25 g di lardo (io non l'ho messo)

Preparazione

  1. Tagliare il porro a rondelle piuttosto spesse. Farlo sciogliere in 30g di burro in una casseruola, aggiungere la metà dei porri, una foglia di alloro, mezzo spicchio di aglio (che poi andrà tolto) e far soffriggere a fuoco lento, a recipiente coperto, per circa 20 minuti, rimestando di tanto in tanto (fare attenzione che il porro si brucia facilmente).

    Questa parte dei porri formerà il cosiddetto “fondo” della minestra: aggiungere successivamente i restanti porri e la patata tagliata a metà. Dopo qualche minuto versare nella casseruola 1.200 millilitri di acqua fredda, io ho messo del brodo vegetale.

    Salare leggermente, pepare e far sobbollire per 15 minuti, poi aggiungere il riso e lasciarlo cuocere mescolando di tanto in tanto, aromatizzando la minestra con una grattata di noce moscata. Poco prima di toglierla dal fuoco, schiacciare la patata con i rebbi di una forchetta ed incorporarvi i formaggi tagliati a pezzettini.

    Fuori dal fuoco mantecare la minestra con il restante burro, versarla nella zuppiera, farla riposare qualche istante e poi servire.

  2. Questa ricetta partecipa all’iniziativa della Cuochina Quanti Modi di Fare e Rifare
    Appuntamento mese prossimo con la ricetta Turteln

Note

Nota dal libro:
L’origine di questo piatto risale al Medioevo. Fin da quell’epoca alcuni orti cingevano la periferia di Asti, nella fertile piana del Tanaro, ed erano coltivati soprattutto ad aglio e porri. Gli ultimi vecchi ortolani d’Asti hanno dato questa ricetta agli autori del libro; gli ortolani dicono che il porro fa bene agli occhi e “pulisce” il sangue.
Questo, comunque, è un piatto rinfrescante e digeribilissimo oltre che economico perché si possono utilizzare tutti gli eventuali avanzi di formaggio.

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4 Risposte a “Riso e porri degli ortolani d’Asti per Quanti Modi di Fare e Rifare”

  1. Neanch’io ho usato il lardo, che non amo, ed ho usato un formaggio che avevo in frigo. Prossima volta proverò come te con il gorgonzola, che amo molto e forse contrasta in maniera gustosa il sapore dolciastro del porro. Bella versione

  2. Buongiorno cara Luisa!
    Eccoci, puntuali, al nostro appuntamento di novembre! Siamo in autunno inoltrato, ci avviciniamo pian piano alla fine dell’anno, la natura si prepara al riposo invernale, le giornate si accorciano, il buio ed il freddo ci fanno venir voglia di stare in casa, al calduccio.
    Oggi, giorno di San Martino, spignattiamo in allegria, il vino nuovo riempie i calici e con la ricetta odierna ci sta una meraviglia!
    Cuochina, Anna e Ornella ti ringraziano per aver preparato la tua ottima versione del Riso e porri degli ortolani d’Asti.
    Il prossimo appuntamento con la bellissima cucina aperta di Quanti modi di fare e rifare sarà il 9 dicembre con una ricetta altoatesina Ravioli della Val Pusteria (Turteln)

    Ti aspettiamo!
    Cuochina

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