Minestra di trippa

Anche questo è un piatto di origine contadina e fa parte della cucina tradizionale bergamasca. “Oggi trippa” annunciavano, fino alla fine degli anni 50, dei cartelli affissi alle vetrate di modeste trattorie e di umili osterie. “Domani büseca” (nome in dialetto della trippa) aggiungevamo spesso a penna i bontemponi. Oggi non è facile trovare un locale pubblico in cui gustare questo grossolano ma squisito piatto; in compenso non c’è famiglia bergamasca che non la cucini almeno un paio di volte nei mesi invernali.

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Ingredienti:

  • 1 kg e mezzo di trippa già pulita e tagliata (acquistatela già pulita dal macellaio)
  • 4 patate medie
  • 1 cipolla
  • 4 coste di sedano
  • 2 carote
  • 1 cavolo cappuccio
  • 2 cucchiai di pelati di pomodoro
  • 1 spicchio di aglio
  • olio evo sale e pepe

Procedimento:

Pulire e lavare tutte le verdure, tagliarle a dadini e metterle in una pentola a pressione da 7 litri, mettere sopra le verdure la trippa, i cucchiai di pomodoro, e aggiungere l’acqua a necessaria; versare un giro di olio evo, salare e pepare. Chiudere la pentola e dal fischio cuocere per 20 minuti circa. Servire con abbondante formaggio grattugiato. A chi piace, si può aggiungere anche dei fagioli borlotti.

21 Risposte a “Minestra di trippa”

  1. ciao mi chiama Cecilia e sono rumena anche da noi si mangia trippa ma quella bergamasca che mia fatto imparare mia suocera non e buona e buonissima saro molto fiera se qualcuno mi da de altre ricette bergamasche di una volta grazie mille

  2. provo a farla questa sera. è tanto che cercavo la ricetta,perchè mi ricordo solo che la faceva la mia mamma alla quale non posso più chiedere la ricetta. Grazie

  3. Carissima, ma che bella sorpresa questo piatto! Non l’abbiamo mai cucinata con le patate e col cappuccio, questa sì che è una novità, un nuovo modo per cucinare la trippa, che sicuramente proveremo e poi ti diremo come ci è venuta!
    Baci da Sabrina&Luca

  4. io l’adoro ma…ancora di più adoro quella che vendono per la strada….ti fanno il coppetto di carta mettono quello che chiamano call’ e trippa e per e puorc….sale e limone e mangiarla…una vera delizia:-)
    Annamaria

  5. buongiorno,oggi è freddo pure da noi ma c’è il sole…..questo piatto l’ha visto Tonino e vuole che glielo prepari, a me non piace molto la trippa ma fatta a minestra forse riesco a mangiarla..un bacio..Tittina

  6. noooo… la trippa….. anche a Cremona in questo periodo la trippa è in tutti i menu. che meraviglia. la tua è proprio invitante.
    A quando la prossima raccolta? Dai che mi sono divertita un sacco.
    baci e buona notte
    CookingMama

  7. Ma che meraviglia!! Il cartello “oggi trippa” me lo ricordo anche io… sono passati davvero così tanti anni? Potrei giurarti che a Rivolta d’Adda (provincia di Cremona) ne hanno esposti di cartelli così, almeno fino agli anni 90 🙂
    Bella versione della trippa, brava!

    Baci
    Ali

  8. @ Germana: allora l’impresa si fa ardua difficilmente troverà una simile alla sua mamma…
    @ Mirtilla: grazie della visita, io non sapevo che potesse fare la trippa in insalata sarebbe bello avere la ricetta ciao

  9. La provo senz’altro, perché non ho ancora trovato la ricetta che soddisfi pienamente la mia metà. Ogni volta dice che non é uguale a quella che faceva la sua mamma…
    un bacione

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