CROSTINI DI POLENTA FREDDA CON ACCIUGHE

Questa è una ricetta tipica bergamasca.

Oggi rielaborata è diventata

quasi un must, infatti

molti ristoranti attenti

alle tradizioni la propongono

come antipasto.

Ma quando i miei

genitori erano piccini,

era una ricetta per i giorni di festa

ed era consumata

in modo molto

ma molto spartano.

Il pesce invece di essere

la preziosa acciuga

era l’aringa, parente povera

dell’acciuga, ma sempre

un pesce azzurro e meno costosa.

Era sempre trattata

come l’acciuga e dopo essere

stata dissalata era

messa nell’olio ad insaporirsi.

A questo punto veniva messa

appesa al lampadario,

ed ogni commensale

prendeva un pezzetto di polenta

la insaporiva strofinandola

sull’aringa e la mangiava.

Era un metodo insolito

di mangiare,

ma era dettato dalla povertà

contadina. Allora il pesce

era difficile da reperire

perché distanti dal mare

oltre che costoso.

Quando lo si trovava

era o sotto sale o essiccato

e l’aringa era la più accessibile

economicamente.

DSC01144 copia.jpg

Ingredienti:

Polenta fredda, vanno bene anche gli avanzi

Acciughe sott’olio

Procedimento:

Tagliare la polenta a quadretti

lunghi come l’acciuga e spessa 1 cm.

disporre sopra ognuno un filetto di acciuga.

DSC01147Q.jpg
Come potete notare è un piatto
semplicissimo, oserei
dire quasi banale.
e’ comunque gustosissimo,
io per renderlo più
ricco l’ho accompagnato con
dei quadratini di grana padano
e spicchi di uovo sodo.
Se avete della polenta
in avanzo non buttatela
provatela in questo modo
non vi deluderà
Felice weekend a tutti!

12 Risposte a “CROSTINI DI POLENTA FREDDA CON ACCIUGHE”

  1. Ciao,
    Con Blunotte Live abbiamo organizzato una raccolta per far rivivere la tradizione carnevalesca tutta marchigiana che vede gruppi di bambini in mascher bussare alle porte salutando i padroni di casa con la frase ” Ha fatto l’uovo la gallina per la bella mascherina?”
    Ci piacerebbe se partecipassi con una tua ricetta, ci servono delle merende monoporzione da mettere nel paniere delle mscherine.
    Ti va? se ti va ti aspettiamo!
    http://forum.giallozafferano.it/ha-fatto-luovo-la-gallina-per-la-bella-mascherina/
    Martina

  2. @ Grazie mille Tittina
    @ Barbara anche a me paice tantissimo la tradizione contadina
    @Simo si è un buon reciclo
    @ Ornella hai ragione il pesce si vedeva pco anni fa in pianura e sapere che la’ringa si mangiava anche te con la polenta è un piacere
    @ Marifra e Enza le ricette della tradizione sono sempre speciali e vanno a mio avviso ricordate
    @ Germana hai ragioni i nostri vecchi erano saggi
    @ Annamaria arrivo!
    @ Gunter mi fa piace che piace l’idea
    @ Tiziana Benvenuta e passerò da te appena posso
    @ per tutti buona settimana

  3. Mi sembra di rivedere i nostri saggi vecchi, seduti vicino allla porta di casa, gustarsi questo piatto appoggiato sulle ginocchia.
    Un bacione e buon we.

  4. Le ricette della tradizione sono le mie preferite.. la tua non fa eccezione! Mi piace l’idea degli spiacchi di uova sode…
    Un abbraccio e buonissimo fine settimana

  5. Io amo questi sapori!! Le mie tradizioni venete non si discostano molto da quelle che racconti, anche se noi vivendo in montagna di pesce non se ne vedeva molto, tranne appunto qualche rara volta le aringhe e i “scopetoni” (non conosco il nome in italiano) e l’immancabile polenta. Questo piatto mi riporta alla mia infanzia…Ma qualche volta polenta e aringa appaiono anche qui ad Atene sulla mia tavola! Proverò sicuramente con le acciughe, grazie! Buon fine settimana

  6. Mi ha affascinata la tradizione contadina da cui nasce questo crostino; l’aringa appesa e la strusciata di polenta mi riporta alle immagini di una realtà contadina pura e familiare. Grazie

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