Il pane fritto della donna selvatica

Il pane fritto della donna selvatica

Crinali, valichi, antiche mulattiere che si aprono tra le pieghe della balconata appenninica hanno unito/diviso nei secoli popolazioni, cultura, dominazioni… Nei valichi appenninici, luogho di incontro scambio, hanno conosciuto l’emigrazione per terre lontane in cerca di fortuna, mercanti viaggiavano insieme a venditori improvvisati che frequentavano “la Via del Sale”, barattando sale marino, olio, grano, farina di castagne.

Doni della terra che onorano la cucina lunigianese.

Ripercorrere l’itinerario “dell’Antica via Francigena”, che attraversa con le sue diramazioni e varianti l’intera Lunigiana, può costituire un modo per rievocare anche “l’antica cucina”.

Tra boschi, dolci colline, borghi arroccati, castelli fiabeschi, chiese di campagna, profumi e sapori naturali, genuini…

La Lunigiana per chi vuole percorrerla con lo sguardo di un viandante attento alle bellezze del territorio, offre interessanti approcci culturali ed enogastronomici che arricchiscono l’occhio e lo spirito.

Riscopriamo il pane che si frigge con lo strutto. Il pane fritto della donna selvatica

Un cibo semplice, nato dalle tradizioni contadine.

Lo gnocco fritto dell’Appennino tosco-emiliano, ha un profumo di cose buone, genuine.

Unite la farina con il sale, aggiungete il lievito sciolto in acqua tiepida, mescolate fino ad ottenere un composto liscio e omogeneo

Una piccola magia, antichi segreti e si crea la pasta fritta della donna selvatica.

Lo gnocco fritto croccante fuori, soffice dentro accompagna salumi e formaggi negli antipasti.

Quel tocco in più…

Il pane fritto della della donna selvatica è una vera delizia con la ricotta.

“C’era una volta sul crinale un omone dai lunghi capelli e il viso barbuto che viveva nelle grotte.

Era l’uomo selvatico brutto di aspetto ma con una grande bontà d’animo. Era un grande maestro nel preparare la ricotta che andava a vendere nei passi appenninici. Accanto a lui c’era una compagna, la donna selvatica che con grande passione preparava la focaccia, e il pane fritto, chiamato lo gnocco fritto”.