Trippa di Mare
1275 Carisio arriva a destinazione (clicca QUI per l’inizio della storia di Carisio)
La notte appena trascorsa era stata agitata, un forte vento lo aveva colto di sorpresa, era riuscito a cuocere il coniglio in porchetta del giorno precedente fortunatamente, ma la notte era stata un tormento, aveva alternato per tutto il tempo e un dormiveglia che lo aveva sfibrato, a ogni rumore scattava pronto alla difesa.
Stanco e assonnato decise che era ora di rimettersi in viaggio prima dell’alba, caricò tutto sul suo cavallo Sam e montò in sella spronandolo al galoppo.
Il tempo passò abbastanza velocemente, i raggi del sole ormai brillavano alti nel cielo e dalle colline che stava percorrendo, riusciva a scorgere il mare Adriatico, la sensazione che qualcosa non andasse però aveva iniziato a essere pressante, all’inizio aveva incolpato al sonno mancato, ma non era così, era seguito e pochi minuti dopo ne fu certo.
Si fermò all’ombra di un olivo secolare, dando l’impressione di essere tranquillo, legò Sam a un ramo dell’albero per farlo riposare e si diresse tra i cespugli spostandosi acquattato senza essere visto con la spada al fianco pronta a essere estratta, doveva riuscire a prendere in trappola chi voleva intrappolare lui.
Tutto avvenne velocemente, il suo inseguitore non capì nulla sino a che Carisio gli fu addosso riuscendo a disarcionarlo e a puntargli la spada alla gola. “Chi siete? Chi vi manda? Mostratevi in volto, villano.” Disse il viandante all’inseguitore misterioso.
L’inseguitore si tolse l’elmo e Carisio rimase di sasso: “ Ma voi siete una donna” non aveva parole, non si aspettava una cosa del genere e di certo non una donna così bella con i capelli biondi e gli occhi azzurri, per un attimo aveva abbassato la guardia e lei ne approfittò capovolgendo la situazione.
“Il mio nome è Amena, ho ricevuto il vostro stesso ordine anzi, per la precisione devo guardarvi le spalle per assicurarmi che la missiva fosse nelle giuste mani, vi seguo da quando siete partito e avete fatto delle valutazioni a volte poco sagge, ora alzatevi scendiamo a San Benedetto, lì c’è una locanda che conosco e delle persone che aspettano”.
LOCANDA DELLA VENERE IMBOTTIGLIATA, un posto pulito e rinomato per la cucina di pesce e per la frequentazione quasi esclusiva dei pescatori della zona: “Locandiere, 2 porzioni di Trippa di Mare e 2 boccali di birra”. Amena ordinò per entrambi, Carisio ancora non riusciva a credere a questa situazione surreale.
I piatti ordinati arrivarono, trippa di rana pescatrice immersa in un sugo di pomodoro e con un profumo di spezie aromatiche da mettere l’acquolina accompagnato con un buon pane fresco e della birra, beh, almeno tutto questo trambusto è servito ad avere un piatto ricco con cui sfamarsi.
La donna fece un cenno al locandiere e Carisio capì che era proprio a lui che andava consegnata la missiva o almeno voleva fidarsi di Amena, quella donna lo stordiva ma ispirava fiducia.
Non c’è niente da fare, le donne devono sempre metterci una pezza e in questo caso … un buon piatto di Trippa di Mare!
Cosa aspettiamo? Accendiamo i fuochi, si parte!
Video ricetta del giorno
- DifficoltàMedia
- CostoMedio
- Tempo di preparazione15 Minuti
- Tempo di cottura1 Ora 30 Minuti
- Porzioni4
- Metodo di cotturaFornello
- CucinaRegionale Italiana
Ingredienti
- 500 gtrippa (Di Rana Pescatrice congelata)
- 40 gsedano
- 50 gcarota
- cipolla dorata
- 1 spicchioaglio
- Mezzo bicchierevino bianco
- 500 mlpassata di pomodoro (Corposa)
- 125 gfagioli cannellini in scatola
- 30 gspezie (Prezzemolo, Rosmarino, Finocchietto selvatico, Menta, Pepe, Peperoncino)
- q.b.sale ( e Olio extravergine d’oliva)
Procedimento
Per iniziare la ricetta della Trippa di Mare, portare a bollore l’acqua senza sale in una casseruola e tuffare al suo interno la trippa di rana pescatrice in precedenza scongelata e sciacquata.
Lasciar bollire a fiamma media per almeno 35 minuti.
Trascorso il tempo necessario, scolare la trippa, sciacquarla nuovamente sotto l’acqua corrente e pulirla internamente togliendo i residui di “sporco”.
In una padella versare abbondante olio d’oliva e aggiungere il trito di: cipolla, aglio, carota e sedano, accendere a fiamma bassa e iniziare a soffriggere.
Nel frattempo, tagliare a listarelle non troppo sottili la trippa, aggiungerla al soffritto e lasciar andare per 5 minuti a fiamma media. Sfumare con il vino bianco e lasciar evaporare l’alcol.
Tritare finemente tutti gli odori: prezzemolo, rosmarino, finocchietto, menta, pepe, peperoncino e aggiungerli al soffritto aggiustando di sale. Lasciar cuocere per altri 5 minuti.
A questo punto, unire la passata di pomodoro, coprire con un coperchio e lasciar cuocere per 1 ora a fiamma medio bassa.
Ultimo ma non meno importante, quando la cottura della trippa sarà ultimata unire i fagioli cannellini cotti e servire.
Guarda anche (clicca sulla scritta rossa)
Zuppa di cicerchie (con l’inizio della storia) e Coniglio in porchetta (con la seconda parte della storia)