Tartufini Mimosa Cioccolato e Nocciole
Il ticchettio cadenzato sul pavimento di marmo, echeggiava nel lungo corridoio del tribunale. Fisico sportivo slanciato, fasciato da un tailleur nero con camicetta bianca; capelli castani scuri, stretti in un curato chignon alto, che mettevano in mostra un viso affusolato dagli occhi leggermente allungati verde smeraldo; labbra piene, marcate da un rossetto rosso fuoco come la suola delle louboutin, che calzava ai piedi mentre incedeva con passo sicuro. Questa era Gloria Fernanda Rossi: avvocata di fama internazionale, famosa per le battaglie per i diritti delle donne e per la rapidità con cui portava a termine ogni incarico, vincendo, sempre.
Questa sua particolarità, insieme alla piccola cicatrice sullo zigomo destro, che sembrava raffigurare una saetta, le fece guadagnare il soprannome di “fulmine”: meglio amica che nemica. Entrata nello spogliatoio appoggiò la ventiquattrore rossa sulla panca, indossò la tonaca nera e si avviò nell’aula in cui si sarebbe tenuto il processo a carico dell’uomo che aveva usato violenza di vario genere nei confronti della moglie, nonché sua assistita.
La trovò ad attenderla proprio fuori dall’aula, la testa china sul pavimento e le mani strette l’una nell’altra, quasi le volesse stritolare «Salve Maria, sono qui, possiamo entrare» esordì Gloria a mo’ di saluto. Maria alzò il volto mostrando il livido nero che ricopriva metà del viso e con sguardo triste annuì in segno di assenso.
Due ore più tardi era tutto finito, la difesa aveva più volte provato ad addossare la colpa di ogni violenza alla povera donna, rannicchiata sempre di più sulla sedia che la ospitava e che sobbalzava ogni volta che l’imputato si schiariva la voce, visibilmente divertito dalla reazione suscitata.
Gloria Fernanda aveva colpito, forte: prove alla mano, depositate agli atti, avevano evidenziato fatti inequivocabili e inconfutabili, nessuno sarebbe stato in grado di farlo uscire prima di vent’anni.
Maria abbracciò di getto l’avvocata versando calde lacrime «E’ finita Maria, ora lei dovrà solo pensare al suo futuro» le disse Gloria rassicurandola «E ora mi permetta di offrirle dei Tartufini Mimosa Cioccolato e Nocciole che ha preparato mia madre questa mattina, un vero balsamo per l’anima!»
Essere donna è così affascinante. È un’avventura che richiede un tale coraggio, una sfida che non annoia mai. – Oriana Fallaci –
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Guarda anche:
- DifficoltàMedia
- Tempo di preparazione30 Minuti
- Tempo di riposo2 Ore
- Porzioni20 tartufini
- Metodo di cotturaSenza cottura
- CucinaItaliana
- StagionalitàAutunno, Inverno e Primavera
Ingredienti
Per il Pan di Spagna
Per la composizione dei Tartufini
- Energia 240,15 (Kcal)
- Carboidrati 24,53 (g) di cui Zuccheri 11,64 (g)
- Proteine 7,01 (g)
- Grassi 13,12 (g) di cui saturi 5,15 (g)di cui insaturi 4,33 (g)
- Fibre 2,75 (g)
- Sodio 81,96 (mg)
Valori indicativi per una porzione di 70 g elaborati in modo automatizzato a partire dalle informazioni nutrizionali disponibili sui database CREA* e FoodData Central**. Non è un consiglio alimentare e/o nutrizionale.
* CREA Centro di ricerca Alimenti e Nutrizione: https://www.crea.gov.it/alimenti-e-nutrizione https://www.alimentinutrizione.it ** U.S. Department of Agriculture, Agricultural Research Service. FoodData Central, 2019. https://fdc.nal.usda.gov
Strumenti
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Procedimento
Per iniziare la ricetta dei Tartufini Mimosa Cioccolato e Nocciole: preparare il Pan di Spagna versando nella ciotola della planetaria (o fruste elettriche) le uova, lo zucchero, la scorza del limone grattugiato e un pizzico di sale.
Azionare la frusta e montare il composto per 15 minuti a velocità alta.
Quando le uova saranno gonfie e spumose, unire poco per volta la farina e la fecola setacciate mescolando con una spatola in silicone dal basso verso l’alto, senza smontare il composto.
Versare la montata in uno stampo da 18cm, foderato di carta forno o imburrato e infarinato, e cuocere in forno preriscaldato a 170°C ventilato per 20 minuti.
Frapporre tra lo sportello e il forno, il manico di un mestolo (di legno) o una pallina di alluminio, questo servirà a far uscire il vapore che si creerà durante la cottura ottenendo una cottura omogenea.
Sfornare e lasciar raffreddare su una griglia per almeno 1 ora.
Sbucciare, immergere per 2 minuti in acqua bollente, spellare e tostare in padella le nocciole intere, lasciandole raffreddare completamente prima di utilizzarle (oppure acquistarle già pronte).
Tagliare il pan di spagna in fette eliminando la parte esterna più scura e Strofinarlo tra le mani tutto il creando delle piccole molliche e dividerlo in parti uguali in 2 ciotole separate.
In una delle due ciotole, aggiungere la ricotta, la bevanda e la granella di nocciole. Mescolare bene sino ad amalgamare tutti gli ingredienti, aggiungere la crema spalmabile alle nocciole e mescolare ancora.
Prelevare circa 20gr. di impasto, schiacciarlo leggermente e inserire al centro una nocciola tostata, chiudere l’impasto arrotolandolo tra le mani sino a formare una sfera.
Porre le sfere in frigorifero per almeno 1 ora.
Sciogliere il cioccolato fondente a bagnomaria o nel microonde, immergere le palline e con l’aiuto di una forchetta eliminare l’eccesso, prima di tuffarle nel pan di spagna sbriciolato messo da parte.
Lasciar riposare in frigorifero ancora 1 ora prima di gustarle.
Consigli, ricette da non perdere e social
I Tartufini devono essere conservati in friforifero sino a 3 giorni. Possono essere anche congelati sino a 2 mesi. Al posto del pan di spagna, può essere utilizzato anche un ciambellone, plumcake, colomba, pandoro ecc…
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