Frixum Caseum -Formaggio Fritto dell’Antica Roma-
17 Dicembre, Saturnalia
Le strade lastricate di Roma erano gremite di gente intenta ad acquistare pelli, gioielli e cibo.
Numerose le bancarelle dei venditori arrivati da ogni parte dell’Impero per vendere le proprie merci e assistere all’inizio della più grande e importante festa del solstizio d’inverno: i Saturnali. L’odore del pane appena sfornato o del pesce fritto permeava l’aria, mentre un tappeto di bucce di lupino era calpestato dagli avventori, stranieri e autoctoni, che ne gustavano il legume.
Tutta la città era riccamente decorata da ghirlande e fiori invernali legati con nastri, fiaccole lungo i viali e bracieri che ardevano davanti ai templi. Ovunque si posasse lo sguardo c’era la meraviglia di quei giorni che riuscivano a stupire grandi e piccini.
Lucius Gaio percorreva il viale trafficato cercando di districarsi tra gli avventori. Ogni anno, infatti, s’immergeva in quella cacofonia per gustare il formaggio fritto più buono di tutta Roma. Solo le abili mani del suo caro amico, Octavius Tarquinio, proprietario di una taverna, riuscivano a creare.
«Ave Octavius, caro amico» disse Lucius allungando la mano all’amico di una vita, «Ave a te Lucius, sapevo che saresti passato anche in questa occasione» rispose Octavius stringendola a sua volta. «Non sarei mai mancato al mio personale cerimoniale prima di proseguire alla processione verso il tempio di Saturno, non senza il tuo gustoso e invidiabile formaggio fritto» «Caro Lucius, tu mi onori come sempre. Più tardi sarò felice di essere al tuo fianco insieme alle nostre famiglie verso la processione; sempre che la mia bella sposa non si stanchi troppo per via del figlio che porta in grembo. Tieni, gusta pure il formaggio, con i miei omaggi» gli rispose porgendogli l’involucro di carta che lo conteneva.
Croccanti fuori, soffice e filante all’interno, ogni morso era pura gioia per il palato dell’uomo che ne godeva sino all’ultimo boccone leccandosi, infine, anche le dita.
Una storia per ogni piatto, un piatto per ogni storia!
- DifficoltàMolto facile
- CostoEconomico
- Tempo di preparazione15 Minuti
- Tempo di riposo12 Ore
- Tempo di cottura15 Minuti
- Porzioni20 frittelle
- Metodo di cotturaFrittura
- CucinaItaliana
- StagionalitàAutunno, Inverno
Ingredienti
- Energia 146,40 (Kcal)
- Carboidrati 5,41 (g) di cui Zuccheri 2,70 (g)
- Proteine 6,95 (g)
- Grassi 11,00 (g) di cui saturi 1,96 (g)di cui insaturi 4,72 (g)
- Fibre 0,12 (g)
- Sodio 23,40 (mg)
Valori indicativi per una porzione di 45 g elaborati in modo automatizzato a partire dalle informazioni nutrizionali disponibili sui database CREA* e FoodData Central**. Non è un consiglio alimentare e/o nutrizionale.
* CREA Centro di ricerca Alimenti e Nutrizione: https://www.crea.gov.it/alimenti-e-nutrizione https://www.alimentinutrizione.it ** U.S. Department of Agriculture, Agricultural Research Service. FoodData Central, 2019. https://fdc.nal.usda.gov
Procedimento
Almeno 12 ore prima porre la ricotta a scolare (in frigorifero) in un colino dalle maglie strette con un peso sulla superficie.
Versare in una ciotola la ricotta di pecora, la caciotta sminuzzata, il pepe nero lungo tritato finemente, 8 gr. di miele, la farina setacciata e mescolare bene con una forchetta .
In una ciotola a parte sbattere con le fruste elettriche l’uovo per circa 10 minuti, sino a renderlo gonfio e spumoso.
Unire l’uovo all’impasto di ricotta e mescolare con una spatola amalgamando bene tutti gli ingredienti.
Portare a temperatura l’olio in una casseruola dai bordi alti a fiamma media.
Con l’ausilio di due cucchiai, prelevare l’impasto (circa mezzo cucchiaio), tuffarlo nell’olio caldo lasciandolo gonfiare e dorare bene, girandolo spesso con una forchetta, prima di scolarlo su carta assorbente.
Cospargere di miele le frittelle calde e servire.
Consigli, ricette da non perdere e social
Tra una frittura e l’altra pulire attentamente l’olio con una schiumarola, poiché il formaggio presente nelle frittelle tenderà a staccarsi e formare “sporco” nell’olio. Al posto del formaggio di pecora può essere utilizzato quello di capra, sia ricotta che caciotta.
Non perdere la ricetta: Pizzonte Frittelle Abruzzesi e Frittelle alla birra e cioccolato
Seguitemi sui social per restare sempre aggiornati: Facebook e Instagram!
Dosi variate per porzioni
In questa pagina sono presenti link di affiliazione che garantiscono a questo sito una piccola quota di ricavi, senza variazione del prezzo per l’acquirente.